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Autore: Triz    10/01/2015    1 recensioni
Steven Mason è uno psichiatra che sta lavorando a un saggio scientifico per la sua carriera accademica. Con il saggio, Steven riporta a galla dei ricordi legati a un gruppo di pazienti con cui ha lavorato due anni prima.
Partecipa all'ultimo turno del contest Il nuovo esame di _Aras_. Buona lettura!
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Una maturità originale'
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Aaron
Durante le prime sedute, il paziente A. non sembrava neanche lontanamente un caso di disturbo bipolare. Dovetti ricredermi successivamente, quando cominciò ad avere delle crisi addirittura durante le sedute di terapia individuale.

«Bene, vuole chiedermi come sto? Sul serio? Sto molto bene, sto veramente alla grande, grazie mille».
«Sono felice per te, Aaron».
Aaron camminò avanti e indietro in preda all'agitazione, guardò attraverso le tendine della finestra dello studio e poi si sedette a peso morto sulla sedia di fronte alla scrivania: «Non si può fumare qui, vero?» domandò.
«No, Aaron, fumi?».
«No, era solo per curiosità».
Steven alzò le sopracciglia e scrisse un breve appunto sul suo taccuino: «Volevo riprendere il discorso dei legami affettivi che avevamo cominciato la settimana scorsa» disse lo psichiatra.
«Non voglio parlare di Sally» disse Aaron, improvvisamente gelido.
«Io non intendevo parlare di tua sorella, Aaron».
«E allora cosa intende?».
L'euforia dell'inizio era svanita e ora Aaron lo guardava con sospetto. Steven decise di andarci cauto.
«Non saprei, hai altri legami? Degli amici?».
A quella domanda, Aaron guardò di nuovo verso la finestra, poi abbassò gli occhi e sorrise.

Fu il paziente A. ad accennarmi, tre sedute più tardi, che all'interno del reparto si era unito in gruppo con altri quattro pazienti. Non avevano nulla in comune, nemmeno i disturbi di cui soffrivano: forse, mi disse A. nella seduta successiva, fu questo a unirli assieme alla coincidenza delle iniziali dei loro nomi, che avevano fatto guadagnare loro un curioso soprannome...

«Ci chiamano "l'élite delle cinque vocali", o spesso anche élite» mormorò Aaron: «I nostri nomi iniziano con le vocali. Lo sa, no? A, e, i, o, u... io sono la A, capisce?».
Steven annuì e scarabocchiò una frase sul taccuino.

A distanza di due anni, sono convinto che A. fosse una sorta di capo del gruppo: la mia convinzione è dovuta al fatto che, oltre a essere la prima lettera dell'alfabeto e delle vocali, A. è stato il centro attorno a cui il gruppo è nato e, successivamente, si è distrutto.
Ma di questo, vorrei parlarne più avanti.
  
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