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Autore: istinto della luna    03/01/2015    4 recensioni
Dal testo:
Hermione Granger era imbarazzata.
Sì, molto imbarazzata.
Stava uscendo dall'aula di Trasfigurazione con le gambe tremanti e le gote arrossate.
Non ci poteva credere.
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Imbarazzata per cosa vi chiederete...
Beh, basta leggere!
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George e Fred Weasley, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Saper affrontare le conseguenze


Quella mattina, come tutti i giorni, Harry, Hermione e Ron sedevano in Sala Grande a discutere sulla situazione con Tartufo. Dovevano essere discreti per non far sospettare nessuno, soprattutto la Umbridge, di tramare con un presunto serial killer.
Hermione, tuttavia, se ne stava zitta. Continuava a pensare a quella situazione assurda che si era creata tra lei e Fred. Insomma, non si poteva dire che fossero mai sempre stati grandi amici. Si parlavano e basta. Non aveva mai potuto pensare che quelle loro chiacchierate potessero diventare, per così dire, più rosee.
<< Hermione, ci sei? >> domandò Ron un po' preoccupato.
<< Certo Ron, stavamo parlando di Tartufo, giusto? >>
<< Si, stavo dicendo a Harry che forse dovrebbe avvertirlo di ciò che abbiamo intenzione di fare. Sapete di cosa sto parlando, no? >>
Ovviamente si stava riferendo a delle lezioni che Harry, segretamente, avrebbe dovuto dare a quella manciata di studenti che si era convinta del ritorno del Signore Oscuro e del fatto che Harry e Silente non fossero due pazzi. Hermione annuì frettolosamente, cercando di nascondere le guance ormai arrossate. Qualcun altro si stava avvicinando al tavolo, qualcuno di estremamente indesiderato.
<< Di che parlate ragazzi? >> chiesero all'unisono i nuovi arrivati.
<< Di niente. >> li liquidò Ron senza alzare lo sguardo.
<< Perché tanto scontroso di prima mattina fratellino? Ti è andato di traverso il succo di zucca? >> chiese George con un sorriso sfacciato. Si erano seduti di fronte ai tre e ora li osservavano avidamente.
Hermione, respirando profondamente, cercò di non incrociare lo sguardo di nessuno dei due. Dopo quello che era successo con quella merendina, temeva che, se avesse anche solo ascoltato George, lui avrebbe approfittato della prima occasione per farle pesare ciò che aveva fatto.
<< Andiamo Ron, volevamo solo fare conversazione. >>
Hermione rimase leggermente spiazzata.  Fred non aveva ancora tentato di sfiorarla con lo sguardo, ne tantomeno di rivolgersi a lei. Sorrise impercettibilmente diventando più sicura. Tirò fuori l'orario, cercando di apparire svogliata.
<< Comunque - cominciò George ancora più annoiato di Hermione - volevamo proporvi una cosa io e Fred. >>
<< Sarebbe? >> chiese Ron addentando un'aringa affumicata.
<< Beh, se i GUFO vi danno tanti problemi e volete saltare le lezioni... potete sempre provare questi. >> Detto ciò buttarono sul tavolo con poca grazia quelle che sembravano essere Pasticche Vomitose.
A Hermione venne un colpo appena le vide, ma cercò di mascherarlo, tentando di parlare con Ginny che era appena comparsa di fianco a lei.

<< Ah si, queste devono essere... >>
<< Pasticche Vomitose, Harry, proprio così! >>
<< Sono quelle che mostravate a quelli del primo anno, vero? >> continuò Harry, non del tutto interessato. Stava osservando Silente che, del tutto rapito dal suo discorso, discuteva con Piton. Perché non voleva parlargli?
Entrambi i gemelli annuirono con il capo.
<< Io ci starei, ma... funzionano proprio con tutti? >> chiese Ron diffidente. Hermione lo trucidò con lo sguardo. Era un prefetto, per la miseria e, come tale, doveva essere il primo a rifiutarsi di cadere nei giochetti subdoli di quei due scapestrati. Tuttavia se ne stette zitta, aspettando con astio che lasciassero il tavolo.
<< Certo che funzionano con tutti Ron, ci hai visti in questi giorni dare prova della loro funzionalità. Se vuoi essere più sicuro, posso dirti con certezza che qualcuno che conosci le ha già provate. >> annunciò Fred, d'improvviso serio.
<< Chi è? >>
<< Qualcuno che è molto più vicino a te, di quanto immagini. >> continuò George, anch'egli senza battere ciglio.
Hermione avvampò. Si sentiva gli sguardi di tutta la tavolata puntati addosso, nonostante i due gemelli avessero sussurrato quelle parole ai suoi due amici. Non voleva diventare lo zimbello di tutti per una sciocchezza simile. In fondo aveva fatto solo un favore ad un suo conoscente. Guardò nella loro direzione e, senza alcuna sorpresa, incrociò quattro paia di occhi che la squadravano.  Poteva leggere in ognuno di loro incredulità, mista a compiacimento. Harry e Ron avevano dovuto seguire il movimento di quelle due teste rosse identiche, il cui sguardo, ovviamente, era rivolto a lei.
A Ron le orecchie andavano a fuoco tanto che Hermione ebbe paura che, ad un tratto, si incendiassero letteralmente.
<< Hermione?!? Andiamo, è come se la McGranitt cominciasse a favorire gli alunni della sua casa. Non esiste.>>
<< Beh, se non ci credi, lascia parlare lei. Hermione? >>
Hermione cercò di apparire calma, mentre dentro di sé milioni di fuochi si sprigionavano con forza tale da mozzarle il fiato. Sentiva caldo, ma non poteva inventare inutili scuse. Capii che doveva affrontare la vendetta di Fred Weasley. Era lui, infatti, ad averla chiamata e ora la stata osservando con un sorrisetto che la diceva lunga.
<< Si? >> cercò di apparire calma e ignara dell'argomento di cui stavano discutendo.
<< Hermione, non ti dispiace che i tuoi due amici dubitino delle tue azioni? >> chiese nuovamente Fred senza scomporsi troppo. George, intanto, se la rideva ancora una volta.
<< Perché, che cosa avrei fatto per meritare il loro dissenso? >>
Fred si alzò dalla panca per posizionarsi di fronte a Hermione. I suoi occhi si scontrarono con quelli della ragazza, che cercava di tenerli socchiusi per non sudare, qualora avesse letto nei suoi di essere in trappola.
<< Sai perfettamente di cosa parlo Hermione. Devi solo annuire con la testa, ne sei in grado? >>
Quello scontro, iniziato per gioco, si stava spingendo oltre la soglia di sopportazione della ragazza. Le si incendiarono gli occhi e, dimenticandosi del resto della combriccola, rispose fissandolo: << Certo che sono in grado di annuire, ma di certo non lo farei per aver mangiato delle Pasticche Vomitose, non credi?>>
Silenzio. I sei ragazzi si immersero in una strana quiete, in mezzo ai diversi rumori che echeggiavano nella Sala Grande. Hermione si portò entrambe le mani alla bocca e si maledisse per aver parlato troppo. Con quelle parole era più che certa che tutti avessero capito che, in fin dei conti, Fred e George non si stavano sbagliando. Con perplessità ruotò il capo cercando con lo sguardo i suoi amici, i quali non riuscivano a credere alle loro orecchie. Ron stava tenendo la forchetta in bilico nel vano tentativo di mandare giù la gelatina che si trovava incastrata nella sua gola, mentre Harry apriva e chiudeva gli occhi più volte di quante ne fossero consigliate. Ginny invece, accanto a Hermione, stava osservando divertita George, il quale sorrideva annuendo con il capo.
<< Hermione, hai davvero provato le Merendine Marinare di Fred e George? >> chiese Ron non appena si riprese.
<< Ecco, io... insomma... non le ho provate. Ho solo... diciamo... analizzato il loro contenuto e poi le ho... ehm... testate personalmente... per assicurarmi che non fossero... dannose, ecco. >>
A quelle parole confuse seguirono due reazioni distinte, da una parte lo sgomento dall'altra il divertimento puro. Non bisogna essere dei geni per capire chi facesse parte di cosa.
Appena George si riprese urlò divertito: << Beh Hermione, menomale che ci sei tu che testi i nostri dolcetti. Senza di te non so cosa avremmo fatto. >>
Hermione si alzò di scatto. Gli occhi assottigliati a due fessure e i capelli più arruffati del solito. Guardò minacciosa il ragazzo, il quale deglutì intimorito: << Se non ci fossi stata io, George, non avresti vinto quella dannata scommessa. Adesso ti è comodo prendermi in giro, ma quando ti serviva il mio aiuto per battere Fred non hai perso tempo e sei corso tra le mie braccia. La prossima volta non ti aiuto più! >>
Fred guardò George con una strana espressione in viso, cercando di capire come si sentisse. Quest'ultimo, infatti, non sapeva che dire: per la seconda volta Hermione aveva tolto la parola ad uno dei gemelli Weasley.
Soltanto dopo un po' di tempo George si riprese e, sussurrando, continuò da dove si erano interrotti: << Per questa volta Granger non posso che acconsentire. Di conseguenza ti chiedo scusa, ma si da' il caso che i soldi me li tengo e le scuse non te le ripeto. >>
Hermione sorrise debolmente senza guardare in faccia l'altro gemello che si trovava ancora di fronte a lei.
<< Hermione, allora, come sono queste Merendine? >> chiese Ginny, scatenando risolini da parte dei gemelli.
<< Ginny, anche tu con questa storia! Sono stata obbligata da tuo fratello per colpa di una stupida scommessa... come ho detto prima. Se ci tieni a saperlo erano disgustose, come gli inventori. >>
<< Certo, facile fare la vittima e poi attaccare senza pietà, Hermione. Me lo ricorderò. >> disse George ammiccando prima di alzarsi. Hermione non si scompose: era sicura che non avrebbe mai potuto dire in giro i suoi segreti. In fondo era stata dalla sua parte e quella scommessa valeva come pegno per lui.
<< Ma quando dici che George ti ha obbligato, che cosa intendi? >> Ron e le sue dannate domande fuori luogo.
Hermione mise le mani a pugno chiuse sul tavolo. Per un momento guardò Fred, il quale stava guardando sul tavolo di fronte a lui. Sembrava leggermente dispiaciuto, ma se ne rimase zitto.
<< Intendo dire che mi ha letteralmente supplicato e io sono stata costretta ad accettare. >>
George sembrava piuttosto indignato: << Avanti, Granger, a volte sai essere davvero cattiva. Io non ti stavo supplicando. Era piuttosto un... una corruzione. >>
<< Beh, in realtà, potevi anche lasciarlo lì a piangersi addosso. Che cosa ti ha spinto davvero? >> domandò Ginny scrutandola e ignorando completamente ciò che aveva appena annunciato suo fratello.
In realtà George non ribatté poiché era proprio quello che voleva ottenere. Voleva mettere zizzania, voleva togliere le parole di bocca alla Granger e, soprattutto, voleva far aprire gli occhi non solo a lei. Incrociò lo sguardo di Ginny e fece un occhiolino, cercando di nascondersi da Fred che, troppo preso dalla domanda, non accennava ad averlo visto.
Hermione, a quello scomodo interrogativo, voleva rispondere "volevo vedere Fred perdere", ma poi mandò giù quella frase cercando di ignorare la sua testa che continuava a rigettargliela nella gola.
<< Ehm, volevo farlo per ragioni... personali, che non vi riguardano. Ora, gradirei porre fine a questo discorso. È accaduto una volta e non si ripeterà. Anche perché la prossima volta non la passerete liscia. >> decretò infine puntando il dito in direzione dei gemelli. Fred e George si esibirono in un perfetto sbadiglio sincronizzato per poi annuire a occhi chiusi.
<< Beh, per tornare all'altro discorso, chiunque inventi delle merendine che ti facciano vomitare è disgustoso >> disse a sua volta Ginny << ma è proprio questo il bello! >> terminò, battendo il cinque a entrambi i gemelli, che ora se la ridevano come non mai.
Hermione si infuriò ulteriormente. Si alzò di scatto dalla sedia, prese le sue cose e intimò a Ron e Harry: << Muovetevi! Abbiamo Trasfigurazione tra venti minuti, non possiamo arrivare in classe in ritardo. >>
Entrambi si scambiarono uno sguardo incerto prima di seguirla senza obbiettare.
Stavano ancora varcando la soglia d'entrata quando una voce li richiamò. Tutti e tre si girarono di scatto, nonostante la voce si riferisse solo a Hermione. Era stato Fred che, ancora seduto, aveva alzato la mano in segno di arresto. Appena si alzò, diede una gomitata al gemello e li raggiunse con nonchalance.
Si avvicinò a Hermione e, in modo che nessuno lo sentisse, sussurrò: << Ci sono rimasto male, sai? Mi aspettavo che lo indossassi. >>
Per tutta risposta il viso di Hermione si colorò nuovamente di rosso ma, questa volta, non era per la rabbia. Si morsicò la lingua e, senza ribattere, lasciò la Sala Grande immaginando Fred dietro di sé che sghignazzava soddisfatto.




Angolo Autrice:
Ecco qui un nuovo capitolo!
Beh, che dire, Hermione ha dovuto pagare per il suo scherzetto...
Fred, oltretutto, non è nemmeno intenzionato a mollare con la storia del braccialetto.
Vi dico solo che nel prossimo capitolo ci penserà una terza persona a fare uno scherzetto ai due...
George? Nahhh, troppo scontato!
Spero che sia stato di vostro gradimento.
Come sempre vi dico che sarei felice se lasciaste una piccola recensione.
Grazie a chi legge.
A presto
Martina
 
 
   
 
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