Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: StayWeird01    04/01/2015    0 recensioni
E se la migliore amica di Adelaide facesse la cavolata del secolo? E se Adelaide si perdesse nella città dei suoi sogni, Londra? E se cadesse nelle braccia di un irlandese dagli occhi azzurri? E se si ritrovasse a vivere con lui, insieme a 4 amici un po' idioti? E se l'irlandese fosse dannatamente bello e simpatico? Beh, basta leggerlo!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ADELAIDE’S POV
-Laiiiiiiiiiiiiii-. Sento la voce assonnata di Niall che mi sussurra nell’orecchio. Mi bacia il collo, mentre mi fa solletico col naso. Che giorno è? Dove sono? In che secolo mi trovo? Ah, ora ricordo. Ieri sera siamo stati svegli fino alle 4 di notte, al party di Niall. 21 anni, per la miseria.
-Niiiiiiiiiiiiiiii- gli sussurro di rimando. Ogni giorno, guardandolo accanto a me nel letto penso a quanto culo abbia avuto per avere un ragazzo come lui, e per poter stare qui accanto a lui.
-Adelaide, non vogliamo che tu vada a Londra con quel ragazzo, o almeno che non ci vada solo per lui. Non voglio ritrovarmi una figlia che si ritrova a non fare nulla perché paga tutto lui, e soprattutto non voglio vedere mia figlia senza una casa e un soldo bucato perché è stata lasciata dal ragazzo ricco e famoso- mi urlò mia madre quando gli chiesi di poter andare a Londra con Niall.
-Grazie per avermi augurato buona fortuna, mà- dissi sarcastica.
-Voglio che ti prendi una casa tutta tua, e che vada all’università, e che ti trovi un lavoro, e che...-.
-E che aiuti ad attraversare la strada alle vecchiette, che dia il mio contributo alla raccolta differenziata, che costruisca case per i senza tetto, che sconfigga la mafia, che finisca la Salerno-Reggio Calabria…-  dissi di rimando, sarcastica.
-Voglio che tu abbia una vita lì!-.
-Aspetta, quindi mi mandi a Londra?- dissi con bocca e occhi spalancati. Mia madre mi guardò torva, e annuì. Corsi fuori in giardino, dove Niall mi aspettava ansioso come una cocorita che sta per deporre le uova.  Mi comprai un appartamento a Londra, e andai all’università. Capii che non faceva per me, e abbandonai. E poi BANG! Il lavoro dei miei sogni mi venne offerto su un piatto d’argento, e accettai. Lavoro in radio da quasi un anno, ed è la cosa migliore del mondo. Dovrei lavorare tutto l’anno, ma grazie a Niall e ai suoi tour, la radio mi manda come inviata speciale, e ogni giorno la mia collega mi chiama per sapere quello che succede, e comincio a parlare delle cazzate che fanno. In sostanza fanno solo quello.  Questo fortunatamente mi permette di stare assieme a Niall, a viaggiare per il mondo, a conoscere un sacco di persone e a mangiare tanti cibi diversi. Questo è importante. Sembro piacere alle fan: come ogni fidanzata sono odiata anche io in modo davvero assurdo, ma la maggior parte mi adorano. Ed è strano, molto strano, ma sembra che la mia vita vada per il verso giusto, e non intendo ostacolarla. Forse piaccio perché tutte quelle volte che Niall parla di me, dice solo le cose più strano che combino. E ogni volta che mi metto a parlare io dico cose così sceme, che , forse, con molta probabilità, fa ridere le fan. Per non parlare delle foto sui giornali: o ci baciamo, o ridiamo, oppure cado e lui ride, cercando di aiutarmi. La mia vita va avanti così da un anno, e giuro che la adoro. Non me ne frega nulla di come appaio, del fatto che per i giornalisti sia una ragazzina strana (che poi è un po’ vero), ma voglio essere così. E soprattutto, io a Niall piaccio così, quindi fanculo tutti.
-Mi sa che devo andare a registrare oggi- sussurra ancora Niall.
-Mi sa pure a me- sussurro io come risposta. Rimaniamo in silenzio per qualche minuto, io che accarezzo i capelli a Niall e lui che forse si è addormentato.
-Con quel ‘Mi sa pure io’ vuoi dire che devo alzarmi da questo letto caldissimo?- dice lui. Annuisco sonoramente.
-E dovrei lasciarti qui a casa tutta da sola senza un ragazzo sexy che ti abbracci?- dice di nuovo lui. Annuisco ancora.
-Sopravvivrai?- chiede imbronciando le labbra.
-Ci proverò- dissi tristemente. Nonostante possa sopravvivere per metà giornata senza di lui, faccio di tutto per fargli capire che senza di lui mi sento un po’ persa anch’io.
-Nah, non posso lasciarti qui tutta sola, non sopravvivrei io. Oggi hai la giornata libera in radio, giusto?- chiede mettendosi a sedere vicino a me.
-Sì- dico cercando di alzarmi, ma fallendo miseramente.
-Ti va di venire con me, allora?- chiede spostando le coperte, e mostrando i boxer. Lo fai apposta, maledetto bastardo.
-L’ultima volta i ragazzi mi hanno cacciato quasi a forza di calci nel sedere perché mi struggevo troppo sul vetro- dico ridendo, e coprendomi di più con le coperte. Devo avere dei capelli penosi.
-Stavolta cerca di contenerti- dice ridendo anche lui.
-Se ti metti a registrare in boxer, io come faccio a contenermi?- dico sorridendo accusatrice.
-Come mi contengo io quando ti metti in costume da bagno- dice sorridendo logico. Va in bagno e sento aprire l’acqua.
-E poi io non mi struggo come fai tu- dice prima di spazzolarsi i denti. Ma dove la trova la forza, e soprattutto il coraggio di alzarsi?
-Non è vero- provo a dire io. So già di aver perso. Esce dal bagno, si posiziona davanti al letto e comincia. Fa una faccia da urlo, poi una da ‘l’urlo di Munch’, dopodiché fa finta di strisciare su un vetro finto, finendo sotto il letto, oltre la mia vista, poi risale su e finge di suicidarsi, di impiccarsi, di mettere le dita a cuoricini davanti agli occhi, e infine cade a terra fingendosi morto.
-Io non faccio così- dico sporgendomi dal letto, guardandolo steso a terra. 
-Ah, scusa, tu fai peggio- dice con sguardo perplesso.
-Fai ridere i ragazzi, e non si concentrano nel cantare- dice sorridendo.
-Ma non è colpa mia se sei sexy- dico ridendo, appoggiandomi alla fine del letto.
-Lo so che non è colpa mia se sono dannatamente sexy, ma che ci posso fare?- dice.
-Ho detto solo sexy- dico logica.
-Intendevi dannatamente sexy. Aiutami ad alzarmi- dice alzando le mani verso di me. Le prendo e cerco di tirare il più forte possibile, ma come al solito tira più forte lui, facendomi cadere su di lui.
-Perché quando mi chiedi di aiutarti ad alzare mi fai cadere su di te?- chiedo fissandolo negli occhi, alzando le gambe.
-È l’unico motivo per cui riesco ad alzarmi da quel letto caldo, dallo stare accanto a te: sapere che appena alzato ti avrò comunque accanto a me- dice giocando con una ciocca dei miei capelli.
-Come ti fanno a venire in mente certe frasi? Di mattina presto poi...- dico poggiandomi meglio sul suo petto.
-Sono un cantante Lai, certe cose ce le ho nel sangue- dice impettito.
-Mi stai dicendo che metterai questa frase in una canzone?- chiedo.
-Cacchio, mi hai dato una bella idea, grazie dolcezza- esclama allegro. Faccio per rispondere, ma mi interrompe sussurrando:
-Baciami Lai-.
-Metterai anche questa in una canzone?- dico avvicinandomi con un ghigno alla sua bocca.
-Preferisco aspettare- dice sorridendo per poi baciarmi. E pensare che solo ieri sera avevo litigato con lui. Ma le nostre litigate sono assai strane. Una stranezza che mi piace, a dire il vero. Insomma, finiamo col litigare per una cosa seria o una cazzata, e allora mi chiudo da qualche parte, qualunque parte mi capiti a tiro, e mi immergo nelle lacrime. Ogni volta che ci ripenso capisco di essere scema e mi riprometto di non chiudermi più dentro qualcosa, ma poi succede e ho solo voglia di nascondermi. Dopodiché credo ci rimanga male pure lui, e allora viene a bussarmi, supplicandomi o chiedendomi scusa, e io esco grondante di lacrime a baciarlo. E poi finiamo per fare l’amore. È questa la stranezza che mi piace. 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: StayWeird01