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Autore: Giulia_Dragon    05/01/2015    1 recensioni
Eclipse non ha più niente. Non è più un angelo ma non è nemmeno un demone. È un angelo caduto dalle ali nere screziate di quel poco di bianco che gli resta. Il suo destino si lega a quello di Alice. Un'assassina. Per lei Eclipse è disposto a tutto anche a rinunciare a sé stesso
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Lemon, OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Capitolo 51: Eclipse vs Uriel

Eclipse era uscito dalla
villa con le lacrime agli
occhi   e la   sensazione di   
aver ferito Alice che difficilmente
 l'avrebbe perdonato. Il giovane                              
 si era   laciato Roma alle 
 spalle e ora era
 in aperta campagna.
Camminava calciando i
sassolini sulla strada
sterrata con gli occhi
puntati a terra. Calciò
un sassolino un po
più forte e si sentì un
suono metallico.
Eclipse alzò lo sguardo
e corse dove era caduto
il sasso. Il ragazzo strappò
i fili d'erba lì intorno
scoprendo una lunga
spada dalla lama dorata
con due ali sul pomo
dell'elsa. Eclipse la
prese in mano, nonostante
fosse molto lunga era
straordinariamente
leggera. La ruggine
aveva coperto la lama
il ragazzo passò la
mano sulla spada
scoprendo che al
suo tocco la ruggine
scompariva e anche
la patina dorata.
Il giovane angelo
rimase sconcertato quando
vide brillare sotto i suoi
occhi una lama di
zaffiro stellato. Un
materiale usato solo
dagli angeli. Eclipse
si alzò tenendo stretta
la spada e iniziò a esplorare
quel punto e vi trovò
i resti di una città, una
città che doveva essere
caduta in seguito ad una
battaglia disperata.
-Ma cosa è successo qui?-
domandò Eclipse
In quel momento sentì
un movimento alle sue
spalle. Non era Axel, nemmeno
Diego. Eclipse si voltò
con la spada in mano.
Davanti a lui c'era Uriel:
l'arcangelo Uriel.
In mano reggeva una
spada molto più corta
di quella che brandiva
Eclipse.
-Uriel!- ruggì Eclipse.
L'arcangelo non disse
niente si gettò su di lui.
Il ragazzo parò il colpo
e saltò evitando gli affondi
dell'arcangelo. Il giovane
scattò verso il suo avversario
brandendo l'arma e costringendo
Uriel ad indietreggiare.
I colpi di Eclipse erano
istintivi come chi non ha
un vero addestramento
alle spalle.
-Pensi di riuscire a battermi
così semplicemente ragazzino?-
ruggì Uriel assestando un
calcio allo stomaco del ragazzo.
Eclipse barcollò digrigando i
denti. Uriel tentò ancora di
fargli lo sgambetto e il giovane
decise di puntare sul gioco
di gambe.
Ancora un nuovo colpo di
Uriel fece sprizzare scintille
alle due spade. Eclipse girò
su sè stesso disarmando Uriel.
Ma l'arcangelo lo sorprese estrando
un pugnale conficcandoglielo
nella gamba. Il ragazzo urlò
di dolore accasciandosi  a terra.
Perse la presa sulla spada.
-è finita Nikolas, saluta la vita-
affermò Uriel ridendo.
-Come?-
La lama di Uriel era a due
centimetri dal petto di Eclipse
-KIAAA!- l'urlo di Kiba seguito
da un colpo di pistola costrinse
Uriel a scansarsi. Eclipse estrasse
il pugnale dalla gamba mentre
Kiba si parava tra lui e Uriel
-Gabriel! Questi non sono
affari tuoi!- ruggì l'arcangelo.
"Gabriel?" Eclipse aveva già
sentito quel nome. Forse in
sogno o forse nei suoi ricordi.
-Lascialo stare!- affermò Kiba
puntando la bloody rose contro
l'arcangelo. Uriel ringhiò qualcosa
e scomparva.
Eclipse si fece sfuggire un gemito
di dolore.
-Eclipse!- Kiba corse verso di
lui. Il giovane gli passò una
mano sulla ferita guarendola.
-Grazie- sorrise Eclipse.
-Torniamo a Roma-

 
  
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