Occhi che guardano ma che nulla possono
Vedere, sospesi gli altri sensi, sono io
Dalle percezioni isolato in un notturno che
Il tempo fa greve ed immobile...
Genere: Introspettivo, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Occhi che guardano ma che nulla possono
Vedere, sospesi gli altri sensi, sono io
Dalle percezioni isolato in un notturno che
Il tempo fa greve ed immobile
Nebbia invernale che si leva dalla terra
Oscura la chiara vista delle cose
Avvolge il tutto, penetra nella mente
Distorce, offusca, prepotente si frappone.
Pensieri che l'assenza di luce fan peso
Nell'animo vulnerabile ed indifeso.
Pensieri che contorni precisi non hanno
si mischiano, come grigi colori
su un angosciosa tavolozza.
Mi lega la notte a doppio nodo
Tortura l'inquietudine come frusta
Percuote, ferisce, violenta l'animo
Lacrime calde rigano la carne.
Astro vitale, l'alba la nebbia dirada.
Delle cose si fa pił chiara la vista.
La forma e la sostanza dei pensieri
Riprendono la giusta fattezza.
Sollievo di luce che la strada rischiara.
Libero di nuovo di posseder la mente.
Sognare od amare vital imperativo
Per attraversar il regno oscuro della notte.