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Autore: katie riddle    08/01/2015    0 recensioni
Nel tribunale c'era un silenzio tombale. La dolce ragazza non sapeva cosa dire, era rimasta basita dalla brutta sorpresa appena ricevuta. Voleva parlare ma il coraggio, che fino a poco prima non avrebbe tardato ad arrivare, non voleva sapersene di tornare dalla vacanza che si era preso senza il suo consenso. Tom, da canto suo non sapeva a cosa pensare , guardò la sua amata con comprensione mista a tristezza e paura per lei, era molto più pallida del solito e aveva gli occhi spenti e tristi quando di solito erano vivaci e molto brillanti.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Il trio protagonista, Lucius Malfoy, Rabastan Lestrange, Tom Riddle/Voldermort
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Nel tribunale regnava un silenzio totale. Erano tutti impegnati, chi con maggiore interesse chi con meno, ad ascoltare l’uomo seduto su una sedia scomodissima di ferro, e si chiamava Tom meglio conosciuto (e temuto) come Lord Voldemort, stava facendo un lungo discorso chiedendo qua e là scusa a quasi tutte le persone presenti nella sala. Perché stava in quel tribunale? Perché stava chiedendo scusa a Lily, James o Sirius Black che sono di nuovo vivi? Aaaah… ma questa è una lunghissima ma proprio una lunghissima storia. Parte da molti anni indietro dagli primi anni a Hogwarts con una certa perfettina e bellissima principessina di nome Katherina Petrova , che lo aveva stregato dal primo momento che l’aveva vista, ovviamente anche lei si era innamorata di lui, un tempo bellissimo a dir poco. Le cose erano cambiate (in peggio) al quinto anno quando lei scoprì che una delle sue migliori amiche era diventata una mangiamorte. Ma ora torniamo al presente, anche se molti non lo vorrebbero, dov’eravamo arrivati? Ah sì al discorso infinito del nostro Tom, che dopo la guerra grazie alla principessina era diventato normale (senza quella bruttissima faccia da serpente che faceva paura anche al diavolo in persona), anzi era piuttosto attraente pur non essendo più così giovane come una volta. Dopo il suo discorso nella sala calò un silenzio imbarazzante rotto solo dallo scorrere della piuma sulla pergamena della segretaria che continuava a scrivere dall’inizio del processo. Passarono ancora qualche minuto, poi con un colpo di tosse, Kingsley, il giudice oltre che Primo Ministro della magia, disse:
-Signorina Petrova, volete aggiungere qualcosa di pro o contro su quel che il signor Riddle ha detto? In modo da schiarirci le idee visto che siamo ancora in alto mare.
Ella cercò di alzarsi ma prima che potesse fare un qualunque movimento, un uomo seduto abbastanza lontano da lei nella parte riservata ai ascoltatori si alzò prima di lei sollevando la mano dove teneva stretto un libricino piuttosto minuto di velluto verde smeraldo rilegato di sottilissimi fili d’argento che brillavano alla luce delle candele.
-Vostro onore chiedo perdono per il mio intervento così brusco ma avrei una cosa molto importante da dirvi e da farvi vedere-e alzò maggiormente la mano in modo che tutti potessero vedere quel che stringeva con tanta forza.
-Parla ma bada bene a cosa dici perché tutto ciò che dici potrebbe ritornare contro di te. E così dicendo il giudice lasciò la parola all’uomo dalla voce rocca ed autoritaria.
-Questo- disse alludendo al libricino-è un diario di una persona qui presente, di una persona che voi credete tanto PURA e GENTILE, senza segreti ma che vi ha nascosto qualcosa di estremamente importante vero Katie?! E nel pronunciare il suo nome fece una smorfia di disprezzo.
Katie nel sentire quelle parole e vedendo quel che Lestrange, così si chiamava l’uomo, aveva in mano riconoscendolo, “come è finito nelle sue mani?” pensò sconfortata si ricordava d’averlo messo in un posto sicuro e poi pochissimi sapevano della sua esistenza, impallidì sbarrando gli occhi. Kingsley mandò la segretaria a prenderlo e ella lo fece vedere a Katie.
-E’ tuo? Fece lui con voce mezza incredula e mezza preoccupata della sua risposta.
-Si. Ammise la dolce ragazza ancora basita ma senza abbassare lo sguardo.
-Bene Amelia (così si chiamava la segretaria), cara dammelo per favore.
Dopo che la segretaria ebbe consegnato il diario al giudice che lo apri a una pagina casuale, si sedette. Guardò torvo la pagina aperta e con voce stanca disse:
-Non so cosa Lestrange abbia contro di te Katie ma capisci che anche se a malincuore devo controllare e in questo caso leggendo di fronte a tutti il tuo diario. So che non è cosa da fare ma la circostanza lo impone purtroppo è noi dobbiamo seguirla. Spero che non ti dispiace tanto se leggo i tuoi segreti o i tuoi pensieri. Poi dopo aver visto lei che piano annuiva si rivolse a Lestrange che aveva stampato sul viso un sorriso di vittoria, con voce più dura disse:
-Signor Lestrenge ci vuole dire il motivo della sua accusa e di cosa sarebbe accusata?
-Di tradimento. Disse senza esitare.
Nella sala calò un silenzio irreale che non tardò a svanire lasciando il posto a un mormorio di indignazione che aumentò di volume fino a diventare un rombo quasi assordante.
-Sileeeeenzio!!! Urlò il giudice per farsi sentire sopra quei urli.
-Tradimento??? Volete spiegarvi meglio?
-Nel diario c’è tutto ma vi posso anticipare di cosa si tratta se siete tanto impazienti di scoprire ciò che la vostra adorata Katie ha fatto. Si tratta del Signore Oscuro e della relazione che lei ha avuto con lui.
-Come osi!!! Disse lei alzandosi immediatamente.
-Tutti o quasi in quest’aula sanno dell’amicizia infantile che ho avuto con Tom.
-Amici???disse lui ridendo- ma non farmi ridere. Cara piccola Katie-disse dispregiativo- amicizia? Sicura di non tralasciare moooolti dettagli? Hai avuto un’amnesia per caso? E’ inutile che cerchi di difenderti tanto ormai verrà tutto a galla. Tu che lo hai cambiato stregandolo. Sputando le parole come se fossero veleno.
Lei si sedette pietrificata. Guardò la sala vedendo dipinto sulla faccia di moltissime persone la confusione. Tom la guardava impotente dalla sua faccia, Sirius non sapeva come comportarsi in quella situazione, Kingsley che era rimasto interdetto aveva la bocca aperta per lo stupore e Silente indignato per quel affronto.
-Calma. Fece Kingsley vedendo Silente che cercava di alzarsi.
-Ora, leggeremo questo diario e verificheremo tutto.
Katie guardò Tom impotente. Tutto quello che aveva nascosto, i suoi segreti, i timori e la sua relazione con Tom stavano per essere scoperte nel modo peggiore. Pensò a cosa sarebbe successo dopo, quale sorte sarebbe toccato a lei se gli altri avrebbero pensato che la loro relazione fosse pericolosa per il mondo magico e babbano e quale sorte sarebbe toccata a Tom se avrebbero pensato che lei lo aveva aiutato? Questi pensieri preoccupavano Katie.
Il giudice schiarendosi la voce cominciò a leggere:
-20 gennaio 1967 ore 23 circa
Caro diario,
Il ragazzo di qui ti ho tanto parlato e col quale ho trascorso le mie vacanze in Bulgaria oggi, si è dichiarato.
Io ero nella Torre di Astronomia a pensare un po’ a tutto quando d’improvviso sento dei passi leggeri dietro di me. Mi voltai per vedere chi fosse e immagina un po’ di fronte a me raggiante e stupendo come sempre c’è Tom che sorridendo si avvicinò a me sempre di più parlando di quanto mistero portano i tramonti. Io socchiusi gli occhi per qualche secondo e quando gli riaprii lo trovai così vicino a me che sentivo il suo respiro regolare, il punto è che non smise di avvicinarsi e io da canto mio indietreggiai fino a ritrovarmi con le spalle contro la fredda e rigida ringhiera della torre. Per sostenermi misi le mani sopra ad essa, lui mi segui appoggiando le sue mani calde e morbide sulle mie, dopo meno di un secondo mi baciò. Mille emozioni scaturirono dentro di me. Sentivo le sue morbide labbra contro le mie e il suo respiro meno regolare e più affannoso. Dopo interminabili secondi si staccò sorridente dicendo che mi ama, ricambiai sia il sorriso che le parole. A quel punto tirò fuori dalla tasca del mantello una scatolina rettangolare di colore rosso fuoco e me la porse. Io l’aprii trovando al suo interno due anelli di argento uno dei quali aveva incastonato un diamante. Mi disse: vorrei che tu diventassi la mia ragazza. Io emozionata e al settimo cielo dissi di sì. C’è una cosa molta importante che abbiamo deciso. Abbiamo deciso di mantenere la nostra relazione segreta pensiamo entrambi che sia la cosa migliore almeno per ora. Dunque neppure i nostri migliori amici lo sanno. L’unico che sa di questa storia è Silente che   vedendomi così felice mi chiese il perché e io gli dissi tutto perché mi fido di lui.
Ora ti lascio,
                                                katie
La sala non disse niente soprattutto perché i giudice e molti altri presenti non avevano idea della relazione trai due.
 
 
         
      
             
Note dell’Autore
           Care ragazze, questa è
           la mia prima fanfiction e sono piuttosto ansiosa di sapere
           se vi piace o no. Ho dovuto fare letteralmente salti mortali
       per finire questo capitolo. Mi scuso per quelli che hanno già letto il
capitolo, era copiato tre volte!!!!! Ops….
 
                  
   
 
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