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Autore: Black_Oblivion    11/01/2015    2 recensioni
Che cosa succederebbe se Balinor non morisse? Merlin non diventerà Signore dei Draghi fino alla morte del padre. Così facendo Camelot sarebbe salvata da Balinor... E forse, la magia potrà avere un posto, seppur minuscolo, in quel regno?
E se Uther, per ringraziare Balinor, lo rendesse un nobile assieme al figlio e alla compagna?
What if? Inizia dall'episodio 2X13
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E' la prima storia che scrivo su questo fandom, spero che vi piaccia.
Se vi ho incuriosito, entrate e recensite. ^^
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Hunith, Merlino, Principe Artù, Un po' tutti, Uther | Coppie: Merlino/Artù
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione, Più stagioni
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DECISIONI DOLOROSE


 


POV MERLIN
 

 
Un topo gigantesco!!!
 
Continuai ad urlare, aggrappato fermamente alle braccia di Uther, così come lui aveva fatto con me. Eravamo balzati letteralmente sul tavolo, quando quel grosso, orrido, topo era sbucato dal nulla dietro un cesto di biancheria sporca.
 
Avevamo dimenticato ogni cosa. Le mie bugie, la sua voglia di mettermi alla gogna, o peggio incendiarmi… e il suo odio verso di me.
 
Arrivò mio padre subito dopo e… beh, la sua faccia era impagabile.
Probabilmente anche la scena a cui assisteva era molto comica… ma ehi! Eravamo in una situazione dove volavano piatti, urla, incantesimi scudo, frecce, scudi… poi spunta un coso gigantesco e ruggisce!! Giuro che ruggiva!! E… aveva le ali!! Che cavolo di cosa era quella!!
 
Ero riuscito a rinchiuderci in una bolla di energia che ci avrebbe protetto, ma dovevo continuare a parlare per mantenerla in atto… e poi era arrivato mio padre e lo uccise con un solo colpo… e io dovrei essere il mago più potente che sia mai, e che mai nascerà, su questa terra… certo, ho ancora molto da studiare e imparare, ma comunque… ci si aspetta un certo potenziale da me… ehm… adesso credo che farò uno di quei trucchi per fuggire dall’imbarazzo di quella situazione.
 
 

POV BALINOR
 
La scena che mi si era presentato davanti era molto più che stravagante o strana… era proprio improbabile se non addirittura impossibile!
Certo, trovare il re e un oramai-nobile, che per di più era mio figlio, abbracciati in piedi sopra il tavolo per sfuggire ad un topo grande quanto un mastino… beh, devo dire che non è una cosa che si vede tutti i giorni.
 
Dopo averli salvati, Merlin si defilò probabilmente a cercare di cancellare l’imbarazzo… oppure per riuscire a farmi parlare con il sovrano di Camelot... avevamo molto da discutere… e soprattutto un duello all’ultimo “sangue” era l’ideale per vendicare tutte le persone che erano morte per colpa sua.
 
Oltretutto non ero io che avevo istituito un banchetto a sorpresa per me e per mio figlio. Ovviamente tutto questo era una sorpresa e uno stregone non rivela mai i suoi segreti.
 
 

POV MERLIN
 
Un banchetto! Un banchetto! Seriamente volevano fare un banchetto un mio onore… wow, non credevo di ricevere tale onore. Non che non volessi, ma era tutto così strano per me.
 
Fortunatamente riuscì ad arrivare in orario, anzi proprio prima dell’ingresso di Arthur, entrammo insieme, fianco a fianco, come migliori amici.
 
Le candele, il cibo, gli odori, i rumori, le risate, il vino, tutto sembrava diverso come se fosse il mio primo banchetto, ci furono troppe persone da conoscere, troppe mani che volevano una stretta, troppe signore, sicuramente quelle erano troppe, dopotutto io preferisco gli uomini e un buon motivo c’era! Nessun uomo è mai civettuolo ed esagerato.
 
Verso la fine della cena, la musica si fece più intensa e molti cavalieri invitarono le nobildonne in balli ricchi di armonia, dolcezza e giusto quel pizzico di amore e lussuria.
Mi guardai attorno per la prima volta, mio padre era molto amichevole anche troppo con il re… non avevano duellato prima? Bah! I nobili, un gruppo di boriose teste d’asino che non capirò mai.
Morgana entrò nel mio campo visivo, si divertiva con un semplice bicchiere di vino, decisi di fare una mossa azzardata della quale sicuramente mi sarei pentito.
 
Mi alzai e mi diressi verso di lei, avevo tutti gli occhi puntati su di me, feci un inchino davanti a Lady Morgana che si alzò di malavoglia, o fui solo io ad interpretare il suo sguardo così, ma quando si trovò davanti a me, le porsi la mano e anche lei alzò la mano, solo non per metterla sulla mia come di consueto…
 
Il rumore di uno schiaffo risuonò molto forte soprattutto perché la musica e tutte le persone si erano fermate. Certo, aspettiamo l’umiliazione di Merlin, tanto non sono altro che un servitore… ah, già, ora sono un nobile cavaliere di Camelot… che però non sa combattere con nient’altro che la magia.
 
Forse era solo la profezia su Arthur e me che mi ha fatto tenere ancora la testa incollata al corpo.
Ad ogni modo, tornando alle cinque dita di Morgana impresse sulla mia guancia destra, l’unica cosa che riuscii a dire fu: “Me lo merito. Morgana, giuro che te l’avrei detto, ma…”
 
“Ma cosa! Non potevi confessare di essere uno stregone?!”
 
Ecco, ora l’intera corte era in ascolto… bene, altre menzogne che dovevano venire a galla.
 
“Morgana, sei la figliastra del re… non potevo semplicemente dirti, ehi sono uno stregone… nemmeno quando mi hai confessato di saper usare la magia!”
 
Ok, credevo di essere stupido, ma non così stupido! Perché ho lo stupido vizio di aprire la mia dannata boccaccia!
 
La fissai terrorizzato, ma poi le dissi: ”Scusa, ma io sono venuto allo scoperto, può fare anche tu lo stesso.”
 
Le presi la mano e la condussi di fronte al re.
Mi guardò timorosa, ma poi le strinsi rassicurante la mano, prese coraggio e pronuncio le parole fatali:
 
(No, mi spiace, niente “Avada Kedavra” per Uther. XD
Lo so, ci sono rimasta male anch’io. XD )
 
“Mio signore, sono una strega.”
 
“Com’è possibile tutto questo!?- mi guardò- Sei stato tu ad insegnarle il male!”
 
“La magia non è male, Uther Pendragon! Anche tu l’hai usata per dare alla te e alla tua sterile moglie un erede, e per caso odi Arthur? No! Egli stesso è generato dalla magia, così come lo sei tu e come lo sono io. L’unica differenza tra te e me è che io so sfruttare e utilizzare quella magia che mi ha generato, mentre voi no. Questa è l’unica cosa che ci rende diversi. Come te ho due occhi, due orecchie, due mani e piedi, un naso, una bocca, e allora perché io devo morire e tu no? La magia è l’essenza stessa della vita, è nell’aria che respiriamo, nell’acqua che beviamo e nella terra che calpestiamo. Tutto questo è magia! Ed io stesso sono la Magia. Io sono colui che detiene il potere della vita e della morte, sono la personificazione della magia stessa, sono colui che è destinato a portare il re del passato e del futuro sul trono di Albion rendendolo un re fra i re, sono un Signore dei Draghi e infine sono Emrys, l'immortale, lo stregone più potente che sia mai nato e mai nascerà su questa terra. Tu, Uther Pendragon farai meglio a non farmi arrabbiare o Arthur sarà re molto presto…” detto questo gli sorrisi sarcasticamente, m’inchinai e presa la mano di Morgana, iniziai a danzare con lei.
 
La festa riprese come se nulla fosse, ma sentivo gli occhi di Uther bruciarmi sulla schiena. Alla fine, mio padre andò a parlare con lui e dopo un po’ di discussione, e averci dato un’occhiata (a me e Morgana), si sorrisero complici e si strinsero la mano… sono l’unico a cui sono venuti i brividi?!
 
La festa continuò tranquillamente, battaglia di cibo, sbronze, alcool, il solito insomma.
 
 
POV ARTHUR
 
L’indomani i nuovi cavalieri di Camelot dovevano essere addestrati e io dovevo occuparmene, assieme a Leon, eravamo sempre stati amici, fin da bambini ci siamo allenati insieme e siamo diventati forti insieme. La maggior parte dei cavalieri erano principianti se non peggio... ma quel giorno dovevo proprio sfogare la mia rabbia verso tutti e chi meglio dei futuri cavalieri che difenderanno il regno potrebbe subire la mia ira.
 
Ma ovviamente non erano abbastanza forti e preparati per un mio attacco.
 
Fendente dopo fendente battevo ogni aspirante cavaliere che si metteva sulla mia strada.
 
Alla fine dissi: “Nessuno è riuscito a battermi. E nessuno dei vostri combattimenti è da considerare tale. Ora, io e Leon vi faremo vedere un vero combattimento.”
 
“Ehi! Posso intromettermi?” urlò una voce a me conosciuta, Merlin.
 
“Sì, certo. E come combatteresti? … Così…” feci una finta imitazione di Merlin che si nascondeva dietro la spada
 
Lui fece un sorrisetto divertito, e estese la mano.
 
“Io combatto così!” affermò lui, prima di spazzare via tutti i cavalieri che avevo battuto e farli volare per decine di metri. “Voi davvero non immaginate quante volte io abbia salvato il vostro regale fondoschiena.”
 
Lo guardai strabiliato e… sostanzialmente pieno di rabbia verso di lui e verso di me.
 
Probabilmente lo capii anche lui, perché si scusò e se ne andò così com’era venuto.
 
Il mio primo istinto mi diceva di seguirlo, ma la mia educazione ebbe la meglio.
 

 
POV MERLIN
 
Faceva male, troppo male.
 
La sua rabbia verso di me era troppa perché tutto questo potesse funzionare… andare via… dovevo solo andare via… per un po’….
 
Scrissi una lettera per Gaius e per mio padre, consigliai loro di andare a recuperare mia madre, non avrebbe più dovuto lavorare i campi, e avremmo avuto una vita agiata al Palazzo dei Pendragon.
 
Io, invece, dovevo andare e imparare tutto da solo… andarmene fu l’unica soluzione.
 
Cavalcai fino all'alba nella piena oscurità illuminata dai fuochi che galleggiavano attorno al mio cavallo e a me.
Appena spuntò il sole, mi fermai per rifocillarmi e far riposare il mio cavallo ormai al minimo delle forze. Ero arrivato sulla costa, la sabbia fine entrava negli stivali e in qualsiasi altro posto, ma non ci feci caso.

I deboli raggi solari mi riscaldarono, ma dentro di me c'era ancora il freddo della solitudine, forse era stato azzardato fuggire, ma mi era parsa l'unica scelta giusta da fare in quel momento.

All'improvviso una voce mi fece voltare, scrutai tra gli alberi per trovare lo stregone o la strega che aveva chiamato il mio nome. E alla fine lo trovai, era un ragazzo, viso scarno, pallido e una macchia di sangue si allargava sotto di lui creando un cerchio rosso scuro attorno a lui. Appoggiato a quell'albero sembrava debole e in procinto di perdere i sensi.

"Emrys... aiutami"

Detto questo si accasciò di fianco, scivolando con grazia ai piedi dell'albero.

Sospirai debolmente, perché capitava tutto a me?!

Portai il corpo vicino ad un fiume che avevo intravisto pochi minuti prima. 
Lo svestii in fretta ma cosa curiosa... le ferite si stavano richiudendo velocemente fumando leggermente... curioso.

Ripulii la ferita ormai richiusa, così come il petto e i pantaloni, lavai velocemente i suoi vestiti con un incantesimo.

Lo stavo rivestendo quando d'improvviso si svegliò e mi afferrò il polso e mi rispecchiai in occhi rosso fuoco. La mia magia partì d'istinto e quando i miei occhi d’oro fuso incontrarono i suoi, guardammo l’uno la vita dell’altro… come neppure io lo seppi mai.
 
In un battito di ciglia tutto era finito, si lasciò docilmente vestire e poi disse:”Sono Ambrex.”

“Io sono Merlin.”

“Lo so, ma credo ti chiamerò Emrys”

Sorrisi dolcemente mentre accendevo il fuoco con la magia, ormai sapevamo tutto, più o meno, dell’altro, non c’era bisogno della riservatezza.

“Ho una maledizione… sono costretto a bere sangue umano* ad ogni luna piena”

Lo guardai piuttosto male e dissi:-Come hai fatto a conciarti come ti ho trovato?-

Lui arrossì furiosamente e distolse lo sguardo:”Ho incontrato una certa resistenza…”

“Perché le ferite fumavano?”
 
Ok, detto in questo è davvero brutto, immaginate una ferita che si fuma una di quei cosi che i cavalieri usano per rilassarsi pieni di erbe che ti fanno tossire ogni momento

“Guarisco molto in fretta?” propose con un sorrisetto di scuse.

“Non sarà perché devi bere solo sangue mago?”

“Il sangue mago, a volte, è così difficile da trovare.”

“… Puoi bere d-da me… se hai ancora sete…” feci riluttante, dopotutto lo conoscevo da una decina di minuti

“Sicuro?” chiese lui con gli occhi rossi e dei canini che s’intravedevano tra le labbra.

“…Non proprio… cerca di non farmi male…” piagnucolai debolmente

“Sarò il più delicato possibile.” sorrise rassicurante lui

Mi si avvicinò lentamente, come se dovesse avvicinarsi ad un animale spaventato.

Quando mi fu di fronte chiusi gli occhi, ma sentendo il suo respiro così vicino al mio viso li aprì lentamente.

Gli occhi rossi mi guardarono come sorridendomi e mi abbandonai di nuovo a quella magia che ci univa da così poco, ma che sembrava così profondo da pensare che ci conoscessimo da anni.

Dopo di che sentii un lieve pungere in due punti distinti sul collo. La magia si spense e qualcosa mi succhiava via la vita, lentamente al panico si unì la stanchezza, un “basta” mi scappò dalle labbra e una morbida lingua prese a leccare e chiudere i due fori.

Di nuovo gli occhi rossi si fecero vedere e un sorriso stanco comparve sul mio volto, prima che l’oblio mi raggiungesse per un meritato riposo.
 
***

L’odore di una zuppa di erbe mi riportò alla realtà. A quanto pare il sole si era spostato di un bel po’ da quando avevo permesso ad Ambrex di nutrirsi di me, era ormai sera, in pratica avevo passato tutto il giorno dormendo.
“Ehi!” fece una voce dolcemente “Ben sveglio.”
Per una frazione di secondo pensai che fosse Arthur, ma poi il volto di Ambrex mi si parò davanti agli occhi
“C-cosa?”
Ambrex si strofinò distrattamente il collo donandomi uno sguardo di scuse: “Forse ho preso un po’ troppo sangue… scusa!”

La luce del tramonto lo rendeva ancora più bello… ma da quando facevo questi pensieri!?

Una mano calda mi prese il mento e mi rispecchiai in due occhi di colore diverso, uno blu notte e l’altro azzurro tendente al violetto.

Wow! Madre natura doveva essere fiera della sua creatura.

“Emrys? Ehi, ci sei?”
“Ambrex…” mi riscossi subito
“Ti eri perso nel tuo mondo fatto di arcobaleni, unicorni e tanta luce?” sorrise divertito
“Sì, scusa… ehi! Voglio dire no!” tentai di alzarmi, ma tutto il mio corpo era dolorante e sembrava che pesasse il doppio, mi sfuggii un gemito.
“Non alzarti… mi dispiace”
Ero stanco, ma comunque lo scusai e sorrisi dolcemente alle sue buffonate con la pentola e un piatto di zuppa di erbe con pezzettini di carne.

Mi diede tutto ciò quando egli sentì il mio stomaco reclamare un pasto decente, mi aiutò a sedere e mi porse tutto ciò, ma subito il piatto traballò troppo, fantastico, io, il mago più forte che sia mai nato e mai nascerà doveva farsi imboccare.

Sorvolando su quel piccolo inconveniente, il resto della notte fu dolce e tenera.

Ambrex mi coccolò tutto il tempo per scusarsi e fui viziato per una volta nella mia vita.

Il freddo non ci colpì, dato che eravamo protetti da una spessa cupola di protezione e calore, fuori i predatori e i rumori della foresta si facevano sempre più fitti, ma nessun essere ci toccò.
La luce dell’alba tentò di svegliarmi senza molto risultato, ma dopo poco sussultai, qualcosa o qualcuno era uscito dalla barriera.
“Scusa, stavo solo andando a caccia.” fece Ambrex tornando al campo
Mi alzai e lui fece per aiutarmi, ma scossi la testa testardamente.
Lui sorrise:”Su, dobbiamo metterci in marcia, e trovare una casa dove vivere.”
Risi felicemente a quella nuova prospettiva di vita con un’altra persona, soprattutto un altro stregone.

 
***
 
POV XXX

“E’ pronto?” sussurrò il mio sottoposto
“Non ancora, manca poco. Dobbiamo prenderlo prima che sia troppo tardi. E poi lo venderemo al miglior offerente!”


 
 
 
 
 









































*Ambrex è il “predecessore” dei vampiri, da qualcuno saranno pur nati i vampiri, no?
Prima la maledizione li costringeva a bere sangue umano, poi non poterono più uscire al sole, e infine furono costretti a bere solo sangue umano. Questa è stata la mia spiegazione. ^^



Note d'autrice del 15/01/2015:

Scusate l'enorme ritardo, ho già pianificato tutto e la storia sarà di dodici capitoli, per adesso sono alla fine del sesto... o era il quinto... beh, avrete capito che passo ben poco tempo sul computer o efp. Uno perchè sto leggendo molte fic su fanfiction.net e due perchè non ho tempo di accendere il computer e mettermi lì a scrivere... ma! c'è un ma! Ho almeno due storie (OS) finite che devo pubblicare come serie su Merlin, e un'altra OS con possibile seguito... (non sperateci troppo...) sempre su Merlin, un paio di storie su Harry Potter se volete vedere... una storia di Harry Potter crossy con Percy Jackson in corso (dove non pubblico da quest'estate ^^"" T.T) e un'altro crossy che devo ancora pubblicare (OS) su Harry Potter e Shadowhunters... beh... troppe cose da fare e troppo poco tempo... ora dovrei studiare Informatica (Ahahahah bella battuta), Italiano (Ahahahahahah mi sto scompisciando dalle risate) e Fisica (... Ahahhahahahhahaha) 
Bene, spero vi sia piaciuto questo capitolo!

Ringrazio tantissimo le persone che hanno messo la mia storia tra le preferite/ricordate/seguite.

Spero apprezziate il mio bellissimo Ambrex!!! <3 <3 <3 <3
Non potete non amarlo!! <3.<3

Ad ogni modo, vi lascio.
un bacione
Cri


PS:
RECENSITE!!! <3 <3 

 
  
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