C’è sicuramente qualcuno…
Qualcuno…
Che ti ama veramente…
Ti ama
E quel qualcuno… non era forse Shikamaru?!
La scena era sempre la stessa, immobile, compatta….
Lei seduta su una roccia, accanto ad uno dei tanti maestosi alberi
E lui, a pochi passi da lei, appoggiato ad un masso la osservava tremante
“m-mi stai dicendo c-che…” si udì un lamento spezzato provenire da quella bellissima bambola dai filamenti dorati
“Ino, lo so, ti ho creato un sacco di problemi…” lui non la fece finire, intervenendo con sempre meno sicurezza
“mi… mi hai solo presa in giro…” un sussurro, sotto la chioma di luce, contornata da graffi di lacrime calde lungo i bordi
“come?”
Lei si levò in piedi stringendo i pugni ai lati del corpo
“tu, Shikamaru Nara ti sei solamente preso gioco di me!!” strillò
Il ragazzo le fissò il volto, una ruga di leggero timore si insinuò sul suo viso, alla vista di quelle dolci lacrime.
Lei…Lei piangeva…
per favore non piangere
Ma per cosa??
Perché?!?
“Ino…” non riuscì a dire altro, guardandola negli occhi
“Tu…Tu sei un essere spregevole! Io…io credevo c-che tu…”
Il Nara l’osservava, immobile, incapace di dare un qualsiasi segno di vita.
Non capiva il perché di tanto scalpore…
“ho..ho sbagliato Ino…” cercò di intervenire
Parlami
dolcemente
“Io credevo che tu mi Amassi!!” aveva urlato ancora più forte… senza rendersene conto…
E quella voce stava ancora echeggiando tra le foglie, risuonava tra i massi sotto di loro, a contornare il loro fiume..
Le iridi nocciola si dilatarono spaventosamente, quasi fossero sul punto di strapparsi da un momento all’altro.
C’è qualcosa nei tuoi occhi
Il viso di quello era come pietrificato a fissare l’altro…
“Ino…ascoltami…io…”
“Tu cosa eh?!?perchè mi hai detto quelle cose?! Mi hai fatto mandare
tutto all’aria con Sasuke, per cosa poi!? Una stupida bugia!!!”
Qualcosa
sta cambiando dentro di te
la voce era roca ed
intonava una canzone…
Una canzone senza
melodia e senza testo, solo fatta di parole spezzate ed infuriate
Il giovane a lei di
fronte avevo lo sguardo basso ad osservare il terreno, privo di vita.
Ascoltava passivo
ogni accusa… e non poteva muoversi…
E tu
non capisci
Le lacrime
scendevano asimmetriche sulla pelle candida della ragazza
Il Nara non aveva
neppure il coraggio di alzare lo sguardo per vederle
Non
piangere
Chiamava il suo
nome…
Ti
amo ancora
diceva il suo cuore…
Ma lei era
arrabbiata…
Si sentiva
un’illusa… una perdente…
Aveva creduto di
potercela fare, una volta, a buttarsi… a fidarsi di qualcuno…
Era stato proprio
Shikamaru il suo Qualcuno…
E l’aveva delusa,
più di tutti…
E le parole di
Sakura…così astute e false…
L’avevano fatta
cadere, giù per terra
Tra le risa di
tutti
Si era umiliata
credendo a ciò che quella ragazza le aveva propinato…
Proprio nel momento
in cui poteva avere Sasuke…
Che Bastarda…
“non è vero…” lui
aveva tirato su la testa, guardandola…
“non è vero…Ino…”
la bionda l’osservava impietrita…
Aspettandosi una
qualsiasi spiegazione
“cosa?” domandò
allora lei, impaziente
Ti
amo ancora
Lui non si mosse…
“cosa Shika?!?!”
“n..niente…”
Sto
ancora pensando a te
Ino rimase li, a fissarlo immobile, piangente.
Credeva veramente che Lui, proprio il Nara, si sarebbe innamorato di Lei?!
Come aveva potuto crederci?!?! era una menzogna, avrebbe dovuto pensarci…
Così lei aveva fatto le sue riflessioni.
Aveva deciso, preso il suo cuore tra le mani…
Gli aveva estirpato ogni sentimento ed aveva capito…
Dammi
un bisbiglio
“Ino…non so…come spiegarti…”
Dammi un sospiro
“non credo ci sia più niente da spiegare Shika….” La ragazza fece qualche passo, dandogli le spalle
Non
farla così difficile adesso
“sei solo un bastardo…”
E
per favore non prenderla così male
Lui, che in un
primo momento non si era mosso, si tirò velocemente in piedi, afferrando la
ragazza per un braccio
“ehi ma che..!?”
Sto
ancora pensando a te
Il giovane la tirò a sé, fino a che con la sua forza non riuscì a circondarle il corpo.
Con il suo abbraccio
La Yamanaka in principio cercò di divincolarsi, dimenando le mani.
Alla fine però si arrese a quel calore donatole con tanta brutalità…
Altre piccole e trasparenti gocce le scivolarono dagli occhi
Non
piangere
Singhiozzò ancora Ino, stringendolo di più a se
Non sapeva neppure perché lo stesse abbracciando, perché Lui LA stesse abbracciando.
Non aveva senso… non aveva motivo
Come se la stesse per perdere…
E Lei all’inizio non riusciva a capire
“Io non so come spiegarti…” aveva esordito lui, tra i capelli d’oro
“voglio che tu sia felice Ino…e so che Sasuke… è lui quello giusto per te…”
Non è vero…
“ma Shika…”
Lei non comprese…non ci riuscì
Ma lo abbracciò forte
non
piangere stanotte
E pianse, tra le sue braccia.
Portò le esili braccia dietro la sua schiena, avvicinandolo, assorbendo il calore del suo corpo
per
favore ricorda…
Lo strinse a se…come se lo sentisse sfuggirgli dalle mani.
Sentì sulla sua pelle quel sapore bagnato.
Lacrime…
Lacrime che non erano le sue…
per
favore ricorda che non ho mai mentito
Ino si trovò disorientata
Cercò di scostarsi dalla sua figura, per vedere il suo viso…
E quegli occhi castani, così annegati nella menzogna
“Shika…ma che…”
per
favore ricorda
Come mi sono sentito dentro
“Perdonami Ino…”
Le iridi celesti si pietrificarono, osservando il manto chiaro sulle loro teste.
Osservava il vento roteare scherzoso sulle foglie delle querce dietro le loro schiene
E si chiedeva il perché…
Il perché di quel pianto…
Il perché di quell’abbraccio
Il perché di quel perdono…
E più se lo domandava più si confondeva
All’improvviso, però, un lampo la colpì…
“Perdonami Ino…”
Ma
starai bene ora
Ti
sentirai meglio domani
“No…”
Si udì cristallina la voce della fanciulla
Le mani fecero leva sul corpo caldo di lui, spingendo quello femminile lontano da questo
L’abbraccio si sciolse…
Si scrutarono attentamente…
Occhi negli occhi
Ed erano umidi entrambi, incomprensibilmente
“No Shika…”
Non
piangere
“Non ti perdonerò mai per questo…”
Non
piangere stanotte
lui la fissò immobile, con uno sguardo vacuo, perso, distrutto…
La fissò senza sapere che fare…
Se fermarla…e Amarla…
Oppure…
lasciarle vivere la vita che lei aveva sempre
voluto ,fino a qualche settimana prima…
continuava a guardarla, li,in piedi di fronte a
lui.
Le fissava
le lacrime calde scendere lungo gli zigomi arrossati, le labbra piegate in una
smorfia di sofferenza…
i capelli che ondeggiavano indisturbati lungo i
colori del vento che tirava su di loro
e lui come un povero idiota… la stava perdendo…
e sapeva che sarebbe stato per sempre….
Non
piangere mai
La biondina, con un po’ di primaria indecisione, si voltò versò il bosco…
Cercava di tornare a casa…
Cercava di scappare da tutto e tutti…
E quella clamorosa delusione…
Girò i tacchi in un amen
Ma un sussurro, alle sue spalle, la fece impallidire…
E piangere…
Ma non si fermò…
Andò avanti, comprendendo ciò che era bene per lei…e per lui…
Ovvero, ciò che lui aveva paura di perdere…
E che in quel modo non si sarebbe mai esaurito…
E quel sussurro lontano, lo sentii bene…
Sembrò perfino un sogno, un immaginazione
Ma era troppo evidente e vero… per essere cosi.
E la risposta fu solo una “Anch’io...”
Così dannatamente semplice…
Baby
forse un giorno
Non
piangere stanotte
“Ti Amo…”