L’Incontro Dei Gemelli

“Però, non avrei mai immaginato che conquistare un pianeta potesse essere così facile. Com’è che si chiama, a proposito? Starcly? Beh, da ora in poi il suo nome sarà Pianeta Di San Shenron, Drago Malvagio Della Terza Sfera, Signore Del Ghiaccio. Cavolo, suona proprio bene!”
Il drago si fermò ad ammirare per l’ennesima volta la sua immagine riflessa in un blocco di ghiaccio da lui stesso creato: alto, slanciato, dal fisico simile a quello di un qualsiasi essere umano, non fosse per la pelle color blu cielo, mani e piedi dotati di affilati artigli neri e la presenza di un paio di grosse ali simili a quelle dei pipistrelli.
“Quanto ci avrò messo a diventare il padrone di questo mondo? Uno, due giorni al massimo, credo. Però è stato dannatamente divertente! Congelare quei poveri e scioccamente coraggiosi Starclestri mentre cercavano disperatamente di contrastarmi è stato un vero è proprio spasso! Ricordo ancora le espressioni di puro terrore dipinte sui loro volti mentre… Anzi, che bisogno c’è di ricordarli, quando li posso vedere in ogni momento?”
Nel blocco di ghiaccio in cui si stava rimirando, San intravide la figura di una giovane donna intrappolata al suo interno.
“Coraggiosa, questa ragazza. Si è offerta di prestarsi ai miei giochi se in cambio avessi risparmiato la vita di suo figlio. Ammirevole, davvero… Peccato solo che io non rispetto mai le promesse fatte!”
Il drago si allontanò dal blocco, raggiungendo e chinandosi su uno più piccolo. In questo vi era il corpo di un piccolo bambino, immobilizzato nell’atto di scappare da un pericolo.
-Voglio confidarti un segreto, piccolino. Che rimanga tra noi, mi raccomando!- disse, quasi bisbigliando -ho intenzione di rendere questo bel pianeta il mio parco giochi personale! Come dici? Tutti i suoi abitanti sono stati ibernati e da solo rischio di annoiarmi? E qui ti sbagli! Ogni giorno, infatti, farò scongelare uno di questi poveri disgraziati e lo sfiderò a combattere contro di me. Non preoccuparti, non ho intenzione di ucciderlo: semplicemente, quando mi sarò stancato, lo ri-congelerò e passerò ad affrontare un altro. E via di seguito, per l’eternità! Ammettilo, sono proprio un genio!
-Vedo che non sei cambiato affatto, eh fratello?
-Ma questa voce… tu!
San Shenron alzò lo sguardo: sul tetto di un edificio completamente congelato si stagliava il suo gemello. Suu Shenron, uguale in tutto e per tutto a lui, fatta eccezione per il colore della pelle, di un arancio tendente all’oro.
-Che diavolo ci fai qui? Se vuoi chiedermi consigli su come si deve comportare un buon drago malvagio, scordatelo!
-Non ci tengo, ma grazie del pensiero. In realtà sono venuto qui per metterti in guardia…
-Da Chaos Goku? Eh no, adesso basta! Lui ci ha dato carta bianca, ci ha concesso di fare tutto quello che vogliamo, senza dipendere da nessuno! È inutile che continui a ripetermi di stare attento e di non fidarmi, perché tanto non ti crederò mai! E ora, sparisci!
San scagliò in direzione del fratello un potentissimo raggio di ghiaccio. Senza scomporsi, Suu ne generò uno di fuoco, altrettanto potente. I due attacchi diedero vita ad una prolungata prova di forza, per poi alla fine spegnersi a vicenda.
-Se ora ti sei dato una calmata, San, lasciami finire di parlare. Non è da Chaos Goku che voglio metterti in guardia.
-Ah… ah no? E da chi, allora?
-Guarda tu stesso.
Suu Shenron fece apparire una sorta di sfera di cristallo, dentro la quale prese definizione l’immagine in movimento di una navicella spaziale. Su un lato, recava la scritta Capsule Corporation.
-Mamma mia, che paura! Quella palla di latta mi farà la bua!
-Non è della navicella che ti devi preoccupare, ma di chi c’è dentro! Non appena quella stupida di Baby Bulma ha comunicato all’universo intero del nostro ritorno, i sei guerrieri all’interno di questa navetta sono partiti con lo scopo di raggiungerti e sconfiggerti. Ho controllato, anche io e gli altri nostri fratelli stiamo per ricevere visite poco gradevoli.
-Anche tu? Ma questo vuol dire…
-Tranquillo. I sei che vogliono affrontare me sono diretti sul pianeta sul quale sono atterrato non appena abbiamo lasciato la fortezza di Chaos Goku. Non verranno mai qui.
-Buono a sapersi. Ora che mi hai avvisato, puoi anche andartene.
-E non ti interessa sapere chi sta venendo ad affrontarti?
-Uffaaaa!!! E va bene, spara, però poi te ne vai, eh?
-Allora, non me li ricordo tutti. So che c’è una guerriera che come me usa attacchi a base di fuoco, e uno che come te è padrone del ghiaccio.
-Sto tremando…
-Inoltre fra loro è presente il ragazzo che ha organizzato nei minimi dettagli il piano di annientamento di noi draghi e la composizione delle varie squadre di guerrieri.
-Quale onore. Altri?
-Ah, giusto. Fra loro c’è anche Sailor Moon.
-Quella Sailor Moon? La nemica numero uno di Chaos?
-Proprio lei. Devi stare molto attento, non sembra ma quella ragazza può davvero costituire un pericolo.
-Starò attento, lo prometto! E adesso, va via!
Senza aggiungere altro, Suu Shenron si rinchiuse in una sfera di fuoco e partì, lasciando letteralmente terra bruciata intorno a sé.
“Ma guarda un po’ se il mio caro fratellino doveva venire a farmi la predica. Uffa però, non ho voglia di rimandare l’inizio dei miei giochi per colpa di Sailor Moon e dei suoi amichetti! Pensa, San Shenron, pensa… ho trovato! Sì, può andare! Questo piano è ancora più malvagio dei miei precedenti messi insieme!”