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Autore: Giorgia_Farah    05/01/2015    1 recensioni
Alexia, Alucard e Gioiella: una famiglia di vampiri felice, con il nonno Drakon e i genitori di Alexia. Prima di questo però la vampira dovette affrontare mille avventure, delusioni e pericoli. Red Moon 2 è il secondo capitolo della storia di Alexia. Questa volta però la loro perenne felicità viene distrutta a causa di un vampiro che li accusa di aver trasformato la loro figlia una vampira neonata ( un pericolo per la loro razza) e chiedono guerra. Per impedire tutto questo Alexia, insieme ai suoi componenti della famiglia, dovrà ritornare di nuovo alla sua vita spericolata e avventurosa di prima. Quando era ancora una mezza vampira.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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“Ho pensato di divorziare”, disse tutto d'un botto.

Sputai il sangue che rischiò di strozzarmi, sporcando il tavolo di legno. “Cosa?”, poi guardai il tavolo. “Scusa”

Rise. “Tranquilla, anche io avrei fatto la stessa cosa se mi avessi detto che tu e...”

“Ma non sarebbe mai accaduto...”

“Già”, si alzò e prese una spugna bagnata per levare via il sangue. “Cosa è successo? Pensavo che tu e Jennifer vi amavate''

Riuscì a malapena a sorridermi, vedevo chiaramente la scintilla di tristezza nei suoi occhi. “Amavamo: hai usato il verbo giusto. Dovevo datti retta all'ora, sapevo dentro di me che Jennifer sapeva essere crudele con chiunque ma da come mi amava pensavo che non lo avrebbe mai fatto come me”

“Mi dispiace tanto, Louis, non sai quanto”, gli strinsi la mano per rassicurarlo. Chi se lo aspettava? Era caduto nella trappola del topo.

Ci fu un lungo silenzio, riempito di tristezza e disperazione, avrei voluto parlare ma non sapevo cosa dire. Ero veramente colta di sorpresa; mi chiesi alla fine se Gioiella lo aveva visto e aveva deciso di non parlarmene. In un certo senso le ero grata: aveva lasciato che questa conversazione fosse restata privata.

Fu un attimo di buio poi i suoi occhi ritornarono vivi di gioia. Mi strinse a sua volta la mano. Dimenticai com'era calda la sua mano, come era dolce il suo profumo, come era stato bello averlo accanto.

“Non ti preoccupare, c'era da aspettarselo. Ma io ero così cocciuto che non volevo rendermene conto''

“Tutti siamo cocciuti a diciotto anni''

“Non tutti direi”, disse ammiccando.

Sorrisi di rimando. “In parte, si può dire che ero furba”, poi mi accorsi che le nostre mani si erano strette troppo allungo e lentamente sciolsi la stretta e strinsi le braccia al petto.

Strinse le labbra. “Se divorzieremo....ho pensato di venire da voi”

Mi crollò il mondo a dosso. Di certo, ero diventata più pallida di quanto non lo fossi già stata. Venire a Redmoon? COSA?? E Alucard come l'avrebbe presa? Non bene, questo è certo. Oltretutto, non potevo neanche rifiutare, era un mio vecchio amico.

“Louis, mi stai chiedendo un favore enorme”, risposi indecisa. “Ma vedrò cosa posso fare”

E per il resto della giornata avremmo parlato del più e del meno, ritornando come ai vecchi tempi. Gli raccontai dello sviluppo precoce di Gioiella, del suo potere, di quanto fosse simile a me e a Alucard. Ogni tanto mi fermavo a guardare mia figlia che giocava allegra con Federico. Sentivo che fra loro sarebbe nata una bella amicizia.

Tutto andò diversamente al castello, purtroppo, quando dovetti dire della situazione di Louis ad Alucard.

“No, assolutamente no!”, ruggì.

Alzai gli occhi al cielo. “Ma, Alucard, è un nostro amico!”, ribattei io.

Era un bene che Gioiella fosse andata a dormire quel giorno, altrimenti non so come avesse potuto sopportare la nostra litigata. Avevo sempre promesso a me stessa che nostra figlia avrebbe sempre veduto suo padre e sua mamma felici in modo da vedere sempre il suo sorriso sulle labbra.

Mi trafisse con lo sguardo. “Il tuo, non il mio”

“Sta per divorziare...”

“E allora? Poteva pensarci due volte invece di andare con quella cagna di Jennifer”

“Ma...”

“Niente ma. Lui non ci entra il questo castello, punto”, ruggì, si sedette sul letto e si spogliò. “Questa è casa mia, e non voglio che qualcun altro si intrometta nella nostra vita. Specialemente se quel qualcuno è Louis. Capisco che ci ha aiutato molto tre anni fa, ma quello che mi sta chiedendo adesso è troppo. Sono serio, Alì, o si trova un'altra casa o il peggio è per lui. Non ci deve mettere neanche piede in questo castello”

Rimasi trafitta, come se mi avesse infilzato una lama al petto, talmente orribili erano le sue parole che avrei voluto scappare via.

Mentre ero ancora in piedi, lui si era già messo sotto le coperte, voltandosi verso di me. “Vieni”, ordinò dolce. Ma io non mi mossi.

“No, vado a mangiare. Non ho sonno”, risposi fredda. Girai i tacchi e mi fiondai fuori dal castello. Non volli sapere come avesse preso il mio rifiuto, specialmente non mi importava, doveva solo capire che mi aveva spaventata. Mai avevo visto un Alucard arrabbiato come quella volta, dopo tre anni che stavamo insieme. Corsi a Boscosenzafine, lì dove potevo essere me stessa, lì dove potevo ritornare la diciottenne Alexia Kennedy di una volta, lì dove pensavo solo a me e liberavo ogni pensiero più orrendo per poi sfogarlo con la caccia.

Se avrei potuto piangere lo avrei fatto volentieri, ma avevo il viso talmente di pietra che ne uscì mai una piccola lacrima. C'erano delle volte in cui avrei preferito ritornare quello che ero in passato. Ma al passato non si più mai ritornare.

Era la prima volta che litigavo in quel modo con il mo fidanzato, ritornata al castello mi distesi in silenzio sul letto dando le spalle al corpo addormentato di Alucard. Un secondo dopo sentii il suo peso farsi più vicino a me, e poi ecco le braccia che mi strinsero a lui. Non lo allontanai, ero così follemente innamorata di lui: anche se ero arrabbiata, per me era un colpo davvero doloroso non avvicinarmi più all'uomo che amavo.

Non ritornammo più a parlare sull'argomento di Louis.


Ecco il quarto capitolo della storia. Mi scuso con tutti per avervi fatto aspettare :-( ...in questi giorni ho sempre avuto poco tempo ^_^
Buona lettura! E buon 2015!

   
 
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