(Comunicazione di servizio: d’ora in avanti la storia
sarà narrata in terza persona per… esigenze di trama… ciao e buona lettura!!!)
Terza parte:
-Dimmi Hermione.- Era pallida… e sembrava enormemente preoccupata.
-Vedi… da quando suo padre è stato messo in prigione, Malfoy non fa altro che parlare di vendetta. Lo ho sentito che ne parlava con Goyle…-
-E perché lo dici a me?-
-Perché, non ne conosco il motivo, ma poco fa Malfoy è arrivato infuriatissimo alla riunione dei prefetti, ed ha detto qualcosa come “maledizione… quella Kimberly… me la pagherà!”. Ora: non credo si riferisse a te, però…- Kimberly la guardò con espressione colpevole.
-I-io invece credo che… si riferisse proprio a me…-
-Cosa hai fatto?!- Kimberly le raccontò dello scontro con Malfoy. –Ma non è possibile! Sei proprio la sorella di Harry… subito nei guai!-
-Sai com’è, Granger,… la Potter- sfiga colpisce ogni membro della famiglia… fra un po’ si diffonderà anche tra gli amici… state attenti tu e Lenticchia…- La provocò Draco, entrando nel corridoio in quel momento.
-M-Malfoy! Cosa…?- Arrossì Hermione vergognandosi perché stava parlando di lui alle sue spalle.
-Arrossisci, Granger? Parlavi male di me?- Hermione tacque, sentendosi in colpa. Kimberly, vedendo la ragazza in difficoltà, rispose al ragazzo.
-Ed anche se fosse?- Lo sfidò.
-Anche se fosse, Black… posso chiamarti Black, vero? O forse non ti piace?-
-Come altro mi potresti chiamare?-
-Non lo so… Sfregiata, per esempio. O raccattata…-
-Black andava benissimo, verme. Tu, piuttosto… sei sicuro di volere che io ti chiami Malfoy? O provi vergogna?- Draco la fulminò con lo sguardo. Hermione la osservò: dove voleva arrivare.
-Tranquilla, orfanella… mi va benissimo. Almeno io un cognome veramente mio, ce l’ho.- La guardò sprezzante. Poi se ne andò, soddisfatto. “Uno a zero per me!” Pensò.
-Kim… tutto bene?- Le chiese Hermione, dopo qualche istante di silenzio, preoccupata. Kimberly si girò verso di lei, con un sorriso tanto forzato quanto falso.
-Certo! Raggiungiamo gli altri, vuoi? Si staranno preoccupando…-
-Ok…- Le rispose Hermione, poco convinta. Quando raggiunsero gli altri si sedettero e cominciarono a chiacchierare. Dopo qualche ora Kimberly si alzò ed uscì dallo scompartimento, per andare in bagno.
-Cosa le è successo, Hermione? Da quando siete tornate non fa altro che fingere di stare bene.- Le sussurrò Harry ad un orecchio.
-Sì… un incontro sfortunato con Malfoy… le ha detto una cattiveria…- E gli riferì la discussione.
-Io… io… lo disintegro! La famiglia è uno dei suoi punti deboli…!-
-Se è per questo lo è anche per Malfoy, Harry. Anche lei non è stata molto gentile, in realtà…-
-Vado da lei.- Sbottò Harry. –Al contrario di Malfoy lei si merita di essere consolata.- E andò verso la porta scorrevole… quando questa si aprì.
-Oh, Harry… stavi andando da qualche parte?- Gli sorrise Kimberly. Fu un sorriso vero.
“Che diavolo ha fatto in bagno? È tornata di buon umore davvero… un miracolo…”
-I-io… niente. Sediamoci.- E così fecero. Pochi minuti dopo il treno cominciò a rallentare e, indossate le divise, scesero nella notte umida e cercarono una carrozza abbastanza grande da contenerli tutti, e raggiunsero la scuola continuando a raccontarsi cosa avevano fatto quell’estate.
L’angolo della recensione:
Ho tre secondi per dire… GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO RECENSITOOOOOOO!!!