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Autore: LadyMikaelson    06/01/2015    0 recensioni
"You are Literally the best person l've ever known.And for me to think that I'd change you give me way too much credit and you not nearly enough.You are the best influence on me. I need you. You are the good.And i need a little good in my life.'Cause withoutit there's anawfull lot of darkness." Cit. Damon Salvatore 5x12
Storia ambientata sia a Mystic Falls e New Orleans.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena, Katherine/Stefan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Markos.
 
Pov. Damon
 
Mi sentì scuotere più volte,dico qualcosa di incomprensibile e poi sento un polso delicato appoggiarsi sulla mia bocca e del liquido denso e caldo scendermi giù per la gola,presi bene quel polso con una mano con debolezza e poi morsi il polso sentendo la vittima sussultare e bevo un bel sorso giusto un po’ per rimettermi in forze. Apro gli occhi e davanti a me c’era una ragazza soggiogata dal mio migliore amico mi guardai intorno il locale era mezzo distrutto quei vampiri ci avevano preso alla sprovvista,guardai la mia ferita procurata da un paletto strano non come a quelli che sanno fare tutti e feci una smorfia notando che non era ancora guarita del tutto avevano usato una massiccia dose di verbena a quanto pare.
Ric mi aiutò ad alzarmi e disse che aveva fatto tutto uscimmo dal locale ancora confuso di quella lotta di poche ore prima,entrai in macchina lasciando che il mio migliore amico guidasse la mia amata macchina e mi rilassai sul sedile sapevo benissimo e non avevo dubbi di chi fosse l’artefice di quella lotta,ovviamente Celine,sapevo troppe cose di lei,cose che nessuno sapeva ogni sua debolezza,ogni suo desiderio e ogni sua voglia di essere superiori a tutti e se avrei ostacolato i suoi piani mi avrebbe fatto uccidere in un batter d’occhio e anche di questo non potevo aver nessun dubbio.
Apro il cassetto dove di solito tenevo il libretto della macchina e alcuni dischi dei miei cantanti preferiti o che in quel periodo mi piacevano,davanti hai miei occhi trovai un disco che aveva messo Elena in un altro piccolo viaggetto di pochi giorni che avevamo fatto l’estate scorsa,mi ricordai perfettamente come avevo reagito sentendo quelle voci e non un suono elettrico di una chitarra che mi faceva risvegliare anche se ero un vampiro. Ma detestavo le canzoni lente.

Flash Back.
 
Luglio,California,2013.
 
Guidavo rilassato per l’autostrada mentre Elena cercava qualcosa dentro una sua borsa piena di dischi,immaginai poco dopo la senti esclamare un “trovato” la guardai con la coda dell’occhio mentre lei sorrideva come una bambina che aveva fatto qualcosa di stupendo da condividere con i propri genitori e amici mentre diceva che mi avrebbe fatto innamorare di un gruppo italiano di cui non sapevo nemmeno l’esistenza. Avevo troppi problemi per salvare Mystic Falls la cittadina attira guai invece di sentire nuovi talenti emergere anche se avrei preferito quello,ma vabbè purtroppo la mia vita in questo secolo sarebbe andata cosi anche se sperai che non ci fossero problemi per un bel po’.
Perso nei pensieri sentì una voce che cantava in inglese una canzone troppo lenta per i miei gusti,la guardai rallentando un po’.
 
Io: no Elena ti prego sai che io odio le canzoni cosi lente e romantiche..
Elena: non è ne lenta ne romantica beh si quello si ma ti prego ascoltala –mi fece gli occhi dolci- è la nostra canzone sembra che parli di noi!
 
La guardai e poi sospirai accettando di sentire la canzone guidai tranquillo sentendo la canzone notando man mano che passavano i minuti,ascoltando meglio il testo come la mia fidanzata mi aveva proposto che assomigliava davvero alla nostra storia.”
 
Rimasi bloccato con il disco in mano notando solo in quel momento di essere arrivato a casa,rimisi il disco dov’era e scesi dalla macchina avviandomi verso la porta d’ingresso Ric mi segui pensieroso guardando ancora quel paletto,non appena sarei entrato in casa dopo aver bevuto il mio bicchiere di Bourbon con del ghiaccio sarei andato nella mia stanza avrei fatto un bel bagno,sorseggiando il mio alcolico preferito. Mentre il mio miglior amico e mio fratello discutevano sul quel paletto strambo.
Apro la porta di casa mia entrando tranquillo arrivando in salotto mi bloccai di colpo trovandomi davanti a me Elena vicino a mio fratello e una ragazza davanti a loro con i capelli mori con i boccoli lunghi,dopo poco la ragazza si girò sorridendomi. Katherine? Ma non era morta? E’ proprio vero quando dicono che la gente cattiva non muore mai,dovevo segnarla questa.
 
Io: e voi cosa ci fate qui? ‘Ste Doppelganger mi escono anche dalle orecchie fra poco.
 
Dissi freddo mentre Elena apri la bocca per dirmi qualcosa e sussultò abbassando subito lo sguardo il mio migliore amico mi diede una pacca sulla spalla guardandomi un po’ storto,per quella offesa che avevo appena detto ma ero davvero stanco.
 
Katherine: beh come ho già detto a Stefan e a Elena vi devo parlare di una cosa molto importante manca solo Bon Bon.
 
Disse Katherine accasciandosi sul mio divano,la guardai storto e poi guardai il mio fratellino aspettando che dicesse qualcosa ma alzò le spalle facendomi segno di non sapere nulla mi tolsi il giubbotto di pelle buttandolo da qualche parte e andai a farmi un bicchiere di bourbon bevendolo tutto d’un fiato come se fosse acqua.
A quanto pare Damon,scordati la tua serata rilassante. Pensai versandomi un altro bicchiere di bourbon sperando che Bonnie arrivasse presto.
 
Pov. Elena
 
Erano passate delle ore da quando Katherine aveva fatto la sua comparsa e lasciandoci come sempre senza parole se non fosse per Stefan le avrei già staccato la testa da un pezzo,nel frattempo provava a chiamare Damon non ottenendo nemmeno una risposta.
Quello che sapevamo era che ci doveva dire una cosa molto importante e che ben presto ci sarebbe stato un nuovo male a Mystic Falls ma io non le credevo,era una bugiarda manipolatrice mi aveva rubato il mio corpo e per un momento anche la mia vita non riuscivo a sopportare la sua presenza ero cosi felice che lei fosse morta. Ma in qualche modo Katherine torna sempre in linea.
Ad un tratto entrarono sia Ric che Damon che quest’ultimo aveva la maglia sporca di sangue mi alzai quasi subito in piedi con la voglia di correre da lui a chiedergli cosa fosse successo ma poi mi bloccai ricordandomi le parole che mi aveva detto qualche giorno prima,fece un a battuta per noi Doppelganger ovvero con me e Katherine il mio cuore sembrava sprofondare nel vuoto morendo una volta i miei occhi bruciavano le lacrime battevano per uscire dai miei occhi mostrando di nuovo la mia debolezza davanti a Damon e davanti la mia peggior nemica,che in quel momento mi stava fissando con uno strano sguardo ma per me stava godendo di quello che ci aveva fatto.
Mi misi seduta con lo sguardo a terra mentre Ric mi dava una pacca sulla spalla e aspettavamo l’arrivo di Bonnie non vedevo l’ora che fosse li,gli sorrisi debolmente e poi guardai Damon con la coda dell’occhio mentre in quei pochi minuti era arrivato a casa si era già bevuto 5 bicchieri di Bourbon,si spostò dal piccolo tavolino con il suo bicchiere mezzo vuoto in mano andando verso la finestra guardando la notte stellata.
Mi girai un attimo guardando Stefan che fissava Katherine lei ricambiava per un attimo il suo sguardo,sapevo che quando Katherine era diventata un umana lui si era affezionato di nuovo a lei aiutandola di giorno in giorno dentro di me sospettavo che lui l’amasse ancora,ad un tratto senti lo sguardo di Damon addosso l’imbarazzo salì sentendo il mio viso da non morta bruciare come non mai mi alzai di scatto sussurrando a Stefan che sarei uscita un attimo fuori a prendere un po’ d’aria.
Esco dal pensionato e abbatto la porta alle mie spalle godendomi l’aria fresca della notte che mi svegliava e pungeva sui miei occhi che bruciava e trattenevano a stento le lacrime,sospirai e alzai per un attimo gli occhi al cielo pensando di non riuscire a sopportare tutto ciò se c’era una nuova minaccia qui a Mystic Falls come facevo a stare senza Damon al mio fianco?
Come facevo a stare in questa casa senza impazzire dal dolore?
Stavo sopportando troppo in quelle ore durante mentre stavo ripassando con Stefan la mia mente era altrove adesso c’è solo qualcuno nei miei pensieri: Damon. Non riuscivo nemmeno a pensare cosa voleva quella stronza manipolatrice di nuovo,lui era nei pensieri in ogni momento anche al college se parlavano di qualcosa d’amore io mandavo tutto su di lui non potevo farcela cosi era troppo,mi accasciai a terra contro una colonna abbandonandomi alle lacrime in silenzio cercando di scaricare un po’ la tensione e il peso sul petto che mi aveva invaso quando Damon era rientrato in casa sua.
Senti la presenza di qualcuno mi alzai di nuovo di scatto asciugandomi gli occhi cercando di tornare me stessa cercando di nascondere i miei occhi rossi e stanchi dal pianto,presi una trousse piccolissima che mi aveva regalato Caroline per i momenti necessari,beh per una volta aveva ragione mi misi un po’ di fondotinta in modo di nascondere ogni traccia del mio dolore e quando senti dei passi nascosi di nuovo tutto sorridendo alla mia migliore amica e corsi ad abbracciarla forte.
 
Bonnie: di nuovo con quel trucco di Caroline?
Io: mh sono cosi prevedibile? –dissi borbottando mentre mi stringeva- Comunque si..
Bonnie: Elena ho visto la macchina di Damon e ho collegato i fatti lui ha detto qualcosa del suo modo di essere stronzo e tu sei scappata fuori scoppiando
Io: mh diciamo..
Bonnie: ma dimmi.. Katherine è li dentro in carne e ossa?
Io: si non si sa ancora il motivo ma è viva e vegeta
Bonnie: avevo visto che era andata in un posto sperduto e non dentro l’altro lato ma.. –disse pensando.- Non so come ha fatto a tornare..
Io: nemmeno io forse nemmeno il diavolo la voleva.
Bonnie: infatti entriamo cosi scopriamo cosa è venuta a fare qui.
Io: si andiamo

Dissi stancandomi dalle braccia della mia migliore amica sorridendogli a malapena,respirai profondamente e poi entrammo di nuovo in casa e Bonnie salutò tutti ci sedemmo vicino mentre Damon veniva verso il salone mettendosi davanti al camino guardando Katherine con un aria da mezzo omicida,ma nessuno disse nulla fino a quando dopo tempo Stefan riprese la parola.
 
Stefan: allora Katherine hai detto a me e Elena che c’è una nuova “minaccia” che colpirà Mystic Falls. –La guardò.- Vuoi dirci tutto?
Damon: ma tanto sarà un'altra cavolata che si inventa.
Katherine: cavolata? Davvero Damon? Per adesso è grazie a me che Elena è ancora viva che il sangue dei Doppelganger non è “puro” grazie al tuo amico Enzo che ha ucciso una strega e successivamente il Doppelganger di Stefan. Ma comunque tornando a noi una strega molto potente di nome Shila mi ha fatto ritornare in vita dicendo che io sono l’unica speranza che l’equilibrio non ritorni in questo mondo o qualcosa del genere.
Io: cosa stai dicendo?
Katherine: Elena sto dicendo che la minaccia che è qui che è uscita dal corpo di Bonnie,non è come Klaus lui ha l’oscurità dentro ed ha voglia di vendetta..
Bonnie: lui chi è?
Katherine: è Markos il primo viaggiatore,ma è meglio che vi racconti la sua storia dall’inizio.
 
Disse guardandoci ad uno a uno anche lo sguardo di Damon si fece preoccupato e un po’ curioso si alzò e si mise davanti a noi cominciando a raccontare ogni cosa.
 
Katherine: Markos era nato 2000 anni fa nell’antica Grecia quando nacquero i primi Doppelganger,ovvero Silas e Amara ma ancora non erano attratti l’uno dall’altra erano persone normali che vivevano la loro vita. Markos era innamorato di una potente strega bellissima ovvero Qetsiyah..
Stefan: Tessa..?
Katherine: si proprio lei. –dissi e ritornai subito al mio racconto detto con le stesse parole di Shila.- Lui voleva sposarla per far si che il loro potere durasse a lungo,in quel tempo non c’era ancora odio tra streghe e viaggiatori ognuno aveva i loro poteri e andavano d’accordo come se fosse una cosa naturale.. Fino a quando Qetsiyah conobbe Silas innamorandosi perdutamente cosi annullò il fidanzamento con Markos passarono dei mesi e lei viveva la sua storia d’amore fino a quando lui pianificò la sua vendetta facendo che Amara e Silas si innamorarono che lui non aveva occhi per nessuno facendo in modo che Qetsiyah soffrisse come aveva sofferto lui quando lei era corsa tra le braccia del Doppelganger. Dopo 500 anni delle streghe uccisero Markos scoprendo ogni cosa che aveva fatto alla loro antenata e decisero che ogni Viaggiatore non avrebbe mai avuto una casa lui prima che morisse urlò:”Un giorno tornerò,e quando tornerò vi giuro che porterò l’equilibrio senza nessun essere sopranaturale al mondo”. –Fece una pausa guardandoci.- A quanto pare quel giorno è arrivato.
 
Rimanemmo tutti in silenzio e anche spiazzati da quello che ci aveva appena raccontato infondo non avevamo conosciuto bene Tessa per conoscere tutta la storia della sua vita,guardai per un attimo Bonnie notando che era sbiancata man mano che aveva sentito il nome “Markos” ad un tratto era diventa come se non fosse nella stanza insieme a noi forse era proprio questo che mi aveva detto questa mattina a lezione?
Mi portai una mano fra i capelli pensando di trovare una soluzione o almeno cercare di credere a Katherine per una volta come per il nostro primo incontro non aveva avuto torto con Klaus che mi voleva ma poi? Come potevo adesso dopo quello che mi aveva fatto?
Certo,eravamo nemiche ma rubare il corpo e una vita ad una persona,era veramente una cosa grossa.
 
Pov. Katherine
 
Dopo aver detto la vera storia tra Markos e Qetsiyah rimassero per un bel po’ in silenzio guardai i sguardi dei presenti specialmente quello di Bonnie che era sbiancato,di certo essendo l’Ancora aveva sentito quel nome e anche in questo Shila aveva ragione,sapeva di tutto e di tutti anche che non mi avrebbe ucciso.. Beh in questo avevo ancora qualche dubbio ma per adesso ero ancora in carne d’ossa infondo se Elena e Stefan fossero stati ancora vivi e con il loro sangue che circolava sarebbe stato solo grazie a me.
 
Damon: e quindi? Peccato che la cara streghetta si è suicidata proprio in questo salotto vicino al tavolino. –Dice tranquillo.- Quindi ritornasse all’altro lato.
Io: Damon non sto scherzando è una cosa seria non centra la vendetta di amore verso Qetsiyah lui ha sempre odiato noi esseri sopranaturali.
Stefan: come sai tutte queste cose?
Io: me lo ha detto la strega che mi ha fatto ritornare in vita. –Guardai Stefan e poi guardai Alaric.- E ha fatto ritornare in vita anche Alaric.
Bonnie: quindi Markos cosa vuole?
Io: vuole il sangue di Stefan e Elena siccome loro almeno i Viaggiatori presumano che loro siano gli ultimi Doppelganger il loro sangue è puro anche se non è cosi.. La Congrega di streghe dove fanno parte anche Liv e Luke proteggono da secoli noi Doppelganger infatti l’ultimo Doppelganger di Stefan lo ha ucciso Enzo. –Dico guardando Damon e poi guardo i presenti.- Ma per fortuna Shila mi ha fatto ritornare indietro con un incantesimo in modo che loro non sanno della mia presenza.
Elena: è assurdo tutto ciò.
Io: no Elena non è tutto assurdo è la pura verità presumo che hai già avuto le famosi “visioni”.
 
Dissi facendo le virgolette e mi alzai dal divano guardando meglio la mia Doppelganger che sbiancava sorrisi tra me e me ora era meglio aggiungere il fatto che preferivo di più da tutta questa enorme storia,con la coda dell’occhio guardai Damon che era quasi innervosito dalla storia delle visioni.
 
Io: bene tranquilli non è Stefan che lei ha sognato.
Alaric: che intendi dire?
Io: era Tom Avery il vero Doppelganger destinato a Elena non è Stefan ma il defunto Tom. –dissi facendo una piccola pausa.- Amara era destinata a Silas come ben sapete.. Io ero o sono non lo so nemmeno più io destinata a Stefan..
 
Dissi e quest’ultimo alzò lo sguardo verso di me con gli occhi pieni di sorpresa,sapendo tutto ciò l’amore che la mia doppelganger con l’uomo che amo era stato tutto reale non una cosa che ci univa dal sangue,un attrazione nonostante tutto io lo amavo lo stesso per ogni sua scelta,sapendo bene che questo non lo pensava Katherine ma l’altra parte di me che era ingenua e si innamorava facilmente.
Ritornai seduta mentre il silenzio era sceso di nuovo in quella stanza giocai con un po’ di nervoso che non ne capivo il motivo con una ciocca dei miei capelli,sentendo lo sguardo di Elena che mi fissava la guardai anche io,non lo distolse nemmeno per mezzo secondo ma non gli avrei chiesto scusa per quello che avevo fatto sapevo benissimo ciò che stava per immaginare e che se fosse stato per lei mi avrebbe ucciso anche adesso in questo preciso momento,si alzò e un mio allarme cominciò a suonare ma prese a camminare nervosamente avanti e indietro distolsi lo sguardo verso il cammino ormai spento per il caldo che stava arrivando nella piccola cittadina.
Dopo attimi di attesa e Elena che camminava sempre di più avanti e indietro esclamò qualcosa alzai un sopracciglio guardandola di nuovo mentre tutti giravano lo sguardo dal pavimento verso di lei.
 
Elena: bene ci sono ho trovato una soluzione!
Alaric: quale?
Elena: Laurel ci può aiutare lei ha scoperto ciò che mi ha fatto Katherine e se non fosse stato per lei forse non sarei mai tornata. –disse guardandomi storto.- E siccome io di lei non mi fido.
Io: ahah no davvero? Vuoi chiedere a Laurel se ti aiuta a sconfiggere Markos o se è tutto vero? Povera ingenua,se ha detto tutto l’imbroglio era solo perché io dentro di te il tuo sangue non era puro.
Elena: e devo credere a te? O meglio fidarmi di te dopo tutto quello che mi hai fatto?!
Io: non devi fidarmi di me ma di Shila fai conto che io sono la sua porta voce guarda che se avrei potuto sarei davvero felice che la tua faccia da ingenua non sarebbe più su questo mondo.
Elena: mi fido di Laurel mi dispiace per te.
Io: ahah ma tu davvero non la conosci a Laurel lei è molto più stronza e manipolatrice di me è più crudele di Klaus fa la faccia da angelo ma in realtà è il diavolo in persona.
Elena: ha salvato anche me e Damon dal virus al quale tu non contenta mi hai iniettato.
 
Feci una piccola risata sbattendo le mani sulle mie gambe e poi alzarmi dal divano scuotendo la testa e poi mi girai verso di Elena guardandola dritto nei occhi come poteva essere cosi ingenua? Laurel era molto più crudele di me quando aiuta qualcuno non lo fa per beneficenza ma ha sempre un suo torna conto,vedendoli mi veniva pena per loro come potevano essere ingenui tutti? Laurel buona? Allora si che fossi diventata una santa con dei principi peggio di Elijah,io fosse ero cattiva e crudele ma non quanto lei,lei superava ogni cosi.
Sospirai cercando di calmare il tono della mia voce ignorando ogni tipo di odio.
 
Io: se vi ha salvato è stato solo perché ha uno scopo e il suo scopo è Markos.
Damon: come mai ne sei cosi sicura?
Io: perché la conosco più di voi.. –feci una pausa.- So di cosa è capace se si tratta di Markos.
Stefan: che intendi dire Katherine?
Io: Laurel non è buona non lo è mai stata lei ama Markos –li guardo- non gli importa di niente e di nessuno si sacrificò per riaverlo in vita per trovare il tuo Doppelganger Stefan e poi volevano farmi morire avevo solo 14 anni.. Mio padre si rifiutò e lei mi ha rovinato la vita,non aiuta mai nessuno dopo lei vuole sempre un torna conto. Quindi non vi fidate di lei perché io ho rubato il tuo corpo Elena e non ti chiederò scusa per questo. -Girai lo sguardo verso di lei.-  Ma lei ti vuole morta vuole ogni goccia di sangue per riavere Markos e non si fermerà fino a quando non lo avrà.
 
Dissi seria ricordandomi vari avvenimenti di quando lei mi aveva rovinato la vita,forse a quest’ora non sarei stata una vampira distolgo ogni pensiero lontano richiudendolo in un cassetto.

Io: lei è peggio di Klaus.
Elena: lei mi disse che uccisi il suo “vero amore” quindi anche tu sei peggio di Klaus.
Io: si Elena ma Sebastian mi sarà grato che lo ucciso. Non era lui in quel momento.
Bonnie: che intendi dire Katherine?
Io: era Markos quando lo incontrai la prima volta era strano conoscevo il vero Sebastian ed quando gli domandai una cosa che sapevamo entrambi lui non seppe rispondermi cosi mi mangiai la foglia che qualcuno era entrato nel suo corpo. Non so come avevano fatto ma per un bel po’ di anni quasi mezzo secolo erano riusciti a far entrare Markos in quel corpo.
Bonnie: fino a trovare l’Ancora per riavere il suo corpo indietro..
Io: esatto Bon Bon io ora devo andare –li guardai poi mi fermai su Bonnie.- credo che io e te dobbiamo fare una chiacchierata da soli me lo ha chiesto Shila..
Bonnie: va bene mandami un messaggio dove dobbiamo incontrarci.
 
Annuisco e salutai i presenti uscendo dal pensionato chiamando direttamente Shila dicendole che tutto era andato secondo i piani e non mi credevano molto cosi gli avevo lasciato un po’ il tempo di riflettere e che nel pomeriggio avrei parlato con Bonnie.
 
Pov. Damon
 
Appena sentimmo la presenza di Katherine scomparire tutti ci guardammo io presi un altro bicchiere di bourbon bevendo tutto in un sorso,evitando difficilmente lo sguardo di Elena che sentivo addosso avrei voluto guardarla prenderla e baciarla davanti a tutti ma era per il suo bene.
Ora avevo la conferma se davvero Katherine aveva ragione lei era destinata a Stefan ma io non le credevo sapevo che sia mio fratello che Elena stavano avendo visioni su un loro “futuro umano” insieme quasi che lo stavano mettendo sotto in pieno giorno ma io non avrei potuto fare nulla.
Lei anche se era la mia vita non sarebbe mai stata del tutto mia.
Quel triangolo ci sarebbe stato sempre.
Ma in un momento mi venne in mente Celine e i vampiri di ieri notte che avevano attaccato sia me che Alaric che ormai era un vampiro originale senza dire nulla salgo di sopra togliendomi la maglia ormai rovinata per colpa di quel paletto,misi una camicia nera e dei nuovi pantaloni puliti e non pieni di sangue polvere mischiata col fango purtroppo prima non ne ho avuto mi sistemo i capelli e quando scendo di nuovo giù tutti stavano parlando della questione “Markos,Laurel e Katherine”,mi avvicinai di nuovo al mio bicchiere bevendo un altro sorso di bourbon quando sarei stato con Celine ne avrei avuto bisogno se non fosse stata lei ad uccidermi mi girai per un attimo verso di Elena che diceva di non fidarsi della sua Doppelganger cattiva sorrisi dolcemente osservando ogni angolo del suo viso,mi mancava.. Mi mancava dimostrare il suo amore per lei,chiamarla di notte amore quando dormiva mi mancava ogni cosa di lei,quando si accorse di me distolsi lo sguardo guardando Bonnie per un momento senti lo sguardo di mio fratello addosso ma ignorai anche lui.

Bonnie: sentite so che Katherine non è una santa ma mia nonna dice di fidarci di Shila infondo una verità l’ha detta. –Fece una pausa.- Non vi ho detto nulla anzi ti avevo accennato qualcosa ieri Elena penso che qualcuno non so come abbia fatto ma è uscito.. –Ci guardò a tutti.- E sono sicura che sia Markos.
Io: beh Katherine Pierce non è mai stata una santa ma sono d’accordo con Bonnie infondo quella Laurel non mi è mai piaciuta davvero. –Dico esprimendo il mio parere e poi aggiunsi.- Scusate ma ora devo andare da una carissima persona che ieri notte ha scagliato a me e Rick non so quanti vampiri
Stefan: cosa?
Io: ti spiegherà Rick.
Alaric: vuoi che venga con te?
Io: nono me la cavo da solo so come prenderla
 
Dissi e anche non volendo lanciai una frecciatina ad Elena le diedi uno sguardo veloce poi esco fuori dalla stanza entrando in macchina partendo velocemente e mi dirigo verso il comune di Mystic Falls,parcheggiai la mia macchina quando incontrai Liz che stava uscendo dall’enorme edificio le chiesi se il sindaco fosse dentro ma non gli diedi il particolare per cui la volevo vedere,mi guardò un po’ strano e poi disse di si ma avrei dovuto aspettare un bel po’ annuisco e la ringraziai sorridendogli salendo di sopra.
Ad ogni scalino era un passo dalla mia futura morte? Celine si sarebbe di certo vendicata ora che ero venuto da solo nella sua “tana” infondo ero come un topolino quando esce per prendere il suo pezzo di formaggio entrando definitivamente nella trappola che gli avevano preparato ma prima che sarebbe successo avrei voluto parlare con lei. Beh almeno ci avrei provato,quando arrivai le sedie erano tutte vuote mi concentrai meglio sentendo le voci mentre parlavano con qualcuno che fosse del consiglio di Mystic Falls o almeno quelli nuovi le domandavano se fosse davvero in grado di essere un sindaco e di proteggere i cittadini da ogni forza malvagia ma questa città era una calamita da ogni male ad un tratto usci la sua segretaria chiedendomi se avevo un appuntamento mi alzai soggiogandola di dire al sindaco che Damon Salvatore era qui lei annui un po’ incantata dai miei occhi poi le sorrisi ritornando a sedere mentre lei prendeva delle tazze con del caffè correndo subito dentro.
Presi il mio telefono notando ogni chiamata di mio fratello e lo sfondo mio e di Elena quando eravamo andati al mare avevano tutti ragione non sapevo per quanto avrei durato la mia falsa del “non voglio più vederti,ne toccarti ne parlarti ecc” perfino Enzo mi aveva detto di rimettere la mia testa da innamorato apposto perché cosi non gli piacevo per nulla infondo non riuscivo più a comprendere nessuno e la rabbia cresceva di nuovo sapevo bene perché mi sentivo in colpa per Enzo anche se lui era vivo,anche se gi avevo ucciso la donna che amava ma lui mi disse che non c’erano problemi gli dovevo per caso credere?
Posai di nuovo il mio telefono nella tasca del mio pantalone dovevo smetterla di pensare in quel momento anche se era vero che questo “Markos” voleva farle del male mi impediva di non preoccuparmi per lei,sbuffai tamburellando le dita sui braccioli della sedia guardando dritto la porta senti la voce tremolante della segretaria che diceva a Celine che io ero fuori che l’aspettavo per un incontro senza un appuntamento sulla sua gente piena lei rispose che lo aveva in privato,lo sapevo che non si sarebbe lasciata sfuggire un motivo per strapparmi il cuore dal petto; dopo lunghi minuti di attesa che sembravano non voler finire mai delle persone del consiglio conoscevo troppo bene quelle facce uscirono dall’ufficio del sindaco borbottando insicuri che fosse la scelta migliore alzai gli occhi al cielo sorridendo,avranno molti guai a breve la segretaria mi disse che potevo entrare e che a breve sarebbe arrivata annuisco ringraziandola entrando dentro l’ufficio ci ero stato solamente una volta quando era viva Carol Lockwood,mi era dispiaciuto della sua morte tranne quella di suo marito visto che dopo aveva fatto la fine dei vampiri della cripta e per poco avrei fatto la stessa fine,mi guardai di nuovo intorno era in disordine tutti fogli appoggiati dappertutto senti il rumore della porta chiudersi e poi dei passi venire dietro di me.
 
Celine: che bella sorpresa Damon.
 
Sorrisi senza dire nulla mi girai guardando i suoi occhi verdi che un tempo molto lontano avevo provato una lunga attrazione per il suo fisico dimenticando per un momento Katherine,ma era stato davvero per poco.
 
Io: Celine! Che puoi farci sono un uomo pieno di sorprese ma tu ne fai troppe.
Celine: beh vero scusami il disordine ma sto studiando ogni caso sopranaturale di Mystic Falls. E’ una calamita questo posto.
Io: per una volta nella mia esistenza da vampiro sono d’accordo con te.
 
Mi fece un segno distratto cercando di sistemare meglio i capelli un po’ arruffati mentre si sedeva sulla sua sedia mi siedo anche io,accavallò la gamba rilassando la schiena sullo schienale i suoi occhi verdi mi scrutavano da cima infondo alzai lo sguardo verso di lei notando quando fosse cambiata ma di certo il suo sguardo non lo era,se non avessi passato con tanti anni con lei giorno e notte mi sarei illuso del suo sguardo curioso poteva passargli in due secondi diventando violenta e vendicativa.
Rimanemmo per un bel po’ in silenzio alla fine lei si alzò sospirando versandosi un po’ di bourbon che poi passò anche a me lo accettai sentendo subito l’odore non mi sembrava di sentire odore di verbena o qualcos’altro,stufa di quel silenzio rompe il ghiaccio.
 
Celine: allora Damon come mai sei qui?
Io: ti devo dire anche il motivo?
Celine: certo non ho una sfera magica.
Io: i vampiri di ieri notte.
Celine: vampiri? Pensi che io voglia ucciderti?
Io: beh chi non lo vuoi? Poi infondo ti ho fatto soffrire.
Celine: Damon mi è già passata. –sorrise- Vuol dire che non ero io la donna che doveva restarti accanto rendendoti felice. Comunque qui non ho vampiri è un affare privato non centra nulla con..
 
Mentre stava finendo la frase si fermò di colpo con l’arrivo della segretaria che non aveva nemmeno bussato mi girai a guardarla di nuovo notando che era bassina riccia con dei grandi occhiali da vista,disse qualcosa di incompressibile e un scusa scappando quasi via dall’ufficio ad un tratto senti qualcuno che entrava nella stanza vidi Celine alzarsi di scatto il suo corpo era diventato di pietra e serio mi girai anche io guardando l’uomo che non aveva un bel aspetto.
 
X: Celine Vladimir e Damon Salvatore sono lieto di conoscervi di persona finalmente.
Celine: Markos..
 
Disse quasi in un sussulto saltai in piedi guardandolo,Katherine questa mattina aveva ragione su tutto ci fece un sorriso.
 
Pov. Elena
 
Ero appena arrivata al college stanca di quello che avevo passato la notte precedente con la mia peggior nemica,non sapevo se crederle o no anche Damon e Alaric erano un po’ confusi e non riuscivano a credere alle parole il contrario erano Stefan e Bonnie.
Era strana ieri sera quando Katherine raccontava tutto ma non riuscivo a capire cosa le passava tra la testa,invece Stefan si leggeva nei suoi occhi che amava ancora Katherine e che le credeva senza nemmeno il minimo sospetto ma io mi sarei fidata di Laurel è stata l’unica a scoprire che Katherine aveva rubato il mio corpo. Perché dovevo avere il sospetto su di lei?
Entrai nel bagno facendomi una doccia veloce per fortuna Caroline non era li non me la sentivo di raccontare tutto la testa faceva male per tutto quello che stava succedendo avevo solamente voglia di stare tra le braccia di Damon sentire la protezione che mi entrava dentro dicendomi che avremo risolto anche questo male. Ma tutto era cambiato,io e lui non eravamo più un noi ero finalmente pronta avevo finalmente capito chi volevo al mio fianco fino alla fine o meglio fino alla eternità ma ora ci si metteva quella stupida faccenda.
Usci velocemente dalla doccia asciugandomi non volevo più pensare dopo che sarei andata da Laurel avrei finalmente parlato con Damon non mi importava del destino dei Doppelganger io amavo lui e avrei continuato a farlo. Volevo lui e lo avrei avuto.
Come avevamo superato l’asservimento,avremo superato anche questa.
Misi una maglietta verde con un jeans e un paio di scarpe di ginnastica mi aggiustai un po’ i capelli e presi un foglietto piegato a quattro con l’indirizzo del motel dove risedeva Laurel con un  tizio andai velocemente alla macchina mettendo in moto. Usci dal campus dirigendomi verso un piccolo paesino dove c’era un benzinaio,un piccolo supermercato con un appartamento dei residenti che avevano i loro negozi e infine c’era un motel.
Quando arrivai parcheggiai al di fuori del motel chiudendo a chiave notando che c’era anche un bar pieno di ubriaconi che mi guardavano maliziosi feci una faccia schifata sentendo l’odore del sangue entrare nelle narici,mi ero cosi abituata ad andare a caccia ogni mattina che oggi non l’avevo potuto fare ma ero qui per cose importanti. Non mi potevo permettere di uccidere o mordere qualcuno allontanai ogni mio pensiero di mordere uno di quei ubriaconi ed entrai nel cancello dove c’era un enorme parcheggio e un uomo che fumava una sigaretta sembrava tanto uno di quei tipi al bar di sicuro era il proprietario,presi il biglietto dalla tasca del mio jeans guardando il numero della camera. La 20 mi guardai intorno notando che al piano terra arriva solamente alla 10,salgo le scale di ferro che erano piuttosto pericolose percorsi il lungo corridoio quando un po’ di vento mi schiaffò il viso alzai lo sguardo verso il cielo che divenne man mano nero con dei lampi,ci mancava solo questa,pensai e arrivai davanti alla porta numero 20 e bussai attendendo che aprisse cercai di guardare dietro la finestra ma la tenda copriva tutto bene.
Aspettai dei minuti che sembravano non finire mai e bussai di nuovo guardai di nuovo il cielo che cominciò a piovere maledicendomi di non essermi portata un giacchino questo tempo era davvero pazzo misi una ciocca dietro i capelli,perché Laurel non rispondeva? La macchina era li infondo mi morsi il labbro una parte di me diceva che Katherine aveva ragione ma no non l’avrei creduta,lei era una bugiarda perché doveva aver ragione? Poi dopo che mi aveva rapito il mio corpo avrei dovuto perdonarla come aveva fatto Stefan? No. Non l’avrei mai perdonata speravo che tutto ciò fosse un brutto sogno preferivo correre per le strade del campus a bere dal collo di quelli che come me facevano jogging. O forse,fare qualcosa nella mia vita da vampira che sembrava tutto divertente da come mi aveva raccontato Damon ma forse era davvero MF il problema.. O io.
Da quando ero diventata una vampira ero davvero cambiata,Caroline me lo ripeteva sempre diceva che la Elena umana non si sarebbe mai messa con un vampiro cattivo come Damon ma si sbagliava forse diventare vampira mi ha solamente aiutato ora ero forte non ero più la piccola indifesa Elena Gilbert che quando da piccolina ero al parco con Caroline,Bonnie e Matt un amico di Tyler mi aveva buttato per terra ferendomi alla gamba ed io mi alzai correndo via piangendo ignorando i miei amici mi chiamavano ero andata da mio padre. Ma ora era diverso,sapevo difendermi ero diventata forte.
Sospirai incrociando le braccia al petto stanca di aspettare ancora al freddo mi appoggiai alla ringhiera prima di bussare di nuovo senti il mio telefono squillare lo presi,era un messaggio di Stefan inarcai un po’ le sopraciglia apro: - Elena dove sei? Bonnie ha parlato con la nonna e visto che non si crede del tutto a Katherine ha chiamato la strega che ha portato in vita.. Ed ha confermato tutto ogni cosa torna presto a casa. – rilessi più volte il messaggio prima di rispondere ma io anche dopo quella conferma che Stefan diceva continuavo a non crederle infondo dopo tutto quello che ci ha fatto era difficile crederle,mi morsi il labbro e poi andai su “rispondi”. – Ehi Stef devo risolvere alcune cose,se voi credete a Katherine io non mi fido di lei sto aspettando Laurel quindi appena ho parlato con lei torno. A dopo. –
Inviai il messaggio e poi bussai di nuovo mi ricordai di avere il suo numero riprendo il mio telefono andando su rubrica cercando subito il suo numero quando senti la voce di Laurel e un uomo il mio istinto mi spinse a nascondermi dietro alla parete che portava al secondo piano mi appoggiai al muro concentrandomi bene di quello che dicevano.
 
Laurel: quindi tu vuoi che io riporti in vita la tua amata,Maggie?
X: si Laurel farei qualunque cosa per riportarla da me.
 
Enzo? Cosa ci faceva li con Laurel? Non sapevo che si conoscevano.
 
Laurel: tutto?
Enzo: certo!
Laurel: c’è una cosa che puoi fare per me anzi per tutta la mia famiglia.
Enzo: intendi i viaggiatori?
Laurel: si tu lo sai che noi non abbiamo mai un posto fisso e questo motel presto lo lascerò per colpa delle streghe ma ora dopo tanti secoli che cercavamo l’ancora finalmente siamo riusciti a riportare in vita Markos. –sorrise.- E quello che aspettiamo da secoli di stare nel nostro corpo di avere una casa si può realizzare.
Enzo: e io cosa centro in tutto ciò?
Laurel: purtroppo per far si che l’incantesimo vada a buon fine ci servono l’ingredienti principali.
Enzo: e non li potete prendere voi?
Laurel: si possiamo ma tu sei molto vicino alla fonte. –disse seria ma con un sorriso maligno in volto.- Ovviamente se vuoi la tua Maggie devi fare qualche sacrificio.
Enzo: ok.. Dimmi tutto ti ho detto che farei di tutto per riaverla al mio fianco per l’eternità.
Laurel: devi rapire Stefan e Elena basta che rapisci anche uno di loro e l’altro verrà come un cagnolino.
 
Il mio respirò si bloccò di colpo quando Laurel disse a Enzo che doveva rapire me o Stefan oppure entrambi.
Visto? Aveva ragione,disse l’altra parte di me che non si faceva un milione di domande cercando di trovare una risposta o una spiegazione a tutto. Ok Elena stai calma non credo che si siano accorti che tu sei li.. Quindi ho ancora una possibilità di scappare via.
 
Enzo: e che avrebbero di speciale Stefan e Elena?
Laurel: il loro sangue spezza ogni incantesimo.
Enzo: il sangue?
Laurel: si Enzo da quando sia Tom Avery ed anche Katerina è finalmente morta. –Disse con un strano sorriso sul volto.- Ora il loro sangue è puro come hai primi Doppelganger prima che nascessero gli altri ora potremo riavere la nostra casa.
Enzo: capisco..
Laurel: sei sicuro di volerlo fare Enzo?
Enzo: certo. –Disse guardandola nei occhi.- Te lo detto per riavere indietro la mia Maggie farei di tutto.
 
I due sorrisero complici mi guardai intorno portandomi una ciocca di capelli dietro all’orecchio non avevo via di scampo guardai di sotto,se non quella di saltare senza far rumore e sfuggire via da quel posto sembrava l’unica soluzione per scappare senza farmi vedere,do un altro sguardo furtivo ed i due stavano ancora parlando di Markos guardai davanti a me poi salgo sulla ringhiera di ferro arrugginito avevo fatto bene a mettermi le scarpe da ginnastica,pensai mentre mi buttai giù nel vuoto atterrai perfettamente diedi di nuovo uno sguardo in giro cercando una via di uscita secondaria.
Mi arrampicai sul cancello chiuso con un catenaccio saltando di nuovo e poi corsi finalmente alla macchina entrai mettendo velocemente in moto uscendo dal parcheggio del bar dirigendomi verso la strada,mi spostai una ciocca bagnata davanti il viso mentre quella conversazione mi ritornava dalla mente.. Com’era possibile? Katherine aveva davvero ragione su Laurel lei avrebbe messo Markos davanti a tutti non gli importava di nessuno,odiavo dar ragione a lei però lo avevo visto con i miei occhi come potevano scappare io e Stefan da loro? Potevano fare incantesimi di localizzazione come le streghe e non ci sarebbe stato via di scampo se scappavamo sempre.
Ad un tratto una strana sensazione mi invase il petto,dovevo avvisare Damon lui era l’unico che poteva venire subito li doveva sapere di Laurel e di Enzo presi il mio smartphone dalla tasca continuando a guidare più velocemente che potevo composi il suo numero portandolo all’orecchio guardandomi intorno mentre guidava.
Rispondi amore mio.
Le mie dite strinsero forte il volante mentre guidavo ad alta velocità entrando nel sentiero di un bosco isolato,quella sensazione bussava sempre più forte volevo solo che Damon rispondesse alla fine mi arresi e aspettai la sua segreteria telefonica appena parti.
 
Io: Damon.. So che mi eviti ma ho pensato di chiamare solo te.. Ma.. Katherine aveva ragione.. Laurel.. Enzo ne è.. Ma cosa..
 
Una donna si era buttata davanti alla macchina mentre correvo frenai bruscamente andando a sbattere contro il volante e il telefono era caduto da qualche parte dentro la macchina lo presi notando che si era spento,spensi uscendo velocemente andando verso il corpo della donna il suo collo era pieno di sangue mi abbassai mettendole due dita sul collo sperando di sentire il battito il suo cuore si era fermato non poteva essere,d’istinto presi il mio polso mordendolo mettendole sulle labbra della donna ma era del tutto inutile senti la risata malefica del dottor Wes mi alzai di scatto girandomi verso di loro notai nella sua mano una siringa sicuramente era della verbena ma Laurel non ci aveva detto che lo aveva ucciso? Odiavo ammetterlo per la seconda o terza volta ma Katherine non aveva sbagliato sul conto di Laurel ma ora che potevo fare? Sapevo di essere spacciata il mio telefono era ancora nella macchina mi ricomposi ero pur sempre una Petrova perché mi dovevo abbassare a loro? Se era una cosa che avevo imparato da quando i miei genitori erano morti e i vampiri erano entrati nella mia vita era che non dovevo arrendermi ma combattere sempre fino all’ultimo respiro. E io davanti a me ne avevo tanti,sapevo combattere grazie ad Alaric non dovevo aver paura di niente nemmeno di quei due che sapevano essere chissà chi.
 
Io: uccidere un innocente solo per prendere me? Wow cosa davvero da brave persone. –guardai Enzo.- Pensi davvero che loro riporteranno in vita Maggie?
Enzo: si che lo faranno
Io: no Enzo non lo faranno perché quando avranno me e Stefan uccideranno anche te questo è poco ma sicuro sei stato troppo tempo rinchiuso in una cella.
Enzo: ho sempre vissuto prima di te ragazzina prima che mi rinchiudessero in una cella.
Io: a Damon non ci pensi? Ora che ti ha ritrovato e avete fatto pace tu mi porti dove mi vogliono uccidere sai lui non te lo permetterà.
Enzo: ahah gli faccio solamente un piacere e poi a lui di te non importa più nulla.
 
Elena,resisti. Senti una voce famigliare dentro la mia mente mi guardai intorno confusa ma cercai di non farlo notare a i miei nuovi nemici.
Damon..? Chiesi un po’ confusa.
Si principessa,sto arrivando.
Cercai di sorridere dentro di me sapevo che lui non mi avrebbe mai abbandonata mentre mi ero per un attimo distratta Enzo mi prese buttandomi sopra la mia auto mi copro il viso quando il vetro si rompe in mille pezzi mi alzai di scatto prendendo un pezzo di vetro che si era infilato dentro il mio fianco,in due minuti fui davanti a lui combattemmo per un bel po’ tenevo nascosto quel pezzettino di vetro sperando sempre che Damon arrivasse in fretta di sicuro Wes aveva dato qualcosa ad Enzo era troppo forte. Mi buttai addosso a lui prendendo finalmente quel pezzetto di vetro infilzandolo nel collo mise le sue mani intorno al mio stringendole forte cercai di respirare mentre con una mano gli graffiavo il polso sperando che allentasse un po’ la presa spinsi di più quel pezzo di vetro ad un tratto senti un ago entrare dentro la mia schiena senti subito la verbena che bruciava in quel punto la mia mente si oscuro man mano non riuscivo più a tenere gli occhi aperti lasciai la presa l’ultima cosa che senti un tonfo di un corpo che cadeva per terra e poi tutto buio.
 
Pov. Damon
 
Quando Markos era entrato nell’ufficio di Celine quei due minuti furono i più lunghi della mia intera esistenza quando usci di corsa mi sentivo che le stava accadendo qualcosa quando provai a chiamarla e senti che disse il mio nome mi ero sorpreso guidando sempre più veloce facendomi dire da Liv dove si trovava avevo preso ogni suo vestito dovevamo scappare da Mystic Falls Celine mi aveva raccontato molto più approfondito la storia dei Doppelganger dicendomi che il sangue di Elena era quello che serviva di più,se lei non ci sarebbe stata loro non avrebbero potuto fare nulla,Stefan era d’accordo con questa mia scelta.
Arrivai dietro di Wes notando che stava iniettando qualcosa ad Elena che stava combattendo con qualcuno gli strappai in un colpo netto il cuore avevo sempre desiderato di farlo da quando aveva messo le mani addosso a Elena lo buttai a terra pulendomi la mano e tolsi subito la siringa dalla schiena che nel frattempo era svenuta l’appoggiai delicatamente sull’asfalto poi guardai il ragazzo che si stava togliendo un pezzo di vetro dalla spalla.. Enzo? Ci guardammo.
Il mio amico.
Il mio compagno di cella.
Stava rapendo la mia ragazza?
Non ci pensai nemmeno due volte quando si alzò misi le mani sul suo collo rompendolo in un gesto netto ripresi tra le mie braccia Elena ormai era notte fonda la misi comoda sul sedile posteriore in due secondi mi ritrovavo nel lato guida e la guardai accarezzando il suo viso morbido da quante settimane avevo desiderato di farlo?
Sorrisi dolcemente continuando.
 
Io: sei al sicuro principessa.
 
Le sussurrai nel suo orecchio partendo velocemente lontano da tutti i viaggiatori ma specialmente da Mystic Falls.


-Buonasera ragazze! Quando sarà passato quasi un anno?
Ho di nuovo pubblicato un capitolo piuttosto lungo di questa FF.. Lo avevo scritto da tempo ma ero un pò insicura se pubblicarlo o meno ma ho deciso di farlo visto che questo sarà il penultimo capitolo mi dispiace per chi segue questa fanfiction ma purtroppo non ho più ispirazione infatti cercherò di scrivere come meglio posso l'ultimo capitolo.. Mi voglio impegnare con la mia nuova fanfiction su Tatia e Elijah ed un'altra futura che penso di pubblicare..
Comunque io spero che man mano o forse quando avrò la mente un pò meno occupata da questi mille pensieri.. E ritorna la mia amata ispirazione sulle fanfiction Delena la continuerò ovviamente con una seconda parte! 
Quindi... Ci sentiamo all'ultimo capitolo!
A presto,
DenyDF!

 
  
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