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Autore: Cecily Jean Lovegood    06/01/2015    3 recensioni
La mia storia parla della fondazione di Hogwarts. Ho voluto approfondire questo aspetto su cui la storia di Harry Potter non si dilunga molto provando ad immaginare come sia avvenuta la nascita di questa leggendaria scuola di magia e qualche vicenda personale riguardante i quattro mitici fondatori.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tassorosso, Tosca Tassorosso
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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QUINDICESIMO CAPITOLO
UNA ROSA SCOMPARSA
 
Passarono alcuni mesi dopo la partenza del Barone, ma ancora non si avevano notizie sue o di Helena. Priscilla era molto in pena e non passava giorno senza che implorasse Tosca o Godric di darle qualche notizia, ma con loro enorme dispiacere, essi non furono in grado di dirle niente che la potesse consolare. Così ella continuò a consumarsi per l'angoscia e la preoccupazione. Nel frattempo, nelle foreste dell'Albania, il Barone si svegliò alcune ore dopo la sua morte sottoforma di fantasma. Si sentiva esausto, come se avesse corso per miglia. Ricordava di aver attraversato un tunnel lungo e buio e di esserne uscito frastornato, poi era crollato a terra e non aveva visto più nulla finché non si era ridestato come fantasma. I suoi movimenti ora erano più leggeri, poteva volare, passare attraverso le cose e il movimento non lo stancava, perché non aveva un corpo da portarsi dietro. Poi si volse a guardare il prato e fu allora che vide il suo stesso corpo disteso accanto a quello di Helena. Gli fece una certa impressione vedersi lì disteso sull'erba, ma dopo un attimo di stupore la disperazione e l'orrore lo assalirono. Non era riuscito a riportare indietro Helena. Non solo. L'aveva uccisa. Doveva tornare immediatamente a Hogwarts per dirlo a Priscilla. Viaggiò ininterrottamente per giorni e una mattina giunse al castello, che si ergeva glorioso sulla cima dell'altopiano. Aveva desiderato di varcare quella soglia tenendo Helena per mano per ricondurla da sua madre, invece la varco sottoforma di fantasma, trascinando della catene che aveva deciso di portare come atto di costrizione e per dire a Priscilla  che sua figlia era morta. Odiandosi per il suo fallimento entrò al castello e chiese di Priscilla. Fu accompagnato nella sua camera, dove ella giaceva più pallida e magra di come Patrick l'aveva vista l'ultima volta. Priscilla alla vista del Barone sussulto, pensando che fosse finalmente tornato insieme alla figlia mettendo fine alle sue angosce, ma quando lo vide solo e per di più fantasma trasali. "Patrick! Cos'è accaduto, come sei morto? E come mai Helena non è con te?!"
"Priscilla, mia cara, preferirei morire un'altra volta piuttosto che darvi questa notizia, perche ciò che ho da dirvi mi provoca un dolore che forse è inferiore solo al vostro." Queste parole tolsero il poco colore che era comparso sul viso di Priscilla all vista del Barone. Patrick riprese: "Helena è morta, io stesso l'ho uccisa in un accesso d'ira dopo che lei aveva rifiutato di tornare qui con me. So che non potrete mai perdonarmi, ma sappiate che il rimorso per ciò che ho fatto mi perseguitera in eterno. Priscilla assimilo l'agghiacciante verità, Helena era morta, Priscilla non l'avrebbe mai più rivista e soprattutto Helena non si era mai pentita di ciò che aveva fatto. L'atrocità di queste considerazioni la assali e il suo cuore debole e malato non riuscì a sopportarla. Accadde in un attimo. La vita di Priscilla abbandonò il suo corpo, la sua anima volò via lasciandosi dietro la sua figura esile e pallida,che aveva conservato una bellezza velata dalla sofferenza. I capelli ormai grigi erano sparsi sul cuscino e gli occhi un tempo così pieni di vita e di luce fissavano il soffitto di una stanza che non potevano più vedere. Patrick si accorse che Priscilla non era più lì con lui, se ne era andata in quel luogo dove lui non aveva osato avventurarsi, in quel viaggio misterioso che era la morte.
In quel momento Godric si trovava nell'ala nord del castello. Si stava dirigendo verso l'aula in cui avrebbe dovuto tenere la sua lezione. Non sapeva dell'arrivo di Patrick al castello, né della sorte di Helena, sua figlia. Accadde qualcosa di strano, fu come se il suo cuore avesse avuto un sussulto. Ad un tratto, desidero una cosa a cui non aveva pensato per anni: aveva voglia di dare un bacio a Priscilla . Ma perché mai avrebbe dovuto baciare Priscilla? Ovvio, perché era sua moglie! Come poteva essere sua moglie? da anni si rivolgevano la parola solo per ragioni professionali! Piano piano la verità e i ricordi cominciarono a riaffiorare dal mare dell'oblio, la bella fanciulla che aveva visto a Godric's Hollow, la dichiarazione al chiaro di luna, il matrimonio, la loro prima notte di nozze, la nascita di Helena, tutto. E insieme ai ricordi tornarono anche le emozioni. Tutte le sensazioni che aveva provato in compagnia di Priscilla, la gioia nel vederla, l'orgoglio di avere vicino una donna come lei, il desiderio del suo corpo, la sua mancanza quando lei non c'era.. Tutto. Tutto cancellato, sepolto da un incantesimo, ma perché? Godric infine ricordò anche quello, ricordò la sera in cui aveva portato Blanche nella stanza delle necessità e l'aveva baciata. Rammento lo sguardo pieno di delusione di Priscilla e fu quello sguardo a ferirlo più di tutto il resto. Priscilla. Non aveva mai smesso di amarla. Poi penso a sua figlia Helena e ricordò che era fuggita. Ma come, era fuggita e lui, suo padre non era l'aveva nemmeno cercata? Ma certo, aveva dimenticato anche quello, di essere suo padre.  La rivide da piccola, appena nata quando sembrava una ranocchietta, ricordò come aveva giocato con lei e come le aveva insegnato le sue prime magie. Ricordo l'orgoglio che provava nel guardarla, ma da un certo punto in poi piu nulla. Ma se tutte quelle emozioni, quei ricordi ritornavano così improvvisamente, significava che in fondo non se ne erano mai andate, erano rimaste lì,  sepolte da qualcosa, qualcosa che poteva essere solo un potente incantesimo. E chi poteva averlo scagliato se non Priscilla? A quel punto la verità si fece strada nella mente di Godric e apparve chiara, inesorabile. Quella notte terribile, in cui Priscilla aveva scoperto il suo tradimento, aveva cancellato la memoria di tutti, in modo che nessuno ricordasse più che Godric, il traditore, era suo marito, così da non dover sostenere la vergogna di essere stata tradita. Che eleganza, che classe, solo Priscilla avrebbe potuto fare una cosa del genere. Mai come in quel momento Godric amò Priscilla e odio se stesso sentendosi infinitamente inferiore a quella donna straordinaria che aveva sacrificato ala propria felicità per l'onore e la dignità. Infine giunse ad un altra, terrificante verità, se l'incantesimo aveva resistito per tutti quegli anni il fatto che ora si fosse spezzato poteva significare solo una cosa... "no, non può essere" si disse. In preda ad un'angoscia divorante si precipitò nella stanza di sua moglie e la vide. La vide distesa sul letto con gli occhi vitrei e la pelle fredda, inevitabilmente morta. Si gettò ai piedi del letto ignorando il Barone che mestamente piangeva fluttuando accanto al letto. Pianse disperatamente tutte le sue lacrime, fino a che non si rese conto della presenza del Barone e, sapendo che era stato mandato alla ricerca di Helena, gliene chiese notizie. Il Barone gli ripeté a malincuore la storia che aveva rappresentato il colpo fatale per Priscilla, al che, a Godric sembrò che la sua esistenza avesse perso qualsiasi significato. Per il resto della giornata Godric non si mosse dal letto di Priscilla, incapace di fare qualsiasi cosa. Fu il Barone a diffondere la notizia nel castello.
Quella mattina Helena fluttuava nella sua foresta albanese anch'ella sottoforma di fantasma, quando ad un tratto sentì un sussulto nel petto, dove prima c'era stato il suo cuore. Le sensazioni che provò furono le stesse che aveva avvertito Godric, i ricordi che a poco a poco riaffioravano, fino alla consapevolezza della verità, che Godric era suo padre e sua madre per qualche ragione aveva voluto farglielo dimenticare. A differenza di Godric, però, ella non poteva conoscere il motivo per cui sua madre le aveva fatto dimenticare la sua paternità e fu questo motivo che la spinse a fare finalmente ritorno a casa sua, a Hogwarts. Ma prima di tornare nascose il diadema di Ravenclaw nel cavo di un albero lì vicino. Viaggiò ininterrottamente e in brevissimo tempo giunse a Hogwarts. Si recò immediatamente nella stanza della madre, ignorando tutti coloro che sussultavano al suo passaggio e la chiamavano per chiederle notizie di lei. Giunta nella stanza di Priscilla si precipitò al cospetto della madre e pianse. Si rese conto in quel momento di quanto avesse sbagliato a non tornare da sua madre, rimpianse di non averle parlato, rimpianse tutti i momenti che avrebbe potuto trascorrere con lei e che invece aveva speso nella foresta a riflettere sulla sua inadeguatezza e la sua rabbia verso la madre. La disperazione la invase. Suo padre cercò di consolarla, le disse la verità sul perché Priscilla le aveva fatto dimenticare l'identità di suo padre. Con grande meraviglia di Godric, Helena non sembrò adirarsi molto per ciò che lui aveva fatto e quando Godric gliene chiese il motivo, ella rispose che non aveva sbagliato più di quanto avesse fatto lei. Il funerale di Priscilla venne celebrato qualche giorno dopo nella Sala Grande e ad esso presero parte le personalità più importanti della comunità magica. La funzione stava giungendo al termine quando, dal portone di quercia, fece il suo ingresso l'ultima persona che chiunque si sarebbe aspettato di vedere: Salazar Slytherin. Al suo passaggio la folla trattenne il respiro, Godric si irrigidi, Tosca spalancò gli occhi. Salazar percorse il corridoio fra i tavoli e depose un fiore sulla bara di Priscilla. Era una rosa, di quelle che a Priscilla piacevano tanto. Fece questo gesto, poi voltò le spalle e se ne andò, questa volta per sempre.
 
   
 
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