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Autore: Haxel_12    07/01/2015    0 recensioni
Judan si trova in un mondo che non è suo, per scoprire in realtà il suo vero destino e la sua vera vita, combattendo per essa e per la sua libertà come quella dei suoi amici e del suo mondo, fuggendo verso le terre ancora libere per ottenere una speranza di vittoria contro un nemico che ha il solo scopo di sottomettere gli uomini. Questo è uno spin off, tratto dalla trilogia del "il Piano dei Druidi" e racconta la storia del gruppo affiancato a quello della storia principale
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Judan non capiva perché si trovava in mezzo alla foresta, si era svegliato ai piedi di un albero quel giorno e da lì incominciava a vagare, aveva provato mille volte a vedere se fosse un incubo o la realtà, ma effettivamente era troppo reale per essere vero, eppure solo la sera prima si trovava nel suo comodo letto, dopo aver letto un buon libro  e aver giocato ai videogiochi, lui era uno studente  ventenne universitario del  primo anno  a Firenze, aveva amici, una macchina, dei genitori, ma niente intorno a lui si avvicinava a quella realtà, in mezzo al verde,era solo, ed era molto preoccupato, quello doveva essere davvero un incubo non si spiegava altrimenti la visione del vecchio, che poi non era tanto vecchio, forse sulla cinquantina, che gli apparve appena si era svegliato e guardato intorno, gli disse che lui si chiamava Judan e non Daniele come aveva sempre saputo e chiamato, e che doveva aiutarlo a sconfiggere delle persone che stavano occupando i territori dove si trovava adesso e che erano persone fanatiche, schiavizzavano le persone, imponevano la loro dittatura, poi la visione sparì dicendogli che sarebbe apparso nuovamente per dargli maggiori dettagli
- dettagli un corno, che mi è successo?- urlò il ragazzo al limite della sua esasperazione, chi era quell’uomo? Cosa voleva da lui? Ed è stato lui a portarlo lì? Queste erano le sue domande che non trovavano ancora risposta, in più non trovava nemmeno nessuno, non sapeva se stava andando bene o se si stava perdendo sempre di più e cercava di sforzarsi al limite immaginabile per mantenere la calma, ma sentiva di impazzire, l’unica cosa che gli aveva lasciato  lo sconosciuto era un bastone, gli disse che lui avrebbe saputo usarlo
- certo come se fosse una cosa di tutti i giorni brandire un bastone- urlò ancora il ragazzo, l’unica consolazione e che era riuscito a trovare un po’ di fragole e lampone, e anche qualche mora e qualcuno di questi se lo mangiava, mentre altri se lo metteva dentro le tasche del suo giubbotto avvolte in un fazzoletto, come riserva. Si era svegliato con gli stessi vestiti della notte precedente, anche perché era andato a dormire con i vestiti, preso da un improvviso colpo di sonno che lo fece addormentare subito, infatti non si ricordava di essersi spogliato e messo il pigiama, ma era un caso?
Decise di fermarsi un attimo per mangiare, si tolse il giubbotto e ci mise sopra un fazzoletto che era riuscito miracolosamente a trovare da dentro una tasca, per metterci le more; il ragazzo si mise a mangiare e a pensare a qualcosa che potesse salvarlo da quella situazione, ma un improvviso  fruscio dietro la sua schiena lo spaventò, il giovane si girò e vide una ragazza sul biondo-castano con dei strani vestiti  che gli aveva preso tutti  i suoi frutti di bosco e se li stava mangiando
- la mia cena…- disse il ragazzo mentre la ragazza scappò via portandosi dietro il suo cibo
- aspetta per favore, aiutami!- urlò Judan che corse per inseguirla- ti prego aspetta- la ragazza corse molto in fretta e sparì dalla sua vista. Il ragazzo si fermò per prendere fiato e maledisse la sua sfortuna, aveva finalmente trovato qualcuno, ma questo "qualcuno" gli aveva portato il poco cibo che era riuscito a trovare, si sedette su una roccia quando però sentì un urlo di donna, preso dalla foga, si mise a correre seguendo il rumore dell’urlo fino a che vide la ragazza di prima che si divincolava da un uomo non molto alto ma robusto che gli teneva ferme le mani da dietro la schiena e altri due con due bastoni in mano, tutti vestiti come nel medioevo, il ragazzo si mise dietro un albero, non molto grande da coprirlo del tutto, il tronco era sottile in più dall’angolazione rischiava di farsi vedere ma rimase immobile lì a guardare
- cosa abbiamo qui? Che graziosa ragazza- disse l’uomo che la teneva stretta
- possiamo divertirci un po’ e venderla come schiava ai ralcloss dopo, che ve ne pare?- disse un altro, e i tre furono d’accordo, il ragazzo mosse il piede per cercare silenziosamente di andare via, era meglio non chiedere aiuto a quelle persone, ma il suo movimento fece cadere dei sassolini e il rumore attirò gli sguardi dei briganti su di lui
- hei c’è un altro moccioso qui, vieni anche tu- disse uno di loro che si stava avventando sul ragazzo, il giovane per istinto prese il bastone che teneva legato ai suoi Jeans  e si preparava a difendersi sapendo di non poter scappare
- ha ha ha vuoi resistere, ma noi non siamo da meno nel combattimento- due dei tre uomini gli stavano davanti pronti a colpirlo con le loro mazze, infatti i due lo attaccarono, ma il ragazzo con agilità che neppure lui seppe spiegare riuscì a schivare i colpi e a contrattaccare mettendoli al tappeto con due colpi di bastone uno nelle parti basse e uno in bocca. Il terzo uomo rimase sbalordito di quella mossa e la ragazza provò a schiacciare il piede del suo aguzzino riuscendo a liberarsi dalla sua presa
- maledetta vieni qui- disse l’uomo, ma la ragazza prese un coltello da suo fodero che teneva nascosto per precauzione e gli conficco la lama nel petto uccidendolo
- che cosa fai? Ferma- disse il ragazzo, ma la ragazza lanciò un coltello che colpì uno degli aggressori che stava a terra dolorante, mentre l’altro stava scappando via cercando di correre a più non posso con la bocca che gli sanguinava, la ragazza fece per seguirlo ma il giovane gli si parò davanti
- ho detto fermati! Non devi inferire su di loro-
- come, prima mi salvi da loro e poi li difendi, chi ti credi di essere un paladino?-
- ti arresteranno adesso lo capisci?-
- arrestare me? Ma questa è legittima difesa, e poi qui non c’è nessuno che mi possa arrestare- disse la sconosciuta
- hai appena infierito su uomini ormai indifesi- disse il ragazzo
- non sono miei problemi potevano pensaci prima quei briganti ad aggredirci, comunque grazie mi hai salvata la vita- disse la giovane- io sono Glissa-
- Judan piacere- disse il ragazzo utilizzando il nome indicatogli dallo sconosciuto- senti ho bisogno di aiuto, sono finito in questa foresta non so come, sai dirmi dove ci troviamo e perchè sia tu che quei briganti o come li vuoi chiamare siete vestiti come nel medioevo? C’è per caso una festa popolare?- domandò Judan
- guarda che qui l’unico vestito strano sei tu, cosa sei un pagliaccio o un mimo? Comunque siamo vicino a Trintachis una città della Coalizione se vuoi saperlo- disse Glissa
- Trintachis? Coalizione? Non le conosco queste zone, non le ho mai sentite nominare, quanto distano da Firenze? Io sono di lì- disse il ragazzo
- che cos’è Firenze mai sentita, ma sei sicuro che sei di qui, vieni da Emor per caso?-
Il ragazzo rimase ammutolito, uno strano pensiero gli corse per la testa
- senti conosci una terra chiamata Italia, che è a forma di stivale a sud di un continente chiamato Europa? La conosci la Francia, la Germania, la Gran Bretagna , la Spagna… insomma le conosci?
- non so proprio di cosa stai parlando, devi aver bevuto qualcosa di pesante sicuramente- disse Glissa- senti qui ci troviamo nel Regno della Coalizione, stiamo sul continente Elysium l’unico di questo mondo e siamo confinati con l’ormai regno dei Ralcloss a est, a ovest e una parte di sud a quello dei nani, sempre a sud confiniamo con le terre de mezzorchi e degli orchi, ma solo di poco, mentre a nord c’è il mare-
Il ragazzo sgranò gli occhi e si mise seduto gli era venuto un colpo
- o mio dio dove sono finito?- disse il ragazzo nella confusione più assoluta   
 
Era notte fonda Judan era ancora sveglio, non riusciva a dormire, possibile che era finito in un mondo dove poteva esplorarlo solo sui libri? O è un bruttissimo scherzo oppure è la realtà, ma ancora non ha trovato prove veramente concrete su questo, cercò di addormentarsi sperando un consiglio durante il sonno, solo Glissa già dormiva della grossa 
Il mattino dopo il ragazzo si svegliò alle prime luci dell’alba, sperò ancora che fosse un sogno, ma la verità è dura da sopportare, ma ancora più dura è sapere che la ragazza che stava a fianco a lui durante la notte era sparita
- maledizione dove sarà andata?- domandò il giovane, ma intorno non vide nessuno, era di nuovo solo, la ragazza gli aveva lasciato solo il sacco a pelo, il resto di lei era sparito come se non ci fosse mai stata. Rimesso tutto a posto si rimise in cammino continuando a vagare per la foresta, purtroppo Glissa non gli aveva detto una strada da poter seguire, e quindi si ritrovò come il giorno prima, nel nulla, solo alberi, muschi e il cinguettare degli uccelli. 
Una figura lucente improvvisamente gli apparve davanti, il ragazzo d’istinto prese il bastone e si preparò a combattere, ma gli apparve la figura dell’uomo che gli era apparso la mattina prima
- sei stato bravo ieri complimenti, hai battuto dei briganti, senza aver bisogno che ti ricordassi io come fare, lo sapevo che almeno su questo non avresti perso la memoria-
- ma chi sei? Mi vuoi spiegare cosa vuoi da me?- domandò il giovane
- tu sei un monaco, un combattente a mani nude, sai di cosa sto parlando vero?- disse l’uomo
- certo è tipo un praticante di Kung-Fu o Ju-Jitsu no?- disse il ragazzo
- credo di si, tu fai parte di questo mondo Judan, ed è questo il tuo vero nome, tu sei un monaco del Monastero del Sole e della Luna, la migliore al  mondo, ecco perchè con agilità hai sconfitto quelle persone ieri- disse lo sconosciuto
- rimane il fatto che mi hai messo qui e ora non so come uscirne- disse Judan esasperato
- continua per questa strada, andrai a Trintachis, una volta lì usa il potere dell’Aura, ritroverai la ragazza di ieri-
- ma che cosa stai dicendo? Chi sono Goku di Dragonball?- disse il giovane
- non sto dicendo favole fidati e fai come ti dico, c’è la puoi fare- lo sconosciuto sparì improvvisamente 
Il ragazzo continuò per la strada indicata sperando che veramente l’uomo non si sia fumato il cervello, e verso pomeriggio vide che la foresta finì e davanti a sé trovò una città molto simile a quello che aveva visto una volta in Germania
- finalmente una città, Dio ti ringrazio- disse Judan, ma non andò subito lì, volle provare se le parole dello sconosciuto sono vere o si era fatto semplicemente prendere in giro, e incominciò ad immaginare come poteva essere questo potere ricordando come facevano gli eroi dei cartoni animati, ma vide che nulla era cambiato
- fottiti vecchio- disse Judan, ma qualcosa nella testa gli sussurrava che c’era veramente la ragazza lì , ma non ci fece caso a questo e decise di pensare ai fatti propri, quella ragazza non doveva essere per forza la sua ragione di vita in quel momento drammatico.  
 
Era sera, Glissa si era preparata bene, entrare nel palazzo comunale era stato uno scherzetto, c’erano pochissime guardie e solo all’ingresso, con un arpione salì le mura, riuscì ad aprire una finestra grazie ai suoi attrezzi di scasso e potè entrare dentro l’edificio. Raggiungere la sala delle esposizione era facile grazie ai cartelli che indicavano le stanze, e in un attimo fu lì davanti al portone c’erano due guardie un po’ appisolate per la verità, la ragazza sfruttando l’oscurità prese due piccole melme, le lanciò riuscendo a colpire i visi delle guardie impedendoli di respirare, la ragazza gli fu immediatamente dietro, e con due colpi ben assestati li mise al tappeto prima che le melme si scioglievano permettendoli di respirare di nuovo. La ragazza entrò dentro il salone scassinando di nuovo le serrature e vide davanti a se molti oggetti, ma uno in particolare gli interessava di più, un diamante molto grande si trovava in quella stanza. La ragazza entusiasta si precipitò verso il prezioso oggetto lo raccolse e se lo mise subito in borsa
- lo sai che non è bene rubare oggetti di valore  vero?- la ladra si girò e vide una donna probabilmente della sua stessa età, doveva essere una chierica, aveva capelli neri e lunghi 
- lascia quell’oggetto e vattene lo diciamo per il tuo bene- un’altra voce si sentì per la sala, e Glissa vide che c’era anche un uomo, un ragazzo dai capelli corti sul biondo, doveva essere un guerriero 
- io vi conosco, siete la coppia Lena-Rafiant giusto?- disse la ladra sudando freddo, aveva davanti a se due dei migliori guardiani della Coalizione- prendetemi se ci riuscite- e la ragazza scappò buttandosi dalla finestra e finì  su una tenda abbastanza larga e messa bene da evitargli una brutta caduta, e subito si mise a correre per le strada della città, ma la tenda era servita anche ai due inseguitori che gli furono subito dietro dimostrando anche loro grande agilità
-“ maledizione l’avevo preparato per me, possibile che avevano pianificato anche questo e sistemato la tenda o sono solo fortunati?”- pensò Glissa
I due guardiani si erano presi due cavalli che tenevano nascosti lì vicino, la ladra purtroppo non ne aveva, e sperò che le vie oscure della città gli fossero amiche e più di una volta riuscì a nascondersi dietro tutti i punti possibili che la città poteva offrire, ma la chierica con i suoi incantesimi di luce illuminava a giorno i nascondigli della ladra che si ritrovò presto alle spalle al  muro
- arrenditi e non ti faremo nulla- disse il guerriero
- come fate a capire dove mi nascondevo?- domandò la ladra
- semplice perchè quello è un artefatto che il comune ha creato per ingannare i ladri, quello non è il vero diamante, serve per localizzare i ladri e catturarli- disse la chierica
- allora riprendetelo- disse Glissa che la lanciò a terra frantumandolo, il suo lancio non era riuscito a colpire i due nemici
- metti le mani in alto e non fare scherzi- gli intimò Rafiant
La ragazza si stava rassegnando, non aveva più possibilità di scappare, i due giovani scesero da cavallo per mettergli le catene quando improvvisamente caddero a terra colpiti alla nuca da un bastone facendoli svenire, dietro c’era Judan
- ancora nei guai? Mi vuoi spiegare che cosa stavi facendo?- domandò il ragazzo che ancora non aveva capito nulla di quello che era accaduto
- vieni andiamo via da qui, stanno arrivando i gendarmi- disse Glissa che sentiva il rumore forte di numerosi passi che si stavano avvicinando a loro- seguimi e non fare domande-
I due sparirono lasciando alla polizia  i due giovani guardiani svenuti con i loro cavalli  
  
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