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Autore: Haxel_12    10/01/2015    0 recensioni
Judan si trova in un mondo che non è suo, per scoprire in realtà il suo vero destino e la sua vera vita, combattendo per essa e per la sua libertà come quella dei suoi amici e del suo mondo, fuggendo verso le terre ancora libere per ottenere una speranza di vittoria contro un nemico che ha il solo scopo di sottomettere gli uomini. Questo è uno spin off, tratto dalla trilogia del "il Piano dei Druidi" e racconta la storia del gruppo affiancato a quello della storia principale
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Glissa fece entrare Judan dentro una modesta casa, e lì dentro presero fiato

- mi hai salvata per la seconda volta, ti devo un favore, davvero- disse la ragazza

- insomma che cosa stavi facendo? Quei due non sembravano criminali, ti ho vista uscire dal comune in quel modo seguita dai tuoi inseguitori, in più mi dici di scappare dai gendarmi, sei veramente una ladra?- disse Judan

- complimenti per l’osservazione, comunque benvenuto a casa mia- disse Glissa ironicamente  

- che sta succedendo? Sei tu Glissa?- una voce si fece sentire per la stanza dove si trovavano, una luce venne accesa e il ragazzo vide che si trovava dentro una sala, dove all’ingresso si trovava un uomo corpulento ma un po’ grasso con barba nera e folta e la testa era quasi calva

- sono tornata maestro, ma devo dirle che la missione al comune è fallita, mi hanno ingannata-

- chi è questo ragazzo?- domandò ancora l’uomo

- maestro lui si chiama Judan, l’ho incontrato dentro la foresta che si era perso e non si ricorda quello che sta succedendo, per due volte mi ha salvata prima contro dei briganti sempre nella foresta e poi contro i due famosi guardiani Rafiant e Lena…-

- ti hanno riconosciuta?-

- no maestro, credo di no- rispose Glissa

- è importante che nessuno ti riconosca, sei andata di nuovo senza nasconderti la faccia vero? Quante volte te lo devo dire che non devi farlo?- lo rimproverò l’uomo- comunque grazie giovanotto sarei felice che restassi a casa mia- disse rivolgendosi all’ospite

- Glissa prepara la colazione anche se è ancora presto, questo ragazzo avrà sicuramente molta fame, lo sento dai brontolii di stomaco- disse il padrone di casa e la ragazza ubbidì  

- grazie per la gentilezza signor..-

- Cristian, mi chiamo Cristian, ho allevato io Glissa, sono come un padre per lei, cosa fai tu?- domandò il padrone di casa come un padre fa davanti al ragazzo della propria figlia, ovvero una interrogazione

- sono un monaco signore, o almeno credo di esserlo, non ricordo nulla di quello che mi è successo prima, l’unico ricordo e che mi trovavo in un mondo completamente diverso da questo e che facevo cose che qui  sicuramente non ci sono…- si mise a raccontare l’ospite

- come hai detto che ti chiami?-

- Judan signore- rispose il ragazzo, l’uomo lo fisso per alcuni secondi poi sorrise

- sarai anche molto stanco, stamattina ti riposerai in un letto comodo, poi parleremo di affari, avrai capito che io e Glissa siamo ladri, ti disturba?- domandò Cristian

- affatto signore- mentì Judan

- ho capito che non hai nessuno, e che non hai nessun posto dove andare, ti piacerebbe lavorare per me e per Glissa? Avrai vitto e alloggio gratuito e vestiti nuovi non quelli che hai in questo momento da adesso, te lo garantisco- disse l’uomo

Judan aveva una fame tremenda, in più era anche molto stanco e non aveva davvero nessun posto dove andare e nemmeno un soldo, quella proposta gli sembrava l’unica possibile per sopravvivere

- accetto signore-   

 

Una volta finita la colazione e dopo aver dato una stanza al nuovo venuto dove avrebbe potuto dormire, Cristian e Glissa si ritrovavano di nuovo da soli

- non è da te farsi fregare dai briganti in quel modo stando ai tuoi racconti, ti sei rammollita o cosa?- disse Cristian alla sua allieva mentre fumava la pipa

- mi sono solo distratta, non capiterà più – disse la giovane

- comunque sei stata fortunata  che quel ragazzo ti ha salvata contro quei due guardiani, altrimenti oggi saresti o morta o in prigione aspettando comunque la morte-

- sono stata ingannata dalla forma di quell’artefatto maestro, ecco perché sono finita nei guai

- devi ancora migliorare anche se non dubito almeno che per quanto riguarda i briganti in un modo o nell’altro ti saresti salvata da sola, ricordati che però valutare un oggetto prima del furto è importante, con un po’ di attenzione ti saresti salvata comunque- disse l’uomo

- sei stato tu a dirmi di andare lì e che era tutto sicuro, mi hai dato delle informazioni sbagliate-

- io ti ho detto cosa trovavi lì punto, sei tu che ti dovevi organizzare meglio, ma tu sei rimasta una cacciatrice e tale è la tua mentalità, nonostante i due mestieri hanno molte cose in comune- disse Cristian

- o sai che a me non piace rubare anche se sono una ladra- disse Glissa

- ma è anche l’unico mestiere che puoi fare adesso, sei ricercata non scordartelo- disse il maestro- comunque oggi pomeriggio pianificheremo per domattina, vi dirò quello che dovete fare, e fidatevi delle mie informazioni, io ti avevo detto comunque che avresti potuto trovare delle sorprese al Comune-    

 

Durante il pomeriggio Cristian chiamò i ragazzi per parlare del suo piano

- ragazzi ecco cosa dovrete fare, avete presente di castello di Trintachis dove abita il duca di Rafers?- domandò l’uomo solo Glissa naturalmente sapeva dove si trovava- so per certo che in una stanza del suo castello si trovano le sue ricchezze, è pieno di guardie intorno alle mura, ma grazie a una mappa che vi darò potrete entrare in azione anche da stasera, dentro non dovreste trovare molti problemi, la stanza del tesoro è segnata sulla mappa, adesso la studieremo, vi va comunque bene come missione no?-

- certo che mi va bene- disse Glissa

- non sarà troppo pericoloso?- domandò invece Judan titubante

- ho detto che se seguirete le istruzioni della mappa non avrete problemi- disse Cristian- andrete poi a rubare a chi ci ruba, infatti il duca di Rafers è un ralcloss, quindi non facciamo reato-

- va bene maestro, io vado e tu mi seguirai Judan- il ragazzo a malincuore dovette accettare 

 

I due giovani dopo aver studiato la mappa se ne andarono da casa, Cristian rimase da solo e si mise a fumare la pipa era ormai sera e la stanza dove si trovava era quasi tutta ricoperta dal buio

- buonasera Johan- disse il ladro

- non ti smentisci mai vero?- disse una voce nell’oscurità

- mi spieghi come hai fatto ad entrare?- disse sempre Cristian

- mi posso trasformare in un animale io, in un piccione per la precisione, e visto che tieni spalancate le finestre mi ci sono intrufolato- disse la voce

- se tu fossi un ladro saresti uno dei migliori, ma dimmi a cosa devo la tua visita?-

- sto per riorganizzare una compagnia per lottare contro i Ralcloss e Daemortius – disse la voce

- solo ora che hai trovato tuo fratello? È incredibile cosa gli è successo, non è cambiato di una virgola, quelle prigioni sono un portento- disse Cristian

- ma ti confondono le idee, comunque si anche per questo, in più in questa città ho trovato dei validi combattenti e ….-

- Johan non è come tanto tempo fa, eravamo giovani, volevamo cambiare il mondo, poi sai cosa è successo, la nuova compagnia, anche se nascerà con il nostro sangue non cambierà nulla, non è ancora il tempo questo, i Ralcloss sono tanti e forti e pieni di validi soldati- disse Cristian

- ma anche noi ne abbiamo, io voglio solo portarli alle montagne di Caftarel, e lì deciderò il da farsi- disse la voce

- ti aspetta un bel viaggio allora- disse il ladro

- non piena di insidie vedrai-  l’ombra sparì    

 

Entrare nel castello fu molto semplice, è bastato entrare come semplici giovani mercanti, infatti era periodo di mercato quel giorno, e i due si mischiarono tra i commercianti proprio mentre quest’ultimi si apprestavano a chiudere i battenti e lasciare l’abitazione del potente signore. dentro il castello non c’era ancora nessuno, le guardie stavano ancora controllando i mercanti che lasciavano la piccola fortezza, solo di tanto in tanto però dovettero nascondersi dietro le tende delle grandi finestre del castello per non farsi vedere da qualche guardia che invece pattugliava l’interno

- abbiamo ancora pochi minuti, dopodiché tutta questa area sarà piena di nemici forza sbrighiamoci- disse Glissa e i due ragazzi corsero tenendo le orecchie ben aperte per captare i passi delle guardie

- nemici ci sono dei nemici, allarme- i due ragazzi sentirono le urla di una guardia proprio quando stavano a pochi metri dalla stanza dei tesori

- possibile che ci hanno scoperto?- domandò Judan

- non credo, mi sa che non siamo solo noi, vedi ci sono due guardie all’ingresso della stanza, io cercherò di tramortirle, se non funzionasse  tu li devi attaccare, abbiamo proprio pochissimo tempo- disse la ladra

- ma se invece lasciassimo perdere?- disse il monaco, la ragazza non lo stava ascoltando, prese due cerbottane e insieme soffiò e con precisione i due proiettili colpirono il bersaglio, il ragazzo era rimasto davvero di stucco

- tu guarda se viene qualcuno, io apro la porta e prendo quanta più roba posso prendere capito?- e Judan annui e la ragazza si mise subito all’opera aprì il portone e mise dentro i sacchi che aveva in mano molta roba preziosa, la ragazza era in giubilo, non aveva mai visto tanti oggetti preziosi insieme

-  stanno arrivando della guardie Glissa- disse Judan, la ragazza si fermò chiuse i sacchi e disse a Judan di avvicinarsi

- portali tu questi per me sono troppo pesanti- disse la ladra e il monaco ci rimase male, era davvero pesante

- non vorrai che una ragazza come me si faccia male alla schiena per la fatica vero? – e Judan dovette stare zitto seguendo per quanto era possibile per lui la compagna verso l’uscita 

- intrusi- le guardie li videro e i due giovani cercarono di aumentare la corsa, ma le guardie in realtà stavano inseguendo altre due persone che apparvero davanti ai due ragazzi

- maledizione no siamo spacciati- disse Glissa riconoscendo i due che aveva davanti, erano le stesse persone che solo ieri sera la stavano arrestando per il furto al Comune

- tu qui? Non me lo sarei aspettato- disse la ragazza chierica- quindi è lui il complice- disse guardando Judan  

- maledetti non ci avrete- disse la ladra che si preparò a combattere

- siamo sulla stessa barca stupida, siamo noi gli intrusi che inseguono per tutto il castello- disse il guerriero

- che cosa siete venuti a fare?- domandò Judan

- a combattere Rafers- disse Rafiant e il ragazzo si buttò contro i soldati ralcloss che li avevano raggiunti falciandone qualcuno, anche la chierica si mise a combattere uccidendone qualcuno e lo stesso anche Judan e Glissa fino a che li abbatterono tutti, erano solo sette persone

- siamo qui perchè Rafers è una minaccia per Trintachis, la città ci ha detto di sconfiggerlo, i soldati sono alle porte presto riusciremo a espugnarlo questo castello- disse Rafiant

- ma insomma chi sono questi Ralcloss?- domandò Judan

- è strano che non lo sai, ma te lo dirò con brevi parole- disse Lena e la ragazza gli disse le stesse identiche parole che lo sconosciuto della foresta gli aveva riferito

- se ci promettete che se vi aiuterò ci darete una ricompensa vi va bene?- disse Judan

- sei pazzo?- domandò Glissa

- non possiamo prometterlo per certo, ma abbiamo un buon intermediario, dovrai dirlo a lui- disse Lena e il monaco accetto

- Glissa tu vai, tanto l’uscita è qui vicino, ce la farai- la ladra venne lasciata sola con i sacchi pieni di oggetti preziosi

- questa me la pagherai Judan- urlò la ragazza     

 

I tre ragazzi corsero verso le stanze dove doveva trovarsi il padrone del castello, in pochi minuti entrarono nelle sale più lussuose del castello dove il duca si incontrava con gli ospiti

- ecco quanto lusso hanno questi maledetti  a scapito della società- disse Lena, Judan si mise a guardare le stanze mentre correvano, ma poi dovette fermarsi subito, davanti a loro c’era una ragazza che gli bloccava la strada

- siete venuti per il mio padrone vero?- disse la giovane

- tu dovresti essere Lesha giusto? Esatto siamo venuti per lui, lasciaci passare, non abbiamo nulla contro di te- disse Rafiant

- sono la sua guardia del corpo non posso lasciarvi passare -disse la ragazza che lanciò delle magie contro gli intrusi neutralizzate da Lena

- una stregona quindi, Rafiant, tu cerca di andare via, lo bloccherò io- disse Lena

- ti aiuterò anche io- disse Judan e i tre ragazzi attaccarono insieme, la stregona attaccò di nuovo, ma la chierica era pronta e bloccò gli attacchi, mentre Judan gli fu addosso permettendo a Rafiant di lasciare il luogo di scontro per raggiungere il duca

 

Glissa stava salendo le scale che l’avrebbe portata in uno scivolo d’acqua utilizzato dal duca per portasi via gli scarti del cibo e altra spazzatura, collegato proprio in un ruscello che arrivava nella collina dove era attaccato il castello per facilitare la resistenza, da lì in un battibaleno sarebbe scesa e uscita dal castello dove poteva portarsi anche se bagnata i tesori raccolti

- un’altra intrusa fermiamola- delle guardie apparvero dietro di lei, la ladra sapeva che non sarebbe riuscita con tutto quel peso a raggiungere la salvezza. Dovette quindi abbandonare il maltolto imprecando ancora una volta contro Judan e correndo a più non posso, raggiunse una piccola porta che l’avrebbe condotta in un corridoio che l’avrebbe portata però vicino alle stanze del duca. Era rischioso ma almeno si sarebbe salvata momentaneamente dalle guardie, e poi sperava di incontrare almeno quel traditore del suo compagno

 

Rafiant raggiunse la camera del duca era molto lussuosa forse anche più delle altre, con la spada in mano avanzò per la stanza uscendo verso il balcone che era molto grande 

- quindi sei tu uno degli intrusi di oggi vero?- il guerriero sentì una voce e vide che c’era il duca con in mano una spada anche lui

- che seccatura, vediamo di che pasta sei fatto- disse il ralcloss che doveva essere sulla quarantina circa

Il giovane lo attaccò ma il nemico parò senza problemi

- tutto qui?- il duca gli lanciò un incantesimo che lo fece volare di qualche metro facendolo cadere a terra rovinosamente, Rafiant ci rimase male, il suo avversario era un guerriero-stregone  

Si sentì una botola aprirsi e uscì fuori Glissa che velocemente aveva raggiunto le stanze del duca, la ladra ci rimase male quando vide che davanti a lei c’era  il capo dei ralcloss a Trintachis

- così questa sarebbe l’altra intrusa, bene direi che possiamo incominciare- disse Rafers puntando la propria mano contro la ladra

 

Judan aveva difficoltà contro la stregona, non aveva la possibilità di parasi dalle magie come invece faceva Lena

- Judan avvicinati- gli disse la chierica, il monaco ubbidì e la ragazza gli mise una mano nella spalla e il giovane si sentì pieno di forza

- ti ho dato un incantesimo che ti rende forte, tu attaccala, io ti coprirò con i miei incantesimi vai presto-

Il monaco attaccò frontalmente  la nemica che gli sparava a raffica i suoi incantesimi, ma Lena utilizzò un grande sforzo perchè Judan non si facesse troppo male, il ragazzo anche se un po’ ferito diede un pugno contro la stregona che cerco di pararsi, ma il giovane aveva fatto una finta e colpì la pancia della sua avversaria, la ragazza accusò il colpo e prima che potesse fare qualcosa il monaco gli diede un altro pugno questa volta veramente in faccia che la fece cadere a terra svenuta

- c’è l’abbiamo fatta- disse Judan, la chierica gli si avvicinò per curarlo un po’

-andiamo presto, Rafiant avrà sicuramente bisogno di noi- disse Lena

Glissa si trovava a terra ferita, non poteva nulla contro il suo avversario e anche Rafiant era in ginocchio ferito pure lui, Rafers era davvero molto forte

- in nome del governo democratico di  Trintachis arrenditi duca di Rafers- la ladra sentì una voce e vide che si trattava di Lena in compagnia di Judan che ancora una volta era venuto ad aiutarla quando si trova in pericolo

- altri due, ma Lesha che cosa sta facendo?- domandò il duca

- l’abbiamo appena battuta- disse Judan

- poco male vi ucciderò io-

Il ralcloss era davvero forte Judan e Lena ritentarono la strategia di prima, ma il nemico con un incantesimo distrusse le protezioni del monaco, quest’ultimo stava già con il pugno contro il duca, ma il ralcloss riuscì a schivarlo e gli assestò a sua volta un pugno in faccia che lo fece stordire, Lena lo attaccò utilizzando sia la magia che la sua spada, ma Rafers era un abile spadaccino e presto riuscì a disarmare la ragazza e a ferirla, Rafers gli stava per assestare il colpo di grazia quando sentì che il monaco lo stava nuovamente assalendo. Velocemente il duca gli lanciò un incantesimo che lo colpi in pieno facendolo cadere a terra di qualche metro

- siete deboli nei miei confronti, vediamo chi possiamo uccidere per primo- disse Rafers guardando i suoi nemici a terra

- fermati non te lo permetterò- nel balcone apparve un uomo che doveva avere poco più di quaranta anni vestito di verde  in compagnia di Lesha che anche se ferita riusciva ancora a reggersi in piedi

- un druido che sorpresa, allora Lesha tu mi hai tradito- disse il duca rivolgendosi alla sua servitrice

- no signore, perché non mi risulta che io ti abbia tradito, sono stata tua prigioniera per tutti questi anni, e ora che ho trovato persone che potrebbero batterti ho deciso di unirmi a loro- disse la stregona

- pessima scelta ragazza- disse Rafers che lanciò un incantesimo contro i nuovi venuti, ma sia il druido che la stregona riuscirono a neutralizzare il colpo e a lanciare una raffica di magie contro il ralcloss, all’inizio Rafers riusciva a pararli tutti, ma venne colpito da un altro incantesimo partito da Lena che anche se a terra sanguinante ebbe ancora la forza di attaccare, e il suo intervento fu fatale per il padrone del castello che subì in pieno le raffiche magiche del druido e della stregona che lo uccisero

- andiamo via di qui, il castello è nostro, i soldati di Trintachis l’hanno conquistato e Rafers è morto- disse il druido

  
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