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Autore: Iloveyoulikeneverbefore__    05/01/2015    1 recensioni
Santana è una ragazza nerd, che si trasferisce in Ohio e dovrà frequentare una nuova scuola e fare amicizia con qualcuno. Ci sarà una ragazza inizialmente cattiva, Brittany Pierce, a renderle i primi giorni non molto facili, ma Santana si renderà poi conto di doverle stare sempre più vicina e aiutarla a diventare una persona migliore. Capirà che non è così come vuole mostrare, perchè sa che Brittany è diversa, diversa da tutti, e le sembrerà di conoscerla già da una vita.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Threesome, Triangolo
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Finalmente il tanto atteso primo giorno di scuola.
Erano le 6.30 quando Santana si svegliò con un ansia attaccata allo stomaco. Si stava per sentire male, aveva paura ma anche una gran voglia di vedere quella scuola e di conoscere i nuovi compagni. Si alzò, si rimise i suoi occhiali neri che erano appoggiati sul comodino e senza perdere tempo si fece una doccia veloce e poi si vestì. Mise dei jeans neri stretti e da una parte un pò strappati, una semplice magliettina bianca, gilet nero e converse bianche. Scese a fare colazione, già uova strapazzate e bacon erano pronti, e ad aspettarla al tavolo i suoi genitori:

"Buongiorno tesoro, pronta per il tuo primo giorno nella nuova scuola?" disse sua madre entusiasta.
"Emh, si, quasi.." Santana rispose facendo un sorisetto ironico.
"Dai non preoccuparti, andrà bene, poi se non sbaglio ci sarà anche la nostra nuova vicina in classe con te, Brittany giusto?"
"Non lo so mamma, spero tanto sia in classe con me"

E poi si ricordò che fra pochi minuti avrebbe rivisto Brittany. Dopo quello che si erano dette ieri Santana sperava che oggi l'avrebbe trovata allo stesso modo, e non magari con il suo solito caratterino scorbutico.
Nel frattempo Brittany si era già alzata, aveva indossato i suoi jeans semplici preferiti e una canottiera azzurra, e stava facendo colazione. Il suo fidanzato le aveva mandato un messaggio del buongiorno e le disse che l'aspettava un pò prima all'entrata della scuola.
Ma poi Brittany pensò a Santana, al fatto che ieri le aveva detto di andare un pò prima a scuola per incontrarsi con lei visto che doveva darle gli orari dei vari corsi extracurricolari. Stranamente non voleva che Santana potesse vederla con lui, ma sapeva che prima o poi sarebbe accaduto. E poi pensò tra sè e sè:

"Ma andiamo, cosa c'è di male? Non ci fa nulla se mi vede con lui, è solo la mia vicina di casa, che importa.." e nel frattempo si dirigeva verso la porta di casa per prendere il bus che l'avrebbe portata a scuola.
Santana aveva appena finito di mangiare, prese il suo zaino nero e si fece accompagnare a scuola con la macchina di sua madre.

Arrivarono entrambe dopo circa 8 minuti, Brittany però entrò prima perchè all'entrata trovò il suo fidanzato ad aspettarla, e Santana, non vedendo Brittany lì fuori, entrò anche lei a cercarla.
La scuola si chiamava William McKinley, fuori sembrava molto bella, e anche alll'interno lo era! Assomigliava esteticamente alla vecchia scuola dove andava Santana, questa però aveva lunghi corridoi e maree di aule, che non capì a cosa servissero, ma non erano di certo aule per studiare, perchè ce n'erano veramente troppe.
Fece un piccolo giro turistico visto che ancora era presto e ragazzi dentro la scuola non ce n'erano molti, e ad un tratto, mentre percorreva uno dei tanti corridoi, sentì provenire da un'aula una voce che la sbalordì per quanto le piacque. 

"Oh mio dio, ma chi è che canta così bene? Ha una voce magnifica questa ragazza.." disse a bassavoce Santana mentre si avvicinava lentamente all'aula che faceva uscire quel bellissimo suono.

Vide una ragazza un pò stramba: Aveva delle ballerine, parigine nere, una gonna e un maglione verde con delle renne, a Settembre. Stava cantando "Chandelier", canzone che a Santana piaceva da impazzire. Bussò alla porta per far notare alla ragazza che lei la stava ascoltando, e quella si voltò subito smettendo di cantare.

"Hey, oddio, non mi ero accorta che ci fosse qualcuno, da quanto tempo sei qui?" disse un pò in imbarazzo la ragazza.
"Ciao, non da molto, ma abbastanza per poter dire che hai una delle più belle voci che io abbia mai sentito!" le rispose sorridendole Santana.
"Ma grazie mille, sei nuova? Non mi sembra di averti vista qui gli altri anni"
"Sisi, io sono Santana, piacere." disse Santana avvicinandosi e porgendole una mano.
"Piacere mio, io mi chiamo Rachel Berry! Allora, quanti anni hai?"
"Io 16 anni, dovrei essere in 3A, per caso tu sarai con me?"
"Anche io 16, e si, mi sono iscritta nella sezione A quindi a quanto pare staremo insieme!" disse entusiasta Rachel.
"Si! Che bello, mi stai già tanto simpatica, e poi ti piace cantare, come me." Santana disse contenta.
"Ah ma davvero? Voglio sentirti presto allora! Di solito nella nostra scuola si viene a formare il Glee Club, cioè sono un gruppo di ragazzi talentuosi che sanno ballare e cantare, e poi vanno a fare alcuni concorsi sfidandosi con il Glee club di altre scuole. Quest'anno si partirà per le Nazionali a New York, e io non voglio perderle assolutamente!" 
"Oh mio dio, New York? Glee club con ragazzi che cantano e ballano? Sarebbe fantastico, bellissimo, voglio entrarci! Gli anni precedenti com'è stato per te?"
"Si sembra davvero fantastico, ma io gli anni precedenti non mi sono iscritta, erano tutti troppo scarsi per competere con la mia voce, sarebbe stato un fiasco per colpa loro!" disse con un certo tono di superiorità Rachel.
"Uh, bhe, capisco.."
Santana parlando di questo corso extracurricolare si ricordò subito che doveva vedersi con Brittany per il foglietto degli orari, e già si era fatto molto tardi, e sapendo com'è fatta lei voleva evitare di farla aspettare.

"Adesso devo andare, si ci vede dopo in classe!" la salutò Santana mentre correva fuori quella stanza alla ricerca di Brittany.
Provò ad andare nel cortile, per vedere se era lì, e in effetti in lontananza vide una ragazza bionda seduta in una panchina, che si stava baciando con un ragazzo. La ragazza poi si allontanò dalla bocca di quel tipo, e lei capì che era Brittany.
Le venne una fitta allo stomaco. Forse per la paura che aveva per quel ragazzo, o forse per altro, ma aveva il volta stomaco. Decise di avvicinarsi per far notare a Brittany che li aveva visti, e ad un tratto la bellissima bionda si girò di scatto vedendo Santana e si alzò dalla panchina.

"Hey..eccoti, sei un pò in ritardo!" disse Brittany quasi imbarazzata e non tenendo conto del suo ragazzo che era ancora accanto a lei.
"Sono un pò in ritardo perchè ho incontrato una persona interessante, ma tu vedo che hai trovato un buon modo per aspettarmi, quindi." le rispose Santana facendole un sorrisetto ironico e squadrando dalla testa ai piedi quel ragazzo che era vicino a Brittany.
"Bhe, lui è il mio ragazzo, Noah Puckerman, ma si fa chiamare Puck."
"Ah, finalmente ho il piacere di conoscerlo, ciao Puck, io sono Santana." disse non particolarmente interessata a quel tipo. Aveva una strana acconciatura e Santana continuava a fissarla: un pò rasato dai lati e una cresta al centro, ed aveva tutto l'aspetto di un tamarro.
Lui nemmeno si presentò, le fece un piccolo sorriso, l'antipatia sembrava reciproca.

"Allora Brittany, possiamo andare?" Santana disse.
"Si certo, Puck vado a darle questo foglietto, ci vediamo all'uscita?"
"Certo tesoro, a dopo!" Puck salutò Brittany dandole una pacca sul sedere, e si allontanò.
"Wow, proprio molto romantico il tuo boy." Santana disse a Brittany mentre si incamminavano verso gli armadietti.
"Ma cosa vuoi? Mi saluta così, ti importa qualcosa a te?" 
"Se ti saluta così non voglio sapere come ti bacia. Povera te, potresti avere di meglio.."
"Non ti impicciare, okay? Mi sa che hai preso un pò troppa confidenza con me, e io non te l'ho data di certo. Stai al tuo posto, e non commentare sempre tutte le mie cose." disse Brittany incavolata, ma in fondo sapeva che Santana aveva ragione, anche a lei dava fastidio il comportamento di Puck, voleva essere trattata più "delicatamente", in un modo certamente diverso...

Arrivarono all'armadietto di Brittany, lei prese il fogliettino con gli orari dei corsi e glielo consegnò, e Santana se lo mise nello zaino, perchè era appena suonata la campana e dovevano andare entrambe in classe.

"Ma tu quanti anni hai? In che classe e sezione sei?" disse Santana.
"Io fra pochi mesi 17, sono in terza e mi sono iscritta nella sezione A" rispose Brittany.
"Oh sul serio?? Allora saremo insieme! Che bello, mi sono già fatta amica due persone della mia classe." 
"Wow, si, a quanto pare lo saremo. Chi è l'altra persona?" 
"Si chiama Rachel Berry, è braviss.." Santana fu interrotta da Brittany.
"Uuh aspetta aspetta, la persona interessante che hai conosciuto è Rachel? Lei è mia cugina!"
"Oddio sul serio? Che coincidenza, quindi ci vai daccordo?" 
"Ma insomma, lei è un pò una persona egoista, ambiziosa, e a volte presuntuosa. Pensa solo al fatto suo, ma è una brava persona e molto divertente."
"Che bello, voglio stare al banco con lei, tu sei con il tuo ragazzo giusto?"
"No, non sono con lui, Puck ha la mia età ma è stato bocciato quindi è ancora in seconda. Penso che mi siederò con Quinn, un altra ragazza molto simpatica e una delle più popolari a scuola."

Santana preferiva sedersi con Brittany in realtà, ma ormai che aveva detto di voler stare con Rachel non poteva cambiare idea. Ma di sicuro ci saranno le occasioni, visto che in classe non c'è quell'antipatico del ragazzo di Britt.
Erano già arrivate nella loro classe, Santana prese posto vicino a Rachel che non aveva compagnia nel banco, e Brittany si sedette vicino quella presunta Quinn. Erano entrambe ai lati opposti della classe.
Entrò in classe un professore davvero figo, si chiama Will Schuester ed insegna Spagnolo. E' ricciolino, muscoloso, il più bel professore che Santana avesse mai avuto.

"Hey, ma ne avete altri insegnanti così belli qui?" disse Santana a Rachel.
"Nono, lui è l'unico e tutti qui lo adorano. Insegna anche al Glee Club, è molto bravo a cantare ed ha recitato anche nei teatri di Broadway!"
"Oh mamma mia, mi devo subito iscrivere in questo Glee Club..ma qui gli altri compagni di classe non si presentano?"
"Si che si presentano, più che altro ti squadrano dalla testa ai piedi e poi decidono se vogliono dirti il loro nome. Ma magari il primo giorno di scuola non lo fanno, quindi ti dirò io come si chiamano. I due cinesi lì in fondo sono Mike Chang, bravissimo a ballare, e Tina Cohen-Chang, bravissima a balbettare!" disse ridendo Rachel.
"Poverina dai, avrà avuto delle difficoltà. E gli altri? Ho saputo che Brittany è tua cugina, io sono la sua vicina di casa!"
"Ma davvero? Che casualità! Comunque quella vicina a Brittany è Quinn, una delle più popolari a scuola perchè è una cheerleader, poi c'è Finn che è il Quarterback e anche lui popolare, il biondino si chiama Sam ed è chiamato anche "bocca da trota", quello con un miliardo di gel in testa è Blaine, ragazzo molto figo, e infatti gay."
"Wow, sono tutti così interessanti! Gli altri lascerò che si presenteranno da soli, se mai lo faranno!" disse ridendo Santana.
"Esatto, hai già capito come funziona!" rispose Rachel ridendo insieme a Santana.

Nel frattempo Santana si girava ogni tanto per guardare cosa stesse facendo Brittany, sembrava molto in sintonia con Quinn, e le saliva una certa sensazione di gelosia, ma dopotutto si conoscevano loro da molto più tempo, quindi è normale, no?
Brittany stava parlando di Puck con Quinn, erano buone amiche loro due, avevano caratteri simili, per questo. 

"Sono andata a dormire a casa sua per 2 giorni ed abbiamo fatto..bhe, quello. Ma non ho provato niente, non so cosa fare, che mi sta succedendo..?" disse Brittany a bassa voce e molto preoccupata.
"Oh mio dio sul serio?? Eheh la bella Brittany ha smesso di essere una verginella, ma non ha sentito nulla, mmh..possibile? Io direi di no, almeno che non sei lesbica!" disse ridendo Quinn.
"Ma che diavolo dici?? Non sono lesbica, prima provavo qualcosa per lui, ora non so perchè, ma non è più come prima.."
"Ecco. Prima provavi qualcosa per lui, secondo te, quando lo baciavi soltanto e non avete fatto nulla. Appena avete fatto sesso, ti ha fatto schifo il suo "gioiello di famiglia", e hai smesso di provare sentimenti per una persona che non ti piace, in realtà."
"Non proprio, perchè io sono andata da lui perchè già da prima non provavo più nulla. Non so cosa sia, e perchè, cosa mi ha fatto smettere di provare quelle cose..?"
"Non lo so Britt, forse qualcosa, forse una persona, devi capirlo tu. E comunque sia, non ci sarebbe nulla di male se tu fossi lesbica, io sono sempre tua amica, tranquilla." le sorrise dolcemente Quinn.
"Grazie Quinn, ma non lo so, non penso sia questo, in effetti c'è una persona nuova nella mia vita, ma la conosco da poco, però provo strane sensazioni quando sono con lei, anche se non pensò però sia colpa sua se io non provo più nulla per Puck.."
"Visto?! Lo sapevo io che c'era qualcuno! Sicuramente, anche se in parte, se ti fa provare strane cose sarà stata un pò colpa sua se non provi più niente per il tuo ragazzo. Comunque, quando te la sentirai mi racconterai."

Santana vedeva il modo in cui si sorridevano, voleva starci lei al posto di Quinn. Allora aveva pensato che c'era qualcuno con cui Brittany era amica, e quest'amica la faceva stare bene se comunque la faceva sorridere. Stava morendo dalla curiosità di sapere cosa si erano dette. 
Erano passate gia 2 ore, tra parlare con Rachel e osservare Brittany, rimaneva solo l'ultima ora da fare.
Il professor Schuester lasciò la classe e venne una donna dai capelli rossi, molto simpatica all'apparenza.

"Salve ragazzi, io sono Emma Pillsbury, la consulente scolastica!" si presentò la dolce Emma, e uscì un fazzolettino e con esso cominciò a pulire ogni pezzo di legno della sedia e della cattedra.
"Ma che problemi ha? Fa sempre così questa consulente scolastica?" disse Santana sbalordita, dopo aver visto che dopo 5 minuti ancora continuava a pulire.
"Purtroppo si, soffre di misofobia, ha quindi manie della pulizia e dell'ordine. Strambo eh? E' la consulente scolastica ma ha bisogno lei di una consulensa!" Rachel le rispose ridendo.

Brittany, invece, già conosceva la signorina Pillsbury, ma pensò solo ora che qualche volta sarebbe potuta andare da lei per il suo attuale problema con Puck. Ed era quello che voleva fare.
Tutti i ragazzi in aula stavano facendo quello che volevano, ed era passatà quasi l'ultima ora, e la Pillsbury, giusto appena suonò la campanella, finì di pulire.
"Buona giornata ragazzi, e ricordatevi che se avete bisogno mi trovate nel mio ufficio!" disse Emma senza ricevere considerazione da nessuno.

Santana e Rachel erano uscite dall'aula insieme e poi si salutarono, e Brittany e Quinn fecero lo stesso. 
Santana si stava incamminando verso l'uscita della scuola, stava aspettando il bus, e improvvisamente la prendono da dietro 3 ragazzi e la buttano dentro un cassonetto. Immaginava chi poteva essere stato il colpevole, ma sperava di sbagliarsi. Mentre cercava di uscire dal cassonetto vide una cresta, era quel bastardo di Noah Puckerman.
Brittany nel frattempo stava andando anche lei fuori per incontrarsi con Puck, e vide in lontananza che stava vicino al cassonetto, e pensò subito che combinò la sua solita cosa.
Si avvicinò e vide che dal cassonetto stava cercando di uscire Santana, era abbastanza incazzata.

"Ma che diavolo stai facendo?! Che ti salta in mente? Smettila con queste bambinate, lei è mia amica, perchè l'hai buttata qui dentro?" disse Brittany mentre gli gridava contro e aiutava Santana ad uscire dal cassonetto dell'immondizia.
"Sei una testa di cazzo, che ti ho fatto scusa? Mi sembra che sono stata gentile stamattina." disse Santana su tutte le furie.
"Lascialo stare San, non vale la pena cercare spiegazioni, adesso deve smetterla. Non ti permettere mai più di buttarla qui dentro, capito?!" Brittany era abbastanza incavolata, e Santana non pensava avrebbe reagito così con il suo ragazzo, quasi difendendola. E quel "San" suonava in un modo bellissimo pronunciato dalle sue labbra.
"Piccola, stai calma. Tu sei una sfigata e mi infastidisci, non mi importa se sei amica di Brittany, io faccio così con tutti quelli come te." rispose Puck.
"Ah non ti importa se è amica mia? Dovrebbe invece, perchè stai rischiando di farti lasciare dalla tua ragazza, adesso basta con questo atteggiamento. O cambi, o non staremo più insieme." rispose Brittany molto fiera di quello che aveva appena detto. Non si doveva permettere di trattare così le sue amiche.
E anche se diceva che Santana non era proprio sua amica, in realtà non era così, Santana contava qualcosa per lei.
Brittany e Santana si allontanarono da Puck e andarono insieme a casa prendendo il bus che era già arrivato. Non avevano parlato dopo quello che era successo.

"Comunque..grazie davvero, Britt. Immaginavo fosse stato lui, ma immaginavo anche che tu mi avresti lasciata a marcire in quel bidone." disse Santana guardandola negli occhi. Aveva degli occhi azzurri bellissimi, si stava per perdere dentro se continuava a fissarli.
"Ma no, probabilmente lo avrei fatto con un'altra persona, ma non con te.." disse Brittany non rendendosi conto di quello che aveva appena detto.
"Uh ma davvero? Come mai adesso sei così gentile con me? Cioè non che non mi faccia piacere, anzi, sono felicissima.." Santana la guardò di nuovo.
"Sono così con te perchè mi va di esserlo, non sei male tutto sommato, e semplicemente non è stato carino da parte di Puck, visto anche che stamattina vi ho fatti presentare." 
"Hai ragione. E comunque riconfermo la mia teoria, tu potresti avere di meglio, molto meglio, faresti bene a lasciarlo. Scusami se te lo dico, ma tu prima hai detto che siamo amiche, e io ci sono come amica per te, quando vorrai.." disse Santana imbarazzata e abbasando lo sguardo.
"E' una decisione che devo prendere io, con calma. Grazie per la tua disponibilità, comunque." Brittany si voltò e la guardò: i loro sguardi si incontrarono, e entrambe si sorrisero. 

Brittany pensò alle ultime parole di Santana, doveva prendere sul serio una decisione, perchè lei voleva di meglio. Voleva sentirsi meglio accanto ad una persona che amava.

Poi ci fu silenzio per tutto il resto del tragitto.


   
 
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