Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Hyperviolet Pixie    17/11/2008    3 recensioni
Ancora non si era abituata a quel sorriso. In passato si erano rivolte solo sguardi di circostanza correlati da sorrisini di scherno. Pansy aveva sempre odiato Daphne, ma non l’aveva mai voluto dare a vedere. Il motivo era uno soltanto: Draco Malfoy, il ragazzo che in quei tre mesi era diventato la sua rovina.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson, Serpeverde | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Plastic Passion

 

Prologue

 

 

« Piove» Realizzò Pansy Parkinson guardando le gocce di pioggia battere rumorosamente contro la finestra del bagno del secondo piano. Una considerazione stupida, si trovò a pensare.
« E di traverso, per di più.» Convenne con lei Daphne Greengrass spostandosi dal viso un ciuffo di capelli biondi.
Sbuffarono piano seguite a ruota da Millicent Bulstrode.
Il bagno era piccolo, umido e sporco. Accendersi una sigaretta babbana lì dentro, con la finestra chiusa, sarebbe stato un suicidio. Non avrebbero fatto in tempo a uscire dal bagno in quanto le avrebbero scoperte subito.
« E’ da stamattina alle sette e mezza che non fumo. Sto andando in astinenza da nicotina. » sibilò Daphne facendo una smorfia di disgusto alla sua immagine riflessa nel piccolo specchio.
Pansy alzò un sopraciglio fissando la bionda che, ora, faceva smorfie strane guardandosi allo specchio.
« Tutto ok? » Le chiese scettica. Daphne sorrise mesta: « Tu, piuttosto, come stai?».
Pansy abbassò lo sguardo e si lasciò sprofondare nei ricordi.

                                   

-Tre mesi prima-

 

Le vacanze estive erano trascorse fin troppo velocemente, si trovò a considerare Pansy Parkinson mentre, cercando di nascondere il malumore con un’espressione seria, si materializzò a Kings Cross tenendo il braccio del padre. Durante le vacanze se l’era goduta come non aveva mai fatto prima e, in parte, ne stava ancora pagando le conseguenze. Solo la sera prima era andata a festeggiare nella Londra babbana il compleanno di Millicent insieme a tutti i suoi compagni di corso e amici vari. Ricordava precisamente ogni attimo della serata: la litigata con un gruppo di ragazzi babbani, la rissa che ne era seguita e il pugno che Draco aveva ricevuto sull’occhio destro. Dopo la mezzanotte, invece, i suoi ricordi si facevano vaghi. Ricordava a grandi linee di essere andata via con Daphne e altri ragazzi di Nocturn Alley, di aver bevuto molti alcolici babbani, di aver provato una specie di sigaretta babbana che andava aspirata più a lungo di quelle normali e poi non ricordava altro. In compenso, aveva un martellante dolore alla testa e un padre incazzato al suo fianco.
Il binario 9 e ¾ si presentava come tutti gli anni. Persone di ogni tipo correvano qua e là senza fare caso a chi o a cosa urtavano con i grossi bauli che trasportavano. Il Signor Parkinson salutò freddamente la figlia, per ricordarle che era ancora arrabbiato con lei, e se ne andò lasciandola sola con una grande valigia da trasportare, senza magia.
Se la scuola non fosse ricominciata quel giorno, pensò amaramente Pansy, lei a quell’ora poteva essere benissimo nel suo letto a dormire.
La testa le faceva sempre più male e il nervosismo era alle stelle, quando per sbaglio andò addosso all’ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel preciso momento.

« Ouch. Pan, fai attenzione!» la redarguì una ragazza bionda e sottile.
« Daphne.» La salutò svogliatamente mentre il suo sguardo analizzava la figura snella di Daphne Greengrass. Lei e Daphne non erano mai state molto amiche e solamente durante l’estate appena conclusa avevano stretto. Pansy considerava la biondina altamente irritante, una presenza sgradevole in quanto era l’unica che non aveva paura di dire in faccia quello che pensava. Ogni commento malevolo da parte di Daphne, per Pansy, era peggio di una stilettata alla stima che nutriva nei confronti di se stessa. Anche un semplice: « Pan, hai la matita sbavata.» detto da lei faceva male. In quel momento, Pansy si trovava orrenda e non voleva vedere l’aura di perfezione che emanava la Greengrass anche dopo una nottata di bagordi.
« Come va?» Le chiese la bionda sistemandosi sul naso un paio di occhiali da sole scuri. Anche per lei, la sbronza del giorno prima era stata pesante e aveva lasciato segni, pensò Pansy intimamente soddisfatta.
« Fin troppo bene.» Rispose con un finto sorriso stampato sulle labbra. « E tu?».
« Benissimo. Mal di testa, occhiaie, mal di collo a parte. » Rispose Daphne con un sorriso talmente sincero da far crollare il muro difensivo che la Parkinson si ostinava ad erigere in sua presenza.
« Mal di collo?» Le chiese scioccata. « Che hai fatto?».
« Non lo so. Non mi ricordo. Forse ho preso un po’ d’aria quando sono andata su quel veicolo babbano con le ruote.» Rispose alzando le spalle.
« Sei messa maluccio.» Commentò Pansy alzando il suo baule da terra per dirigersi dentro il treno. Dentro di sé sorrideva malignamente: Daphne cominciava a non sembrarle più tanto perfetta. Parlando del più e del meno, come facevano sempre per evitare che il pesante silenzio carico di tensione gravasse su di loro, presero posto in uno scompartimento vuoto.   
« Dobbiamo tenere occupati dei posti per Draco e gli altri?» Le chiese la bionda indicando i sedili vuoti.
« Nah.»

Draco Malfoy. Pansy si stupiva ancora del fatto che gran parte degli studenti di Hogwarts pensassero a loro come ad una coppia. Draco Malfoy e Pansy Parkinson non erano fidanzati, né tanto meno lei aspirava ad un ruolo del genere nella vita del suo migliore amico. Sapeva benissimo come Draco trattava le ragazze. Era stronzo, perfido e maligno. Era cosciente del fatto di essere bello e non lo nascondeva.

« Stupido narcisista.» sussurrò.
« Come, prego?»
« Niente e nessuno.» Rispose chiudendo lì la questione. Per un attimo si era dimenticata della presenza sgradevole al suo fianco. Sistemò il baule e si lasciò sprofondare sul sedile subito seguita dalla ragazza bionda.
« Quando siamo a Hogwarts ti vorrei parlare.»
« A proposito di cosa?» Chiese Pansy notevolmente stupita. Non parlavano molto tra di loro. A scuola, Pansy doveva badare a quel gruppo di ochette che si ostinava a chiamare amiche nonostante le avessero dato più volte un motivo valido per farsi odiare.
« A proposito dello stupido narcisista.»
« Draco?» Chiese Pansy inclinando il capo, curiosa.
A quella risposta, Daphne scoppiò a ridere. Una risata cristallina che a Pansy fece venire i brividi e subito si rese conto dell’errore commesso.
« Greengrass, puoi anche smettere di ridere.» Replicò freddamente cercando di caricare il cognome della ragazza con più odio possibile.
« Dio, sembri una ragazzina innamorata, Parkinson. Ci manca poco che ti metta a sospirare.» Nonostante tutto, Daphne sembrava sorriderle ancora in modo sincero, ma Pansy non si fece intenerire. Vigilanza costante, Daphne è pur sempre una serpeverde, sembrava sussurrarle la sua vocina interiore.
« Se solo volessi lo potrei avere. » Replicò piccata la ragazza sistemandosi una ciocca di capelli neri dietro le orecchie con fare fintamente disinteressato.
« Lo so. Solo mi chiedo perché tu ti ostini a non volerlo. »
Fece per rispondere alla provocazione della bionda, ma notò in quel momento, fuori dal finestrino, Draco Malfoy che salutava i genitori.
« Sta arrivando, Greengrass. Il discorso finisce qui. Sono fatti miei e odio parlare della mia vita privata. Draco non fa per me e credo tu questo lo sappia bene.»
Con questa frase, Pansy chiuse il discorso e, incrociando le braccia al petto aspettò pazientemente che i loro compagni si degnassero di arrivare.

Il primo ad entrare fu Theodore Nott. Diede un’occhiata veloce a Pansy e capì che non tirava aria. Salutò Daphne con un rapido bacio sulla guancia e cominciarono a parlare del più e del meno facendo finta che Pansy non esistesse. Tiger e Goyle, che entrarono poco dopo, non furono tanto accorti. Fecero il loro ingresso in modo chiassoso e plateale. Salutarono con una pacca sulla spalla Pansy che consideravano ormai una compagna di bevute. Peccato che Pansy non avesse le loro capacità di ripresa e il mal di testa ricominciò a farsi sentire più potente che mai. Subito dopo, Zaini e Malfoy entrarono occupando gli ultimi posti rimasti liberi.
Pansy sorrise amaramente pensando all’orribile viaggio che l’aspettava.

 

*

 

Chiusa in quel bagno pensò solo che il giorno della sua rovina era stato quel primo settembre dello stesso anno, anche se ormai le sembrava un giorno tanto lontano. Sospirando si accese la sigaretta babbana che tanto bramava, subito seguita da Daphne che le sorrise apertamente. Ancora non si era abituata a quel sorriso. In passato si erano rivolte solo sguardi di circostanza correlati da sorrisini di scherno. Pansy aveva sempre odiato Daphne, ma non l’aveva mai voluto dare a vedere. Il motivo era uno soltanto: Draco Malfoy, il ragazzo che in quei tre mesi era diventato la sua rovina.
Millicent prese tra le dita tremanti per il freddo la sua sigaretta e l’accese anche lei.
Sapeva che l’amicizia con Daphne le sarebbe costata parecchio in termini di salute e reputazione. In tre mesi passati al fianco, come una amica, una confidente, un’alleata e una sostenitrice, era diventata diversa. Suo padre lo diceva sempre che Pansy era debole e facile da influenzare, ma a Pansy non gliene fregava niente. Lei voleva bene a Daphne e Daphne ricambiava anche se intimamente sapeva che Draco Malfoy era legato a doppio filo a Pansy.

 

*

 

Angolino infimo dell’autrice:

Hola.
Dopo una marea di ripensamenti ho deciso di scrivere e pubblicare questa storiella. E’ una Draco/Pansy, coppia che adoro moltissimo. Non so quanto sarà lunga e non so nemmeno se la porterò a termine, a dire il vero. In quest’ultimo periodo non mi sono dedicata molto alla scrittura per motivi personali, quindi mi trovo un po’ arrugginita, ma spero non si noti molto e spero anche di riprendere la mano (:
A proposito di eventuali altre coppie ho le idee molto confuse, ma spero di dare presto eventuali delucidazioni in merito.
Probabilmente, molto presto spero, questa storia sarà seguita da one shot in onore di Draco Malfoy u.u Okay, non ve ne frega nulla xD
Uh, dimenticavo, spero che i salti temporali siano stati resi in modo chiaro. Nel caso fatemi sapere tutto :D
Comunque spero vi piaccia, sinceramente.
Vi prego di farmi presente qualsiasi cosa non vi vada a genio e io ne terrò conto per i prossimi capitoli.
Molte grazie per l’attenzione (:

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Hyperviolet Pixie