Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: InoHaruna    08/01/2015    4 recensioni
Le cose tra Darren e Celia non vanno più tanto bene, e una notte mentre Celia piange in solitudine Darren si presenta a casa sua. Ma non per perdonarla, per ucciderla...
***
Buona lettura e buon anno :)
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Celia/Haruna, Darren/Yuuki, Harley/Jousuke, Jude/Yuuto
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 4. 




La mattina dopo, quando il ragazzo si svegliò la prima cosa che fece fu cadere dal letto. Aveva la vista annebbiata, la testa che gli scoppiava e oltre alla nausea aveva anche le vertigini. Stranamente si era addormentato sul divano e non capiva perché era nudo. 
Lentamente e faticosamente si alzò e si fece un caffè, e al primo sorso di quella bevanda nera e bollente che lui amava tanto, si sentì già meglio. Pian piano i primi ricordi iniziarono ad affiorare nella mente, confusi. Ma una cosa in particolare la ricordava bene, molto bene. 

Celia seduta sulla sua scrivania, con il pigiama che aveva addosso quando era stata uccisa. 
Lui e sua sorella avevano iniziato a parlare, come se nulla fosse successo, come se lei non fosse mai morta. Lei si divertiva a scomparire e comparire, mentre lui confuso cercava di capire se era diventato pazzo o meno. 
Sua sorella gli aveva raccontato tutto di quella tragica notte, di come si era sentita ad essere sparata dall'uomo che considerava il suo grande amore, il dolore che aveva provato. Ma a causa della sbornia non ricordava più nulla se non una frase. 

E stato Darren...


Fin da subito aveva capito che Darren centrava qualcosa. Quando avevano parlato al telefono, la voce calma di Darren lo aveva fatto infuriare, come se non fosse successo niente di grave, come se non fosse morto nessuno di importante...

Darren non è la persona che tutti credevano. E' stato molto, molto bravo a mentire e ingannarci, lui e il suo amante. Hurley. 
Darren mi ha uccisa. Mi ha uccisa perché ama un altro uomo, Hurley. Sapeva che se me lo avrebbe detto, io mi sarei vendicata. Del resto ero una giornalista, e la notizia di un calciatore omosessuale sarebbe girata in tutto il mondo.


Il ragazzo dopo aver finito il suo caffè, andò a vestirsi. Indossò un paio di jeans neri, una maglia nera e una giacca in pelle. Si guardò allo specchio e sorrise. Di solito non si vestiva mai così, ma non voleva sporcare i suoi abiti firmati di sangue. 

Aveva già organizzato un piano perfetto. La sua mente elaborava in fretta quando si trattava di vendicare sua sorella. 

Jude, mi vendicherai, vero? Ucciderai quel bastardo che mi ha tolto la vita, vero? Mi vuoi bene, vero? 

Il ragazzo dopo aver fatto alcune telefonate, ritornò nel suo ufficio. Notò che il suo cellulare era ancora lì dove Celia lo aveva posato. 
Forse la sera precedente si era immaginato tutto, ma dentro si sé sentiva che era stato Darren. Quindi, pazzo o meno, lui si sarebbe vendicato lo stesso. 



* * *



Darren parcheggiò l'auto sul ciglio della strada a pochi metri dalla caserma di polizia dove lo aspettavano per un interrogatorio a cui avevano sottoposto quasi tutti i conoscenti di Celia. Di fianco a lui, Hurley sedeva pensieroso osservando fuori dal finestrino.
- Ehy! Tranquillo, ho un alibi perfetto - Gli disse il biondo prendendolo per mano - Sì ma... La polizia non troverà starno che sei partito proprio dopo l'omicidio? - Disse il surfista guardandolo negli occhi - Quella sera ero a casa mia a preparare le valige per il viaggio in Italia e tu eri con me perché saremmo partiti insieme. Semplice, stai tranquillo - Il biondo gli scoccò un bacio sulla guancia - Speriamo - Sospirò Hurley mentre Darren scendeva dall'auto - Ti amo! - Gli gridò Hurley quando il ragazzo aveva ormai già chiuso la portiera, il biondo gli rivolse un sorriso e si avviò verso la caserma. 
Sul lato opposto della strada c'era Jude, appoggiato alla sua auto, con le mani in tasca, immobile. Darren fece finta di non vederlo, diventava sempre nervoso quando parlava con lui. Ed era meglio evitarlo. 
All'improvviso, proprio mentre Darren poggiò il piede sul primo scalino, si sentii uno scoppio. Un rumore fortissimo, come una bomba. Darren si girò giusto il tempo per vedere l'auto dove pochi secondi prima si trovava, esplodere come una bomba da guerra. Il forte spostamento d'aria lo fece volare e cadere all'indietro, sbattendo la testa. Cercò immediatamente di rimettersi in piedi, aveva un forte dolore alla testa, ma questo non gli impedì di gridare disperato il nome del suo amante, mentre un enorme fuoco bruciava e ardeva l'auto dove all'interno si trovava Hurley. 

- NOOOO... - Gridava graffiandosi la gola, il suo corpo era in preda alle convulsioni, sentiva sul viso il calore del fuoco, dove in quell'inferno bruciava l'uomo che amava. Quando vide la sagoma di Jude avvicinarsi lentamente con una pistola in mano, scoppiò a piangere, capendo tutto. Che Jude era un fottuto genio e che lo aveva scoperto. 
Cadde di nuovo a terra, la testa sanguinava e gli faceva male, Jude si avvicinava sempre di più. Lo sguardo che aveva era carico di odio e fisso su di lui, che strusciava a terra, terrorizzato, capendo che ormai era la fine, che Hurley era morto e che tra poco lo avrebbe raggiunto, all'inferno...
Quando ormai Jude era a pochi passi da lui e gli puntò l'arma, Darren a terra terrorizzato gli gridò - PERCHÉ'?!? - Il ragazzo dagli occhi rosso bordeaux gli rivolse un sorrisetto sarcastico - Tu hai ucciso la persona più importante della mia vita, e io ora ho ucciso quella più importante della tua misera vita - rispose fermo e impassibile il ragazzo. Ma mentre il ragazzo stava per premere il grilletto il biondo lo fermò - Aspetta! Come sai che sono stato io? - Darren aveva il respiro corto, Jude gli rivolse un altro sorrisetto - Me lo ha detto Celia! - E premendo il grilletto sparò all'addome di Darren che sbatté sull'asfalto schizzando sangue, ma era ancora vivo. Il bastardo aveva la pellaccia dura. Con le mani si toccò il punto dove il sangue fuorusciva dal petto, e mentre il liquido rosso scuro gli andò nei polmoni facendolo tossire, Jude si inginocchiò a fianco a lui e gli puntò l'arma sulla fronte. Era lo stesso identico modo in cui aveva ucciso Celia, e non riusciva davvero a capire come fosse riuscito a scoprire che fosse stato lui. 

- Dimmi, ti prego la verità! Come hai fatto... - Tossì sputando del sangue - Te lo già detto, me lo ha detto Celia - Rispose Jude mentre dietro di loro accorreva la polizia - Tu sei pazzo - disse infine Darren, ma proprio mentre pronunciava la frase intravide dietro a Jude, Celia in piedi che gli sorrideva - Mai quanto te! - E sparò. 




- NOOO...! - Celia si svegliò di soprassalto, sudata e affannata. Si trovava nella sua stanza, dove si era addormentata la sera prima aspettando Darren. Era stato tutto un incubo. Aveva i capelli appiccicati sulla fronte dal sudore, si tolse la maglietta tutta stropicciata e la buttò a terra. Si mise la testa tra le mani, facendo profondi respiri. Non era morta, Darren non l'aveva uccisa, non era diventata un fantasma, Jude non aveva sparato a Darren, era stato tutto un incubo. 
Alzò la testa e si accorse che era mattina, i raggi di sole attraversavano il vetro della sua finestra e illuminavano la stanza. Sorrise, alzandosi e andando in bagno a sciacquarsi la faccia. 
Che strano sogno... Ancora non riusciva a capire perché la sua mente avrebbe dovuto sognare una cosa del genere. Lei e Darren erano felici insieme, e sopratutto Darren non era omosessuale.
Con ancora il batticuore, si diresse in cucina per mangiare qualcosa, ma appena entrò si sorprese trovando Darren alle prese con i fornelli.

- Buongiorno dormigliona - la salutò il ragazzo sorridendogli, versando in un bicchiere del succo di mela e passarlo a Celia. Che assetata lo bevve in pochi secondi. 

- Che ci fai qui? - domandò la Hills nel suo tipico atteggiamento da giornalista sospettosa mordendo un biscotto - Ieri sera mi hai invitato, no? - Darren si sedette a tavola sorseggiando del caffè - Infatti ti ho aspettato, ma non sei venuto - Celia lo osservava di sottecchi, a braccia incrociate mangiucchiando biscotti - Per strada ho bucato una ruota, e c'è ne ho messo di tempo per cambiarla. E quando sono arrivato tu stavi già dormendo e non ho voluto svegliarti - rispose semplicemente il portiere accendendo la tv - Sei un po' strana stamattina, piccola - aggiunse il ragazzo guardandola, lei gli sorrise e gli mise le braccia attorno al collo per dargli un tenero bacio sulla guancia - Niente, ho fatto un brutto sogno - e gli diede un altro bacio, capendo che il suo Darren sarebbe stato suo per tutta la vita. Suo e di nessun altra, o altro. 

- Jude che mi uccideva? - rise ironico il ragazzo facendola sedere sulle sue gambe - ... No - la ragazza per poco non si strozzò con un biscotto, preferendo non raccontargli niente del sogno. 
Darren la baciò con dolcezza, e quando si staccarono Celia gli sussurrò sulle labbra - Starai per sempre accanto a me, vero? - il ragazzo sorrise divertito - Ma che domande fai? Ovvio scema! - E la baciò di nuovo. 
























Ed ecco l'ultimo capitolo!
Che ne pensate? Aww, che bello! Finalmente ho finito qualcosa
che ho iniziato XD 
Piaciuta la sorpresa? Hahaha spero di sì!
Era tutto un incubo, un Nightmare!
Dedico questa storia a tutti i fan di questa meravigliosa coppia,
agli scrittori che hanno il coraggio di scrivere i nomi europei, 
e a Lila May che mi ha incoraggiata e sostenuta! <3
Un bacio da Marie Hali!












  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: InoHaruna