Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _windowsgirls    03/01/2015    1 recensioni
Già durante la celebrazione del suo matrimonio, Zayn si rende conto che tutto sta cambiando. Il suo segreto più intimo gli pesa ancora di più sulle spalle, e non può fare a meno di pensare che, a volte, il passato torna con una potenza superiore ad una tempesta improvvisa.
Dalla storia:
La macchina era lontana solo cinque metri, ma prima che potesse raggiungerla, una mano lo tirò per la camicia e lo fece sbattere contro il muro. Venne placcato dal gomito dell’aggressore sotto il collo e incominciò a sudare freddo.
« E’ questo l’unico modo in cui possiamo parlare? »
« Cosa volete? » A Zayn era stato difficile fare uscire quelle poche parole, paralizzato dal terrore. Sapeva che sarebbero arrivati, che l'avrebbero cercato, altrimenti non avrebbero fatto irruzione al matrimonio. Era giunto il momento.
« Cosa vogliamo? Ma parli sul serio? Vogliamo vendetta, mi sembra più che ovvio. »
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Shame



« E quindi una settimana fa è stata la prima volta in cui vi siete baciati? » Johanna prese la tazzina dal suo piatto e incominciò a sorseggiare la sua dose di caffè, vedendo Lucie di fronte a lei mangiare tranquillamente un cornetto.
« Sì. Cosa ci vedi di strano? »
Johanna sorrise con la tazza ancora attaccata alle labbra, poi la appoggiò di nuovo sul piattino. « E' strano il fatto che voi due vi amate e ancora non avete concluso niente. » si sporse verso di lei, portandosi le mani ad allentare il codino ai capelli. « Dai, Lucie. Hai venticinque anni e neanche un ragazzo. Non vorrei metterti fretta....ma il tempo passa e sai, non penso tu voglia rimanere single per tutta la vita. »
Lucie si affogò con il pezzettino di cornetto che stava masticando e Johanna incominciò a darle pacche sulla schiena. « No, no e poi no! Io troverò un fidanzato in un battito di ciglia. »
In quel momento bussarono alla porta di ingresso e Johanna andò ad aprire, trovandosi dietro un Niall e Zayn sudati dalla testa ai piedi. Si portò una mano ad un orologio inesistente al polso. « Quanto dura un corsetta nei paraggi, all'incirca? »
Zayn le diede un rapido bacio sulla guancia e si tolse la benda che aveva in testa per mantenersi fermi i capelli. La canotta nera era completamente appiccicata al torace muscoloso, i tatuaggi ben visibili sul braccio sinistro e la faccia una maschera di sudore. « Poco. »
Niall la salutò con un rapido cenno del capo ed entrò in salotto, chiudendo la porta di ingresso. Diede un rapido sguardo in cucina, deglutì, dopodichè si avviò verso il corridoio, raggiungendo Zayn nella camera da letto.
Il moro si stava sfilando i pantaloncini ed era solo in intimo, con i capelli tutti arruffati. Prese l'accappatoio dall'armadio e se lo buttò sulla spalla. « Oddio, Niall » disse notando la faccia impassibile dell'amico « sembra tu abbia visto un fantasma. »
« Peggio. » rispose l'altro, andandosi a sedere sopra il letto, cadendo a peso morto. Zayn lo prese per il braccio e lo fece rialzare, « Scusa, ma Johanna non vuole che sporco la coperta. Sai, l'alone del sudore rimane. »
« Sì, scusa. » a quel punto, il biondo decise di sedersi per terra.
Zayn gli si accovacciò davanti. « Non ci parli proprio? »
« Dalla settimana scorsa? No. »
« E allora sei una gran testa di cazzo! Come pensi di risolvere questa situazione? Rimanendo in silenzio? » Si inginocchiò e appoggiò l'accappatoio ai piedi del letto. « Dai, amico. Hai ventott'anni, non hai ancora le palle? »
« Veramente ce le ho da quando sono nato. »
Zayn abbassò la testa sconsolato. « Non farmi gli stessi ragionamenti di Harry ubriaco, per favore. »
« Ma è vero! » si prese la testa tra le mani, sconsolato. « Non so che fare. Ho paura che non mi voglia. »
« Sì, infatti. La ragazza che ti vede ogni santa volta dalla testa ai piedi, che sbava quando ti vede passare, che ti ha baciato come se non ci fosse un domani, che cerca sempre di attirare la tua attenzione, non vorrebbe mai mettersi con te, no. »
Zayn prese l'accappatoio e si alzò.
« Vedi? Ho ragione. » disse Niall non cogliendo il sarcasmo dell’amico. Zayn lo sollevò per i capelli. « Adesso andiamo a lavarci, puzzi come un malloppo di merda di elefante. »
Si avviarono nel bagno di fronte alla stanza da letto, e si chiusero a chiave la porta. Niall incominciò a spogliarsi, i capelli tutti unti di sudore e le goccioline che gli scendevano sui pettorali.
Zayn appese l'accappatoio e lo guardò, squadrandolo dalla testa ai piedi. Ad ogni movimento, i muscoli di Niall risaltavano su quella pelle pallida e gli addominali erano ben visibili mentre si accovacciava per slacciarsi le scarpe. « Sì, Lucie non ti vorrebbe proprio. »



« Senti, se non fa lui il primo passo, non succederà niente. Insomma, che fine ha fatto la cavalleria? »
Johanna prese a svontolarle una mano davanti agli occhi. « Ehi, bella, svegliati dal mondo delle favole. Ormai la cavalleria, i ragazzi che fanno la corte, sono cose presenti solo nei libri! Sono le donne che mettono la faccia nelle situazioni, adesso. »
« Appunto. Per cui, io continuerò a non fare niente. » Lucie si stava passando un dito sull'unghia del pollice.
« Appunto, per cui continuerai a rimanere a sbavargli dietro per tutta la vita. »
Lucie sbuffò rumorosamente e si alzò dal divano, allisciandosi la gonna nera che quella mattina aveva indossato. Okay, l'aveva scelta per mettersi in mostra, ma ovviamente non aveva ottenuto l'effetto desiderato. « Io vado, adesso. »
« Va bene. » Johanna aveva finito di lavare la prima tazzina di caffè. « Ti dispiacerebbe andare a prendere il giubotto da sola? E' appeso dietro la porta della mia stanza. »
Lucie annuì anche se sapeva benissimo che Johanna non l'aveva vista, e si allontanò per il corridoio. La porta del bagno era chiusa e sentiva lo sciacquone della doccia attivo. Scosse la testa ed entrò nella stanza, mentre in sottofondo si sentivano i piatti che Johanna metteva nello scolapiatti.
Chiuse leggermente la porta, giusto per prendere il cappotto e il foulard che aveva preso quella mattina, ma rimase incastrato al pomello di ferro dell'attaccapanni. Chiuse ancora più la porta e cercò di districarlo da quell'ammasso di nodi. « Ma porca merda! »
Mentre sbatteva l'attaccappanni imprecando, non si accorse della porta del bagno che intanto si era aperta.
Riuscì a liberare il foulard e a riaprire la porta il tempo giusto qualche secondo prima che lo facesse Niall. Il biondo si spaventò nel vedere la ragazza e perse la presa sull'asciugamano con cui si copriva la vita.
Lucie avvampò e si girò dall'altra parte, facendo finta di essere troppo impegnata ad avvolgersi lo scialle intorno al collo, anche se l'occhio le era caduto proprio là.
Niall si era subito piegato per raccoglierlo, ma quando stava ancora accovacciato, anche Zayn uscì dal bagno e si ritrovò il culo del biondo davanti.
Niall divenne letteralmente color melanzana e si strinse l'asciugamano alla vita, mentre Lucie, messo anche il cappotto, con lo sguardo basso abbandonava la stanza, il foulard che le ricopriva metà faccia. Borbottò un rapido saluto a Johanna e abbandonò l'abitazione. La mora uscì dalla cucina mentre si asciugava le mani con uno strofinaccio, poi girò lo sguardo a sinistra e si vide Zayn e Niall a petto nudo che si guardavano senza dire una parola. « Ehm..che è successo? »
Entrambi si girarono verso di lei e Zayn, accennandole un rapido sorriso, spinse Niall e lo fece entrare nella stanza alle sue spalle, seguendolo a ruota e chiudendosi la porta dietro.
« Ma dimmi, che minchia combini? »
Niall lo gurdava, gli occhi chiari fissi nei suoi. Non aveva il coraggio di proferire una singola sillaba.
« Per quale assurdo motivo le hai mostrato il tuo cazzo? »
« Io non le ho mostrato proprio ni- »
Zayn gli diede uno schiaffo. « La fai scappare una ragazza, in questo modo. Possibile che ti debba insegnare tutto io? » si passò una mano tra i capelli umidi, mentre con l’altra si manteneva chiuso l’accappatoio. Andò ad aprire la finestra per far cambiare aria e il vento fece oscillare la tenda. Notò solo con la coda dell’occhio una macchina nera parcheggiata al lato della strada, una BMW che purtroppo conosceva fin troppo bene. Aveva odiato quella macchina con tutto il cuore. I fari si accesero e sparì in attimo in una strada secondaria. Zayn scosse la testa e si strinse gli occhi con due dita. Ad un certo punto, la porta della stanza si aprì di colpo, mentre Niall si aggiustava meglio l’asciugamano e Zayn sospirava rumorosamente.
Harry era sotto l’arcata della porta. Erano talmente tanto impegnati a parlarsi animatamente che non si erano accorti del campanello che aveva suonato poco prima. Harry indossava un paio di Jeans, una canotta verde che metteva in risalto i suoi occhi e una bandana nera che gli teneva indietro i ricci ribelli. Sgranò gli occhi e vide i suoi amici dalla testa ai piedi, mentre sul suo viso si apriva un gran sorriso. Niall e Zayn si guardarono, poi abbassarono lo sguardo su loro stessi, e poi lo posarono su Harry. « Non è quello che credi. »
« Allora, ora che sono arrivato, la festa può cominciare! » ammiccò, mentre i due ragazzi gli davano le spalle per infilarsi al più presto un paio di boxer.



« Quindi, ricapitolando. Siete entrati in casa, Niall si è eccitato solo vedendo Lucie, lei l’ha visto nudo e se n’è scappata e Zayn ha cercato di invitarlo ad agire, solo dopo aver visto il suo culo tonico. »
« Chi ti ha detto che ho il c- »
Harry lo fermò con un’alzata di mano. « Niall, okay che sono amico tuo – un amico gay, tra l’altro – ma gli occhi ce li ho eccome! »
Zayn fece roteare gli occhi al cielo, « Ovviamente questo è il problema. »
« Comunque non è niente di così ecclatatante. Pensavo aveste fatto altro.. »
« Harry, ti prego. » Zayn alzò le braccia in un gesto esasperato. « Non parlare sempre in questo modo e con questo tono di voce. »
« Quale tono? »
« Questo. »
« Ma è il mio tono di voce! »
« A maggior ragione, sta’ zitto. » Zayn si era vestito e aveva una maglietta rossa con la scritta ‘pink floyd’ a caratteri neri dietro la schiena. « Non sono in vena di ascoltare certe battute. » poi si girò nuovamente verso il riccio. « E no, non sono neanche in arteria. »
« Ma non ho detto niente adesso! » disse Harry mettendosi sulla difensiva e alzando le mani all’altezza del petto.
« No, ma la stavi pensando. »
Niall aveva indossato un paio di jeans che Zayn gli aveva prestato – che gli andavano anche un po’ stretti, a dirla tutta – e una maglietta gialla. « Non mi hai dato nemmeno alcun consiglio, Harry. Come devo fare per risolvere questa situazione? »
Il riccio, dopo aver mandato Zayn a fanculo, aveva preso ad aggiustarsi la bandana in testa. « Cosa? »
« Mi serve un consiglio. »
« Ah. No, non chiedere a me. » lasciò andare la bandana sul letto e i ricci gli caddero davanti agli occhi, oscurandogli la visuale. Iniziò a contare sulla dita della mano. « Uno: non vorrei dartene uno sbagliato in quanto – a tuo parere – mi trovo nel ‘mondo dei coglioni senza coscenza’.. »
« Ma stavo scherzando! »
« Taci! » poi riprese il discorso. « Due: mi avete lasciato ad umiliarmi rotolandomi nel fango, e tre: mi piacciono i maschi, come potrei darti consigli su come conquistare una donna? » terminò con fare 0vvio.
« Sei un caso perso. » disse Niall, scuotendo la testa. Poi si girò verso Zayn. « Scherzi a parte. Ora, dopo quello che è successo, che dovrei fare? »
Zayn era seduto sul letto dalla parte di Johanna e guardava fuori dalla finestra. Se quei due avessero desiderato la parità dei conti, perché non venire prima? Ora, avendo una moglie e il desiderio di metter su famiglia, gli stavano rovinando la vita rimanendo solo a debita distanza. Cosa sarebbe successo se avessero preso di mira lei? No, non glielo avrebbe mai permesso.
« Zayn? »
Scosse la testa e guardò Niall che lo osservava, in attesa di risposta. « Sì? »
« Allora, me la dai una mano, sì o no? »
Si lasciò andare ad un sospiro. « Ovviamente. Harry, io e te dobbiamo parlare. »



« Mi stai dicendo la verità? » Johanna era a telefono e teneva una mano premuta sulla bocca cosicchè i ragazzi non avrebbero potuto sentirla.
« Sì, quante altre volte vuoi che te lo dica? » Lucie era davvero stravolta a telefono. Aveva raccontato alla sua migliore amica la sua ‘sventura’, se si può chiamare così, e si era anche scusata per essere andata via in quel modo burbero.
« Beh, ma dimmi qualcosa almeno. »
« Jo, sei sposata. Queste cose non dovresti neanche pensarle, porcona! »
« Ma io non voglio sapere i dettagli. Dimmi cosa ha fatto lui e come ti sei sentita, dai! » Johanna si era chiusa in cucina cosicchè la sua voce potesse essere ancora più ovattata. Incominciò a fare avanti e indietro passando di fronte al lavabo. « Rapida. »
« Non puoi capire. Mi sono sentita andare a fuoco, ma non perché ho visto il suo amichetto, ma perché non so se puoi capire la mia visione celestiale di fronte ad un Niall appena uscito dalla doccia. » sentì i sospiri dell’amica dall’altra parte della linea. « Era un angelo. Ovviamente mi sono subito girata. Andiamo! Un po’ di pudore. Lui era diventato viola, lo giuro, e io forse ero diventata dello stesso colore del foulard. »
« Che sarebbe…? »
« Marrone. »
Johanna scoppiò a ridere, tappandosi subito una bocca con la mano. « Lux, dobbiamo per forza organizzare qualcosa. »
« Cosa? »
A Johanna balenò un’idea improvvisa in mente. Se avesse trovato qualcuno disponibile ad aiutarla, era certa che l’amica si sarebbe senza dubbio fidanzata. « Lucie, sto già pensando ad una cosa. »
« Oh, no. Mi devo preoccupare? »
« Dopotutto, non credo. » disse lei mentre sorrideva al solo pensiero. 





Spazio autrice:
Buon sabato everyone. Vi siete abbuffati in queste vacanze? Io sì, moltissimo.
Ecco qui il quarto capitolo.
Che dire? Diciamo che il nostro gruppo di amici cade abbastanza nella demenzialità, ma comunque spero non vi dimentichiate che la storia non sarà per niente così, anzi. Ho tre banner a disposizione, e sappiate che rispecchieranno l'umore cangiante della storia (?) okay, voglio solo dirvi questo, poi vedrete ahahah
Allora, ritorniamo al capitolo: Niall e Lucie cercano di evitarsi, ma finiscono sempre con il trovarsi in situazioni piuttosto imbarazzanti; Harry non riesce mai a rendersi utile e Zayn e Johanna, contemporaneamente, pensano di realizzare un piano. Di cosa credete si tratti?
Care lettrici silenziose, vi prego, fatemi sapere come questa storia vi si presenti, se vi piace o meno, se è preferibile che io la cancelli ecc.. Ovviamente io non scrivo per ricevere recensioni, ma per un puro piacere personale, però un commento è sempre comodo perchè mi aiuterebbe a migliorare :)
Ringrazio twodirectioner per avermi recensito lo scorso capitolo, mi ha fatto davvero molto piacere.
Il prossimo verrà sfornato sabato prossimo e vedremo la messa in scena del piano....e non solo *sorriso sadico*; per cui stay tuned :)
See you next weekend,
Love,
Eli.


 

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _windowsgirls