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Autore: _Lola99_    04/01/2015    4 recensioni
Ci sono molti modi per raccontare una storia triste…
A volte renderla più dolce serve a raccontarla meglio.
La mia storia con il mio principe, se così lo si può definire, non è stata per niente semplice anzi piuttosto travagliata piena di sorprese, momenti belli in cui sembrava di essere su una nuvola soffice e nulla mi potesse tirare giù e momenti brutti dove la mia vita mi sembrava uno schifo.
Ma dopotutto chi non ha mai pensato anche solo un momento a questi pensieri che ho ora io?
Tutto è cominciato qualche hanno fa...
Questa dramione è ambientata al sesto anno e la prima parte è una mia revisione in stile dramione del libro che io ormai so a memoria! Spero vi piaccia!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Capitolo 27: La resa dei conti finale

 

- Hermione ci sono quelli del primo anno da portare nella stanza delle necessità!

Annuisco a Ginny e mentre lei corre nella direzione opposta  io vado verso il gruppo di studenti sulla sinistra

Comincio a radunarli e a dirigerli verso la Stanza delle Necessità dove potranno fuggire. Sento in continuazione scoppi che rimbombano in tutto il castello. La guerra sta iniziando e i più piccoli non sono ancora in salvo.

Riesco a farli entrare e a tranquillizzarli un poco. Sembrano tutti dei pulcini impauriti. Dopo averli affidati a uno del quinto anno assicurandomi personalmente che stiano tutti bene, decido che non voglio fare la vittima sconvolta che sta in un angolo a guardare.

Devo combattere, per i miei amici, per mia madre, per la memoria di mio padre e anche per distrarmi. Ho perso di vista Draco e ho una paura tremenda della risposta che mi deve dare o peggio ancora che gli possa succedere qualcosa. Decido di muovermi veloce e senza farmi notare troppo mi confondo nella folla.

- Hermione!

Mi giro e vedo Ginny combattere contro  due mangiamorte e senza esitare corro ad aiutarla. In due riusciamo a stordirli momentaneamente con solo qualche graffio. Mi volto verso la mia amica e controllo che stia bene.

- Dove sono Harry e Ron?

- Sono andati al molo. Harry ha avuto una visione

- Una visione? E’ entrato di nuovo nella testa di Voldemort?

- Era l’unico modo per sapere dov’è ora….

Annuisco e corro nella direzione del molo.

Tutti stanno combattendo per Hogwarts, anche delle enormi statue di pietra che cercano in tutti i modi di respingere l’esercito di mangiamorte che sta violentemente cercando di impadronirsi della scuola.

Vedo in lontananza Harry e Ron, accasciati contro la porta immobili.

Mi avvicino silenziosamente.

Harry se ne accorge e tutto quello che fa è guardarmi fisso come se fosse stupito che io non sia dalla parte opposta  degli schieramenti.

Ron non si volta.

Continua a fissare un punto indefinito dietro la spalla di Harry senza degnarmi di uno sguardo.

- Severus la bacchetta non mi risponde.

Mi si blocca il fiato.

Avevo dimenticato quanto fosse terrificante la sua voce.

Il dolore e il ricordo vivido del momento della morte di mio padre torna a galla e cerco di reprimerlo più che posso.

- Mio signore, siete il suo unico padrone.

- Non è esatto Severus. Non sono io il padrone, ma tu.

Trattengo il respiro mentre vedo Harry abbassare il capo pensieroso. Credo che lui lo sappia già…

- Mio signore…

- Nagini Uccidi!

Un rumore forte

La sagoma di Piton si accascia lentamente lasciando una scia di sangue sul vetro

Cerco di trattenere l’urlo che mi nasce in fondo alla gola.

Appena sentiamo il rumore della smaterilizzazione entriamo nella stanza. Piton ha un profondo taglio al collo dalla quale esce una scia di sangue. Harry si avvicina subito e prova a tamponare la ferita, ma il morso di Nagini deve aver rotto un’arteria considerando il colore rosso scuro del sangue.

Sono completamente paralizzata.

Anche se non sono mai stata particolarmente legata a Piton, anzi diciamo che non era affatto il mio professore preferito, vederlo sul punto di morte mi ha completamente bloccato.

Quest’uomo mi ha vista crescere e mi ha insegnato molto anche se mi scoccia un pò ammetterlo.

Lo vedo piangere e cercare di dire qualcosa. Alla fine riesce a dire una parola

- Prendile...

Harry lo guarda confuso mentre cerca di sorreggergli il viso.

- Harry, le lacrime.

- Dammi una fiala.

Frugo nella mia borsa in cerca dell’oggettino di vetro in questione e alla fine lo trovo sotto un libro di Storia di Hogwarts.

La porgo a Harry e lui raccoglie le lacrime

- Portale nel pensatoio.

Harry annuisce,  poi lentamente vedo la vita  del mio professore lasciare il suo corpo.

Harry gli chiude gli occhi e si alza.

- Devo trovare un pensatoio.

- Credo che ce ne sia uno nell’ufficio del preside.

- Grazie.

Non mi rivolge neanche uno sguardo.

Dice di essermi ancora amico, ma credo che la mia scelta abbia cambiato il significato di quella parola nei miei confronti.

Sento la mano di Ron che si appoggia sulla mia spalla come segno di conforto, ma io la scrollo via. Non sono ancora pronta a guardarlo in faccia perchè ricorderei solo mio padre steso su quel pavimento freddo del salone di Malfoy Manor.

Un rumore acuto mi risveglia dai miei pensieri.

Mi cade la bacchetta a terra e mi tappo le orecchie con entrambe le mani  cercando di contemporaneamente di ascoltare cosa la voce dice.

“Avete combattuto con coraggio, ma invano. Avete un’ora per disporre i morti con dignità. E ora mi rivolgo direttamente a te, Harry Potter, hai lasciato che i tuoi amici morissero per te. Se vuoi mettere fine a questa battaglia vieni nella foresta proibita e combatti contro di me”

Il rumore finisce.

Ricomincio a respirare normalmente.

Alzo lo sguardo e vedo Harry con i fiatone concentrato su un punto indefinito per terra.

- Harry…

- Lasciami stare Hermione.

Ed esce dalla stanza seguito da Ron.

Sospiro.

Spero che un giorno mi perdonerà e capirà perchè ho fatto quel che ho fatto.

Raccolgo la bacchetta e guardo per l’ultima volta il volto del mio professore di pozioni. Nonostante tutto è stato un’insegnante molto bravo. Con un semplice incantesimo trasfiguro un pezzo di legno li vicino in una splendida rosa bianca e la appoggio vicino alle mani di Piton.

Esco da quella stanza correndo velocemente verso il castello.

Devo trovare Draco, Ginny, Astoria, Luna, Neville e tanti altri.

Devo trovarli e sapere che stanno tutti bene.

Con il fiatone arrivo al portone principale.

Lo apro lentamente e mi accorgo che intorno a me non c’è nessun rumore. Tutto il castello sembra completamente deserto. Vado verso la Sala Grande e solo il rumore delle mie scarpe risuona lungo i corridoi

Non è un buon segno lo so.

All’improvviso delle grida, seguite da un brusio di voci.

Entro nella Sala Grande e mi si blocca il respiro.

Centinaia di corpi messi in fila, stesi e immobili

Vedo Remus e Tonks, ragazzini ancora troppo piccoli che hanno deciso di combattere, alcuni miei compagni, alcuni Tassorosso che venivano a Difesa contro le arti oscure con me. In lontananza vedo Madama Chips che copre una ragazza scuotendo la testa.

Sono concentrata su un Corvonero  a cui solo pochi mesi fa facevo ripetizioni di Incantesimi steso a terra immobile, quando qualcuno mi viene addosso.

Harry…

Mi guarda negli occhi con uno sguardo deluso e se ne va quasi correndo. Mi giro verso la direzione da dove veniva e vedo una folla di persone dai capelli color rame intorno ad un corpo.

Una di quelle persone alza la testa e mi vede.

Subito quel tornado rosso che una volta vedevo sorridere e arrossire quando passava Harry, quella persona che mi è stata vicino nonostante tutto quello che è successo, venirmi incontro piangendo e abbracciarmi forte.

Nonostante tutte le domande che in questo momento mi ronzano in testa ricambio l’abbraccio e la stringo forte. Non l’ho mai vista così fragile, lei è sempre stata quella forte tra le due, quella che non piange mai.

Tra un singhiozzo ed un’altro Ginny mi sussura una parola

- Fred...

Il mio mondo si ferma.

Non può essere morto…

Mi stacco leggermente dall’abbraccio di Ginny e vado verso quel corpo circondato da così tante teste rosse.

Sembra quasi che stia dormendo.

Ha un sorriso sul volto come se tutto questo fosse uno scherzo e che lui in realtà ci sta prendendo in giro.

Adesso si risveglierà e Molly lo sgriderà per averle fatto prendere un colpo.

Non succede nulla però.

La signora Weasley continua ad accarezzare il suo viso mentre George piange disperato al suo fianco.

Come farà ad andare avanti? Come farò io ad andare avanti quando riaccenderò i sentimenti e dovrò affrontare tutto il dolore che ho messo da parte?

Guardo il signor Weasley che si avvicina a Ginny e si lascia abbracciare da lei. Si sta trattenendo dal non piangere, cerca di essere forte per i suoi figli e per sua moglie, ma vedo chiaramente le sue lacrime sgorgare in silenzio.

Mi allontano da loro.

Perchè le persone più buone devono soffrire così tanto?

Mi giro verso il portone e vedo Astoria.

Ha qualche taglio sulle braccia e uno sulla guancia, ma sembra stare bene comunque. Mi viene incontro e l’abbraccio.

Mi è stata vicino in un momento difficile per me e di questo non potrò mai ripagarla abbastanza.

Comincio a piangere anche io.

In questo momento vederla viva mi fa felice.

- Ehi, Hermione… Stai piangendo?

Tiro su con il naso e lei mi stringe ancora più forte.

- Di la verità, un’anno fa mi avresti schiantata volentieri se non fosse per il bellissimo vestito che ti ho regalato quando sei passata al lato sbagliato della storia.

Non posso fare a meno di sorridere.

Mi libero dall’abbraccio e mi asciugo le lacrime.

- Astoria?

- Dimmi coraggiosa leonessa.

Rido ancora.

Non so come faccia a farmi ridere in questo momento.

Torno seria e la guardo negli occhi.

- Perchè la gente intorno a me mi abbandona?

- Non dire così. Sai che non è vero…

- Sì, che è vero. Mio padre, Haley, Harry, Ron, i miei amici e anche Draco…

- Aspetta cosa? Draco?

Annuisco.

- Brutto figlio di p...buona donna! Ha fatto i salti mortali per averti e ora manda tutto a pu...capriole! Io appena vedo quel furetto lo strapazzo e gli faccio entrare in quella testa bacata ripiena di … carta straccia che non può trattare le persone come mer.. marionette solo perchè pensa che sia il meglio per loro. Lui non ha ancora capito che esistono  al mondo che vogliono stargli vicino senza volere soldi o potere. Appena lo trovo vedrai cosa gli dico e-

- Astoria calmati.

- No, non mi calmo cavolini. E’ il mio migliore amico e merita di essere felice, ma a quanto pare non riesce a non mandare tutto all’aria e-

L’abbraccio forte.

Forse è l’unico modo per farla zittire un minuto.

La mia mente ha esaurito le parole da sostituire alle parolacce contro Draco.

Lei si stacca e mi sorride.

Vedo la folla che lentamente si muove verso l’esterno.

La seguo fuori e la scena che mi attende è devastante.

Voldemort al centro del giardino che guarda tutti con un sorriso maligno sul viso.

- Harry Potter è morto.

Ginny comincia a correre e a urlare, ma per fortuna il signor Weasley la trattiene.

- Harry Potter è morto, stupida ragazzina. E ora dovete riporre la vostra fiducia e speranza in me. Ho posto un incantesimo. Nessuno di voi può uscire da Hogwarts vivo o senza marchio.

Un silenzio di tomba cade su tutta Hogwarts.

Solo una donna dai capelli biondi si fa avanti e guarda intensamente qualcuno tra di noi.

- Draco…

Mi giro e lo vedo.

Ha la faccia ricoperta di cenere e un taglio piuttosto profondo sulla guancia.

- Draco vieni..

Lui abbassa il volto e si fa strada tra i suoi compagni fino ad arrivare di fronte a Voldemort. Lui lo abbraccia e lo lascia andare verso Narcissa la quale lo abbraccia forte.

Non si è girato nemmeno una volta. Non si è neanche accorto che per tutto il tempo io sono rimasta li a guardarlo nella speranza che si girasse e che mi dicesse qualcosa, qualunque cosa mi sarebbe andata bene.

Voldemort comincia a ridere forse di lui.

Ginny  si libera della presa del padre e sta per pronunciare un incantesimo, ma Voldemort la precede e la fa cadere a terra facendole sanguinare il braccio. Lui la guarda con quei suoi occhi color sangue con un ghigno malvagio in viso.

- Ora basta ragazzina mi hai stancato. Avad-

Un tonfo, mi giro e vedo che Harry si è alzato in piedi.

E’ vivo.

Un boato di gioia scoppia alle mie spalle.

- Lei non la tocchi.

Non l’ho mai visto così serio.

Si mette di fronte a Ginny e impugna la bacchetta.

Un lampo di luce e lo scontro finale ha inizio.

I mangiamorte cominciano ad attaccarci in massa.

Comincio a difendermi schiantando tutti i mangiamorte che mi attaccano.

L’adrenalina che ho in circolo mi permette di rispondere velocemente ad ogni attacco senza difficoltà.

Mi volto verso il ponte e lo vedo.

Se ne sta andando con sua madre.

- Draco!

Comincio a corrergli dietro urlando il suo nome, ma incontro una barriera invisibile, come uno specchio che mi impedisce di andare avanti

“Nessuno uscirà di qui vivo o senza marchio”

Non posso uscire, non posso raggiungerlo.

Comincio a battere forte contro la barriera urlando il suo nome. Il suono della mia voce sembra come rinchiuso dentro una boccia di vetro e nonostante ciò lui mi sente e si gira.

Mi guarda combattuto.

Non sa cosa fare.

Sua madre si avvicina e gli sussurra qualcosa. Lui annuisce e torna indietro.

Corre verso di me più forte che può e mi raggiunge.

Metto una mano contro il vetro che ci separa.

Lui la vede e ci appoggia la sua. Forse è solo la mia immaginazione ma riesco a sentire il calore della sua mano attraverso la barriera.

Lui fa un sorriso malinconico e mi guarda negli occhi.

- Mi dispiace Hermione.... Mi dispiace tantissimo... Non posso continuare a stare con te sapendo che stai rinunciando a tutto a causa mia. Non posso farti questo.

Non lo sta dicendo sul serio.

Lui non può  abbandonarmi ora.

Non può farlo

Le lacrime cominciano a sgorgare senza che io riesca a fermarle.

- Draco non dirlo..

- Hermione devo farlo…

- NON DIRLO!

Lui sospira e abbassa il capo.

- Sì Hermione, vorrei non essere mai entrato nella tua vita. Vorrei che tu non mi avessi parlato quel primo giorno di scuola. Vorrei che non fossimo mai diventati amici. Vorrei non averti mai lasciato scoprire i sentimenti che provo per te.

Lui stacca la mano dal vetro e dice le parole che non avrei voluto mai sentire.

- Addio Hermione.

Lo guardavo, mentre con gli occhi lo pregavo di venire qui dove sono io ad aiutarmi, di rimangiarsi tutto quello che aveva detto.

Mi guarda anche lui, dritto negli occhi completamente immobile come se vedesse qualcun altro accanto a me che gli dice l'esatto contrario di quello che sto dicendo io, che gli suggerisce quello da dirmi.

Poi lo vedo sospirare, scuotere la testa, girarsi e andarsene lasciandomi lì, sola…

Sento il respiro mancarmi mentre lo vedo allontanarsi velocemente.

Mi accascio contro il vetro piangendo. Tutti i dolori e i sentimenti che avevo messo da parte mi investono tutti insieme.

L’unica cosa che mi tratteneva dall’impazzire era Draco, ma ora lui non c’è più.

Non mi importa se adesso qualcuno mi uccide.

Ho perso tutto

La famiglia

Gli amici

L’amore

Tutto

All’improvviso un urlo.

Mi volto e vedo Neville con la spada in mano e Nagini decapitato.

Questo vuol dire che  Voldemort è vulnerabile. Mi alzo in piedi e mi faccio strada tra la folla.

Il corpo del signore Oscuro cade a terra* privo di vita.

Vedo Ginny che corre verso Harry e lo abbraccia forte.

Tutti cominciano ad esultare mentre gli ultimi mangiamorte si smaterilizzano lontano da una vita ad Azkaban certa.

Finalmente guerra è finita.

Alcuni cominciano a intonare una canzoncina buffa sulla fine della guerra.

Guardo i miei amici abbracciarsi felici di essere sopravvissuti in un modo o nell’altro a questa guerra.

Lentamente e senza dare nell’occhio mi allontano da tutto questo attraversando il ponte.

Sto per attraversare il confine  quando Ginny mi chiama.

Mi giro e la vedo correre verso di me.

- Hermione, dove stai-

Non la lascio finire.

Mi smaterilizzo via da lì, lasciandomi dietro una scia di domande alle quali non voglio dare una risposta.



 

Ed eccomi qui.

Alla fine di questa storia.

A raccontarla a una persona che nemmeno conosco, con un camice da ospedale addosso, completamente distrutta e sola.

Ebbene sì, è questa la mia storia con il principe in divisa verde-argento.

Lo stesso principe che mi ha tenuta viva, che si è curato di non farmi impazzire rendendo la mia felicità dipendente da lui,che mi ha fatto volare da quanto ero felice.  Poi in un attimo mi ha fatta cadere giù, in un pozzo dalla quale non riesco più a risalire.


*n.d.A niente coriandoli! Mi dispiace ma è una delle cose che mi ha dato più fastidio nel film





Ehilà gente!
Come sono andate le vacanze? Io sarò ingrassata 20 kg con tutta la roba che ho mangiato!
Lo so, che mi aspetteranno centinaia di cruciatus per essere in ritardo, ma vi giuro che con tutte queste vacanze ero convintissima che fosse oggi Sabato. Mi scuso tantissimo.
Per farmi perdonare vi annuncio che l'Epilogo verrà pubblicato tra una settimana e non due. Oltre all'epilogo ci sarà anche il prologo del sequel. Metterò il link alla fine dell'epilogo.
Detto questo, cosa ne pensate del finale?
Ho avuto parecchi dubbi su come concludere questa storia e devo ammettere che non mi piace molto. Spero che questo non condizioni la vostra scelta di leggere anche il sequel.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Voglio ringraziare tutte le persone che hanno recensito o che seguono/preferiscono/ricordano questa storia. Grazie, grazie e ancora grazie per il vostro tempo dedicato a questa mia umile storia!
Niente spoiler per l'epilogo, deve essere una sorpresa!
Un bacione 
Sempre la solita
Lola

 

  
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