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Autore: amimy    17/11/2008    3 recensioni
< Le mie lacrime sono amare, dolorose. Ogni goccia che scende dai miei occhi è un pezzo di me che cade sull'asfalto. E tu sei lì. Lei è abbracciata a te, mi guarda e sogghigna, stringendoti ancora di più a sè. Come fai a essere così cieco, come puoi non capire quanto sei stato importante per me? >
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kelsi Nielsen
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Come hai potuto farmi questo? Chi sei tu per fare a pezzi il mio cuore, per calpestare i miei sentimenti? Te ne stai lì, sotto il suo ombrello, mentre io mi bagno, e le mie lacrime diventano pioggia, si perdono sul suolo. Le mie lacrime sono amare, dolorose. Ogni goccia che scende dai miei occhi è un pezzo di me che cade sull'asfalto. E tu sei lì. Lei è abbracciata a te, mi guarda e sogghigna, stringendoti ancora di più a sè. Come fai a essere così cieco, come puoi non capire quanto sei stato importante per me? -Kelsi?- sento la voce di Amanda che mi chiama da dietro... no, non posso affrontarla, non posso arle vedere le lacrime che lentamente scendono sul mio viso. Ho i capelli incollati alla testa per colpa della pioggia, mi sento congelare, l'umidità mi penetra nelle ossa. Cosa faccio io lì, in piedi sotto la pioggia, a guardare Miriam che ti stringe a se, dall'altra parte della strada. Odio quella ragazza. Odio il modo in cui ti guarda, odio il fatto che ha cinque anni più di noi, odio i suoicapelli lunghi... non ho mai odiato nessuno tanto. No, non la odio così tanto... odio solo me stessa, Kelsi Nielsen, mi odio perchè non sono lei, mi odio perchè non sono riuscita a farmi avanti quando avrei dovuto. Sento Amanda che si avvicina. No, non ho intenzione di parlarle. Sento i miei piedi che si muovono, e corro. Corro come non ho mai corso in vita mia, corro come se la mia vita dipendesse da quello. Ma la mia vita non ha più importanza, la mia vita è finita nel momento in cui le braccia di Miriam si sono strette intorno al tuo corpo. Sento il suo sguardo sulla mia schiena, so che starà ridendo di me, e tu sghignazzando con lei. Ti sento che ridi, anche se la tua voce non arriva alle mie orecchie, lo sento dalle ferite che si stanno aprendo nel mio cuore. Come ho fatto a farmi ingannare da una come lei? Certo, quando l'abbiamo incontrata sembrava una ragazza spaesata e timida, una ragazza che era capitata alla Julliard dopo aver girato molte università in cerca di quella giusta per lei. Come ho fatto a essere così stupida, accidenti? Stupida, stupida, stupida... sento quella parola che mi risuona nelle orecchie, mi nvade ogni angolo del cervello. E intanto corro. Dov'è la mia casa? Quella città mi sembra più sconosciuta che mai, nonostante ci abito da mesi. Il mio appartamento non mi è mai sembrato tanto lontano.E poi, un'immagine mi riempie la mente: tu e lei...Eccolo! quello è il mio condiminio! Prendo le chiavi dalla borsa, le mani mi tremano. In qualche modo, infilo la chiave nella serratura, la porta si spalanca. Non tornerò a scuola, non posso se so che lì c'è Miriam. Non riuscirei a sopportare la sua vista, sapendo quello che avete fatto. Apro la porta del mio appartamento, al secondo piano. Le stanze mi sono estranee, vuote. Improvvisamente, sento le mie gambe diventare pesanti, di piombo. Mi vorrei sedere, ma so che non mi alzerei più. Poi, vedo la mia salvezza: la porta che da sul balcone. La spalanco, mi appoggio sulla ringhiera. Il metallo bagnato e freddo mi riporta per un momento alla lucidità. Cosa sto facendo? Ma il mio cuore continua a fare male, sento che si è aperta una ferita che nessuno potrà ricucire. Lentamente, metto i piedi sulla ringhiera. Non pensavo fosse così difficile. Per un momento mi chiedo se non sto commettendo l'errore più grande della mia vita. No, mi rispondo. La mia vita non esiste più. E mi lascio andare. La forza di gravità mi trascina giù, vorrei urlare, ma non serve. E' questione di un secondo, ma sembra durare anni. Nella mia mente ci sei solo tu. Ricordo quando suonavamo insieme, le canzoni che abbiamo composto insieme, la nostra prima volta. Avevi giurato di amarmi per sempre, e io ci credevo. Ci credevo davvero. Ma poi ti ho visto con lei. Vi ho visti baciarvi nel corridoio. E tu mi hai vista...e hai riso! Hai riso di me. Ma quando saprai cos'ho fatto per te, sarò io a ridere di te... Poi arriva finalmente il contatto col terreno. E' un attimo, poi tutto diventa nero e non sento più niente. << Addio Ryan Evans... >>


CORRIERE DEL MATTINO:
Tragedia avvenuta tra le strade della nostra cittadina. La diciannovenne Kelsi Nielsen è precipitata dal balcone del suo appartamento. Per fortuna le sue condizioni sono stabili. La polizia afferma:- Inagheremo, ma la nostra prima ipotesi è quella di un suicidio.--Non siamo riusciti a contattare la famiglia della ragazza, ma continueremo a tentare.- dicono poi. Ma gli amici di Kelsi amici sostengono che la giovane non avrebbe avuto motivo per tentare di togliersi la vita. La sua migliore amica Miriam racconta - Era una ragazza dolce, sensibile, con tanto entusiasmo... no, non è possibile che abbia tentato di uccidersi! Non c'era motivo...Buona fortuna Kelsi, noi ti aspettiamo...-Adesso la signorina Nielsen è in stato di coma all'ospedale S. Maria, tutti speriamo si riprenda presto. Vi terremo informati sugli sviluppi della vicenda.

   
 
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