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Autore: bad93    03/01/2015    2 recensioni
La storia è incentrata su Kakashi e Himari, che si rivela essere l'unico spiraglio di luce nel suo cuore colmo di oscurità. Tutto ha inizio quando Kakashi fa parte della squadra di Minato, assieme Rin Nohara e Obito Uchiha. Periodo in cui i due giovani si incontrano. La protagonista è la figlia di Tsunade e Dan, ma fu lasciata alla famiglia materna da quest'ultima appena nata; essa possiede sin dalla nascita un potere molto particolare.
E' un lavoro a quattro mani di bad93 e Samy87, i disegni sono di Samy87.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Kushina Uzumaki, Minato Namikaze, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Capitolo 17: Sogno o realtà?

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Himari sentì due braccia che le avvolgevano i fianchi, lei subito non capì di chi si trattasse  non sapeva come reagire, improvvisamente due labbra si posarono sul collo iniziando a baciarlo, riconobbe il profumo di Kakashi. Capì subito che il ragazzo non stava agendo di sua volontá, probabilmente era convinto di sognare e non si rendeva conto che di ciò che stava accadendo. Lui iniziò a trascinarla dolcemente verso la sua camera, lei non sapendo come reagire, si lasciò trasportare dalle emozioni e si lasciò guidare dal ragazzo. Arrivati in camera, lui la distese delicatamente sul futon, continuando a baciarla e iniziò a spogliarla poi ripeté l'ultima azione con se stesso, Himari avvolse le braccia intorno al suo collo e inizò a lambire con le labbra una zona sensibile dietro l'orecchio sinistro di lui, poi percorse tutto il collo lasciando, talvolta un segno, arrivò al pomo d'Adamo dove lasciò un piccolo segno. Lui nel frattempo aveva incominciato ad accarezzarla, Himari ormai era confusa, non sapeva se ciò che stavano era giusto o sbagliato, forse avrebbe dovuto fermarlo, magari una volta ripresosi Kakashi si sarebbe arrabbiato e la loro amicizia sarebbe andata in pezzi; però una vocina dentro di lei le diceva di non farlo, poiché se ne sarebbe pentita. Lei era immersa nelle sue indecisioni, quando Kakashi la baciò, era un bacio carico di passione, e Himari decise di cedere al volere del ragazzo, poi avrebbe pensato a un rimedio. Lui era sempre sopra di lei, il loro corpi si avvicinavano sempre di più, lei pensava che ormai era giunto il momento, quando improvvisamente sentì che il respiro del ragazzo si era fatto regolare; non si accorse però che qualcuno aveva osservato tutta la scena.
 
 
 
Il mattino seguente.
 
Himario si svegliò un po' provata dalla notte appena trascorsa, Kakashi riposava tranquillo, così andò in cucina per fare colazione; aveva appena iniziato a mangiare quando sentì bussarte alla porta.
 
-Sono Gai.-
 
-Entra pure.-
 
 
 
-Ciao.-
 
-Ciao, come mai sei rosso? Non è che ti stai prendendo la febbre anche tu?-
 
-No no tranquilla, è che ho appena terminato il mio allenamento mattutino e sono accaldato.-
 
-Capisco. Vuoi fare colazione?-
 
-Grazie volentieri.- si sedette a tavola e iniziò a mangiare - Come sta?-
 
-Per il momento sta riposando.-
 
-Ci credo. In quello stato.-
 
-Giá, speriamo si riprenda presto. Che dici avvisiamo il Quarto Hokage?-
 
-Direi che è il caso, ci penso io.-
 
-Va bene.-
 
 
 
Finiro di mangiare, Himari sistemò la cucina e poi raggiunse Gai che era giá in  camera da Kakashi.
 
-Novità?-
 
-Nessuna.-
 
-Aspetta, si è mosso. Forse si sta riprendendo.-
 
-Giá, si sta svegliando. Ehilá.-
 
-Che diavolo ci fai tu a casa mia?-
 
-Accidenti, fai attenzione o rischio di morire da quanto sei gelido. Comunque sono passato a vedere come stavi. Visto è giá guarito.-
 
-Con chi parli?-
 
-Con lei.- gli rispose indicando Himari.
 
-Che ci fai tu qui?-
 
-Ehi non risponderle così, guarda che lei si è occupata di te per tutto il tempo e ti ha anche sistemato casa.-
 
-Non gliel'ho chiesto io e comunque, Gai, la mia era una domanda.-
 
-Non vorrei interrompere la vostra conversazione, ma dovrei misurarti la febbre e giá che sei sveglio è meglio se prendi qualche medicina.-
 
-Non ne ho bisogno, posso cavarmela da solo.-
 
-Come vuoi tu, ma la medicina la prendi lo stesso. Gai tu resta con lui, io intanto vado in cucina a preparargli qualcosa.-
 
-Ti ho detto-
 
- Che sai cavartela da solo, lo so.-
 
-Allora se lo sai, smettila di fare come se fosse casa tua!-
 
-Ok.- gli rispose lei dalla cucina
 
-Sai non dovresti trattarla così. È normale che lei si comporti così infondo è la tua ragazza.-
 
-Lei non è la mia ragazza.- disse lui, marcando la negazione.
 
-Si che lo è.-
 
-No.-
 
-Sì.-
 
-Dammi una prova.-
 
-Ripensa a stanotte.-
 
-Che ho fatto stanotte? Ho dormito e basta.-
 
-Se come no. Non cercare di fare il furbetto con me, ho visto tutto sai.-
 
-Visto che cosa?-
 
-Tu e Himari.-
 
-Genio, è stata qui tutta la notte. Ovvio che l'hai vista.-
 
-Ma...allora...tu...non ti ricordi niente di quanto è successo stanotte!-
 
-Perchè? È grave?-
 
-È grave se non te lo ricordi!- "Questo gioca a mio favore, posso leggermente modificare  la storia, un giorno mi ringrazierá" 
 
-Che ho fatto? Spiegami.-
 
-Ti dó solo quattro parole: tu, lei, letto, nudi.-
 
-Che?!-
 
-Non hai capito? Vuoi i dettagli?- gli raccontò tutto e anche qualcosina in più.
 
-Stai scherzando!.-
 
-No e ne ho le prove. Sul tuo collo c'è il rossetto di Himari.-
 
-NO! CHE HO FATTO!-
 
 
 
Nel frattempo arrivò Himari con un vassoio in mano, aveva preparato del porridge.
 
-Che succede Kakashi? Che hai combinato?-
 
-Ni..niente, non preoccuparti.-
 
-Ok, tieni è meglio se mangi qualcosa, non sei costretto a finirlo tutto.-
 
-Ok, ma prima devo fare una cosa.- e si alzò, ma ancora il corpo era troppo debole e Himari lo sorresse.
 
-Aspetta, sei ancora troppo debole, ti aiuto io.-
 
-No, faccio da solo.-
 
-Ma non vedi che non ce la fai?-
 
-Non importa, tu non puoi venire.-
 
-Oh andiamo e che vorresti fare di tanto scandaloso? Su, su ora dimmi dove vuoi andare.-
 
-Ti ho detto di no! Sei sorda per caso?-
 
-Aspetta Himari, lascia che lo accompagni io.- si intromise Gai.
 
-Ok.-
 
-Su andiamo.-
 
-Ti ci metti anche tu?-
 
-O me o lei, scegli chi preferisci?-
 
-È difficile rispondere.-
 
-Allora? Senti Kakashi qui si raffredda, quindi ora vieni con me! Ovunque tu voglia andare.-
 
-No, con te non ci vado.-
 
-Quindi con me no e con lui si? Perchè?-
 
-Perchè sono cose da maschi.-
 
-Il tuo essere maschio una volta o l'altra te lo ritroverai intorno al collo se non la smetti.-
 
-Ok. Andiamo Gai.-
 
-A dopo.- i due si allontanoro verso una meta ben precisa.
 
-GUARDA CHE SE DOVEVI ANDARE SOLO IN BAGNO BASTAVA DIRLO! NON TI CI AVREI ACCOMPAGNATO DI SICURO, INVECE CHE FARE TUTTE QUELLE STORIE.-
 
 
 
Nel frattempo in bagno.
 
-Ma quanto strilla, non serve che fa sapere ai vicini i fatti miei.-
 
-Però ha ragione.-
 
-Tu sta zitto. Allora, vediamo un po' se quello che hai detto è vero.- spostò la maschera e vide i due segni di cui Gai gli aveva parlato.
 
-Visto? Ora mi credi?-
 
-Su tutta la linea. Ora che faccio? Mi avrá preso per un pervertito, devo dirle la verità.-
 
-E sarebbe?-
 
-Sarebbe che è stato tutto un errore. Ora vado di là e le chiedo scusa.-
 
-Ma sei scemo? Ma non lo capisci che così peggiori le cose?-
 
-In che senso? Se è un errore è un errore.-
 
-Non puoi presentarti da lei e dirle: scusa è stato tutto un errore, mettiamoci una pietra sopra e torniamo quelli che eravamo prima. Lei non può tornare come prima ed è colpa tua. Penserà che non la ritieni una donna e che la detesti.-
 
-Gai frena, lei è una ragazza non una donna. E poi perchè dovrei mentirle?-
 
-Tu non menti a lei, tu menti a te stesso.-
 
-Come?-
 
-Oh andiamo. Non l'hai ancora capito?! Eppure ormai dovrebbe essere palese visti gli ultimi sviluppi. Tu sei attratto da lei, ne sei innamorato. Quindi poche fandonie e sii deciso come sempre. Devi dichiararti.-
 
-Io non sono innamorato! È la febbre che unita ai normali istinti adolescenziali mi ha fatto agire così, lei non centra nulla.-
 
-Si, si, come no. E io sono un imbecille.-
 
-Per una volta hai detto una cosa sensata.-
 
-Eh già, visto? Che? Hey, mi prendi in giro?-
 
-Guarda che hai fatto tutto da solo.-
 
-Ora  è meglio andare di là, prima che quella piombi qui dentro. Comunque penso io a farti scusare in modo appropriato, tanto devo fare una commissione,  compro tutto io.-
 
-Che cosa vorresti comprare?-
 
-Niente, cose da ragazze.-
 
-E da quando ti intendi di cose da ragazze?-
 
- Ho letto molti libri. Tu devi solo stare tranquillo e goderti la tua infermiera privata.-
 
-Smettila. Ora andiamo.-
 
 
 
Tornarono in camera.
 
-Finalmente! Che avete combinato?-
 
-Niente.-
 
-Su Kakashi, ora devi mangiare. Dai apri la bocca.-
 
-Non sono un bambino, so mangiare da solo.-
 
-Si, ma il tuo corpo è troppo debole. Per cui apri la bocca.-
 
-Che scocciatrice.- abbassò la maschera, ma nel frattempo si era coperto il volto con un tovagliolo, che lasciava libera, oltre agli occhi, solo la bocca.
 
-Bravo, vedi non è difficile. Ora lasciati imboccare.-
 
Kakashi suo malgrado dovette obbedire, Gai dal canto suo rideva sotto i baffi, pregustandosi la riuscita del suo piano.
 
-Io andrei a fare una commissione. Ci vediamo dopo.-
 
-A dopo Gai.-
 
-Non tornare.-
 
-È per fare un favore a te se torno.-
 
-Ha ragione, dovresti essere più gentile.-
 
-Ciao.-
 
-Ciao e fidati di me.-
 
-Sono obbligato.- "È proprio questo che mi preoccupa, ho un brutto presentimento. Quel suo sorriso non mi è mai piaciuto, chissà cosa avrà in mente.-
 
 
 
 
 
 
 
Continua...
 
 
 
 
  
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