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Autore: Meteor_Phantomhive    04/01/2015    1 recensioni
Il mondo B-daman è cambiato, gli eroi della vecchia generazione sono cresciuti e ora tocca a una nuova generazione di B-shot, tra i quali nostre vecchie conoscenze, affrontare nuove sfide per dimostrare le proprie abilità, ma sappiamo che nella vita niente è rose e fiori, e una minaccia incombe e toccherà proprio ai nostri piccoli eroi risolvere la situazione.
Gli autori siamo io, Meteor9, e la mia collaboratrice, Julia_Phantomhive.
Vi auguriamo una buona lettura!
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Basara Kurochi, Nuovo personaggio, Samuru Shigami, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CrossBlast
Capitolo 2

La nuova stagione

 
 
Josh Shigami è il figlio di uno dei leggendari B-Shot della prima generazione e di una sua fan. E' il frutto del loro incontro fatale in una dimostrazione b-daman, ma questa è un'altra storia.
"Una volta tuo padre e Dravise hanno combattuto contro una persona particolare..."
Così iniziavano di solito le storie raccontate dalla madre con una nota entusiasta e allo stesso tempo nostalgica. E da questo, fin da quando ne aveva memoria, sapeva di amare i B-daman.
Forse era la sua stessa famiglia un po' ossessionata dai B-daman, ma anche lui non poteva provare il contrario; poi, nel suo quinto compleanno, gli era stato regalato un B-daman tutto suo, un drago simile a quello del padre, ma del tutto originale e unico nel suo genere, Sonic Dratinum.
Dratinum era un B-daman di tipo Drago, molto simile a Lightining Dravise ma il modello era rivisitato: la madre aveva preso in considerazione la corporatura di Dravise e ne modificò le linee in curve più decise, come si notavano nell'impugnatura e nelle ali, per rendere meno attrito con l'aria e lo spostamento più facile.
Gli occhi erano di un bellissimo celeste simile al cielo, e le ali e i piedi di un grigio platino, mentre il mirino in testa, che in Dravise era rosso, in Dratinum era blu scuro; il nucleo d'accelerazione leggero, ma resistente, lo adattava a essere uno dei migliori di Fuoco Rapido, ma se aggiunti degli stabilizzatori adatti diveniva ottimo anche nel Controllo.
La personalità era simile a quella di Josh, sempre entusiasta e premuroso, si prendevano cura l'uno dell'altro e non si separavano mai.
Iniziando a frequentare la scuola, poi, conobbe altri b-shot e organizzarono sfide ogni giorno; all'inizio si era abituato a Dravise avendo avuto avversari del calibro di suo "zio" Riki Ryugasaki e suo zio da parte di madre Takeru Mirai, ma sapeva che il b-daman era quasi esclusivo al padre, ecco perché si ritrovò subito in sintonia con Dratinum.
Ora aveva tredici anni e l'anno scolastico stava incominciando.
E anche la nuova stagione di Crossblast.
 

Quartiere Ovest
Casa Shigami

Ero emozionatissimo. Attendevo con impazienza notizie, ma sapevo che la mia fonte principale era papà, il quale ultimamente tornava sempre stanco e stremato.
Da qualche mese papà non studiava i siti archeologici insieme allo zio Riki; lo zio Riki non è veramente uno mio parente con legame di sangue, ma fin da quando ero piccolo lo consideravamo di famiglia ormai ed era sempre stato con noi. Poi aveva sposato Sumi Inaba, un'amica di mamma ed erano divenuti genitori di una bellissima bambina: Cleo Ryugasaki, aveva cinque anni e avevamo passato molto tempo insieme a giocare quando la famiglia Ryugasaki veniva a trovarci.
In questo periodo dell'anno, però, lo zio Riki e papà lavorano sempre insieme alla WBMA, soprattuto perché si dava inizio alla stagione di Crossblast ed erano richiesti nuove idee per sfide e giochi; chi meglio della prima generazione è perfetta a consigliare?
- Però non riescono a raggiungere un comune accordo. – concludeva i miei pensieri Dratinum con la sua voce metallica ma profonda, subito però proponeva - Ci vogliamo allenare un po' sul controllo? Sarebbe meglio sapere il nostro grado così da poterlo compensare con degli stabilizzatori adatti. -
- Hai ragione - convenivo un po' sotto tono - Ma, sai, sono molto preoccupato per papà. Mi chiedo che problemi ci siano, tanto da ritardare la data d’inizio. - sospiravo - E' così estenuante stare qui fermi. -
- Non dire sciocchezze, - mi rimproverava il b-daman - tu sei uno dei pochi fortunati ad avere un campo b-daman variabile in casa, lo sai che potremo sfidare i nostri amici quando vuoi, non è uguale? -
Con una smorfia, rispondevo: - Non è uguale. E' totalmente diverso, pensa che nei tornei appaiano b-shot che fino adesso non si sono presentati mai, ma che forse sono fortissimi! -
Dratinum rideva fragorosamente. - Hai ragione, Josh. Mi dimenticavo questo aspetto. -
- Eh eh... - il rumore di una porta richiusa rimbombava in casa all'improvviso - Ah! E' tornato papà! Andiamo! -.
Portavo con me Dratinum e scendevo le scale per fiondarmi da papà, quando lo ritrovavo accoccolato sulla spalla della moglie all'ingresso; era sfinito, non si reggeva nemmeno in piedi e notavo anche l'espressione preoccupata della mamma. Non era di buon auspicio.
Risalivo le scale fino a raggiungere un angolo per nascondermi un poco e origliavo.
- Samuru... che cos'hai? - non riceveva risposta - Amore mio! Ehi! -
Mio padre era molto più alto della mamma, pur essendo più piccolo di età, ma ora sembrava addirittura più vecchio e poggiava una mano sulla sua spalla e si destava tanto da far incontrare i loro occhi, scuoteva un po' il capo e le posava un bacio sulle labbra delicato. - Jules, non ti devi preoccupare. Sto bene, sono solo stanco della situazione. Non vogliono raggiungere un compromesso.. peggio dei bambini! - si lamentava - Che nervi. -
Non avevo mai visto mio padre così arrabbiato e frustrato.
Mia madre lo consolava: - Vieni in salotto e siediti un momento. Raccontami tutto, tesoro. - si volgeva verso le scale e mi scorgeva, ci scambiavamo uno sguardo e con un cenno mi diceva di seguirli senza farmi vedere - Su, Samuru, seguimi -.
In salotto, la mamma lo faceva sdraiare sulle sue ginocchia e gli accarezzava i capelli blu notte, si chinava per un bacio, due, tre volte e poi lo incoraggiava a parlare, ma prima che papà parlasse ci vollero minuti.
- Ti amo, Jules. Ricordalo. - incominciava maledettamente serio.
- Ehi - iniziava preoccupata - Quando mi dici così, significa che stai per partire. Non mi dirai.. -
- Jules.. - lo vedevo esitare, si poggiava un braccio in fronte e con l'altro portava la mano sulla guancia di mamma fino ad accarezzarla delicatamente con il dorso - Jules, sono già cinque giorni di fila che va avanti così, e poi c'è Josh che non vede l'ora, non sai quanto vorrei farlo felice a dirgli che inizierà la stagione. -
Da dietro la porta del salotto, Dratinum commentava: - Anche tuo padre s’impegna per farti felice. Non credo che sia giusto affaticarlo con lo sforzo che fa, sei d'accordo? - annuivo impercettibilmente.
Dopo qualche minuto che i miei genitori discutevano e non riuscivo a distinguere bene le parole, era caduto un silenzio palpabile e, solo attraverso lo spiraglio, intravedevo un sorriso amaro stampato in entrambi.
- Josh, entra! - urlava la mamma e così facevo - Tesoro, Josh è qui. -
Papà si sedeva in posizione eretta e mi avvicinavo.
Dalla tasca, tirava fuori Dravise e faceva parlare lui. Capitava spesso che facesse così, Dravise era molto più bravo a esprimersi, anche se entrambi erano diretti e chiari.
- Ciao, Josh, come va? - annuivo per dir di star bene - Vengo al dunque, ci sono stati problemi e la nuova stagione non inizierà prima del prossimo mese, ci dispiace. –
La mamma, aggrappandosi, metteva una mano sul petto di papà, il quale la sosteneva da dietro con una mano sul fianco, quando quest’ultimo ci parlava con estrema serietà - Josh, lo zio Takeru ci ha avvertito di un pericolo e l'intera WBMA è in subbuglio. Non si sa quando si potranno riprendere i normali tornei e per questo, io e tuo zio Riki siamo stati incaricati di indagare. Fino al nostro ritorno i tornei non avranno inizio. -
Mia madre con uno scatto nascondeva il volto sul petto di papà e mi sentivo stringere il cuore, ma sapevo che mio padre era uno dei migliori e avrebbe fatto in fretta, mi fidavo di lui. - Fai buon viaggio papà, stai attento. -
- Oh Samuru! – la mamma si stringeva a lui quasi piangendo.
Immaginavo che non conoscessi tutta la storia e la gravità della situazione, se addirittura la mamma fosse così disperata; mio padre, che comprendeva a pieno i nostri sentimenti, rispondeva: - Amore mio, tornerò presto. - rivolgendosi al suo unico figlio - Grazie, e prenditi cura di tua madre, ci siamo intesi? -.
Annuivo, non sapendo che altro aggiungere.

 
***

 
Scuola Ovest

Settimane dopo, la scuola era ancora agli inizi, ma ero felice di aver rincontrato tutti i miei amici e molti notavano in me un cambiamento profondo. Dicevano che era l'aspetto: ero cresciuto molto, portavo una giacca di pelle nera a maniche corte, una maglietta blu opaca e dei jeans stretti alla vita, facendo risaltare la mia corporatura esile ma forte e il mio sguardo era più deciso, più maturo. Facevo finta di nulla, ma sapevo che fosse la preoccupazione a farmi assumere un'espressione seria, eppure c'era solo una persona che a scuola mi capiva ed era la mia amica Mayu.
Mayu Mak era la figlia di Reggie, altro b-shot della prima generazione, e come me, conosceva la situazione che incombeva al momento. La ragazza, dai capelli castani con le punte verde scuro e occhi smeraldi, mi andava a trovare talvolta in classe. Avevamo la stessa età e ci conoscevamo fin dalle elementari, quando l'anno scorso ci avevano separato in sezioni diverse.
- Josh-kun, tutto bene? -
- Oh Mayu-chan, sei tu. Sì, certamente. -
Seduto al mio posto, riflettevo ancora dell'avvenire, quando a Mayu leggevo la voglia di consolarmi, ma non sapeva come iniziare, dato che era molto timida. - Senti, mi dispiace tanto che non si sappia ancora notizie di tuo padre, papà dice che è un momento delicato e non possono disturbarli, ma solo seguirli con i monitor, ma... comprendo bene cosa provi, Josh-kun! Mi chiedo se.. se non ci fossero i b-daman, forse-! -
La interrompevo bruscamente, sorprendendo anche me: - Non dire così. Se non ci fossero i b-daman, io non sarei qui e i nostri genitori nemmeno si sarebbero conosciuti. Comunque sia, Mayu-chan sei una cara amica per me, ma non darti disturbo, so che mi vuoi aiutare, ma non c'è modo. -
- Non dire così.. Mi preoccupo per te! Io sono una ragazza e per questo non è lo stesso, ma tu sei figlio di Samuru Shigami, conosciuto anche come B-shot leggendario, per questo motivo vivrai sempre nell'ombra di tuo padre! -
Mi alzavo e sbattevo le mani sul banco violentemente.
Io, che non avevo mai perso il controllo, ero irritato.
Non irritato dalle parole della mia amica, ma dalla frustrazione che papà non fosse ancora tornato o almeno contattato; cosa stava succedendo? Perché non si avevano notizie di lui e dello zio Riki? Mayu potrebbe avere notizie più dirette, data la conoscenza del padre e sapevo che Reggie era stato uno degli amici più vicini a mio padre all'inizio del Crossfire, quando poi l'arrivo dello zio Riki aiutò papà ad aprirsi ed era per questo che la persona che mi comprendeva di più, oltre alla mamma, fosse la figlia del blu.
Ricordavo le chiamate nascoste di Cleo, che con la sua voce acuta, mi faceva tenerezza chiedendo: - Joshu... Papà dov'é? Mamma non mi risponde... neanche zia Jules risponde... Dov'é il mio papà? -
- Cleo, va tutto bene. - la rassicuravo - Zia Sumi e mamma non ti rispondono perché non lo sanno, ma io lo so che stanno bene. Torneranno presto, ok piccola? Ogni volta che vuoi giocare, dillo alla mamma, così ci incontriamo. -
- Va bene, Joshu... - e riattaccava.
Chiudevo gli occhi e facevo un respiro profondo, e ripreso dall’impeto di rabbia, guardavo imperturbabile la mia amica.
Era ancora scossa dalla mia reazione inaspettata, così mi scusavo: - Mi dispiace Mayu-chan, ma ammiro mio padre e lo stimo come b-shot, mi ha insegnato tutte le tecniche possibili, tutti i segreti dei B-daman e se non ho mai vinto contro di lui, dimostra solo che è forte e merita di essere definito un B-shot leggendario. Un giorno lo supererò perché sono suo figlio e quando accadrà, io e Dratinum non smetteremo di sfidare tutti, perché se c'è una cosa che ho imparato dai miei genitori, è che c'è sempre, sempre, qualcuno più bravo di te -.
La castana era sorpresa e mi guardava comprensiva.
Stava per incoraggiarmi a mantenere la fiducia, quando all'improvviso, entrando come un turbine in classe, un mio amico m’informava ansimante e nervoso: - Josh! Sai che avremo un nuovo compagno di classe? -
- Davvero? Che notizia fantastica! - gli sorridevo.
- Ci vediamo Josh-kun. - salutava Mayu sentendo la campanella suonare - A presto. -
- Ciao. - rispondevo con un sorriso sulle labbra.
- Eeeh... ma allora Mayu Mak della sezione 3 è la tua fidanzata, eh? -
Gli lanciavo un'occhiataccia e negavo senza nemmeno arrossire: - No, non lo è. Diciamo che... non posso perché ho promesso di proteggere a costo della mia vita una persona - ridacchiavo perché non sapevo bene come spiegarglielo, così cambiavo argomento - Ehi, parlami del nuovo compagno! -
- Cosa? Hai già una fidanzata? Mi chiedo quanto sarà carina tanto da rifiutare Mak. Beh, sta per entrare, lo vedremo con i nostri stessi occhi. -
Convenivo impaziente: - Va bene -.

Il professore entrava e presentava il nuovo ragazzo: Ryuga Ryukami.
Alto, muscoloso, robusto. Capelli lisci arancione-rosso fuoco, lunghi fino alle scapole, due mèche sulla frangia sinistra una nera e una verdacqua; gli occhi erano bicolore e per questo ero incuriosito: quello sinistro era di un verde smeraldo e quello destro di un giallo topazio. L'espressione era indifferente.
Sembrava sentire freddo, tanto che il suo abbigliamento era piuttosto pesante: una camicia, un maglione bianco con quelle che sembravano fiamme blu partire dal basso, un cappotto blu e dei pantaloni marrone-kaki. Al collo indossava una sciarpa celeste e in testa degli occhialetti, che a mio parere, sembravano per sci.
"Sarà interessante..." sorridevo compiaciuto, il mio istinto non sbagliava mai "Ryukami è un B-shot e ha un'aura spaventosamente forte."

Le ricreazione era finalmente iniziata e mi avvicinavo al nuovo ragazzo.
- Piacere, sono Josh. – mi presentavo con un sorriso accogliente.
- Ciao. -
Un po' esitante, domandavo: - Posso chiederti da dove ti sei trasferito? -
- Dal quartiere Nord. E abito a Est. - lo fissavo incessantemente, così Ryuga infastidito sbroccava - Senti, non so cosa tu voglia, quindi dimmelo o vattene via. -
Un po’ irritato, stavo per spiccare parola, quando ero interrotto da una voce femminile: - Josh-kun! -
- Mayu-chan. – ero un po' deluso per aver perso l'occasione, quando la castana mi chiedeva di farsi presentare al nuovo ragazzo - Lei è Mayu Mak, è una mia amica d'infanzia. Mayu-chan, lui è Ryukami Ryuga, il nuovo compagno. -
- Salve - si limitava Ryuga - Ora posso andarmene? -
Lo fermavo. - Aspetta! Non ti dà fastidio frequentare la scuola qui a Ovest? - Ryuga si fermava, torceva il collo di poco per lanciarmi uno sguardo annoiato, come se mi volesse dire "non farmi sprecare tempo" e così continuavo senza timore, andando dritto al punto - Sei un B-shot vero? -
Mi era parso di vedere un guizzo, quando si era voltato tutto e confermava: - E se lo fossi? -
- Ti sfido! - "Lo sapevo!"
- Chi sei tu per sfidarmi? -
A quella domanda sussultavo, non volevo dirgli che mio padre fosse Samuru Shigami, avevo omesso il cognome apposta, ma prima che potessi rispondere semplicemente "un B-shot come altri", Mayu mi precedeva: - Lui è Shigami Josh! Sì, hai sentito bene, Shi-ga-mi! Quindi non sottovalutarlo, e non mostrarti superiore che di certo Josh-kun è più forte di te, Ryukami-san. -
Le tappavo velocemente la bocca. - F-ferma, Mayu-chan. Se non vuole, non vuole. -
- E chi ha rifiutato? - interveniva il nuovo - Shigami eh? Sarà interessarti batterti! Sarai il primo a sperimentare la mia forza, figlio di un b-shot leggendario! -
Essere classificato così, mi faceva ribollire il sangue. - Il mio nome è Josh! Brutta scimmia punk! -
Con un sorriso arrogante Ryuga mostrava i denti affilati. - Che coraggio, mi ricorderò di certo il tuo nome. E il mio nome è Ryuga, non scimmia punk. Ci vediamo dopo al parco, ho notato dei campi b-daman, sarò felice di batterti, e il prossimo sarà tuo padre, sappilo! -
Ringhiavo: - Vedremo! -.

A casa mi dirigevo in camera a parlare della sfida con Dratinum, il quale sospirava perché conoscendo la mia impazienza, sapeva che sarei stato nei guai prima o poi: - Non sai nemmeno chi sia il suo partner, vero? -
Quasi pentito, mi nascondevo sul ciglio del comodino sopra il quale c'era Dratinum e scuotevo la testa, per poi prendermelo tra le mani e accarezzargli la testolina.
- Josh, sei stato impulsivo. Questo tuo difetto l'hai preso da tua madre. -
- Allora ha ragione papà a dire che assomiglio a lei. -
- No, siete due gocce d'acqua tu e Samuru. E anche la tecnica e capacità sono doti di tuo padre, non si potrebbe dire il contrario - sospirava rassegnato, ma rimediava rassicurandomi, perché in realtà non capiva il motivo per cui mi ero rattristato - Josh, fino adesso non hai fatto altro che imitare lo stile di tuo padre, ma ci perfezioneremo e supereremo anche lui! -
- Sì! – convenivo.
- Ah, giusto, ha chiamato Cleo, chiedeva ancora di Riki e Samuru. -
Scattavo al nome della piccola Ryugasaki. - Cleo! Ah, ti è sembrata triste? -
- Quando ha chiamato, c'era ancora Jules e le ha detto che non ne sa niente, provava a rassicurarla, anche se era lei la prima a volersi consolare. Le dispiaceva non saperle rispondere e la confortava dicendole che Riki e Samuru sarebbero tornati presto -.
Mi accasciavo a terra e aspettavo che Dratinum continuasse con qualche bella notizia, ma poi uno squillo mi faceva scattare in piedi. - Ah la sfida! Siamo in ritardo, Dratinum! - lo prendevo, mi ricaricavo di biglie e mi dirigevo imperterrito al parco.
Alla porta di casa mi ritrovavo davanti Mayu.
- Josh-kun, non andare! -
Mi ero fermato e la guardavo allibito. - Cosa? -
- Il suo partner ha due modalità! L'ho visto allenarsi, è pericoloso! Josh-kun, ti prego, non andare. Tu e Dratinum, per quanto siate abili, non-! La sua potenza fa... paura. - si aggrappava a me tremante e piagnucolava.
Le poggiavo le mani sulle spalle per rassicurarla. - Non dire sciocchezze, è solo una partita. Non può accaderci niente di male, e poi Dratinum sa il fatto suo, ha appena fatto un upgrade che ha sviluppato mio nonno in persona! Ed io ho fiducia nel nonno e in Dratinum. -
Mayu mi fissava impassibile e con le lacrime agli occhi, quando una voce famigliare mi chiamava: - Josh! -.
Era zia Sumi, che teneva con una mano la manina della figlia Cleo. La piccola mi correva incontro con un sorriso gigantesco e a braccia aperte: i capelli blu corti erano raccolti in una coda, indossava un vestito giallo canarino svolazzante a maniche corte, calze lunghe nere e degli stivaletti gialli a pois bianchi; zia Sumi, invece, si avvicinava con calma nel suo completo rosa pesca e tacchi alti dello stesso colore. Pur avendo un sorriso comprensivo, aveva delle occhiaie che le consumavano il viso affaticato.
- Zia Sumi! Cleo! – scansavo gentilmente Mayu per abbracciare la piccola Ryugasaki.
- Come va, Josh? C'è tua madre? -
- Tutto bene, grazie. No, credo che mamma sia alla WBMA... a casa non c'è. – prendevo in braccio Cleo e le domandavo premuroso - Come stai, piccola? Come mai questa visita? - la piccola mi baciava sulla guancia e ridevamo insieme - Senti, stavo uscendo proprio adesso per andare al parco e sfidare il mio nuovo compagno di classe, ti va di vedermi giocare? - invitavo entusiasta. Quando c'era Cleo, avevo una motivazione in più per vincere.
La piccola mi annuiva. - Sì! Mamma posso? -
Zia Sumi le sorrideva dolcemente. - Stai sempre vicino a Josh, siamo d'accordo? - poi si rivolgeva a me con serietà - Non perderla di vista neanche un momento, io raggiungo tua madre. Oh, Mayu chi si rivede, come stai? -
- Signora Ryugasaki, salve. Tutto bene, grazie. - si asciugava le lacrime e continuava a implorarmi, ma non avrei cambiato idea per nulla al mondo - Josh-kun, per favore, non andare. -
- Joshu andiamo! - m’incoraggiava invece Cleo.
- Andiamo! - gridavo felice alzando in cielo Dratinum in una mano e con Cleo in braccio, che esultava per la nuova e imminente avventura.

Nota di Autori
Hello MinnaH! Ecco qua l’entrata in scena del mio caro adorato Josh! (Sì, lo so, non è davvero mio figlio, ma è comunque un mio personaggio u.u)
Ciao a tutti! Julia, penso che tutti sappiano che non hai un figlio -.-"
Sì, vabbé, era per precisare… Comunque sia, come vi trovate con questa nuova fiction? Forse sarà un po’ difficile adattarsi a questo continuo scambio di punti di vista, ma dovete solo rendervi conto se state leggendo un capitolo dispari o pari e capirete chi è il narratore ;)
Io invece ho delle novità!
Ehi! Non puoi uscirtene così dopo un discorso come quello che ho appena fatto!
*Meteor continua senza curarsi di Julia* Abbiamo tante belle sorprese, carissimi lettori! Ci stiamo preparando a farvi vedere i nostri protagonisti, e la nostra Julia ci sta disegnando anche la "locandina" di Crossblast e speriamo di poterla pubblicare al più presto. Inoltre!
Altro?
Inoltre! U.U Dal prossimo capitolo abbiamo tante sorprese per voi! *esulta*
Tante sorprese… per voi (?)! *esulta fiaccamente* (Julia ne sa quanto voi, ma Meteor non lo sa… quindi ssshh…)
Julia?
Sì?
Mi nascondi qualcosa?
Chi? Io? Noooo. Bene, minna, alla prossima!
BUON ANNO A TUTTI! <3
Bye and Kiss
Meteor & Julia

 
   
 
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