Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: BettyLovegood    05/01/2015    5 recensioni
Alice è una semidea.
Il suo migliore amico Lucas è un satiro.
Ha un fratellastro gemello che non ha mai conosciuto.
Suo padre è un dio.
La morte di sua madre non è stata casuale.
Dal capitolo 5:
Alice si era definitivamente stancata. –Mi sapete dire chi diamine è questo Percy?- urlò improvvisamente.
 Ma la ragazza non dovette aspettare una risposta. Qualcuno uscì dalla porta.
 Era un ragazzo alto con i capelli neri scompigliati e gli occhi verde mare. Era la copia esatta di Alice.
La ragazza lo studiò: il modo in cui curvava le spalle, il viso, i lineamenti , tutto era così simile a lei.
Era come vedere se stessa in versione maschile.
Dal capitolo 14:
-Alice, domani posso dire a tutti di essere andato a letto con te?- Mi ha chiesto improvvisamente.
 Ho alzato la testa per guardarlo e lui é scoppiato a ridere.
 -Sto scherzando!- ha detto.
 Ho riso insieme a lui. Se c'é una cosa che Leo sa fare é farmi ridere nei momenti più tristi e io lo adoro per questo.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: I sette della Profezia, Mostri, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Stamattina mi sono svegliata stranamente presto. Eppure ieri abbiamo fatto tardi.
Sono uscita in silenzio dalla casa, cercando di non svegliare nessuno.
La spiaggia è silenziosa, si sente solo il rumore del mare che s'infrange sugli scogli.
Mi sono seduta sulla sabbia fredda e ho ammirato l'immensa massa d'acqua che avevo difronte.
Come fa un solo dio a controllare tutta questa immensità?
L'odore del mare mi ha riempito i polmoni. Quanto amo questo odore, mi fa sentire bene.
Sono stata un pó cosí, senza fare niente, ad ammirare solamente l'acqua.
Tutto quel silenzio mi ha portato a pensare al dilemma per cui non sono riuscita a dormire.
Sono davvero convinta che Jake non faccia per me?
Non lo so.
E poi c'é Leo. Non penso che Piper abbia ragione. Non sono innamorata di lui.
Ho deciso di scrivere una lista di pregi dei due, magari puó aiutarmi.

 

LISTA DEI PREGI:
JAKE.

- Bello;
- Affascinante;
- Legge;
- Occhi meravigliosi;
- Con lui posso discutere di libri;
- Paziente;

LEO:

- Mi fa ridere;
- Mi capisce.

 

-Cosa scrivi?-
Una voce é arrivata alle mie spalle. Mi sono voltata e ho visto Jake che stava osservando curioso il mio libro.
Io l'ho richiuso di scatto, nascondendolo alla sua vista.
-Oh, niente.- gli ho detto alzando le spalle. -Cosa ci fai qui a quest'ora?- Ho aggiunto per cambiare discorso.
-Non riuscivo a dormire, ho avuto un incubo.- Mi ha spiegato mentre si accomodava al mio fianco.
Ho sbruffato. -Sono stufa di questi dannati incubi.-
Lui ha sorriso. -A chi lo dici.-
-Posso esserti utile in qualche modo? Sai sto diventando brava con queste cose.- Gli ho spiegato accennando un sorriso.
Lui mi ha guardato. -Mi basta che tu sia qui.- Mi ha detto.
Ho abbassato velocemente lo sguardo e ho sentito le guance andare in fiamme.
Lui non ha smesso di guardarmi e ha sorriso tristemente.
-Ho sognato che ti catturavano e io non ero li per aiutarti.-
Ho alzato lo sguardo su di lui e ho incrociato i suoi occhi color smeraldo.
- Si preoccupa per me.
Un'altra cosa da aggiungere alla lista.
-Sono davvero cosí importante?- Gli ho chiesto.
Lui ha sorriso. -Piú di quanto tu creda.-
Le mie guance sono andate nuovamente in fiamme e lui ha sorriso.
-Sei carina quando arrossisci- Mi ha detto sfiorandomi in viso.
-Alice, Jake!-  una voce ci ha richiamati.
Una Piper sorridente ci é venuta incontro. Si é seduta sulla sabbia, tra me e lui e ci ha messo un braccio attorno alle spalle.
-Allora, come mai giá svegli?- Ha chiesto.
Jake si é tolto il braccio dalla ragazza dalla sua spalla e ha sbruffato.
-Cosa vuoi McLean?- Ha chiesto con un tono decisamente sgarbato.
-Jake!- l'ho sgridato io. Poi mi sono voltata verso la ragazza seduta al mio fianco. -Cosa ci fai qui Pips?-
Lei ha alzato le spalle. -Mi sveglio sempre presto la mattina- Ha detto.
-Allora, Alice ti va di aiutarmi con i preparativi della festa?- ha aggiunto poi guardandomi.
- Che festa?- Ho chiesto io confusa.
Piper ha scosso la testa. -Che razza di domanda é?- Ha detto sbalordita. -La festa per il ritorno dei ragazzi.- Ha spiegato come se fosse la cosa piú ovvia del mondo.
-Oh, ci sará una festa?- Ho chiesto entusiasta.
-Si, e sará una festa strabiliante.- Ha detto lei alzandosi in piedi. -Allestiremo tutto qui, sulla spiaggia- Ha detto indicando il grande spazio che avevamo davanti.
-Ma é una cosa meravigliosa!- Ho detto io alzandomi in piedi a mia volta. - Leo sará contentissimo, lui ama le feste.-
-Io me ne vado.-  Ha detto Jake alzandosi in piedi a sua volta.
-Jake aspetta.- Gli ho detto afferrandolo per un braccio.
-Dai Alice, c'é molto da preparare.  Vieni.- Ha detto Piper incamminandosi verso casa.
-Ti raggiungo fra poco.- Le ho detto senza smettere di guardare il ragazzo che avevo difronte.
Piper ha guardato Jake per un attimo e poi ha sospirato.
-Ok, a dopo.- Ha detto.

-Perché vuoi andare via?- Ho chiesto a Jake una volta che Piper si era allontanata.
-Hai da fare.- Ha detto lui con un'evidente nota di fastidio nella voce.
-Puoi restare anche tu.- Gli ho detto con un mezzo sorriso.
Lui non mi ha neanche guardata.
-Non posso, scusa.- Ha detto voltandosi per andarsene.
L'ho trattenuto nuovamente per il braccio. -Perché?- Gli ho chiesto guardandolo.
Lui per una seconda volta non mi ha guardato. -Ho di meglio da fare.- Ha detto in un sussurro.
Gli ho lasciato il braccio. Lui si é voltato e se ne andato.
Sono rimasta lí a fissarlo fino a quando non é diventato un puntino lontano. Ho sospirato e sono andata da Piper.

 

 

-Si puó sapere cos'hai?- Mi ha chiesto Piper spazientita.
-Come scusa?- Ho detto io alzando lo sguardo su di lei.
-Alice ti ho chiesto per tre volte dove dobbiamo sistemare i tavoli.-
-Ah, giá. Scusami.- Le ho detto osservando la spiaggia alla ricerca di un bel posto per sistemare i tavoli.-Non so Pips, decidi tu.- alla fine ho detto non riuscendo a pensare a nulla di buono.
-Lascia stare.- Ha detto lei sbruffando. Si é seduta su uno dei lunghi tavoli che dovevamo posizionare da qualche parte sulla spiaggia e mi ha guardato con i suoi occhi multicolore. -Si puó saper cos'hai?-mi ha chiesto nuovamente.
-Non lo so Pips.- Le ho detto sedendomi al suo fianco.
-É per Jake?- Ha chiesto allora lei senza smettere di guardarmi.
Io ho fissato il mare difronte a me.
-Credo di si.- Le ho detto dopo un attimo di silenzio. -Non dovevo lasciarlo andare via.
-Ma non avevi detto che non faceva per te?- Ha chiesto.
-Mi sa che mi sono sbagliata.- Le ho detto tutto d'un fiato.
Piper ha sospirato. -Allora va da lui e scusati.- Mi ha detto mentre scendeva dal tavolo con un piccolo balzo.
Ho guardato la ragazza che adesso stava difronte a me.
-Ma tu non odiavi Jake?- Le ho chiesto alzando un sopracciglio.
Piper ha fatto una mezza risata.
-Io non lo odio. Cercavo solo di tenerlo lontano da te.- Ha spiegato lei con noncuranza. -Ma a quanto pare tu sei piuttosto interessata a lui. Quindi ora alza il tuo bel sederino da qui e va da lui.- Ha aggiunto porgendomi una mano.
-Non so Pips..- Le ho detto fissando la sua mano tesa verso di me.
-Oh, andiamo Alice!- Mi ha detto lei spazientita. -Si vede lontano un miglio che ti piace. Quindi ora va da lui. Non te lo ripeteró piú.- mi ha avvertito.
Ho afferrato la sua mano e sono scesa dal tavolo, con molta meno eleganza di lei.
-Tu come farai qui da sola?-  Le ho chiesto osservando i tavoli che dovevamo sistemare.
-Non preoccuparti, con la mia lingua ammaliatrice posso convincere chiunque a fare sia il mio che il tuo lavoro.- Mi ha detto facendomi l'occhiolino.
-Grazie Pips.- Le ho detto prima di andarmene.
-Dovere di una figlia di Afrodite.- Ha detto con aria seria.
Io l'ho guardata per un attimo e poi siamo scoppiate a ridere entrambe.
-Ora vai e torna presto. - Mi ha detto -Conto ancora sul tuo aiuto.-
Ho annuito e me ne sono andata.

Sono arrivata alla Capanna di Ecate in fretta, ma una volta arrivata davanti alla porta nera mi sono bloccata.
Penso di aver finalmente capito cosa provo per Jake. Insomma, lui mi piace, tanto. Ma c'é qualcosa che mi trattiene, che non mi fa bussare a questa dannatissima porta.
Diamine Alice, cosa ti prende? Non puoi tirarti indietro proprio ora.
Hai finalmente trovato qualcuno che si preoccupa per te, che ti vuole bene.
Ora bussa a questa dannatissima porta e di a Jake quel che provi.

 

Stavo per farlo, davvero, ma la porta si é aperta prima che io potessi bussare.
-Alice, cosa ci fai qui?- Ha chiesto Jake sorpreso.
Ho abbassato la mano che avevo alzato per bussare e ho rivolto un timido sorriso al ragazzo che mi sta difronte.
-Ciao Jake.-  gli ho detto piano.
-Cosa ci fai qui?- Ha ripetuto lui. -Non dovevi aiutare Piper?-
-Senti Jake mi dispiace.- gli ho detto ignorando le sue domande.
-Ti dispiace?- Ha ripetuto lui guardandomi con aria interrogativa.
-Si, mi dispiace.- Ho ripetuto. -Mi sono comportata male con te.-
Lui mi ha fissato per un pó e poi ha sorriso.
-In realtá dovrei scusarmi anche io.- Ha detto portandosi una mano dietro la testa. -Ero solo geloso.-
-Geloso?- Ho ripetuto io alzando lo sguardo su di lui.
Lui mi ha sorriso -Eh giá.-
-Jake, non devi essere geloso.- Gli ho detto io fissando il suo bel volto.
-No?- Ha chiesto lui con aria interrogativa.
-No.- Ho ripetuto io. -A me non piace Leo.-
Il volto di Jake si é illuminato. -Chi ti piace allora?- Ha chiesto.
Ho cercato inutilmente di non arrossire e ho guardato i suoi occhi color smeraldo.
-Mi piaci tu, Jake.- Gli ho detto.
Il suo volto si é aperto in uno splendido sorriso.
Poi si é avvicinato a me e mi ha baciato.
Nel momento in cui le nostre labbra si sono toccate ho sentito un brivido percorrermi la schiena. Proprio come quando Jake mi ha toccato in testa e ha scoperto l'incantesimo di mia madre.
Per la prima volta ho sentito la magia che spigiona il suo corpo. Mi ha invaso come un'ondata di aria fresca.
-Ehi piccioncini, avete finito?- Ha chiesto una voce improvvisamente.
-Pips, va via.- Ho detto io senza neanche voltarmi verso di lei.
-Cara avevi detto che saresti venuta ad aiutarmi.- Ha detto lei avvicinandosi.
-Pips, sono passati cinque minuti da quando me ne sono andata!- Le ho detto esasperata voltandomi finalmente verso di lei.
Piper ha alzato le spalle. -Lo so.- Ha detto mentre giocherellava con la punta della sua treccia. -Ma é ritornato Lucas e ha chiesto di te.-
-Lucas? Quando cavolo é arrivato?- Ho chiesto avvicinandomi a lei.
-Poco fa.- Ha risposto Piper continuando a giocare con i suoi capelli. -Ha detto che deve parlarti.-
-Dov'è ora?- ho chiesto.
-Capanna 21.-
Stavo per correre verso casa quando mi sono ricordata di Jake. Mi sono voltata verso di lui che, stranamente, stava sorridendo.
-Vai, non preoccuparti.- Mi ha detto. -Ci vediamo a pranzo.-
Gli ho rivolto un sorriso e l'ho abbracciato. -Grazie, a dopo.-
Gli ho dato un veloce bacio sulle labbra e ho seguito Piper che sbruffava contrariata.
-Mi hai appena fatto perdere dieci dollari.- Ha detto mentre attraversavamo la spiaggia.
le ho dato un leggero pugno sul braccio. -Cosí impari a scommettere su di me.-
Lei ha riso. - Diventerete la coppia piú popolare del Campo- mi ha detto senza smettere di ridere. -Ovviamente dopo me e Jason- ha aggiunto con aria seria.
Mi sono fermata di botto, andando a sbattere contro di lei.
-Pips, nessuno deve sapere che sto insieme a Jake.- Le ho detto guardandola.
Piper mi ha guardato e ha scosso la testa come se fossi matta. -Qui al Campo non puoi tenere nascoste certe cose.-
-Piper, promettimi che non dirai niente.- L'ho supplicata io.
-Perché?- ha chiesto lei.
-Per Leo.- Mi sono lasciata sfuggire.
Piper ha alzato un sopracciglio, confusa. -Perché ti interessa quel che pensa Leo?-
-Perché lui é mio amico, e io gli voglio bene. - Le ho detto decisa.
Lei non ha parlato per qualche secondo e poi alla fine ha sospirato.
-Ok, io non diró niente.- ha detto. -Ma  prima o poi lo verrà a sapere -
-Glielo diró io, al piú presto.- L'ho rassicurata.
Lei ha sospirato di nuovo e poi si é incamminata in silenzio verso la Capanna 21.
Lucas se ne stava seduto sui gradini bianchi, con in bocca una lattina.
-Da quando mangi le lattine?- Gli ho chiesto avvicinandomi.
Lui ha guardato la lattina per  un momento, come se si fosse appena accorto di mangiare metallo, e poi se le é gettata in bocca.
-Lo faccio quando sono nervoso.- Ha detto ingoiando il metallo che aveva in bocca.
Ho scosso la testa. Che sapore puó avere una lattina?
-Come mai sei nervoso?- Gli ho chiesto sedendomi al suo fianco.
-Piper quando ritornano Percy e Jason?- Ha chiesto Lucas ignorando la mia domanda.
-Stasera.- Ha detto Piper.
-Lucas cosa succede?- Gli ho chiesto io guardandolo. Lo conosco da fin troppo tempo, so che c'é qualcosa che non va.
-Non posso dirtelo ora.- Ha detto lui senza guardarmi. -Piper avverti Annabeth che domani mattina ci dovrá essere una riunione urgente.- Ha aggiunto poi guardando la figlia di Afrodite che ha annuito.
-Lucas, cosa diamine sta succedendo?- Ho chiesto nuovamente.
Lui mi ha guardato e mi ha abbracciato. -Al, scoprirai tutto domani. - Mi ha detto. -Adesso pensa ad organizzare una magnifica festa di bentornato.- Ha aggiunto accennando un sorriso.
-Dei Lucas, ti ho detto un miliardo di volte di non chiamarmi Al.-Gli ho detto tirandogli un pugno sul braccio. -Lo odio.-
Lui è scoppiato a ridere. -Lo so, Al.-
Ho scosso la testa contrariata, ma poi ho sorriso.
-Ehi capra, ti va di venire a pranzo con me?- Gli ho chiesto.
Lui ha sospirato. -Non posso.- Ha detto con aria triste. -Ho bisogno di parlare con Grover.-
Ho sbruffato. -Non stai cercando di rimpiazzarmi, vero?- Gli ho chiesto alzando un sopracciglio.
Lui ha assunto un'aria seria. -Come faccio a rimpiazzare una come te?- Mi ha chiesto guardandomi. -Non troveró mai nessuno che mi fa alzare il sabato mattina presto per andare in una dannata libreria.-
Ho riso e l'ho abbracciato.
-Domani pranziamo insieme però.- Gli ho detto.
Lui ha annuito. -Certamente, Al.-
-Giuro che ti ammazzo se mi chiami di nuovo cosí.- Gli ho detto scoccandogli un'occhiataccia.
Una tromba ci ha ricordato che é ora di pranzo.
Lucas é scappato via in fretta e io mi sono incamminata con Piper verso  la mensa.

 

Abbiamo finito tutto nel tardo pomeriggio, quando manca solo un'ora all'arrivo dei ragazzi.
Piper ha mandato tutti a prepararsi e si é seduta sulla sabbia ad ammirare la sua opera. O meglio, la nostra opera, uscita fuori da una sua idea.
Sulla spiaggia abbiamo sistemato cinque lunghi tavoli. Quattro saranno usati per mangiare, mentre uno sará pieno di cibo e bevande.
Tra i dolci ci sará anche un'enorme torta blu, preparata da Annabeth e Piper, come sorpresa per Percy.
Tra due alberi é stato sistemato un grosso striscione, opera di Nico (che a quanto pare é molto bravo nel disegno) e Hazel, con sopra scritto a caratteri cubitali:
BENTORNATI FRANK, LEO, PERCY E JASON.
Inizialmente c'é stato un piccolo dibattito tra Piper e Nico per quale nome dovesse comparire per primo (Piper voleva prima il nome di Jason e poi tutti gli altri)  ma é stato velocemente risolto da Hazel che ha scritto il nome del suo ragazzo, sollevando ogni questione.
La spiaggia é riempita di piccole lanterne luminose (Opera mia e di Annabeth) che indicano diversi sentieri, cosí da potersi orientare bene anche al buio.
I figli di Apollo hanno provveduto alla musica: stasera suoneranno i Sunshine, un gruppo composto da tre figli del dio del sole, tra cui Will che é il chitarrista.
Dopo essersi assicurata per l'ennesima volta che tutto fosse a posto, Piper si é andata a preparare.
Sono andata a farmi una doccia anche io, stanca dopo tutto quel lavoro.
Mezz'ora piú tardi stavamo tutti sulla  Collina Mezzosangue ad aspettare il loro arrivo.
Dopo quasi un quarto d'ora di ritardo, (in cui Piper ha rischiato di rimanere senza capelli per tutte le volte che si é passata una mano tra loro; Annabeth ha scavato una piccola trincea per aver camminato piú volte, avanti e indietro, nello stesso punto; Hazel e Nico sono diventati muti e io mi sono mangiata tutte le unghie delle mani per la preoccupazione), abbiamo avvistato la scintillante sagoma di Festus planare verso di noi.
-Sono loro!- Ha esclamato Annabeth felice, riconoscendo da più vicino il drago di metallo.
Festus non ha fatto neanche in tempo a poggiare le zampe a terra che Percy  era giá tra le braccia di Annabeth.
Jason e Frank hanno abbracciato le loro rispettive ragazze e io mi sono avvicinata all'unico ragazzo rimasto in groppa al drago.
Leo é balzato giù dal drago con un movimento veloce e io l'ho abbracciato forte.
Quanto mi é mancato il suo abbraccio.
Stavo per dirgli che ero felice di vederlo quando improvvisamente lui si é caduto in ginocchio davanti a me.
So di aver urlato qualcosa, non so bene cosa. Mi sono inginocchiata difronte a lui e gli ho preso il volto tra le mani.
-Leo, stai bene?- Gli ho chiesto.
Lui non mi ha risposto, ha il volto pallido e imperlato di sudore.
Mi ha dato le spalle e ha vomitato. Gli ho poggiato una mano sulla fronte, per rassicurarlo e ho scoperto che scotta tantissimo.
In pochi istanti Will é arrivato al suo fianco e gli ha toccato il volto.
Ho scoperto che come figlio di Apollo é anche un bravo medico, il piú bravo del Campo a quanto pare.
Leo ha mormorato qualcosa di insensato e poi é svenuto.
Fortunatamente Jason lo ha afferrato prima che sbattesse la testa a terra.
-Portatelo in infermeria.- Ha detto Will guardando il ragazzo.
Jason ha sollevato il corpo dell'amico con facilità e ha seguito il dottore verso l'infermeria che si trova nella Casa Grande.
Li ho seguiti, insieme agli altri.
Percy mi ha afferrato la mano.
-Non preoccuparti, sará solo stanco per il viaggio.- Mi ha sussurrato ad un orecchio. -Inoltre abbiamo dovuto affrontare un drago e lui ha usato molto i suoi poteri, credo che é per questo che é svenuto.-
-Avete affrontato un drago?- Ha chiesto Annabeth.
-In realtá lo ha affrontato Leo- Ha spiegato Percy. -Noi stavamo controllando che il territorio fosse libero. É per questo che siamo arrivati in ritardo.-
Ci siamo seduti tutti sul prato della Casa Grande, in attesa di qualche notizia. Dopo qualche minuto é arrivato Jake e mi ha abbracciato. L'ho stretto forte, cercando di pensare che andrá tutto bene.
Ho praticamente pregato ogni dio di mia conoscenza per far si che andasse tutto bene.
 É passata quasi un'ora, quando finalmente Will e Jason (che era rimasto dentro) si decidono ad uscire.
-Sta bene, ha solo bisogno di riposo.-  ci ha annunciato Will sorridendo.
Abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo.
-Inoltre ha detto che possiamo festeggiare, non vuole fare il guastafeste.- Ha aggiunto il figlio di Apollo guardando Piper.
Piper ha scosso la testa. -Ma non possiamo, lui sta male!- Ha detto.
-Ha detto che non rivolgerá piú la parola a nessuno se stasera non si festeggia.- Ha detto Jason  guardando a sua  volta la sua ragazza. -Pips, mi ha praticamente pregato di festeggiare.-
Piper ha scosso la testa rassegnata. -Questa me la paga.- ha sussurrato tra se e se. -E va bene, andiamo a festeggiare.- Ha poi detto ad alta voce a tutti i presenti.
Diversi semidei, tra cui Travis e Connor, hanno urlato contenti e si sono incamminati verso la spiaggia insieme agli altri.
Io sono rimasta davanti alla Casa Grande a fissare Will.
Mi sono avvicinata a lui. -Posso vederlo?- L'ho supplicato.
Lui ha sospirato. -Mi sa che non dormirá fino a quando non ti vedrá.- mi ha detto sorridendo ed entrando in infermeria.
Ho sorriso anche io e poi mi sono voltata verso Jake.
-Jake, vai alla festa.- Gli ho detto prendendogli la mano. -Io ho bisogno di parlare con lui.-
Jake mi ha guardato per un pó.
-Sicura di non voler venire con me?-  Mi ha chiesto.
-No.- Gli ho risposto decisa. -Vai e divertiti, ci vediamo piú tardi.-
Lui ha sospirato e poi mi ha dato un leggero bacio.
-Ok, a dopo.- mi ha sussurrato.
Mi sono voltata e sono andata in infermeria. Ho bussato alla porta, che era semichiusa e Willi mi ha invitata ad entrare.
L'infermeria é una piccola saletta con le pareti bianche. Ci sono circa una decina di letti da ospedale e diversi scaffali con medicine.
L'unico letto occupato é quello di Leo, infondo alla stanza.
Mi sono avvicinata e non appena mi ha visto lui mi ha sorriso.
Dei, quanto mi é mancato il suo sorriso.
Ha ancora il volto pallido, ma é molto migliorato rispetto a prima.
-Come stai?- Gli ho chiesto sedendomi su una sedia vicino al suo letto.
-Una meraviglia.- Mi ha risposto lui accennando un sorriso. -Solo che il biondo qui non mi lascia partecipare alla mia festa.-  ha aggiunto poi scoccando un'occhiataccia a Will che stava scrivendo qualcosa su una cartellina.
Il ragazzo lo ha ignorato, continuando a fare quel che stava facendo.
-Hai bisogno di riposo Leo.- Gli ho detto io.
Lui ha sbruffato contrariato.
-Will se vuoi puoi andare, tanto lui sta meglio no? Ha solo bisogno di riposo.- Ho detto al ragazzo che era evidentemente scocciato per il fatto di dover lavorare la sera in cui c'é una festa.
-Non posso lasciarlo qui da solo.- Ha detto Will con aria seria.
-Ma ci sono io!- Gli ho detto accennando un sorriso. -Se succede qualcosa ti vengo a chiamare subito.-
Lui mi ha guardato, non ancora convinto.
-E poi ricordati che hai un'esibizione. Senza di te i Sunshine non possono suonare.- Gli ho detto per incoraggiarlo.
Lui alla fine ha ceduto. -E va bene, ma al primo problema che ha mi chiami!- Ha detto mentre si toglieva il camice bianco. -E deve assolutamente dormire.-
-Agli ordini, capitano!- Ha detto Leo facendo un saluto militare.
Will gli ha rivolto un'altra occhiataccia e poi mi ha guardato.
-Non preoccuparti, non é sempre cosí idiota.- Gli ho detto e lui é scoppiato a ridere.
-Ehi!- Ha protestato Leo.
Io gli ho rivolto un sorriso e lui mi ha tirato un cuscino.
-Allora io vado.- Ha annunciato Will gettandoci un'altra occhiata.
-Non preoccuparti Will.- L'ho rassicurato.
Lui ha sospirato ed é uscito dalla stanza chiudendo la porta.
-Non lasciarmi sola con lei, dottore.- Ha detto Leo improvvisamente con un finto tono spaventato. -Mi ammazzerà.-
Io gli ho rilanciato il cuscino -Sei tu che mi hai quasi fatto morire.- Gli ho detto.
-Ma se non ho fatto niente!- ha protestato lui.
-Ah no?- Gli ho detto guardandolo. - Hai vomitato e sei svenuto davanti ai miei occhi, mi hai quasi fatto venire un infarto per lo spavento!- 
Lui mi ha guardato per un pó.
-Anche tu mi sei mancata , Alice.- Mi ha detto sorridendomi.
Mi sono avvicinata a lui e l'ho abbracciato.
-Sai che un abbraccio in media dura tre secondi?- Mi ha detto mentre mi accomodavo sul letto al suo fianco. -Alcuni ricercatori hanno scoperto che quando un abbraccio dura venti secondi si produce un effetto terapeutico sul corpo e sulla mente.-
-Stai cercando di farti abbracciare di nuovo?- Gli ho chiesto io sorridendogli.
-No, é vero.- Ha detto lui con aria seria. -Il corpo produce un ormone chiamato ossitocina, il quale ha molti benefici sulla nostra salute fisica e mentale. Inoltre aiuta anche a rilassarci.-
-Chi te l'ha dette queste cose?- Gli ho chiesto io sorpresa per quel che mi ha appena detto.
Lui ha alzato le spalle. -L'ho letto da qualche parte.-
-Sai, ho proprio bisogno di rilassarmi un pó.- Gli ho detto abbracciandolo nuovamente.
Lui ha sorriso e mi ha stretto a se.
Non so se il nostro abbraccio é durato di piú o di meno di venti secondi, non so se tutto quello che ha detto Leo é vero, ma giuro che mi sono sentita davvero bene dopo quell'abbraccio.
Ho poggiato la testa sulla sua spalla e ho chiuso gli occhi per qualche secondo, assaporando con tutta me stessa quel momento.
-Come é stata la vita al Campo senza di me?- Mi ha chiesto lui improvvisamente.
-Silenziosa.- Gli ho risposto io sorridendo.
Ho sentito il suo corpo tremare per la risata. É davvero strano come tutto il corpo reagisca ad una semplice risata.
-E cosa hai fatto?- Mi ha chiesto poi.
-Ho imparato ad usare la magia, a tirare con l'arco e a combattere con un pugnale.-
Lui mi ha guardato per un attimo.
-Ti sei data da fare, allora.- Ha detto.
Ho sorriso. -Eh giá.- Gli ho detto. -E tu, come é stata la tua permanenza al Campo Giove?-
Lui ha sbruffato. -Orribile.- Ha detto. -I romani continuavano a guardarmi in modo strano, come se da un momento all'altro potevo dare fuoco a tutto.-
-Ma é vero.- Gli ho fatto osservare io.
Lui ha sorriso. -Beh, si é vero, ma non l'avrei mai fatto.- Ha detto con aria seria. -Non sono cosí idiota!-
 -Eh, insomma.- Ho detto ridendo.
-Ehi!- Ha protestato lui tirandomi un leggero pugno sul braccio.
Io ho riso nuovamente e lui si é lasciato sfuggire uno sbadiglio.
Ha cercato di farlo passare per una risata, ma io non ci sono cascata.
Ho alzato la testa dalla sua spalla e l'ho guardato.
-Credo sia ora di dormire.- Gli ho detto alzandomi dal letto.
Lui ha sbruffato contrariato. -Non ho sonno.-
-Valdez, vuoi farmi ammazzare da Will?- Gli ho detto io coprendolo con le coperte.
Lui ha sospirato. -Facciamo un patto.- Mi ha detto improvvisamente togliendosi le coperte da dosso. -Dormo solo se resti qui con me.-
Ho alzato un sopracciglio e ho sorriso. -É normale che resto qui con te, Valdez.- Gli ho detto sedendomi sulla sedia al fianco del letto. -Non posso lasciarti solo. -
Lui ha sorriso a sua volta. -Non intendevo li.- Ha detto indicando la sedia su cui ero seduta. -Ma qui.- Ha posato la mano sul letto, al suo fianco.
-Valdez, non posso dormire con te!- Gli ho detto scuotendo la testa.
-Sai che quel fatto degli abbracci funziona anche solo se una persona sta al tuo fianco?- Ha detto continuando a sorridere.
Sono scoppiata a ridere. -Questo te lo sei inventato.-
Lui ha riso a sua volta. -Si, é vero.- Ha ammesso. -Peró davvero, fallo per me. Sono malato.-
Ha giunto le mani in segno di preghiera e mi ha guardato speranzoso.
Ho sospirato e mi sono stesa al suo fianco. -Lo faccio solo perché teoricamente sei malato.- Gli ho detto guardandolo negli occhi.
Lui ha sorriso e ha poggiato la testa sul cuscino.
-E ora dormi, hai bisogno di un bel pó di riposo. - Ho aggiungo poggiando la mia testa sulla sua spalla.
Lui ha chiuso gli occhi. -Mi mancata tantissimo Alice.- Ha mormorato tra uno sbadiglio.
Sono rimasta in silenzio per un pó, ascoltando il suo respiro che diventava piano piano piú lento e regolare.
-Mi sei mancato tantissimo anche tu Leo.- Ho sussurrato una volta che si era giá addormentato.
Ho chiuso gli occhi a mia volta e mi sono lasciata trasportare dalla stanchezza.




 

ANGOLO DELL'AUTRICE :3
Eccomi qui ;D
Allora, i capitoli non sono più tratti dal diario di Alice ma sono comunque scritti in prima persona. ^^ *Si nasconde dai fan dell'Aleo* Non ammazzatemi.
Abbiamo una nuova coppia: la Jakice (Jake + Alice, ringrazio sempre icedisland per il nome ;3 ) Spero che il capitolo vi sia piaciuto, è tornato Leo! ;D
Sono stata molto brava con lui, i miei progetti iniziali per il suo ritorno erano degni di zio Rick u.u
Ma quanto amo Piper? *-------*
Vabbè, lascio a voi i commenti xD
Ringrazio Ledna_, Scorpion550, icedisland e Percabeth7897 per aver recensito.
Siete sempre la mia gioia gente :3 <3
Ringrazio anche chiunque sia arrivato fin qui. :3
Ora me ne vado, ho un nuovo capitolo da finire xD
With love BettyLovegood <3
P.S: quella cosa degli abbracci è vera. Quindi abbracciate tanta gente xD
*Cerca di abbracciare ogni singolo lettore*

 

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: BettyLovegood