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Autore: Hollister    10/01/2015    4 recensioni
Lexis, soprannominata anche Lex, è una ragazzina di sedici anni, capricciosa e avventurosa, sfacciata e amante del pericolo.
E’ sempre appartenuta alla Fazione degli Intrepidi, che ha già deciso di non lasciare.
Ma tra gli Intrepidi, sa che torreggia Eric, il freddo e calcolatore Capofazione: la colpirà nel profondo, come mai era successo; ma anche il giovane si sentirà terribilmente unito al cuore di quella mocciosa.
Un cuore di ghiaccio potrà mai essere sciolto da una ragazzina coraggiosa e piena di vita?
Lo scoprirete leggendo…
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric, Four/Quattro (Tobias), Jeanine Matthews, Matthew, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Sentimenti.
Capitolo sei.







Provai a dimenarmi, ma il nemico non mollava la presa.
Poi, una voce, fin troppo familiare e terribilmente gelida mi sibilò alle orecchie.
 
“Avrò la mia rivincita”. Richard mi tolse l’arma dalle mani, buttandola lontano.
A quel punto, mi scaraventò sul pavimento, e vidi i suoi occhi ricolmi di rabbia ed eccitazione.
Il suo viso mi provocava disgusto, contratto dalla furia. Cosa voleva fare? Uccidermi?
Mi rialzai, ma non corsi verso l’arma, bensì verso la bandiera. Una scossa elettrica mi colpì alla gamba, e caddi di nuovo, preda di un dolore cieco e lancinante.
Gemetti, sotto gli occhi del nemico, che si avvicinava minaccioso.
“Questo è perché hai insultato la mia ragazza, per ben due volte…”.
Un altro colpo, questa volta alla schiena. Gettai un gridolino; non dovevo mostrarmi debole davanti a quello schifoso.
“E questo per il pugno sul naso”.
Mi tirò un calcio allo stomaco, aumentando il mio dolore. Mi tirò per i capelli, trascinandomi lungo il pavimento.
“Sei debole, non vincerai mai contro di me”.
Ero paralizzata, costretta a subire le sue parole piene di rabbia. Ancora non mi ero arresa, ma il dolore mi attanagliava ogni parte del corpo. Mi strinse il collo, sollevandomi contro al muro. I miei piedi non toccavano terra, avevo bisogno d’aria.
“Che ne dici di fare un volo?”. La sua voce era ricolma di follia pura, cominciai a spaventarmi.
Dovevo assolutamente liberarmi. Con uno strattone, fuggii verso l’arma, ma un ennesimo colpo mi colpì tra le scapole, facendomi cadere a terra come un sacco di patate.
“Qui non si tratta di un gioco, cara Lexis. Qui si tratta di vendetta, e io avrò la mia”.
Un calcio, ed ero completamente appiattita contro al pavimento duro e sporco. Mi mancava l’aria, e mille pensieri mi attanagliarono le membra.
“Per tutte quelle volte che da piccoli mi ha screditato, mi hai preso in giro, mi hai picchiato!”. Un pugno sullo zigomo, sul labbro. Sputai sangue, ma guardai in faccia il mio nemico, con una risata.
“Sei un perdente”, gli sibilai, ma fui interrotta da un gemito.
Mi stava di nuovo trascinando per i capelli, mentre mi strattonava con forza.
Mi rialzò, prendendomi per la nuca, facendomi guardare dalla finestra senza vetri. Dovevamo essere a sette – otto metri di altezza, peggio dello strapiombo.
“Tu farai questo bel volo e ti toglierai finalmente dal cazzo, perché sei una fottuta troia, un essere inferiore! E morirai, te lo giuro”.
Provai a dimenarmi con le ultime forze che avevo, ma la forza di Richard era immensa.
 
Sono una debole. Non sono un’Intrepida, ha ragione Eric. Mi sono sempre sbagliata.
 
“Cosa stai facendo?!”, una voce, dura e furiosa, fece voltare l’aguzzino che ancora mi teneva per la nuca, costringendomi a guardare in basso.
“Eric, io…”.
Due spari, ma non colpirono me, bensì lo schifoso, che lasciò andare la presa, per poi afflosciarsi sul pavimento.
Scivolai contro al muro, allontanandomi dal corpo, prossima alle lacrime. Due occhi azzurri entrarono nel mio campo visivo, due braccia forti mi strinsero il bacino, per poi prendermi e caricarmi sulla spalla.
Ero scossa, fin troppo. Spaventata, ridotta ad un piccolo disastro. Le parole di Richard mi avevano ferito più del dovuto, e non mi accorsi di star piangendo sulla spalla del terribile Capofazione.
I miei singhiozzi rompevano il silenzio che c’era tra di noi, creando un’atmosfera quasi imbarazzante.
Sentii una mano accarezzarmi la schiena, mentre mi disperavo. Mi ritrovai seduta contro ad un muro, in una stanza poco illuminata.
Eric mi guardò di nuovo, il suo sguardo furioso.
 
“Tutto bene?”. La sua voce era stranamente dolce, e mi asciugai le lacrime.
Annuii, nonostante i doloro lancinanti che sentivo sul viso e sul resto del corpo. La mia schiena doleva incredibilmente, lasciandomi senza fiato.
Mi sfiorò una guancia, dove lo zigomo doveva essere violaceo, forse rotto.
“Quello stupido la pagherà, sarà fuori dagli Intrepidi e raggiungerà gli Esclusi”, sibilò, abbassando lo sguardo.
“Perché mi hai salvata?”.
La mia domanda lo colse alla sprovvista, ma nei suoi occhi non c’era rabbia.
“Perché sei sotto la mia ala, devo proteggerti”.
In quel momento, fui io a rimanere spiazzata. “Beh, non mi pare che ti sia importato tanto del mio destino in questi ultimi tempi”, ribattei, con una punta di acidità.
“Credi che sia ben vista una relazione tra un’Iniziata e un Capofazione? Potrebbero pensare ad un punteggio truccato, non ho intenzione di rischiare di perdere il posto”.
Voltai lo sguardo da un’altra parte, incapace di guardarlo negli occhi.
“Sei stato tu a baciarmi”.
“Ma tu hai ricambiato”.
Lo guardai di nuovo, ma non ebbi il tempo di ribattere che il Capofazione catturò le mie labbra, prendendomi per i fianchi, sollevandomi da terra. La situazione sfiorava l’assurdo.
Io odiavo Eric.
 
Sei tu che ti convinci di odiarlo. Ma in verità provi qualcosa, altrimenti lo avresti respinto fin da subito!
 
A poco a poco, il bacio diventò sempre più aggressivo e ricolmo di desiderio. Eric mi strinse di più, sigillandomi in un abbraccio, e appena ci staccammo, entrambi eravamo senza fiato.
Mi guardò per alcuni attimo, poi mi posò a terra, sfiorando il mio labbro ferito.
Abbassai lo sguardo, ma lui mi costrinse a guardarlo. Mi prese il mento fra le mani e posò di nuovo le labbra sulle mie, in un leggero bacio.
Alcune urla, urla di vittoria, ruppero la magia creatasi in quei pochi minuti pieni di parole silenziose e sentimenti nascosti.




**

Eccomi qui! Vi avevo promesso una scena smielosa, ma come sempre, ho voluto aggiungere una parte violenta, che sinceramente, è la mia preferita! Adoro questo tipo di cose :33
No, va bene.

Come al solito, il nostro Eric dimostra ancora un po' di dolcezza nei confronti di Lexis, che però è piuttosto confusa, e se devo dirlo, anch'io. Ma ho già finito un altro capitolo, quindi credo di pubblicarlo stasera hehehe.
Sto andando molto avanti, ora che sta finendo la prima parte di Iniziazione i capitoli saranno un po' più lunghi e le novità di certo non mancheranno.
Quindi sull'attenti, polpettine!
Mi scuso se il capitolo è piuttosto corto questa volta, ma volevo davvero che fosse riservato ai sentimenti di entrambi, quindi, ecco qua una perfetta dimostrazione di diabete.
Sto scherzando! In compenso, quando tornerete da una lunga giornata di scuola, troverete un capitolo appena aggiornato. HAHAHA vabbé, vi saluto care, e come al solito, se volete dirmi le vostre storie, sarò felice di leggerle.
E miraccomando, non siate silenziose!
   
 
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