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Autore: ClaryMalfoy    05/01/2015    3 recensioni
La fissava. Non per metterla in soggezione, bensì per il puro piacere di farlo. Perché non avrebbe dovuto guardarla?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Draco/Hermione, Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Gli incontri con Draco erano sempre più frequenti; ai cambi dell'ora, prima di cena, in biblioteca...quei baci la mettevano di buon umore, rendendola più spensierata. Non sapeva nemmeno com'era iniziato tutto, ma non le importava; non si sentiva così bene da...da mai...
I baci di Draco per lei erano come una boccata d'aria fresca, un soffio vitale. E anche se sembrava tutto così sbagliato, non faceva che aumentare in lei la voglia di stare con quel ragazzo così diverso, come se volesse trasgredire, oltrepassare quei confini invisibili che li dividevano.

-Signorina Granger, dovrei parlarle. Si presenti nel mio ufficio questo pomeriggio alle quattro- la Granger stava camminando per il corridoio, intenta a leggere un libro, quando il professor Piton la fermò. La ragazza lo guardò confusa, ma disse soltanto:
-Non si preoccupi, non mancherò.
L'insegnante si voltò e scomparve in mezzo alla folla. Cosa voleva da lei? Che aveva fatto?
La riccia sentì un lieve formicolio alla mano. Una figura dalla chioma bionda le era passata accanto e l'aveva sfiorata. Seguì quell'ombra, cercando di non perderla di vista; rischiò quasi di cadere. Perchè al cambio dell'ora c'era tutto quel caos? Fu solo quando si ritrovò in un corridoio secondario che una mano strinse la sua e la attirò in un'aula vuota.
-Che fai?-chiese lei, ridendo, quando furono dentro.
-Mi mancavi...-sussurrò il ragazzo, tra le sue labbra.
-E ti mancherò tutta oggi, visto che Piton mi ha convocata nel suo ufficio per "parlarmi"!
-Cosa? Anche tu?
-Che intendi dire con "anche tu"?
-Devo andare nel suo ufficio alle 4...
-Anch'io!
-Per Salazar...che vorrà da tutti e due?

Alle 4 in punto i due studenti si ritrovarono davanti all'ufficio del professor Piton. Le loro mani si intrecciarono in un gesto di incoraggiamento. Hermione fece un respiro profondo e bussò.
La porta si aprì all'istante, rivelando un uomo seduto a una scrivania, chino su un vecchio libro di pozioni; anche se ora finalmente era diventato insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, non aveva perso interesse per gli intrugli e gli ingredienti più rari del Mondo Magico. Una libreria ricopriva le pareti, insieme a scaffali pieni di boccette dei colori più strani, erbe mediche e parti sconosciute di qualche animale pericoloso. Il professore alzò il capo e si raddrizzò sulla sedia.
-Sedetevi- i due ragazzi ubbidirono, lanciandosi un'occhiata preoccupata.
-Vi starete chiedendo perché vi ho convocati. Ebbene, dovrete svolgere un compito per me.
-Noi due? Insieme?- sbottò Draco, fingendosi schifato dal fatto di dover stare con la Granger al di fuori delle lezioni in comune. Piton sorrise tra sé; che bugiardo!
-Signor Malfoy, penso che lei sia il più adatto a questo genere di lavori, essendo un eccellente studente, mentre la signorina Granger è l'unica che conosce l'argomento. Potrebbe essere di aiuto...
-Di cosa si tratta?- chiese quest'ultima, lievemente irritata. Il professore porse il libro alla ragazza e indicò riluttante un' immagine.
-Che diavolo è?- esclamò stupito il biondino.
-Un Graphorn...- sussurrò Hermione, pensierosa.
-Esattamente signorina Granger...Può spiegare al signor Malfoy di cosa si tratta?- La riccia annuì, rivolgendosi poi al ragazzo.
-Questa creatura magica vive soprattutto sulle montagne. Come puoi vedere da questa figura è un animale molto grosso, dal pelo grigio-viola ed è dotato di due corna affilatissime. Viene usato il più delle volte dai Troll come cavalcatura, ma è difficile da domare e può un essere veramente aggressivo...Viene apprezzata la sua pelle, più resistente di quella di Drago e che è in grado di respingere quasi tutti gli incantesimi. Ma la parte più preziosa di questo animale sono le corna, la cui polvere è molto costosa e viene usata nella preparazione di molte pozioni- la ragazza si bloccò e guardò Piton sconcertata. -Non vorrà mica...pozioni...
-Molto perspicace signorina Granger...-ghignò l'uomo.
-Ma è troppo rischioso! Non può mandare due studenti a cercare un pericoloso animale cornuto!- sbottò la Grifondoro.
In effetti, se gli hanno messo le corna dev'essere molto irritato...pensò Draco, ridacchiando.
Piton lo fulminò con lo sguardo.
-Purtroppo io non posso farlo...Essendo un insegnante non posso mancare alle lezioni per più di un giorno.
-Ma le servono proprio le corna di quell'animale?
-Assolutamente! E voi siete gli unici che possono aiutarmi.
-Ovviamente...io sono insostituibile!- sorrise Draco. -Dove dobbiamo andare?
-Non lontano da qui, alla montagna di Malcott.
-Quando dovremo partire?
-Domani mattina, 7 in punto, sempre che non ci sia qualche problema.
-Io non ho intenzione di saltare le lezioni!- sbottò la Granger.
-Mi dispiace per lei...comunque le assicuro che sarà un' esperienza molto utile, per non dire istruttiva! Vedrà, a volte i compiti più difficili si rivelano fondamentali per superare gli ostacoli più alti e comprendere la verità nel profondo. Domani, ore 7, Sala Grande. Arrivederci.

Quando i due ragazzi furono fuori, Severus chiuse gli occhi. Aveva fatto bene? Forse, avrebbe potuto salvare quell'amore che lui non aveva vissuto. Quel viaggio pericoloso era l'unico modo per capire quanto ci tenessero l'uno all'altra...
Si prese la testa tra le mani e strinse con le dita i capelli neri che gli ricadevano sulla fronte.
Sanguemarcio
Una parola e tutto era svanito. E non poteva accadere anche a loro; quell'amore era troppo sbagliato e altrettanto doloroso, ma non potevano rovinare tutto come aveva fatto lui.

"-Lily, ti prego...non volevo...
-Che cosa? Chiamarmi Sanguemarcio? Hai ragione, sono una sporca mezzosangue, ma ora per favore vattene dai tuoi amici mangiamorte e lasciami sola!- la ragazza si passò il dorso della mano sul viso bagnato, le labbra le tremavano leggermente.
-Lily...
-Hai capito quello che ti ho detto? Vattene Severus!"

Una lacrima rigò il volto pallido del professore, che sbattè un pugno sulla scrivania. Perché non riusciva a dimenticare? Perché era così difficile?
Sempre
Era quella la fregatura. Aveva promesso e una promessa è per tutta la vita.

-Sarai anche il suo cocco ma ci ha appena mandati al patibolo!- esclamò Hermione, mentre si avviavano verso i dormitori.
-Non è un patibolo se tu sei con me...
-Per Merlino Malfoy, da quando queste frasi?- rise stupita la Granger; il biondino la attirò a sé, cingendole la vita e le stampò un bacio sulle labbra.
-Da quando ci sei tu che mi ispiri...- ghignò, baciandola più intensamente.
-Non hai paura che ci veda qualcuno?
-E perché dovrei? Sto baciando una bella ragazza, che c'è di male?
-Niente, a parte il fatto che resterebbero impietriti per lo stupore, visto che noi ci odiamo da sempre!
-E secondo te due persone che si odiano fanno questo?- il ragazzo la strinse di più a sé, baciandola con passione e scendendo lentamente con le labbra, fino ad arrivare al collo, disegnando cerchi leggeri su quella pelle perfetta. No, decisamente non si odiavano.
Qualcuno passando per di lì gli urlava dietro un "prendetevi una stanza", che li fece ridere ed arrossire.
-Forse è meglio preparare gli zaini per domani...- disse Hermione, staccandosi malvolentieri dalle labbra del ragazzo.
-Ti accompagno- sorrise lui malizioso.
-Preferisco non rischiare...- Hermione lo baciò, poi corse via; il letto sarebbe sembrato tremendamente invitante se lui l'avesse seguita nella sua camera, e non poteva finire così.

Ginevra Weasley era seduta su una poltroncina di velluto rosso e aspettava impaziente Hermione. Quando quest'ultima entrò nella stanza, l'amica le si precipitò incontro.
-Che ti ha detto Piton?- Hermione le aveva accennato del fatto che il Professore di Difesa contro le Arti Oscure l'aveva convocata nel suo ufficio.
-Ah, solo che domani devo partire con Malfoy alla ricerca di uno stupido animale che potrebbe ucciderci...
-Cosa? Parti?
-Si, sai quando fai le valige, ti siedi su una scopa e bye bye?
-Su una scopa? Hermione, ma tu hai paura solo di salirci!- la riccia impallidì alle parole dell'amica. Era vero...Odiava le scope dal primo anno, anche se erano la "vita" del suo migliore amico, da quando aveva iniziato a giocare a Quidditch. Ormai era così abituata a sentir parlare di quegli orrendi bastoni di legno, che si era persino dimenticata la sua fobia.
-Ginny...per Godric...ora che faccio?

La sveglia segnava le 6 e 37, quando Hermione si alzò; lo zaino era pronto ai piedi del letto. Si infilò un paio di jeans e una maglietta grigio perla. Sciolse i vari nodi ai capelli con un incantesimo e li raccolse in una coda di cavallo un po' disordinata.
Diede a Ginny un leggero bacio sulla guancia e le lasciò un biglietto con su scritto: "Ci vediamo presto"; si guardò intorno per l'ultima volta e, con lo zaino sulle spalle, uscì dalla stanza.

Draco era già lì, davanti al portone. La accolse con un sorriso che avrebbe fatto svenire persino la McGrannit.
-Ciao
-Ciao...senti, devo dirti una cosa...
-Buongiorno- la interruppe il professor Piton, con la sua solita voce irritata -Volevo darvi le ultime istruzioni... Come vi ho già detto, il posto non è molto lontano; se trovate il Graphorn e lo uccidete subito, prendendogli ovviamente le corna, dovreste tornare nel giro di un paio di giorni. Signorina Granger, non si preoccupi per le lezioni, le potrà recuperare quando vuole- poi porse a Malfoy una mappa, indicando un punto cerchiato di rosso.-Questa è la zona in cui ci sono stati più avvistamenti di Graphorn. Ah, per qualsiasi problema sapete come contattarmi. Ora potete andare- concluse, aprendo il portone e, con un gesto della mano, li invitò ad uscire.
I raggi del sole illuminavano debolmente il paesaggio circostante; due scope erano appoggiate al tronco di un albero.
-Senti, io avrei un piccolo problema...
-Hai le tue cose? Se è così spero che tu non abbia scatti d'ira improvvisi...- Hermione lo incendiò con lo sguardo. -Tipo questo...
-No furetto, non ho le mie cose...è la scopa il problema...- Draco la guardò confuso.
-Si, hai capito bene! Non so volare...- il biondino rise.
-Si da' il caso che io sia un maestro in questo campo- prese una scopa e dopo un attimo ci era già comodamente seduto sopra; le porse la mano.
-Che vuoi fare?-chiese la Grifondoro.
-Sali
-No no! Non ci penso nemmeno!
-Hermione, prendi la mia mano- disse convinto il ragazzo. La riccia sospirò, intrecciò le dita con quelle di Draco e in un secondo si ritrovò seduta dietro di lui.
-Allora? Non è così difficile!
-Il problema è quando devi stare in equilibrio su questo aggeggio infernale...
-Stringiti a me- le disse dolcemente. Hermione avvolse con le braccia il busto muscoloso del ragazzo e appoggiò la testa sulla sua schiena. La scopa si alzò lentamente da terra, così che Hermione lanciò un urlo, chiudendo gli occhi per il terrore; le gambe le tremavano.
-Non dirmi che hai chiuso gli occhi! Aprili subito!- esclamò Malfoy, palesemente divertito.
Hermione sbattè lentamente le palpebre, la bocca contratta in una smorfia, dapprima di paura, poi di stupore. Attorno a lei soffici nuvole color panna; il cielo aveva splendide sfumature rosa e azzurre.
-È bellissimo...
-Non quanto te!- Draco voltò la testa e incontrò le iridi dorate della giovane.
-Draco, ti prego! Guarda avanti!- Hermione aumentò la stretta, spaventata, riuscendo così a sentire gli addominali contratti del ragazzo.
-Come vuole, signorina!- sorrise lui, aumentando la velocità.
Sotto di loro Hogwarts era ormai un piccolo punto nero nel verde di quella valle.


Ciao a tutti! Eccomi qui con un altro capitolo, anche se non mi convince molto. Che ne pensate?
Alla prossima :)
Clary

   
 
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