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Autore: My Pride    03/01/2015    5 recensioni
~ Raccolta di flash fiction e one-shot incentrate sulle coppie ZoSan e RuNami ♥
» 58. Tequila Sunrise
«Mi stai facendo passare per il cattivo ragazzo, cuoco».
«Ricorda, marimo: non esistono uomini cattivi.... se sono cucinati bene»

[ Quarta classificata al contest «Rapido e indolore» indetto da Ro-chan { 23 } ]
[ Quinta classificata al contest «Flash Fiction Istantanee» indetto da Dark Aeris { 6 } ]
[ Seconda classificata al contest «Il mondo dei Peanuts» indetto da Dark Aeris { 26 } ]
[ Seconda classificata al contest «Due cuori e...» indetto da Frandra e Silyia_Shio { 24 } ]
[ Seconda classificata al contest «Scrivimi una raccolta» indetto da visbs88 { 29/32/33/34 } ]
[ Terza classificata al contest «Say it with Disney!» indetto da Lady Nazzumi e valutato da Dark Aeris { 23 } ]
[ Prima classificata e vincitrice del Premio Christmas Spirit al contest «All I want for Christmas is you» indetto da Frandra { 29 } ]
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Mugiwara, Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Franky/Nico Robin, Rufy/Nami, Sanji/Zoro
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Do one, melt one, love one'
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Titolo: Boogie Man
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction [ 689 parole
[info]fiumidiparole ]
Personaggi: Black-Leg Sanji, Roronoa Zoro
Rating: Giallo
Genere: Generale, Suspence (ma dove?)
Avvertimenti: Shounen ai, Assurdità sparse
Phase Liquid: #09. Sangue
Tabella/Prompt: Estate › 09. Sandali
Tabella/Prompt: Halloween party › 09. L'uomo nero
Prompt: Stanza in penombra contestmania

Sette colori per un fandom: Pacchetto verde › 01. Speranza
500 prompt per una challenge: Prompt n.249 › Ansia
The season challenge: Autunno › Halloween
La sfida dei duecento prompt: 132. Terrore


ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.

    Sanji avanzò con fare circospetto nella cucina della Sunny, trovando strano che la stanza fosse in penombra.
    Una ventina di minuti prima, aveva aiutato Nami-san a trascinare quegli ubriaconi dei loro compagni fino ai loro letti - avevano fatto baldoria fino a notte fonda, e nessuno di loro aveva mancato l'occasione per una bella bevuta - e aveva quindi lasciato le luci accese, così da poter finire di sistemare la cucina, lavare piatti e pentole e potersene andare infine a dormire. Non si spiegava dunque perché adesso fossero spente, ma si limitò ben presto a scrollare semplicemente le spalle e a chiudere la porta dietro di sé, dando la colpa di tutto ad un guasto interno. Poteva anche essersi fulminata una lampadina, no? Quindi perché diavolo avrebbe dovuto preoccuparsene?
    Facendo unicamente affidamento sulla luce della luna che filtrava dall'oblò, prese il grembiule che aveva abbandonato sullo schienale di una delle sedie e se lo infilò, lasciandosi sfuggire uno sbadiglio. Gli sarebbe davvero piaciuto andarsene a dormire - per quanto quel caldo non aiutasse per niente a chiudere occhio, ma stanco com'era ci sarebbe riuscito comunque -, però come cuoco aveva dei doveri e doveva portarli a termine. I suoi momenti di tranquillità sarebbero arrivati poi.
    Imprecò a denti stretti, però, quando mise un piede in fallo e scivolò su qualcosa, cadendo con sedere sul pavimento; cercò a tentoni la causa della sua caduta e aggrottò la fronte nel rendersi conto che si trattava dei sandali di Rufy, sbuffando. Ah, accidenti a quell'idiota. Doveva esserseli tolti quando si era messo a ballare, più ubriaco di una cocuzza, sopra al tavolo insieme ad Usopp.
    Nell'alzarsi, avvertì sotto le mani qualcosa di viscido, e sollevando il palmo si rese conto che era qualcosa che sembrava tendere al rosso,per quanto non riuscisse ancora a capire cosa. Anche se... ma che diavolo...? Era sangue, quello? Forse qualcuno si era ferito con una delle bottiglie rotte - che tra l'altro si era già premurato di buttare prima ancora di portare a letto quegli idioti - e non se n'erano accorti? Deciso più che mai a controllare, fece retro front e si diresse verso la porta, ma fu proprio in quel mentre che un rumore richiamò la sua attenzione, facendolo accigliare. E adesso che cavolo succedeva? Nel voltarsi, però, rimase impalato sulla soglia e impallidì, osservando la sagoma che si muoveva nell'oscurità; ebbe appena il tempo di vedere due occhi rossi che lo fissavano prima che le gambe prendessero il sopravvento e, senza nemmeno aspettare qualche segnale dai nervi, si ritrovò a correre come un forsennato nella camerata dei ragazzi, speranzoso che quel mostro non lo stesse inseguendo; svelto, si infilò senza tanti complimenti sotto le coperte, in linea più distretta nel letto di Zoro, che imprecò a denti stretti per quel brusco risveglio.
    «Ohi, che diavolo ti piglia, stupido cuoco?»
    Sanji non rispose subito, stringendosi prima addosso a lui. «Ricordi la strega di cui ti ho parlato tempo fa?»
    Zoro sbuffò. Ah, merda. Eccolo che ricominciava con le sue cazzate. «Di nuovo con questa storia?»
    «Sta' zitto e ascoltami!» squittì in un moto di panico, più in ansia di quanto non lo fosse stato qualche istante prima. «Adesso in cucina c'è un suo amico».
    «Fammi indovinare, è l'uomo nero?» lo prese in giro lo spadaccino, ma l'espressione che si dipinse sul volto del cuoco lo lasciò accigliato e a dir poco perplesso. «Ma che, fai sul serio? Non sei più un moccioso, non dovresti credere a queste stronzate», rimbeccò, e Sanji non ci pensò due volte a tappargli la bocca con una mano.
    «Shh, potrebbe sentirci». Sembrava fare sul serio, cosa che rese il Vice Capitano ancor più scettico. «Adesso dormiamo, va bene? Ma tu tieni le orecchie e gli occhi aperti!»
    Zoro avrebbe anche ribattuto se solo il cuoco, proprio come un moccioso, non si fosse accoccolato sul suo petto e non si fosse bellamente nascosto, crollando addormentato in un attimo. Con un sospiro, allo spadaccino non toccò altro da fare che tentare di riprendere sonno a sua volta, sorridendo di nascosto, però, nel lanciare una rapida occhiata verso il letto di Chopper. Vuoto, per essere precisi.
    A quella piccola renna affamata doveva un grosso favore
.





_Note inconcludenti dell'autrice
Lode alla mia velocità, se proprio così la vogliamo chiamare
Siamo giunti addirittura al cinquantunesimo capitolo di questa raccolta, quando al principio avevo deciso di fermarmi a trenta shot e poi a cinquanta. Beh, a questo punto credo che continuerà in un infinito loop temporale fino a quando le mie subdole membra cadranno (cit)
Scleri miei a parte, comprendo di essere... uhm... un bel po' in ritardo per quel che riguarda Halloween, ma ammetto che questa era una storia che sarebbe dovuta essere postata tempo fa ma che, per un motivo e per un altro - specialmente varie partenze impreviste e non - non ho poi postato. Beh, l'ho fatto adesso, lol
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti.
A presto! 



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