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Autore: KristenHaz    03/01/2015    4 recensioni
-Vorrei odiarti, ma non posso,quindi ti evito ma evitarti è la cosa che mi esaspera di più-
-Quindi sei arrabbiata con me perché non puoi odiarmi, non per quello che ho fatto ?-
-Sono arrabbiata perché nonostante quello che hai fatto io sono qui, e non riesco ad odiarti-
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Phoebe Grey, Theodore Grey
Note: AU, Lime, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti
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Luke aveva uno sguardo mortificato e quasi spiritato,mentre mi guardava e si avvicinava a me insieme a quelli che sembravano i suoi colleghi. Cosa stava succedendo? Perché stava succedendo? Che fosse una delle nuove trovate di mio padre?
Erano queste le domande che mi assilavano nel lasso di tempo che questi impiegarono a raggiungere me e Shelby. Il più “adulto” a mio avviso benchè fossero tutti molto giovani stava alla destra di Luke e avrebbe potuto avere si e no 27 anni, mentre gli altri due più o meno tra i 20 e i 22. Tutti mi guardavano come si guarda un’obbiettivo di caccia. Luke lentamente cercò di sorridere e prese la parola.
-Buongiorno Signorina Grey.- disse con quel tono di voce serio e formale ma comunque poco convinto.
-Luke chi sono questi? – dissi io sconcerata e come lui anche io poco convinta.
-Sono lieto di presentarle i miei nuovi colleghi: Johnson, Kennedy e Bodge. Suo padre dopo quanto accaduto ha deciso di intensificare la sicurezza. In oltre è venuto a sapere di alcune cose accadute che lo portano a volerla tenere più sotto controllo.- disse tutto d’un fiato.
-Cosa? Io non sopporto le guardie del corpo.- dissi.
-Sono desolata signorina Grey.- disse Luke e mi invitò a salire in macchina. Io abbracciai Shelby, sapendo che sarebbe stato un’inferno e salii in macchina. Stetti in silenzio tutto il viaggio chiedendomi quali riscontri avrebbe avuto tutto ciò, sulla nostra relazione già instabile a causa dei misteri che Luke sembrava avere. Arrivata a casa non c’era nessuno.
-Scusatemi signori, dovrei scambiare due parole con il maggiore Luke se possibile.- dissi scherzosa prendendo la mano di Luke e trascinandolo con me in cucina.
-Cos’è questa storia Luke? Perché più guardie? Perché stammatina non c’eri? Perché tutti questi misteri?- chiesi io esasperata.
-Tuo padre ci ha scoparti Phoebe. Stamattina mi ha chiamato nel suo ufficio per dirmi che non può rimuovermi dal mio incarico, in quanto militarmente si fida di me, ma oltre ciò che è accaduto ieri sera, vuole intensificare la sicurezza per essere sicuro che non mi avvicini a te se non per lavoro.- disse con tono mesto.
-Cosa stai dicendo? Papà ci ha scoperto? Oddio come? Non può essere successo.- dissi cominciando a piangere sulla camicia di Luke.
Pov Luke.
Phoebe stava piangendo sul mio petto. Effettivamente neanche io potevo credere a quello che era successo e a ciò che mi era stato ordinato di fare. Non potevo lasciare Phoebe, ma era un’ordine. Forse sarebbe stato meglio per lei, avrebbe trovato qualcuno della sua età, avrebbe potuto riprendere in mano il suo progetto di anadare ad Harvard, che per restare a Seattle con me aveva abbandonato. Non posso credere che lo feci davvero.
-Phoebe io e te dobbiamo lascarci.-dissi con tono freddo. Avrebbe sofferto, ma sarebbe stato meglio per quel piccolo angelo che conoscevo da tempo, e che avevo avuto modo di conoscere meglio in quei 5 mesi e mezzo. Come sempre prima o poi si sarebbe rialzata e sarebbe stata grande.
-Cosa stai dicendo Luke?- disse lei.
-Dobbiamo lasciarci, è un’ordine ed è meglio per te, non posso continuare ad approfittarmi di te come ho fatto per questi mesi. Non voglio più stare con te.- dissi . Se non fossi stato forte non lo avrebbe accettato.
-Ci stiamo lasciando davvero? No ti prego, io ho bisogno di te Luke.- disse con un tono strozzato.
-Si , ora vai via.- le dissi e lei velocemente salì la scalinata e chiuse la porta sbattendola dietro di se.
Pov Phoebe.
Luke mi aveva lasciato. No non poteva essere vero pensai mentre mi buttavo sul letto come una quindicenne alla presa con le prime delusioni. Mi mancava l’aria senza di lui. Mi alzai di scatto dal letto ed in un momento di furia tirai giù la tenda staccandola letteralmente. Vidi quello che c’era sulla scrivania e in un impeto di rabbia buttai a terra tutto ciò che c’era sopra, quasi tutto si fracassò al suolo. Ad un certo punto ebbi un’idea all’epoca geniale. In fondo un favore Luke me lo aveva fatto, non ero più vergine ora potevo fare quello che volevo. Erano ormai già le 8 di sera e con la furia che avevo in corpo non volevo stare con la mia famiglia. Mi vestii velocemente e misi una gonna nera, corta ed attillata e una camicetta bianca con i miei tacchi satin neri. Presi quindi il mio giubbino nero di pelle e la mia Louis Vuitton con le chiavi dell’auto. Aprii la porta e dissi.
-Miss Jones, può mettere a posto per cortesia? – con tono da stronza viziata.
-Io esco .- continuai – e nessuno mi segua chiaro ? posso farvi licenziare.- dissi. Luke si scagliò verso di me, prendendomi il braccio ed io mi divincolai ed infine dissi: - Lasciami e non seguirmi o giuro che mi butto nel primo burrone che trovo con la macchina. Chiaro ? –
Usci poi dalla casa e presi la mia mercedes. Passai poi per casa di Shelby. Lei anche aveva litigato con Ted quindi era la sera giusta. Le avevo mandato un messaggio dicendo di vestirsi sexy che andavamo a ballare. Lei saltò nella mia macchina cominciando a parlare di Ted e io le dissi che stasera non volevo parlare di maschi ma con i maschi quindi partimmo e alle 11 andammo in una discoteca chiamata Byblos.
Entrammo ed io levatomi il giubbino di pelle mi sedetti al bancone facendomi fare diversi mojito e diverse vodka. Quando dopo un’ora ero partita presi Shelby per mano e la portai in pista a ballare e trovammo subito due ragazzi che volevano ballare con noi. Shelby non so cosa stesse facendo ma io mi stavo strusciando sul ragazzo che avevo davanti ed ero talmente fatta che non mi resi conto di chi era. 
-Sei brava a far eccitare i ragazzi Grey.- disse ed allora mi resi conto che era il mio professore di letteratura: Mr Jackson. In quel momento non so se per l’alcool o che altro ma continuai a farmi desiderare dal mio professore di letteratura.
-Vuoi vedere che sono più brava delle spogliarelliste.- gli sussurrai all’orecchio e salii sul palco cominciando a fare un vero streeptease, ma prima che avessi modo di potermi svestire Mr Jackson che scoprii dopo chiamarsi Marcus mi disse di scendere e di andare con lui ma mentre uscivamo vidi due occhi familiari. Merda Luke era lì. Mi prese nervoso per un braccio e mi portò via.
- Non voglio venire con te.- dissi
-Non mi importa. Cosa credevi di fare ? Di far eccitare degli uomini di mezza età ? Avanti Phoebe, sei più di questo.- disse lui.
-Cosa sono non sono fatti suoi.- dissi cercando di divincolarmi ma Luke aveva il braccio ben saldo al mio polso. –Io e te non stiamo insieme. Del mio corpo posso fare quello che voglio.- dissi .
-No invece, non puoi fare quello che vuoi. – disse innervosito.
-Ah si e perché ? Chi sei tu per dirmi cosa fare ? – dissi io incazzata.
-Sono qualcuno che ti ama .-disse e poco dopo mi stampò un bacio sulle labbra.
Era un trucchetto? E se lo era perché io ci stavo ?
 
Angolo autrice.
Ecco diciamo che io qui ho fatto entrare tutta la mia immoralità se così la si può chiamare.  Purtroppo ho fatto un piccolo guaio. Spero di poterlo risolvere nei prossimi capitoli , ma vi annuncio già da ora che siccome ormai mancano non so quanti capitoli, ma pochi comunque, tipo una decina . Questa storia a vostra richiesta avrà un Sequel e nulla , spero vi sia piaciuto e sicuramente a domani con il terzo capitolo prima del ritorno a scuola . Un bacio grande a tutte/i.
  
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