Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Thingsthinker    10/01/2015    1 recensioni
Non parli la mia lingua ma sei ovviamente umana, vivi in una caverna circondata da lupi ma sorridi come le ragazze del villaggio, i tuoi occhi passano in un lampo dall'azzurro al nero più profondo. E ora dimmi, ragazza, che cosa sei?
Il "qualcosa" che ha tentato di ucciderlo suscita al cacciatore emozioni mai provate prima.
E una dipendenza ossessiva che lo costringe a tornare a trovarla, sempre più assiduamente, sempre con maggiore desiderio.
La paura di morire si mescola a qualcosa di ancora più profondo e primordiale, la cui assenza lo consuma dall'interno.
"Cacciatore cacciatore
cosa vuoi cacciare?
Caccia uccelli volpi e lepri
però il lupo non toccare."
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
O C C H I N E R I


L
upi
--------------

 
Una folata di vento muove le fronde e fa  cadere una sottile cascata di neve candida sui capelli corvini della ragazza.
La bocca rosso sangue si schiude in un ghigno disumano, lasciando scoperti i denti bianchi e affilati, che le tagliano il labbro inferiore. Il sangue vermiglio cola sulla veste. La pelle comincia a coprirsi di peli grigi e folti.
Le orecchie si spostano in alto, diventano aguzze e cominciano a muoversi in continuazione, visibilmente più sensibili ai suoni del bosco.
La creatura si slaccia la cinta, la veste nera  cade con un fruscio; ma quando il ragazzo riesce ad intravederlo, il suo corpo non è umano. E’ interamente ricoperto di pelliccia.
La creatura muove le zampe da lupo nella neve soffice, facendo ancor meno rumore di prima.
Il terrore annebbia svelto la mente del giovane cacciatore, che comincia a indietreggiare.
La fanciulla sembrava dolce, impaurita, delicata. Ora non è rimasto niente. Quello che avanza verso di lui è un lupo gigantesco, delle dimensioni di un orso.
I suoi occhi sono color della pece, dilatati e famelici.

La creatura avanza nella neve. Scruta il ragazzo. Ha fame.

Il ragazzo capisce che della bella fanciulla dai capelli neri non è rimasto niente, e comincia a scappare.
Sente la creatura mettersi a quattro zampe e cominciare a correre. Ben presto lo raggiunge.
Egli la sente. I suoi passi sono vicini, vicinissimi. Sente il suo fiato caldo sulla propria schiena. Il giovane cade, lancia un grido di aiuto.
Si rialza e a quel punto leva lo sguardo. Il muso della bestia è vicinissimo a quello del ragazzo. I loro respiri si confondono. Quello della bestia puzza di fame, di sangue, di morte.
Quello del ragazzo è freddo, ansimante, ed egli respira a fondo, convinto che potrebbero essere i suoi ultimi attimi di vita.

La Creatura lo fissa negli occhi. Anche il cacciatore la fissa, ma quelli della bestia sono troppo grandi. Non sa bene dove guardare, fatica a non perdersi in quel lago nero.
Eppure è diventato un gioco di sguardi. Un gioco mortale.

Dopo, è tutto un attimo. Alle proprie spalle, il ragazzo sente delle urla. Si gira, riesce a vedere un gruppo di persone con fiaccole e forconi; in quel momento, la Creatura sferra il colpo.
Tre graffi identici e profondi, inflitti dagli artigli dell’animale, provocano al giovane un grido di dolore.
La bestia lo guarda di nuovo negli occhi castani. Poi guarda la ferita. Il sangue riluce alla luna piena, e brilla sulla pelle ambrata come rubino liquido. Il ragazzo ha un’espressione sofferente.
La Creatura guarda alle spalle del giovane. Gli uomini si stanno avvicinando. Il fuoco danneggia i suoi occhi abituati al buio.

Piomba pesantemente a terra, si mette a quattro zampe, quindi se ne ritorna nel bosco.

 

***
 
- Sam! – chiama una ragazza.
Il giovane si gira, le sorride. Ha dei bellissimi occhi verdi.
- Rosemary… - dice piano.
E’ seduto su un muretto di pietre accatastate vicino a casa sua. Lo sguardo della ragazza, che smette di correre verso di lui, si posa sulla fasciatura del braccio sinistro.
- E’ tutto vero? – 
Il ragazzo le si avvicina con passo lento, rassicurante. Le suole dei suoi scarponi stridono sulla neve. Va incontro alla ragazza, poi parla.
- Un lupo, Rose. Un semplice lupo. Nulla di cui spaventarsi. –
- Ma John Farmer ha detto che… -
- John Farmer dovrebbe imparare a dire meno bugie, un giorno o l’altro. –
- Oh, Sam! Quando me l’hanno detto io… -
Sam la abbraccia, le sue labbra si posano sulla fronte della ragazza.
- E’ andato tutto bene, no? – sussurra all’orecchio – Dopotutto, sono un cacciatore, cosa credevi? Che avrei avuto a che fare con ciclamini e roselline selvatiche? 
La ragazza sfodera un timido sorriso e arrossisce un poco.
- Stupidina. –
- Ora vado, Mrs Toolaph ha bisogno di alcune consegne urgenti e così… -
Il ragazzo la bacia, le loro labbra si scaldano a vicenda nel gelo del mondo.
- Vai. – dice Sam sorridendo.
Rosemary si allontana correndo, i ricci color dell’oro che rimbalzano sulla schiena coperta dal mantello di lana grezza. La ragazza monta al volo sul suo cavallo, un vecchio ronzino grigio che a malapena riesce a reggere il suo peso di ragazza pienotta. Si  gira un’ultima volta a sorridere a Sam, poi parte al galoppo giù per la stradina sterrata che porta al paese.
Il ragazzo continua a fissare quella figura finchè non diventerà un puntino nero. Si sposeranno, questo lo dice tutto il paese. E lui è felice. Rose è la ragazza che fa per lui.
Sam entra in casa a prendere la balestra. La stanza è piccola, con solo una camera e due lettucci. Vive insieme a sua nonna, una buona, vecchia donna che conosce tutti i poteri curativi delle erbe.
Sam afferra un mantello nero abbandonato sul suo letto, se lo allaccia per bene e esce fuori. Il cielo bianco ha cominciato a far cadere sottili fiocchi di neve che si posano dovunque, imbiancando a poco a poco ogni cosa.
Il ragazzo si dirige verso la biblioteca: deve fare alcune ricerche.
Ricorda quello che ha detto a Rosemary: “Un lupo, Rose. Un semplice lupo.”
E’ stato davvero così? No, no di certo.

Le strade gelate si intrecciano l'un l'altra. Il ragazzo conosce il paese come le sue tasche, perciò non dubita un attimo prima di imboccare un vicolo cieco che termina con una porta. Bussa un paio di volte.
Apre una donna dal viso tirato infagottata in un abito di flanella marrone. E' vecchia quasi quanto sua nonna, ma meno vigorosa. Un fuoco scoppiettante danza alle sue spalle nel camino di mattoni.
- Buongiorno, Miss Murphy. - 
La donna sorride, non parla ma legge gli occhi. La sua casa è piena zeppa di libri, è la cosa più simile ad una biblioteca che hanno lì al paese. Miss Murphy annuisce e si scosta per farlo passare.

Quando, qualche ora dopo, esce dal vicolo, è più confuso di prima. Prima non sapeva niente, ora ha delle ipotesi. Improbabili, ma pur sempre ipotesi.
Eppure, riflette, la ragazza non può essere altro che quello. Licantropi. 
I libri di leggende di Miss Murphy sono pieni di questa roba. Gli uomini-lupo. 
Sono uomini quasi sempre, tranne nelle notti di luna piena, quando si trasformano, e allora perdono la coscienza e non possiedono più il dono del pensiero razionale. Alcuni vivono in branco, altri sono solitari. Si nutrono generalmente di animali, ma la carne umana è molto più nutriente ed energetica, per loro. Un licantropo può sopravvivere per due settimane, dopo aver mangiato anche il più scheletrico degli uomini.
Deciso a saperne di più, Sam si tira su il cappuccio e affretta il passo, dirigendosi verso la foresta. Man mano che si avvicina le impronte della bestia si fanno più nitide, e il cacciatore si affretta a cancellarle. Una volta nascosto dalle fronde degli alberi, le segue, e scopre che portano ad una grande rupe coperta di neve. Il sentiero per arrivarci è ripido e pietroso, ma alla fine si ritrova su uno spiazzo in pietra sull'orlo di un precipizio.
Una grande grotta sbocca su di esso. Un lupo grigio monta la guardia seduto, e scruta il panorama, o forse qualcosa di più vicino.
Il ragazzo esce dalla sporgenza dove si è nascosto imbracciando il fucile. Il lupo volta in muso con uno scatto, balza sulle quattro zampe. Ringhia, un suono basso, un avvertimento .
In quel momento, dalla caverna arriva un verso. E' una via di mezzo fra un ringhio e un richiamo cantato, un suono puramente consonantico. La voce è flebile, delicata, fragile come il vetro. 
La ragazza esce dalla penombra della grotta. E' lei. Quella che gli ha salvato la vita e dopo, subito dopo, si è trasformata sotto i suoi occhi in una bestia sanguinaria e violenta che ha cercato di ammazzarlo.
Indossa la stessa veste nera, e ora Sam la può vedere meglio. Ha la pelle lattea, quasi trasparente, arrossata intorno agli occhi, probabilmente per il fuoco della notte prima. Va in giro scalza e sbracciata, come se la sua pelle non risentisse minimamente del clima. I capelli sono davvero lunghissimi, neri come le penne di un corvo e lisci come l'olio; alcune piccole ciocche sono intrecciate e decorate con perline di legno, rametti, piccoli fiori bianchi.
Quando lo vede, la ragazza fa un piccolo urlo. I suoi occhi chiari, quasi trasparenti, si poggiano sulla fasciatura che intravede sotto il mantello. Assume un'espressione mortificata, quasi sofferente, e se possibile diventa ancora più pallida. Emette uno strano suono, una via di mezzo fra un singhiozzo angoscioso e un gemito di dolore; però non si muove.
Un paio di lupi, uno bianco e uno nero screziato di grigio, emergono dal buio alle spalle della ragazza, facendo di colpo un balzo in avanti verso Sam. Il cacciatore, preso alla sprovvista, spara un colpo, ma il proiettile trova solo una pietra a qualche centimetro dalla zampa del lupo bianco. L'animale la schiva e fa un balzo laterale, trovandosi proprio davanti al cacciatore. Quello grigio è già alla sua sinistra, dalla parte del sentiero. Lo stanno spingendo verso il precipizio.
La ragazza urla altri due richiami. Hanno un suono sibilante e forte allo stesso tempo. I lupi si voltano,  confusi, quasi rispondessero al richiamo. Poi rivolgono un ultimo sguardo assassino al cacciatore e tornano trotterellando verso la ragazza, accucciandosi ai suoi piedi come docili cuccioli.
Il ragazzo fa circospetto qualche passo avanti, poi si accovaccia e poggia il fucile, rialzandosi. La ragazza viene verso di lui, il suo respiro che si perde in piccole nuvolette d'aria, che sfumano verso l'alto. Allunga una piccola mano dalle dita affusolate.
Il cacciatore la guarda, incerto; poi si decide e ci poggia sopra la sua, forte e salda, dalla carnagione ambrata. Incredibilmente, la piccola mano femminile non è gelata come si aspettava. La ragazza indietreggia fissando il ragazzo; il suo sguardo è limpido e fragile. Lo porta nella caverna tenendolo per mano. Addossati ai muri (seduti, sdraiati, in piedi o che dormono) ci sono moltissimi lupi. La ragazza porta Sam fino in fondo, su una pelle di lupo, e gli fa cenno di sedersi. Rimane un po' così, a guardarlo, senza dire niente. 
Gli tocca il viso, fa scorrere le dita affusolate sulle mascelle, dove la barba sta ricrescendo. Studia i capelli, castani e folti come non ne ha mai visti, gli occhi quasi dorati. Osserva le mani grandi, ruvide. Non gli stacca gli occhi di dosso neanche per un secondo, come se fosse una finestra sul mondo e lei volesse imparare tutto il possibile.
Alla fine, è lui che parla per primo. 
- Io sono Sam. Tu, chi sei? Come ti chiami? -


 

*fa un inchino ma riceve solo pomodori*
Btw, bentornati!
Scrissi questa storia circa un annetto fa, ora la sto rivedendo e mi accorgo che non so classificarla.
E' un ibrido tra una favola e un racconto shaekspiriano, frasi all'antica mescolate con spezzoni di scrittura libera.
E' la storia con meno dialoghi che io abbia mai scritto in assoluto, e anche l'unica cha parla di un sentimento così forte.
Posso dire che ha alcuni elementi di fiaba e quindi poco realistici: il paesino, il cacciatore, i forconi eccetera eccetera.
Questa storia è un Nonsocosa e spero che vi piaccia.
Un bacio,
Lee

PS: se vi interessa questo è il mio profilo facebook "da autrice": troverete informazioni su quando starò per pubblicare gli aggiornamenti, sulle altre mie storie, e potrete guardare le foto dei personaggi, che sto per inserire:
https://www.facebook.com/profile.php?id=100008104248622 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Thingsthinker