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Autore: Life_fan    07/01/2015    4 recensioni
Camila Cabello: Ricca, popolare e figlia di papà, beh solo con i genitori. Per chiunque altro lei è la lesbica sexy che flirta con ogni ragazza, specialmente con l capitano della squadra femminile di basket.
NOTA: non è mia, ma una traduzione
spero vi piaccia
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Camila Cabello, Lauren Jauregui, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 37

"Come pensate che l'avranno presa i genitori di Camila?"

"Ho parlato con Sinu sta mattina, Alejandro è rimasto sorpreso all'inizio, ma ha accettato la cosa. Mi ha anche detto che vuole Alejandro vuole parlarti"

"Ouuu stai per avera la famosa chiacchierata" ridacchiò mio padre. Alzai gli occhi al cielo e tornai in camera mia.

Di solito venivano il pomeriggio e se anche quella volta sarebbe stato così, avrei avuto abbastanza tempo per prepararmi. Forse se-

"Lauren vieni qui!!" Che cosa c'è ora?!

"Cosa è successo adesso!" urali ed entrai in salotto, dove vidi gli occhi di  Alejandro puntati su di me. Cazzo.

"Buongiorno Lauren" mi abbracciò Sinu, sorridendomi. Mi guardai intorno ma non vidi Camila.

"Oh Karla arriverà presto, sta finendo di prepararsi" disse Sinu. Mi sentivo ancora addosso lo sguardo di Alejandro, ma avevo troppa paura per controllare.

Ci sedemmo in salotto e gli adulti cominciarono a parlare delle loro cose. Avrei dovuto portare il telefono con me, avrei potuto scrivere a Camila.

"Scusate il ritardo" Camila entrò guardandomi di sfuggita, Alejandro si alzò continuando a fissarmi, per salutare Camila, che prese poi posto accanto al padre.

"Lauren cosa intenzione di fare prossimamente?" mi chiese Alejandro.

"Io uhh i-io ho ricevuto umm"

"ha ricevuto un lettera dall'Università di Miami, per giocare con loro" di Camila al posto mio, interrompendomi. Alejandro mi guardò divertito.

"Oh vorresti giocare con la squadra del college, e come pretendi di farlo se non puoi neanche camminare?"

"Fisioterapia" dissi piano.  Alejandro annuì lentamente, mentre mia madre cambiò argomento, cercando di distogliere l'attenzione da me.

Durante il pranzo Alejandro non smise un'attimo di guardarmi. Provai a spostare lo sguardo su Camila, ma c'era sempre lui di mezzo.

Mentre le nostre famiglie si spostarono fuori per conversare, io rimasi in cucina con Camila.

"Cosa è successo ieri sera?" le sussurai.

"Si arrabbiato all'inizio, ma poi l'ha accettato. Ha detto che finché sarò felice, a lui andrà bene"

"Continua a fissarmi e mi fa sentire nervosa"

"Sei la mia prima... in tutto. E' solo prottettivo, non preoccuparti. Ha detto che vuole parlarti, non solo il perché ma questo è quello che ha detto a mia madre" sospirai. Riceverò una predica?

Erano quasi le cinque e Alejandro ancora non mi aveva detto una parola. Più il tempo passava, più l'ansia saliva.

Eravamo seduti tutti intorno al camino. "Lauren" mi chiamo  Alejandro, spingendo la mia sedia a rotelle verso una parte della stanza in cui non ci avrebbero potuto sentire

"Non so cosa dovrei dire in questi casi, ma solo... falla felice. Rendi felice la mia piccola Fragolina, sono serio Jauregui. Se vedo anche una sola lacrima,  cadere dai suoi occhi... ti darò la caccia"

Mi puntò il dito contro e io annuii velocemente. Quell'uomo mi spaventava.

"Si" esalai. Lui si rilassò e sospirò.

"Sei una brava ragazza Lauren. So che non la costringerai a fare niente che non voglia. Ma vorrei solo farti sapere che quando verrai a trovarla la porta della sua camera resterà costantemente aperta. Nessun tocca tocca intorno a noi e assolutamente niente baci se ci siamo noi. State semplicemente l'una lontana dall'altra se ci sono io. Non la guardare nemmeno, se ci sono io. E' ancora la mia piccola bambina e non potrei sopportare di vederlo" Alejandro fece una faccia disgustata. Io ridacchiai e lui si rigirò a guardarmi con uno sguardo serio. Annuii di nuovo e lui sospirò, lasciandomi delle forti pacche sulla schiena, che mi fecero piegare in avanti e poi lo vidi allontanarsi.

"Lauren cosa ti ha detto?" Camila corse verso di me quando Alejandro non stava guardando.

"Merda. Fa paura"


____________________

Ciaoooo :) scusate l'attesa, volevo postare ieri ma sono tornata a casa alle 7.30 del mattino perché il mio volo ha fatto ben 4 ore di ritardo, quindi ho passato praticamente tutto il giorno a dormire. Comunque dovrei riuscire ad aggiornare presto e spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

Volevo usare quetso spazio, per ringraziare una mia amica, visto che non mi sembra di averlo fatto, che ha scoperto che sto traducendo questa storia e so che leggerà. Quindi grazie A. per il discorso dell'altra sera, mi serviva :)

Alla prossima
-A.




 
  
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