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Autore: hazsvans    10/01/2015    2 recensioni
Durante un'intervista, Luke (Lukey per la band) e Ashton (Ashy Ashy) scoprono che le fans sanno tutto del loro amore segreto, creando anche un sito interamente dedicato a loro.
Lukey con i suoi modi da checca isterica obbligherà Calum (Giglio) e Micheal (Candy Candy) di iscriversi al sito con i nickname CalumaW e Michela_95 per smentire le voci sulla loro omosessualità.
Ma cosa accade quando Calum e Micheal diventano i più grandi lashton shippers?
*
«Ho letto in giro che le fan credano che Ashton stia con Luke. Io so che non è vero, ma è irritante vedere lashton dapperutto, quindi vi prego di prendere provvedimenti. Lashton, pft, l'inglese contiene già troppe parole perchè le ragazzine che vi sbavano dietro ne creino un'altra.»
*
«Sto controllando il forum, e come sospettavo voi due cretini non mi avete ascoltato per niente! Guarda! Commentare ogni fanfiction con “Sei bravissima, questa FF è stupenda” e bla e bla e bla non è “Aiutare Luke Hemmings contro il lashton”!! La mia crociata contro le lashton shipper sta miseramente fallendo!!!» disse e si mise le mani nei capelli, sospirando affranto. «Hai messo la FF “Due persone ma un solo cuore” nelle preferite?? CALUM!!»
[AshtonxLuke, bitches!]
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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8

 

 

 

 

«Pesciolino mio!» mamma mi abbracciò e riempì la mia guancia di baci. «Oh, come stai? Come va con le ragazze? Ne hai trovata qualcuna? Piccolo Dio del Sesso!» esclamò e mi tirò una guancia, arrossii.

 

«Ma-Mamma!» la ripresi ma lei continuò a sorridermi.

 

«Le tue interviste mi fanno morire, ti descrivono come uno sciupafemmine ma so che non è vero perchè quando ami qualcuno ci metti anima e cuore, uccellino mio» mi sorrise dolcemente.

 

«Mamma, questa conversazione mi... imbarazza» mormorai e sentii Lukey ridere sul divano.

 

«Che succede, Cally? Cos'è quel faccino?» disse e perse il sorriso per osservarmi meglio.

 

«Nessun faccino!» mi staccai da lei e mi guardai in giro cercando di ritornare al mio colorito normale.

 

«Sei qui da pochi giorni e già una ragazza ti ha rubato il cuore? Qual è il suo nome?» mi fece l'occhiolino e rabbrividii.

 

«Nessuna ragazza» borbottai e mi avvicinai alle mie valigie. «Ora che abbiamo concluso questa profonda conversazione madre-figlio mensile, possiamo andare?»

 

«Suvvia, Cally, dimmelo. In fondo sono tua madre» mamma mi guardò e incrociò le mani guardandomi.

 

«Sì Cally, diglielo!» disse Luke e continuò a ridere.

 

«Taci tu!» dissi e mi girai verso mamma. «Mamma, sul serio, non c'è nessuno»

 

«Calum, so che c'è qualcuno che rende il tuo cuoricino felice perchè c'è qualcosa nei tuoi occhi» disse e sorrise tracciando un cuore sul mio petto con il dito.

 

«Pupille?» esclamai inarcando un sopracciglio.

 

«No, scemino» roteò gli occhi e poi prese una della valigia. «Okay, va bene, capisco quando qualcuno non vuole parlare con me. Il nostro momento madre-figlio mensile è ufficialmente concluso. Andiamo, ora, serpentino» mamma uscì e io la seguii.

 

«Ciao Cally!» esclamò Lukey e sbattei forte la porta in risposta.

 

 

**

 

 

 

 

Uscii dalla doccia e mi stesi sul letto, sul mio letto. Era sempre così bello ritornare a casa dopo un tour stancante con i ragazzi e Adam. Stavo godendomi la mia calma post doccia quando il mio telefono squillò. Grugnii e lo afferrai, sbuffai guardando la persona che mi stava chiamando ma accettai comunque la chiamata. «Lukey? Ci siamo salutati da malapena due ore e tu già mi chiami?» chiesi piuttosto infastidito. Tutto ciò che volevo era stare lontano da quei tre idioti per alcuni giorni ma era chiedere troppo.

 

«Un'ora e quarantasei minuti» precisò Luke e corrugai la fronte.

 

«Stai contando i minuti?» chiesi e lo sentii borbottare qualcosa.

 

«Certo che no, giglio» ridacchiò e poi si fece serio. «Ho bisogno del tuo aiuto» disse e mi misi a sedere.

 

«Luke, se vuoi seguire di nuovo Ariana Grande per vedere come fa a truccarsi così bene ti dico di no! Già sono stato in prigione una notte e mi basta» dissi scuotendo il capo.

 

«No, scemo, Ary già mi ha svelato ogni suo segreto» dissi e lo immaginai alzare gli occhi al cielo. «Mi ha consigliato una crema viso giorno e notte fatta dall'estratto di cetriolini sott'aceto che»

 

«Vai dritto al punto» dissi semplicemente e lo sentii sbuffare.

 

«Devi aiutarmi a riconquistare Ashton» sussurrai e deglutii guardando la parete della mia camera.

 

«Cosa devo fare?»

 

 

**

 

 

 

 

 

 

Mi guardai intorno e Lukey sbucò da dietro un cespuglio proprio vicino la porta della casa di Ashton, alzò un pollice e mi fece l'occhiolino. «Africo chiama Mensola, ripeto, Africo chiama Mensola» disse in un walkie talkie e io lo guardai.

 

«Perchè parli in quel coso se sono qui vicino te, Luke?» chiesi e lui mi zittì con un sonoro "sshh".

 

«Nomi in codice!!» sussurrò e poi si ritornò a nascondere. «Bussa» disse nel walkie talkie.

 

Sospirai e bussai alla porta, non aspettai molto che Anne Marie mi aprì la porta. Fece un enorme sorriso e poi mi gettò le braccia al collo. «CALUM, AAAAH!» urlò e iniziò a saltare. Io tossii cercando di evitare certe effusioni, non erano più da me, ma non seppi trattenermi.

 

«MARY, AAAHH!!» urlai e le strinsi la vita iniziando a saltare con lei. Io e Anne Marie facevamo parte dello stesso club, il club RCMNP, "Ragazze Curiose Ma Non Pettegole", dove prendevamo sempre il the alla pesca e sparlavamo di tutti quanti. Molto spesso ci riunivamo a casa sua dove vedevo sempre Ashton e lo avevo immaginato come un ragazzo bello e impossibile, prima di realizzare che era una checca completamente persa nel suo mondo fatto di unicorni e saponi che profumavano di fragola.

 

«NON INDOVINERAI MAI CHE HA FATTO CAROLINE!» esclamò lei con la bocca aperta come me e mi misi una mano davanti la bocca.

 

«ODDIO, DIMMI CHE DA QUANDO ME NE SONO ANDATO SI LAVA GIORNALMENTE» indietreggiai un po' e misi una mano sul fianco.

 

«NON SPERARCI» disse e mi trascinò dentro chiudendo la porta.

 

«Passiamo alla seconda parte del piano» sussurrò Africo e annuì mentre seguii Anne Marie sul divano di casa sua.

 

«Ieri Caroline mi ha detto che sua figlia dirigerà un programma su quel sito dove si guardano i video, come si chiama? Ah, sì, Yourself! E sai cosa farà per i trenta minuti del programma?» mi chiese e scossi il capo completamente scioccato. «Dirà l'oroscopo!» si portò una mano alla fronte e urlai.

 

«CO-CO-COSA? SCHERZI? MA SE LA FIGLIA DI CAROLINE NON SA NEMMENO COSA SIA UN ARIETE!» alzai le spalle e Anne Marie scosse il capo.

 

«Lo so, la figlia di Caroline non sa nemmeno quando sia nata!! Se lo ricorda ogni anno solamente perchè le facciamo tutti gli auguri» mi guardò con uno sguardo indignato è scossi il capo.

 

«È assolutamente »

 

«Mamma, con chi parli?» Ashton fece la sua comparsa sulle scale. Indossava dei skinny neri e una maglia a maniche a giro con sopra un gilet nero e un cappello dello stesso colore. Quando mi vide i suoi occhi brillarono e sorrise. «SUNSHINEEEE!!!» urlò e scese le scale di fretta, a pochi metri da me saltò sporgendo le braccia verso la mia direzione e gemetti di dolore quando cadde addosso a me. «MI SEI MANCATOO» iniziò a ricoprirmi la faccia di baci nonostante io cercassi di allontanarlo. «Vieni in camera, devo dirti un sacco di cose!» mi prese la mano e mi trascinò come un fulmine in camera sua.

 

Anne Marie incrociò le braccia e guardò le scale da dove era scomparso suo figlio. «Erano belli i tempi in cui mio figlio non mi rubava gli amici» sbuffò.

 

Ashton chiuse la porta e mi guardò a lungo. «SUNSHINYYY!» scoppiò in lacrime e si avvicinò a me, strinse la mia maglia tra i pugni.

 

«Mi hai appena chiamato sashimi?!» chiesi e lo allontanai per guardarlo.

 

«Idiota di un Calum, taci! Non vedi che ho il cuore spezzato?? Al mio amore segreto non importa più di me, lui chissà quante altre ragazze si è fatto ora!» urlò e continuò a piangere tra le mie braccia. «Lukey è così bello non andare ho bisogno di te» iniziò a borbottare frasi senza senso sensa alcuna interruzione e capii veramente poco. «Nessuna vita nessun suono solo io e te, LUKEY! Sei così bello!»

 

«Uhm, Ashy Ashy?» chiesi e lui alzò lo sguardo su di me. «Hai una corda per arrampicarsi?»

 

«N-Ne ho 58 nell'armadio» disse e si allontanò da me, si asciugò le lacrime. Invece di chiedergli cosa diamine ci facesse con 58 corde per arrampicarsi, mi avvicinai al suo armadio e aprii un'anta. La camera di Ashton era stranamente così... etero. Le pareti erano grigie ed erano ricoperte da poster di band metal sconosciute all'uomo e agli alieni, ma quando aprivi il suo armadio la verità veniva fuori. Le ante interne dell'armadio erano dipinte di rosa e vi erano poster di Selena Gomez, Demi Lovato, Justin Bieber e degli One Direction, adesivi a forma di unicorni al posto del normale scotch. Presi una corda e mi avvicinai alla finestra, l'aprii e mi sporsi. «C-Cosa stai facendo? Giglio?? Non vorrai di nuovo buttarti dalla finestra?!»

 

«Taci! Luke, sali!» dissi e buttai giù la corda.

 

«TU SEMPLICEMENTE NON FARAI ENTRARE QUELL'ESSERE IN CAMERA MIA!!» urlò Ashton e si avvicinò a me, cercando di strapparmi la corda da mano.

 

«Muoviti Luke!!» urlai e lui cercò di salire più in fretta possibile.

 

«Sto cercando di muovermi, giglio, ma è dura quando hai delle gambe!!» disse e continuò a salire. «Ashy, perchè cazzo tua madre ha dovuto mettere la tua camera al decimo piano??»

 

«VAI VIA! MI HAI VENDUTO PER 3 KILI DI EROINAE HAI FERITO I MIEI SENTIMENTI, ORA IL MIO POVERO CUORE È SPEZZATO» disse in lacrime e io alzai gli occhi al cielo.

 

«ASHTON!! IO NON TI HO VENDUTO PER 3 KILI DI EROINA, ALTRIMENTI NON SARESTI QUI!!» urlò Lukey arrampicandosi e Ashton si sporse fuori dalla finestra ad occhi spalancati.

 

«Cosa stai dicendo, idiota di un Luke?» chiese e sospirai.

 

«TE LO STO DICENDO DA QUANDO TUTTO È INIZIATO!! CALUM E PAPINO HANNO INIZIATO A LEGGERSI FANFICTION LASHTON ANDANDO CONTRO LA MIA CROCIATA CONTRO LE LASHTON SHIPPER – UNENDOSI AL NEMICO!! - MA SI SONO IMMEDESIMATI COSI' TANTO NELLA STORIA CHE PENSANO SIA SUCCESSA NEL MONDO REALE!!» urlò e Ashton mi guardò, mi diede un forte schiaffo sul braccio, gemetti di dolore. «È COLPA DELLE PORTATRICI DI VAGINA LASHTON!!»

 

Ashton si coprì la bocca con le mani e guardò Luke. «Però comunque tu hai spezzato il mio cuore in un misero supermercato!!» Luke era finalmente arrivato e scavalcò la finestra, si appoggiò al muro per respirare. Cercò qualcosa nella tasca e Ashton strabuzzò gli occhi. «Quelli sono...sono...»

 

«Preservativi al cocco e alla pesca hawaiana» disse Lukey e Ashton sorrise, non feci nemmeno il tempo a sentire il profumo di vaniglia e a vedere i petali di ciliegio che Ashy gli corse contro e iniziò a baciarlo in un modo rude, mettendo le mani nei suoi capelli biondi cercando di sentire il corpo dell'altro sempre più vicino al suo. «Ti amo, Ashy Ashy» sussurrò Lukey e circondò la sua vita con le braccia.

 

«Io di più, Lukey» sussurrò sulle sue labbra e continuò a baciarlo. Accarezzò le sue guance e scese ad accarezzare il suo petto, in un momento aveva sbottonato la camicia di Lukey e l'aveva buttata sul pavimento.

 

«Okaaay, non voglio vedere nulla che non dovrei vedere. Beh, ci vediamo!» dissi e scappai da quella casa prima di sentire i gemiti di Ashton.

 

 

 

 

**

 

 

 

 

 

 

 

«Quei due porci, farlo quando in camera c'è un povero Calum che sta per»

 

«Uhm, salve?» chiese una voce alle mie spalle e mi girai. Una donna alta e magra con i capelli castani che le arrivavano alle spalle mi stava guardando abbozzandomi un sorriso.

 

«Ciao» dissi corrugando la fronte, chi diamine era? «Ci conosciamo?»

 

«No, suppongo di no» disse e mi sorrise. «Tu sei Calum Hood, vero? Cercavo Adam Wilkinson»

 

«Chi?» chiesi guardandola male. Stava delirando, chi diavolo era questo Adam Silk Epil?

 

«Adam Wilkinson, Adam» disse lei, strabuzzai gli occhi e spalancai la bocca.

 

«Addy!!» urlai e lei mi guardò male. «È il nostro manager, è in ferie per una settimana perchè ha detto che non vuole più vedere le nostre facce da demoni oscuri o sentire il nostro seducente profumo» le sorrisi e lei ridacchiò falsamente. «Perchè lo cerca, comunque?»

 

«Mi ha chiesto di riscrivere un libro, ma non ho capito quale. Mi ha detto prima Twinset, poi Twincest, poi Twingo e poi Twist, non ho capito bene» disse alzando le spalle e la guardai a bocca aperta. «Piacere, Stephanie Meyer» mi porse la mano e la guardai a lungo.

 

«STE-STEPHANIE MEYER!!» urlai e poi vidi tutto nero.

  
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