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Autore: needacurlyboy    05/01/2015    4 recensioni
Trama:
Mi avvicino a lei sorridendo facendo comparire due fossette ai lati delle mie labbra, mi metto seduto sulla sedia accanto al suo letto, le prendo le mani e me le porto alle labbra lasciandoci un bacio.
«Finalmente sei qui, non hai mollato» una lacrima riga la mia guancia destra.
La sento irrigidirsi sotto il mio tocco e sottrae le sue mani alla mia presa, facendomi dischiudere le labbra per la sorpresa. Perché mi ha allontanato da lei?
«Ehm,» si muove a disagio sul letto mordendosi il labbro inferiore e circondandosi il busto con le braccia. «chi… Chi è questo ragazzo, papà?» chiede con un filo di voce guardando il padre.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Quando lui dice quelle parole che ti feriscono
leggi mai quelle che io ti ho scritto?”
5 Seconds of Summer – Amnesia.
 
Capitolo Quattro – Betrayal.
Delia’s pov.
«È tutto pronto» annuncia mia madre sistemando l’ultima camicia da notte all’interno della valigia. Finalmente posso uscire dall’ospedale -sembrava che questo giorno non arrivasse mai- e lei è riuscita a farsi dare il giorno libero dal datore di lavoro per aiutarmi a sistemare le mie cose.
 
«Grazie» la ringrazio sorridendo. Sono seduta sul mio letto con la schiena appoggiata sulla pila di cuscini dietro di me; mamma non ha voluto farmi alzare per non fare sforzi, e indosso ancora la mia camicia da notte di seta bianca, non vedo l’ora di togliermela e indossare uno dei miei comodi jeans, una maglietta e delle scarpe da ginnastica.
 
«Ho preparato la tua stanza, cambiato le lenzuola e ho aperto le finestre» sorride, si mette seduta sul letto accanto a me e stringe una mia mano. «Sono così felice che tornerai a casa nostra, non ci speravo più» i suoi occhi s’inumidiscono e si porta la mia mano alle labbra per lasciarci un tenero bacio.
 
«Mamma» circondo le sue spalle con le braccia e la stringo a me.
 
Nasconde il viso nell’incavo del mio collo, comincia a piangere, circonda i miei fianchi con le braccia e mi stringe forte a se. Non l’avevo mai vista in queste condizioni, è distrutta.
 
Le accarezzo la schiena cercando di calmarla e, fortunatamente, ci riesco. È sempre un ottimo rimedio per calmare le persone.
 
Qualcuno bussa alla porta, sciogliamo l’abbraccio e lei si asciuga le guance bagnate dalle lacrime. «Avanti»  do il permesso per entrare e la porta viene aperta, rivelando poi Noel e mio padre -anche lui ha preso il giorno libero per oggi-.
 
«Abbiamo interrotto qualcosa?» chiede quest’ultimo avvicinandosi alla moglie e appoggiandole una mano su una spalla.
 
Mamma alza lo sguardo su di lui sorridendo e scuote la testa. I suoi occhi, quando lo guarda, s’illuminano come ricordavo. Erano una delle coppie più affiatate di tutta Toronto, tutti li conoscevano, e tutte le amiche di mia madre la invidiavano per aver sposato un uomo come mio padre. Devo ammetterlo, lui è un uomo davvero bello, con un fascino del tutto particolare.
 
«Ho bisogno di un caffè» dice mia madre, prima di alzarsi dalla sedia e prendere la sua borsa. «Tu hai bisogno di qualcosa, tesoro?» mi chiede dolcemente puntando i suoi occhi azzurri su di me.
 
Scuoto la testa sorridendo, lei fa spallucce e insieme a papà esce dalla stanza, lasciandomi sola con Noel. Ora che siamo soli, vorrei fargli tante domande, ma ho paura di saperne le risposte.
 
«Sei pronta per tornare a casa?» mi chiede sorridendo accomodandosi sulla sedia accanto al letto. Annuisco, ricambiando il sorriso e lui riprende il discorso. «Domani tornerò a Toronto» mormora abbassando lo sguardo. No. Avrei voluto passare qualche giorno in sua compagnia, magari saremmo potuti andare a fare delle passeggiate per le strade di Seattle, penso giocando con le mie dita. Ci tenevo davvero.
 
«Ma verrò a trovarti di nuovo, promesso» fa l’occhiolino e il mio cuore perde un battito. È sempre bellissimo, ma per colpa di questo mi distraggo e non riesco mai a chiedergli nulla.
 
Scuoto la testa, facendo scivolare alcune ciocche di capelli davanti al mio viso, e prendo un respiro profondo. «Posso chiederti una cosa?» chiedo velocemente, in modo che non possa interrompermi.
 
«C-Certo?» dice confuso inarcando un sopracciglio.
 
«Però dovrai rispondermi sinceramente» punto lo sguardo su di lui, aspettando una risposta positiva, e quando annuisce tiro un sospiro di sollievo. «Perché tu e Lisa non vi sopportate? Che cosa è successo tra di voi?» gli chiedo stringendo il candido lenzuolo del letto tra le mani.
 
«Non voglio-» lo blocco mandandogli un’occhiataccia e abbassa lo sguardo. «Non so se p-posso dirtelo» si alza in piedi passandosi una mano tra i capelli e comincia a camminare avanti e indietro davanti al mio letto.
 
«Certo che puoi, Noel» lo guardo, cominciando a preoccuparmi. Che cosa è successo di così grave da non volermelo dire? «Dim-» non riesco a finire la frase che lui mi precede.
 
«Hai trovato lei e Harry insieme!» Esclama alzando il tono facendomi sobbalzare. Insieme? Cosa c’è di male? Sono amici.
 
Stupida.
 
«Insieme? Sono amici e-» dico ovvia prima che possa fermarmi.
 
«Mentre facevano sesso, Delia!» scuote la testa appoggiando le mani sulle sbarre di ferro infondo al letto. «Sei salita in macchina e stavi guidando ad alta velocità verso casa dei tuoi genitori, mentre parlavi al cellulare con tua madre. Stavi curvando, ma per colpa della neve sei andata fuori strada e sei finita in coma.» si mette seduto a peso morto sulla seduta, appoggia i gomiti sulle ginocchia e s’infila le mani tra i capelli.
 
Mi porto una mano davanti ala bocca tremante, spalanco gli occhi sorpresa dalle sue parole e le lacrime cominciano a rigare le mie guance.
 
«Perché, secondo te, passa la maggior parte del suo tempo libero con te, raccontandoti delle favolette sulla vostra amicizia?» mi chiede ridendo amaramente. «Perché non vuole sentirsi in colpa! È colpa loro, Delia, se sei in queste condizioni!» esclama stringendo le mani in dei pugni facendo diventare le nocche bianche, mentre io mi sento morire dentro.
 
Ogni sua parola è come una lama che viene infilata nel mio cuore.
 
Harry e Lisa.
 
Lisa e Harry.
 
Le persone che credevo mi volessero davvero bene sono la causa del mio incidente.
 
Sposta la mano dalla bocca al petto stringendo il tessuto della camicia in un pugno, stringo i denti e i miei singhiozzi risuonano nella stanza calata nel silenzio.
 
 
Harry’s pov.
Sistemo una bandana tra i capelli per non farli cadere davanti al viso e aggiusto il colletto della camicia con le mani tramanti. Dire che sono nervoso sarebbe poco.
 
Esco dalla mia stanza, scendo le scale ed entro in cucina, dove trovo Lisa e Zayn seduti sugli sgabelli intorno al bancone a fare colazione. È rimasto a dormire qui? Non lo ricordo.
 
«Buongiorno Harry!» esclama la bionda girandosi verso di me con la bocca piena di cereali.
 
«Buongiorno ragazzi» mi accomodo sullo sgabello accanto al suo, prendo una tazza e la riempio di cereali e latte, riscaldato in precedenza dai due. «Non sapevo che fossi rimasto a dormire, Zayn» dico infilandomi in bocca il cucchiaio colmo di cereali e puntando lo sguardo su di lui.
 
Lisa al mio fianco comincia a tossire, scende dallo sgabello e si avvicina al lavandino per prendere da bere mentre Zayn davanti a me abbassa lo sguardo arrossendo. Che cosa ho detto di male?
 
Apro la bocca per parlare ma lui mi precede. «Cazzo, sono in ritardo per la lezione» impreca scendendo dallo sgabello, raccoglie la sua giacca dallo schienale di una sedia e se la infila. «Ci sentiamo più tardi» lascia un bacio su una guancia di Lisa e poi si avvina a me, abbracciandomi.
 
Esce dalla cucina, apre la porta e poi la richiude. Inarco un sopracciglio confuso dal suo comportamento e mi giro verso Lisa, che scuote la testa con un’alzata di spalle. È una mia impressione o si stanno comportando in modo sospetto?
 
«Ho scritto la lista della spesa»  mi mostra un foglietto ed io spalanco gli occhi. Ha scritto davvero tante cose, come possiamo permettercele? Non lavoro da ben quattro mesi perché sono stato per non essermi presentato per tre settimane di seguito senza avvertire per l’incidente di Delia, ma anch’io avrei fatto lo stesso al posto loro-anche se do una mano alla signora Letterman nel negozio di fiori un paio di giorni a settimana- e non ho molti soldi nel portafoglio. «Non preoccuparti, ho la carta di credito» fa l’occhiolino e ammicca mostrandomela.
 
«Perfetto» Tiro un sospiro di sollievo scendendo dallo sgabello, prendo la tazza e la metto dentro il lavandino con le altre due.
 
«Possiamo andare» dice lui infilandosi la giacca di pelle nera e prendendo la borsa. «Guido io, però» mi mostra le chiavi del suo pick-up ed io sbuffo roteando gli occhi. Lisa alla guida è un pericolo pubblico.
 
Usciamo di casa, saliamo nella sua auto e mette in moto partendo verso l’ospedale. Ogni chilometro che percorre mi sento sempre più nervoso.
 
«Devi calmarti» si gira a guardarmi, sorride e appoggia una mano sul mio ginocchio. Ricambio il sorriso con nervosismo e le stringo la mano, incrociando le nostre dita.
 
Sto letteralmente tremando.
 
Dopo qualche minuto ci ritroviamo davanti all’ospedale, parcheggia nel primo posto libero che trova e, quando di scendere dall’auto, prendo un respiro profondo.
 
Oltrepassiamo l’enorme atrio, entriamo in ascensore, comincio ad agitarmi saltellando a destra e sinistra facendo ridere Lisa al mio fianco. Quanto vorrei ridere anche io.
 
L’ascensore si ferma, le porte si aprono e noi usciamo dirigendoci verso la stanza di Delia. Ho la voglia matta di rivederla, abbracciarla e baciarla, ma allo stesso tempo ho paura della sua reazione. Sei solo uno sconosciuto, dice la mia coscienza facendo rattristire.
 
«Dai Harry, sorridi» m’incoraggia Lisa sorridendo e prendendomi sotto braccio. Come fa a essere così spensierata?
 
«Che cosa è successo con Zayn?» cambio discorso puntando gli occhi su di lei. Sussulta leggermente, le sue guance si tingono di rosso e abbassa lo sguardo. «Lisa?» la scuoto facendola cadere dalle nuvole.
 
Bisbiglia qualcosa d’incomprensibile ed io sbuffo una risata scuotendo la testa. «Ripeti, ma stavolta in modo che io possa capire»
 
Sbuffa rumorosamente e poi prende un respiro profondo. «Abbiamo fatto, mmh… Sesso» sussurra imbarazzata abbassando lo sguardo e mangiandosi le unghie.
 
Spalanco gli occhi e aggrotto le sopracciglia. Lei e Zayn, sul serio? «State insieme?» le chiedo confuso.
 
«No, no!» scuote la testa agitando le mani. «Siamo amici con… Benefici, se così si può definire» si passa una mano tra i capelli arricciando le labbra in un sorriso imbarazzato. Wow, non mi sarei mai aspettato che i miei migliori amici finissero a letto insieme. Cioè, sapevo che Zayn la trovava sexy ma, dai loro atteggiamenti, credevo non andassero d’accordo. E poi che cosa aspettavano a dirmelo?
 
«Da quanto va avanti questa storia?» chiedo riducendo gli occhi a due fessure.
 
«Mmh, un paio di mesi» alza lo sguardo e si morde il labbro inferiore. «Mi dispiace non avertene parlato, ma doveva essere un segreto, mi perdoni?» chiede sporgendo il labbro inferiore e facendo gli occhi da cucciolo.
 
Ridacchio scuotendo la testa e circondo le sue spalle con un braccio attirandola a me. «Siete degli idioti» ammetto facendo ridere anche lei, mentre circonda la mia vita con un braccio, stringendomi a se.
 
Camminiamo così, avvinghiati l’uno all’altro, fino a quando non ci ritroviamo davanti alla stanza di Delia. Sciogliamo l’abbraccio e rimaniamo per qualche secondo a fissare la porta, finché Lisa non prende l’iniziativa e bussa.
 
Mi mordo il labbro inferiore aspettando una sua risposta e, quando arriva, dischiudo le labbra e inarco un sopracciglio. Il suo tono di voce ha qualcosa che non va; come se stesse piangendo.
 
Lisa al mio fianco s’irrigidisce e mi rivolge uno sguardo confuso, prima di abbassare la maniglia e aprire la porta. Cammino dietro di lei con le mani nelle tasche dei jeans e con lo sguardo sulle mie scarpe; in questo momento hanno un nonsoché d’interessante.
 
Come posso cominciare?
 
«Ehi Del-» dice Lisa interrompendosi. «Perché stai piangendo? Che cosa le hai fatto, Noel?» ringhia contro di lui avvicinandosi a Delia. Appena le sue parole mi arrivano alle orecchie alzo gli occhi e fulmino con lo sguardo il ragazzo davanti a me. Mi sta guardando dalla testa ai piedi con un sorriso strafottente sulle labbra; gli spaccherei la faccia all’istante, ma sto cercando di trattenermi in tutti i modi.
 
«Non… Non t-toccarmi» è la voce di Delia a farmi distrarre da Noel. Punto lo sguardo su di lei e la vedo con la testa bassa e le braccia intorno al busto, come per proteggersi.
 
«Cosa? P-Perché?» le chiede Lisa confusa facendo un passo all’indietro, come se qualcuno l’avesse spinta.
 
«Andatevene, non voglio più vedervi» sussurra debolmente senza guardarci.
 
Lisa fa per replicare, ma il suo sguardo finisce su Noel e riduce gli occhi a due fessure, avvicinandosi pericolosamente a lui.
 
«Che cosa le hai detto, stronzo!?» gli urla contro dandogli dei pugni sul petto.
 
«Le ho soltanto detto la verità» le risponde alzando il tono della voce bloccandole le mani.
 
«Lisa» l’afferro per i fianchi e l’allontano da lui, mentre continua a dimenarsi nella mia stretta.
 
«Che verità!?» urla allungando le braccia verso di lui.
 
«La verità su di voi!» sbotta Delia attirando la nostra attenzione. Punto lo sguardo su di lei e sussulto leggermente quando vedo le sue guance bagnate per colpa delle lacrime. «È colpa vostra se sono in queste condizioni! Vi stavate divertendo alle mie spalle, ma vi ho scoperti!» urla portandosi una mano sul petto e stringendo il tessuto della camicia da notte.
 
Di che diavolo sta parlando? Che cosa le ha raccontato Noel?
 
«Delia, non-» non la lascia finire di parlare che la fulmina con lo sguardo, facendole abbassare il capo.
 
«Voi dovreste essere delle persone che mi vogliono bene, invece siete dei traditori» singhiozza e tira su con il naso. «Per questo tu sei venuta qui tutti i giorni; per farmi credere alle tue fandonie!» punta l’indice verso Lisa, la quale sussulta e comincia a piangere, coprendosi il viso con le mani.
 
«Ti ha detto che abbiamo fatto sesso?» le chiedo con un sopracciglio inarcando. Lei abbassa lo sguardo annuendo e la rabbia mi arriva al cervello. «Come puoi credergli?» alzo il tono della voce indicandolo.
 
«Non avrei motivo di mentirle» è Noel a parlare questa volta. Mi giro verso di lui stringendo i denti e le mani in dei pugni, fino a far diventare le nocche bianche. Questa volta non riesco a trattenermi; con la mano in ingessata gli do un pugno su una guancia, facendolo finire a terra.
 
«Noel!» Urla Delia balzando giù dal letto per avvicinarsi a lui. Gira il suo viso verso di lei e sobbalza quando vede la sua guancia; è arrossata -quasi viola- ed ha uno spacco sul labbro inferiore che sanguina.
 
«Dopo…» Sospiro. «Dopotutto il tempo passato con lei, pensi davvero che sia capace di una cosa del genere?» le chiedo gesticolando con le braccia. Rimane in silenzio, abbassa lo sguardo su Noel probabilmente svenuto -checca- e gli accarezza la guancia, dove l’ho colpito.
 
«Harry» sussurra Lisa stringendomi un braccio.
 
«Andatevene, ora. O chiamerò i dottori» sibila ogni parola puntando i suoi occhi pieni di rabbia -occhi che ho visto in quello stato solo una volta; la sera dell’incidente-, mentre le lacrime rigano il suo viso. Crede alle sue parole perché si ricorda solo di lui, perché è il suo unico punto di riferimento; Lisa ed io contiamo meno di zero in questo momento.
 
«Andiamo» circondo le spalle di Lisa con un braccio e giro i tacchi, portandola con me. guardo un’ultima volta Delia e i miei occhi incontrano i suoi azzurri; una volta riuscivo a capirla solo da uno sguardo, ma ora non riconosco la donna che ho sposato.
 
Apro la porta e, una volta fuori, la rischiudo alle mie spalle. Lisa mi stringe a se, cominciando a piangere ed io mi unisco a lei, mentre dalla stanza riesco a sentire dei singhiozzi.
 
Sapevo che non sarei dovuto venire.
 
N/A,
buonasera a tutte/i lettori.
Come state? È cominciato bene l’anno nuovo? Spero proprio di si!
Questo è il capitolo quattro e, credo che molte di voi, lo odieranno per il comportamento di Noel e Delia. Ma questo è un momento difficile per lei, non ricorda nulla della sua vita passata con Harry e le uniche persone a cui può appoggiarsi sono Noel e i suoi genitori. Vi prometto che nei prossimi capitoli succederanno tante cosine interessanti, ma non voglio anticiparvi niente perché voglio che sia una sorpresa e spero che questo capitolo vi piaccia! (:
Spero anche che il nuovo banner vi piaccia!
Lasciate una recensione, se vi va. Mi fa piacere sapere nuove opinioni da persone che non hanno mai recensito e magari potete darmi anche qualche consiglio! xx
Alla prossima,
Reds xx
  
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