Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Bluemuse_    06/01/2015    1 recensioni
Hope è ormai abituata a vivere da sola nella villetta in cui, una volta, abitavano anche i suoi genitori. Cosa succederà quando Nicolas, ragazzo conoscente di sua zia, si presenterà come suo nuovo coinquilino? Un passato simile, un destino comune. Tra ostilità, avventure e (naturalmente!) un'immancabile storia d'amore, ecco la mia prima storiella che spero vi coinvolga fino alla fine.
****
Dal capitolo 13:
"Eravamo molto vicini, costretti dalla poca lunghezza delle sue cuffiette bianche, e i nostri respiri si condensavano all'unisono creando nuvolette leggere. Mi girai ad osservare il suo profilo. In quel momento aveva la testa rivolta verso il cielo ad ammirare i fiocchi neve. Doveva piacerle veramente tanto. Abbozzai un sorriso e lei distolse lo sguardo per posarlo su di me. I suoi occhi in quel momento erano semplicemente stupendi, risaltati dal bianco che ci circondava. Mi persi per qualche istante ad osservare i suoi boccoli rossi e la bocca screpolata per il freddo e, in quel momento, pensai che era davvero bellissima."
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAP.23

POV.HOPE

Stavo riempiendo la vasca da bagno, con il bussare insistente di Nico come sottofondo.
-Hope apri questa porta!- lo sentii gridare
-Smettila, lasciami in pace-
-Ti devo parlare, per favore!-
-Aspetterai-
Finalmente mi immersi nell’acqua bollente; sprofondai fino alle orecchie, attutendo ogni rumore proveniente dall’esterno. Chiusi gli occhi per godermi quel tepore e inalai il dolce aroma alla violetta dei sali da bagno. Riuscii a ritrovare la calma e smisi di pensare a ciò che era appena successo.
 
Due forti colpi mi fecero tornare alla realtà. Stavo per addormentarmi nella vasca e non mi sembrava il caso. Mi vestii in fretta e aprii di slancio la porta, trovandomi Nicolas lì davanti, ad un soffio da me. Lo guardai fiera.
-Bene e ora dimmi. Cosa c’era di così importante da non potermi fare un bagno in santa pace?-
-Prima..-
-Nik!- ci girammo entrambi a guardare la ragazza che lo aveva interrotto, che -come notai con un misto di incredulità e disappunto- aveva indosso solamente un paio di pantaloncini striminziti e una canottiera semitrasparente.
Dico io, ma questa non ha un minimo di pudore? Non sente qualcosa chiamato freddo? Siamo in inverno e va in giro vestita da spiaggia..
La guardai con sguardo ammonitorio mentre Nicolas le rispondeva seccato.
-Cosa c’è Mar?-
-Mi chiedevo se potevi portarmi a fare un giro per la città. Sai no, per conoscerla meglio..- gli fece gli occhioni dolci per implorarlo, e io trattenni a stento una smorfia.
Puah! Ma come stiamo messe qua..
Il ragazzo sbuffò, ma poi acconsentì. Un po’ mi dispiaceva, nonostante mi stesse liberando di una certa presenza sgradita.
Non appena furono usciti mi catapultai in camera mia. Mi stesi sul letto, osservando le cortine azzurrine che mi circondavano. Delineai con lo sguardo tutta la superficie di tessuto sopra la mia testa, fino a scendere e ad arrivare alle tende, che segnavano il perimetro del letto, di fianco al comodino. Lo guardai per venti secondi buoni prima di accorgermi che c’era qualcosa che mancava. Quando capii cosa mi era stato preso, immaginai subito chi poteva essere stato.
Questa volta non l’avrebbe passata liscia.
 
 
Tornarono che era quasi sera. Notai che Marisol aveva una borsa al braccio, così grande da poterci infilare un elefante, e di sicuro abbastanza spaziosa per nasconderci un libro. Avevo cercato per tutto il pomeriggio nella stanza di fianco alla mia, senza trovare nulla. In più, quella non avrebbe rischiato di lasciarlo incustodito. Perciò doveva per forza averlo con sé. La osservai mentre saliva le scale con il sedere in fuori, e mi venne da ridere dall’incredulità. Possibile che non potesse evitare neanche per due secondi di mettersi in mostra? Scossi la testa per scacciare quella visione indesiderata e mi concentrai su Nicolas. Mi avvicinai a lui, gli presi la mano e lo condussi fino ai divani. Non appena si sedette, lo incitai a raccontarmi quello che era successo.
-All’inizio era tutto normale..eravamo seduti sul divano a parlare tranquillamente quando ad un certo punto…
“-Vado un attimo in bagno, ti dispiace?- la guardai distrattamente e le feci segno di andare con la mano. Aveva cominciato a parlare a raffica ma io non la stavo ascoltando, perso nel flusso dei miei pensieri. Hope mi aveva detto che chi l’aveva rinchiusa per tre giorni, era la stessa persona che mi stava davanti. Sapevo che lei non era una bugiarda, ma se da una parte c’era la mia completa fiducia in lei, dall’altra c’era Mar, una ragazza che conoscevo da molto tempo e che mi era stata vicina quando nessun altro l’aveva fatto. Con quei ragionamenti in testa, abbandonai il capo contro lo schienale del divano verde e chiusi gli occhi, come se servisse a farmi trovare una soluzione. Sentii la porta del bagno aprirsi ma non me ne curai, avevo altro a cui pensare. All’improvviso sentii due labbra a me note scontrarsi duramente con le mie, e non appena aprii gli occhi mi accorsi di due cose principali: Marisol mi si era appiccicata addosso mezza nuda e Hope stava guardando la scena sconvolta quasi quanto me, nonostante poi avesse ostentato una finta indifferenza. Scansai brutalmente quella sanguisuga da me e mi precipitai alla porta del bagno, cominciando a tempestarla di pugni per poter spiegare la situazione a Hope”

-Quindi è così che è andata- ero ancora più incredula. Sembrava che quella ragazza non avesse limiti. Ogni cosa che faceva mi suscitava incredulità. E ribrezzo, rabbia, istinti violenti…
-Ci tenevo a farti sapere come erano andate realmente le cose. Non volevo che si creassero altre incomprensioni e problemi tra di noi, dopo tutto quello che abbiamo passato..- abbozzò una mezza risata, probabilmente per smorzare la tensione che entrambi stavamo provando.
Abbassò la testa, cominciando a torturarsi le mani. Mi avvicinai, alzandogli la testa delicatamente con una mano e fissandolo dritto negli occhi. Le sue iridi azzurre si incatenarono alle mie, facendo partire il mio cuore in una corsa folle.
-Hope, io..-
-Cosa c’è da mangiare?-
NO. No! Non di nuovo…
Mi girai per guardare in cagnesco quella biondina che si intrometteva di continuo, racimolando tutte le mie energie interne per non ucciderla -per quanto lo desiderassi- all’istante.
 
La cena passò sotto le chiacchere estenuanti di Marisol, che non chiuse la bocca nemmeno per un minuto. Quando finalmente si decise ad andarsene, tirai un sospiro di sollievo. Era stata l’ora più estenuante della mia vita.
Dopo altri due minuti di silenzio imbarazzante, mi decisi ad esternare un pensiero che mi aveva accompagnato per tutta la sera.
-Nico, la ragazza starà nella tua stanza a dormire?-
-Si, le ho detto che poteva stare lì-
-E tu dove dormirai?- chiesi con le guance che lentamente si arrossavano.
-Avevo pensato di mettermi sul divano. Perché?-
-No, ecco..è che..avevo pensato..-
-Avevi pensato?-
Abbassai la testa, ormai ero diventata dello stesso colore dei miei capelli.
-Beh, che se volevi potevi dormire..da..me?-
La faccia che fece peggiorò ulteriormente l’incendio che mi bruciava sul viso.
-Non guardarmi così! Non pensare male, era solo per cortesia-
Lui in risposta allungò una mano e mi scompigliò i capelli.
-Tranquilla, scricciolo. Accetto volentieri la tua offerta- mi sorrise. Avete presente quei momenti in cui sembra che dal cielo scenda un fascio di luce divina, con tanto di cori angelici in sottofondo che intonano un’ Alleluja? Bene, questo era più o meno ciò che succedeva ogni volta che Nicolas sorrideva in quel modo. Cercai di riprendermi e di non farmi scendere della bava dalla bocca.
 
 
Quando furono circa le undici e mezza, decidemmo di salire in camera per dormire. All’improvviso un senso d’ansia mi contorse lo stomaco, neanche dovessi essere giustiziata da un momento all’altro. Mi sdraiai sul letto, avvolgendomi nelle coperte calde mentre Nicolas spegneva la luce. Sentii il materasso muoversi per il peso del suo corpo e poi, il silenzio più totale. Mi girai verso di lui; osservai il suo bellissimo profilo, illuminato dalla tenue luce lunare che irrompeva dalla finestra. Come mossa da una forza esterna, la mia mano cominciò a percorrerlo. Con i polpastrelli gli toccai la fronte, scendendo poi sugli zigomi e arrivando all’angolo della bocca.
Mi fermai, consapevole e imbarazzata per ciò che avevo appena fatto. Quando stavo per ritrarre la mano, Nicolas me la strinse con la sua, lanciandomi uno sguardo che avrebbe fatto sciogliere il metallo. Lentamente si avvicinò a me, e quando fu ad un soffio dal mio viso, congiunse le nostre labbra in un bacio dolce e passionale.

-----
ANGOLO AUTRICE:
Lo so, lo so. Avete tutti i diritti per infliggermi le pene peggiori dell'inferno per il mio ritardo inaudito ed esagerato. Spero però che questo capitolo vi sia piaciuto, visto che..*rullo di tamburi* finalmente questi due si sono baciati! Sinceramente mi facevano un po' pena, li ho fatti penare abbastanza prima che potessero finalmente farlo.
Comunque, non avranno vita facile, ci sono ancora tanti aspetti del passato di Nicolas da chiarire e misteri da svelare.
Piccola semi novità: ho in mente una nuova storia da scrivere, solo che non so se pubblicarla in contemporanea a questa o aspettare fino a che non finisco con questi due squinternati. In ogni caso, spero vi piaccia pure quella!
Come al solito ringrazio tutti quelli che seguono la mia storia e chiedo scusa per il probabile ritardo futuro per i mille impegni che affliggono la mia povera vita di studentessa.
Lascio poi il mio profilo instagram nel caso qualcuno fosse interessato a darmi un volto: eletomains
Al prossimo capitolo!
Bluemuse <3 

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Bluemuse_