Storie originali > Giallo
Segui la storia  |       
Autore: ivomarianini    10/01/2015    0 recensioni
Inizi del 900. Una nobile famiglia si trova alle prese con gravi problemi economici. La società sta cambiando. Da sempre basata sulle risorse agricole, gestite prevalentemente da nobili e signorotti locali, si vede costretta a difendersi dall’assalto di nuovi e giovani imprenditori.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dopo aver congedato il dottor Achilli, il commissario si lasciò andare sulla poltrona. Premendosi le tempie con le dita, cercò di mettere ordine in quella situazione. Nonostante fossero trascorsi diversi anni, ciò che aveva appena sentito l’aveva lasciato oltremodo pensieroso. Se quello che il medico gli aveva rivelato corrispondeva a verità, la posizione di qualcuno si sarebbe fatta molto pesante. Ma ora, era giunto il momento di tornare nel salone. Quando varcò la soglia, diede una rapida occhiata per vedere se fossero tutti presenti. In particolare, il suo sguardo si soffermò su Fortis. Sempre più scuro in volto, l’industriale sembrava sul punto di esplodere.

Non vedo la contessa Ludovica” disse Adinolfi rivolgendosi a Ginevra Non è stata molto bene, è proprio necessario disturbarla a quest’ora?” rispose la donna. Adinolfi allargò le braccia in un gesto dispiaciuto Temo proprio che lo sia signora. Ma vi assicuro che si tratterà di una cosa breve, avete la mia parola” Sollecita, Elena si avviò verso la porta No, vado io…” la fermò Ginevra alzandosi Prepara del caffè piuttosto, credo ne abbiamo tutti bisogno” Detto questo lasciò la sala mentre la governante, seguita da Pierre, si recò in cucina. In un angolo, Sofia e Anacleto parlottavano a bassa voce mentre Augusto, ritto accanto alla finestra, stava facendo altrettanto col dottor Achilli.

Conoscevate bene il dottor Cortinovis signor Fortis?” disse il commissario con estrema calma. L’imprenditore si voltò di colpo, il volto simile alla pietra. Augusto, improvvisamente attento, smise di parlare col dottor Achilli che, di contro, parve essere a disagio Ho molti conoscenti tra i medici commissario, perché questa domanda?” A quel punto, il maggiordomo si fece avanti minaccioso Certo che lo conoscevi maledetto! Era il medico che…”

L’urlo gelò il sangue nelle vene a tutti. E fu proprio Adinolfi il primo a reagire. Lanciandosi verso la porta, salì a grandi falcate le scale che portavano al piano superiore. Quando giunse dinanzi alla camera di Ludovica, quasi si scontrò con Ginevra che ne stava uscendo. La donna, gli occhi fuori dalle orbite, si aggrappò con forza alla sua giacca Lu…Ludo…è…è…” fu tutto quello che riuscì a dire, quindi si afflosciò a terra svenuta. In quel momento, seguito da tutti gli altri, Anacleto si precipitò verso di loro Fatela stendere…” disse Adinolfi Ma cosa…cosa…” gridò Sofia aiutando il fratello a sollevare la madre. Il dottor Achilli, oltrepassando Augusto ed Elena, prese una boccetta di sali dalla tasca della giacca Che sta succedendo” Fortis, appena arrivato, venne ignorato da tutti Ora entrerò nella stanza. Che a nessuno venga in mente di seguirmi, chiaro?” ordinò il commissario in tono perentorio. Quando ne uscì, pochi minuti più tardi, tutti i volti esprimevano la medesima domanda La contessa è morta…” disse senza tanti preamboli “…soffocata”

L’atmosfera, nel salone, appariva decisamente cambiata. Il commissario, dopo i primi concitati istanti, aveva richiamato gli agenti posizionandoli all’interno della casa. Nonostante la debolezza, e le proteste del dottor Achilli, Ginevra aveva rifiutato di rimanere in camera Mi stenderò sul divano” aveva detto con piglio deciso Ma voglio che poniate fine a questo supplizio commissario, lo esigo” Sofia, sempre più pallida, stringeva convulsamente il braccio del fratello. La morte della nonna sembrava averla completamente annientata. Anacleto, da parte sua, parve aver perso di colpo la baldanza sino a quel momento mostrata. Elena e Pierre, accanto alla porta della cucina, tenevano la testa china, silenziosi. Augusto, poco distante, continuava a fissare insistentemente Fortis Finitela di guardarmi a quel modo!” sbottò improvvisamente l’imprenditore. I lineamenti trasfigurati dall’ira, avanzò di qualche passo verso il maggiordomo Non ho dimenticato le vostre accuse prima che…”

Silenzio!” Tutti si voltarono in direzione del commissario. Guadagnando il centro della sala, Adinolfi scrutò a lungo ognuno dei presenti, quindi si soffermò su uno di loro in particolare 

Non avrei mai pensato che sareste potuto arrivare a tanto. Ma forse, la contessa aveva scoperto le vostre vere mire vero? Me ne dolgo. Se ci avessi pensato prima, probabilmente sarebbe ancora viva”

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Giallo / Vai alla pagina dell'autore: ivomarianini