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Autore: DioMagoPrescelto99    11/01/2015    2 recensioni
Salve popolo di EFP
Questa è una fanfiction che da tempo pensavo di pubblicare. La storia parla dei nostri amati Big Four in Panem, nel periodo dopo la rivolta dei ribelli e della Ghiandaia Imitatrice. Quest'ultima però non uccise la Coin con la freccia lasciandola vivere e attuare i suoi piani ...
Dal primo capitolo:
"Per quanto la rivolta, a parer di Jack, abbia diminuito l’egocentrismo e la futilità, gli Hunger Games sarebbero dovuti cessare per sempre, ma ancora una volta quest’anno eccoli che si ripresentavano sotto il nuovo nome di CAPITOL GAMES. Una volta i partecipanti di questi giochi erano due tributi, uno maschio e uno femmina, per ciascun distretto che va dal primo al dodicesimo. Ora invece la Coin aveva cambiato questa regola, facendo partecipare non più tributi dei distretti, ma cittadini di Capitol City."
Spero vi piaccia *^*
Genere: Angst, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 3.


 
IL DISTRETTO 13


 
Merida
 
La serata era finita peggio di come era cominciata. Merida odiava questa situazione, ma il loro mentore Gale Hawthorne aveva ragione su una sola e unica cosa: Nell’arena, nonostante la loro alleanza, nel migliore dei casi, solo uno fra loro si sarebbe potuto salvare e tornare sano e salvo a casa. Gli altri sì, sarebbero tornati, ma da morti. Andava avanti e indietro per la sua camera quasi solcando il pavimento. Pensava, pensava e ripensava a ciò che avrebbe voluto fare per eliminare questa brutta situazione, ma purtroppo non poteva fare niente, poteva solo pensare. Il nome Gale Hawthorne lo aveva sentito da qualche altra parte, però non ricordava dove. Si sedette sul morbido letto e si premette le meningi sperando in un’illuminazione sul ricordo del suo mentore.
Non avendo la minima idea sul dove aveva già visto Gale, Merida decise di spogliarsi e di fare un bella, calda e rilassante doccia. Aprì l’acqua e venne in un attimo come cullata da quel getto caldo e rilassante che da sempre le schiariva le idee. Con le mani si massaggiava dolcemente i suoi lunghi ricci ormai bagnati. Pensava ancora alla mietitura. Nello schermo era parsa forte, dura e già vincitrice. Non tutti, però, sapevano che lei in quegli istanti e anche in questo momento, provava soltanto paura. In fondo sperava che quella calda doccia le avrebbe eliminato queste sensazioni di dosso facendole passare preoccupazioni e terrori, ma nulla da fare. Finita la doccia uscì e una forte aria calda la avvolse asciugandola completamente, compresi quegli indomabili ricci rossi che aveva sul capo. 
Uscì dal bagno e indossò una veste verde da notte per poi sdraiarsi nel letto rannicchiata nel caldo delle coperte. Ci mise molto ad addormentarsi dimenticando per un po’ tutti quei pensieri che le girovagavano per la testa. Ma quando finalmente riuscì a prendere sonno, questo non fu tanto meglio dello stare svegli.

Era nell’arena e i giochi erano già iniziati. Lei si stava muovendo nei boschi senza armi né alleati. La sua bocca era secca e invano camminava cercando acqua potabile per assetarsi.
Di cibo non ne aveva perciò non poteva neanche sfamare il suo stomaco che già brontolava dalla fame.
La foresta era immensa dove quasi ci si poteva perdere, ma Merida sembrava che sapesse dove andare. Camminava spedita, mentre nel frattempo cercava dell’acqua e qualcosa da mettere sotto i denti. Ogni tanto guardava in alto sperando qualche aiuto da sponsor o da Gale, ma niente si stanziava nell’immenso cielo colmo di stelle e una luna piena brillante e dominante sull’arena. Le sue gambe iniziavano a cedere e pian piano la sua velocità diminuiva fino a quando proprio non riuscì più ad andare avanti. Si fermò così accanto un albero per riprendere fiato, riposarsi un po’ e ripartire spedita verso una destinazione che solo le sue gambe sapevano. 
Di acqua e cibo ancora nessuna traccia. L’unica cosa lì nella foresta che riusciva a vedere erano gli alberi e qualche ghiandaia imitatrice che tanto le ricordava la rivolta guidata da Katniss Everdeen. Una rivolta che vorrebbe continuare lei stessa per eliminare completamente gli Hunger Games dalla storia di Panem. Ma chi era lei per fare una cosa del genere?! D’un tratto si sentì la sigla della vecchia capitale risuonare per tutta l’arena come nelle vecchie edizioni dove i tributi ancora non erano gli abitanti di Capitol City. Ed ecco i volti dei morti della giornata apparire nel cielo stellato. Vi era quel ragazzo del dipartimento 4, Gambedipesce, Il ragazzo del 5, Flynn e poi volti che Merida non avrebbe mai voluto vedere su, nel cielo di un’arena. I suoi tre amici Hiccup, Rapunzel e Jack, morti quel giorno lì dentro. Il tuffo al cuore si fece sentire bello e forte. Le lacrime le vennero giù a bizzeffe nonostante i suoi vani tentativi di nasconderle. La rabbia poi prese il sopravvento alla tristezza e di scatto si alzò dal tronco a cui era appoggiata. Gridò contro tutta Panem la sua promessa della rimozione definitiva degli Hunger Games. Mentre gridava riuscì a sentire fra le sue urla uno spezzarsi di rami che la fece sobbalzare e per lei rimase solo il tempo di vedere un grosso orso bruno attaccarla e ucciderla. Prima di svegliarsi dentro il suo cuore rimasero odio, rabbia e tristezza ancora da sfogare.


Aprì gli occhi sobbalzando. Era nel letto della sua stanza nel treno diretto al distretto 13, nuova capitale. Tutto era stato un sogno. I suoi amici erano vivi e lei non era stata uccisa da un orso nell’arena. Si toccò il viso sentendosi gli occhi umidi e ancora lacrimanti. Si alzò e andò a sciacquarsi il viso cercando di non lasciare segni evidenti del suo pianto nel sonno. Era mattino e ora di colazione. Perciò si tolse la veste da notte e indossò un morbido e setoso abito blu. Uscita dalla camera si diresse nella sala da pranzo per fare colazione. Non vi era ancora nessuno a tavola, ma comunque si sedette e riempì il piatto delle migliori leccornie che trovava per assaggiare e anche mettere su un po’ di peso per dopo nell’arena. Iniziò così a mangiare continuando a pensare al sogno della notte prima. Venne riportata alla realtà e da quei pensieri fissi dall’entrata nella stanza del suo mentore. Gale aveva un’aria gelida, dura, distaccata, ma allo stesso tempo amichevole.
Poi le venne il ricordo. Gale Hawthorne, il cugino di Katniss Everdeen, il ragazzo che con lei era entrato in Capitol City per espugnarla. Ora si che ricordava il suo viso. Il cugino di Katniss era lì davanti ai suoi occhi a fare loro da mentore per i Capitol Games. Era la sua occasione per chiedergli di Katniss, per chiedere del suo idolo maggiore.
-    Ora ho capito chi sei! Sei il cugino di Katniss la ragazza di fuoco! - , il mentore rispose solo annuendo. Il suo sguardo era diventato più cupo dopo aver sentito nominare Katniss. 
-    No. Non sono il cugino di Katniss! Quella era tutta una farsa per voi di Capitol City! Io sono il suo migliore amico! - , disse tutto di un fiato come liberandosi di un grosso masso.
-    E perché avete detto davanti le telecamere che siete legati da un legame di parentela? - .
-    Per via della storia degli sfortunati amati del distretto 12! Per rendere più credibile questo idillio hanno inventato una mia parentela con lei evitando così fraintendimenti - . 
-    Quindi la storia di amore fra Peeta e Katniss era finta! Tutto un inganno per avere sponsor nell’arena! - , la rabbia le rimontava dentro. Anche Katniss in realtà aveva finto. Ripensò a tutti i comportamenti della ragazza di fuoco. Pensandoci bene in effetti gli atteggiamenti amorosi di Katniss durante feste o interviste non sembravano reali. Poi meditò sui suoi atteggiamenti nelle due arene in cui è stata. Lì dentro il suo amore nei riguardi di Peeta a differenza dalla vita all’esterno, sembrava vero. Come avrebbe potuto se no mettere a rischio la sua vita per salvare quella del ragazzo del pane. O piangere vedendo il cuore di Peeta fermarsi.
-    All’inizio era tutto finto. Ma poi tutto è diventato reale. Ora hanno due figli - , proferì malinconicamente. Gale provava qualcosa per la ragazza di fuoco. Lui provava qualcosa di più dell’amicizia, ma Katniss non ricambiava.
-    Tu l’amavi … - .
-    Non sono cose che sono dovuto a dirti! - . disse bruscamente interrompendo quel po’ di confidenza che si era creata fra i due. In fondo anche a Merida non piaceva parlare di questi discorsi. Ma se era il modo per farselo amico e quindi farsi aiutare nell’arena era quello di confidarsi anche lei, allora era decisa a farlo. Doveva tenersi stretta quel poco di confidenza che si era creata fra i due, 
-    Quello che tu provi per Katniss, io lo provo per un ragazzo del mio stesso dipartimento! Ti capisco anche a me non piace questo argomento quindi è meglio se non ne parliamo più - .
-    Chi è che ti piace rossa? Anche tu allora hai un cuore - , disse con un forte sorriso sarcastico l’albino appena entrato nella stanza seguito a coda da Hiccup e Rapunzel.
-    Niente. - . Gale stoppò bruscamente la conversazione. Merida avrebbe tanto voluto dirgli grazie per averla salvata da una situazione più che imbarazzante. Forse il rapporto che sperava di creare fra lei e lui si era già creato.
-    Volete o non volete parlare delle strategie da adottare dentro l’arena?! - , tutti annuirono in consenso aspettando ulteriori avvertimenti da parte del loro mentore.
-    Appena suonerà il gong dovrete correre a nascondervi! Non riuscireste mai a salvarvi se combattete. Correte e riparatevi vicino una fonte d’acqua dove potrete dissetarvi. Per quanto riguarda il cibo invece dovrete accattivarvi degli sponsor! - , smise di parlare. Aveva finito di spiegare la sua strategia. Il fuoco divampava dentro Merida. Il loro mentore voleva che scappassero e aspettassero che gli altri morissero per vincere.
-    Tu vuoi che noi scappiamo?! No! Noi combatteremo! La ribellione guidata da Katniss è stata 5 anni fa! Molti di noi abitanti di Capitol si sono allenati! Sapevamo cosa avreste voluto farci passare. Ed infatti è stato così. Non siamo più i vecchi abitanti fragili e stupidi! - , gridò Merdia con tutta la rabbia che aveva in cuore accumulatasi durante il sogno.
-    Ok, calmati. Se vorrete sopravvivere, allora, dovrete imparare ad usare un’arma! - .
-    Per me va bene! - , disse Merida, mentre i restanti tre annuirono il loro consenso.
-    Se è questo quello che volte … nel centro d’addestramento dovrete allenarvi il più possibile! - . La conversazione finì così. Ora avevano il compito di imparare ad usare un’arma e Merida già sapeva quale.
Avevano ancora un’ora all’arrivo al distretto 13. Merida decise perciò di tornare in camera e attendere ansiosamente la fermata conclusiva. Oggi avrebbe saputo meglio le regole della nuova arena. Avrebbe incontrato la presidente, che tanto odiava, Alma Coin. Si muoveva quasi furtivamente nella stanza. Pensava ancora al fatto che solo un tributo sarebbe sopravvissuto e quel tributo doveva essere uno dei suoi amici. Già sapeva chi voleva proteggere per portare alla vittoria. Hiccup, doveva vivere. Quel ragazzo, da sempre aveva avuto un posto all’interno del suo cuore. Per quanto si mostrasse dura nei suoi confronti in fin fine gli voleva un sacco di bene. Sarebbe morta per un ragazzo così dolce e gentile, di animo buono, e infatti sarebbe stato così. Se fosse morta poche persone la rimpiangerebbero. Se invece succedesse ad Hiccup, tutto il dipartimento si unirebbe in lutto per la morte di un ragazzo come lui. Poi Hic non avrebbe sentito la sua mancanza dopo la sua morte. Lui aveva Astrid nel dipartimento. La decisione era presa. Lei avrebbe protetto Hiccup fino alla fine dei giochi facendolo vincere. Jack invece avrebbe protetto Rapunzel, ne era più che sicura. Merida voleva un mondo di bene anche a gli altri due suoi amici, ma solo uno sarebbe sopravvissuto e quel qualcuno sarebbe stato Hiccup. Sperava solo che non sarebbero rimasti solo loro quattro nell’arena obbligati a uccidersi a vicenda. Immaginava già lei combattere contro Jack con un coltello in mano. Ma scacciò subito il pensiero perché non avrebbe mai fatto del male a nessuno dei suoi amici. 
Durante l’attesa per l’arrivo al 13 Merida pensò un’arma da imparare e perfezionarne l’uso. Durante i cinque anni di pausa e tregua dalla ribellione, la rossa si era esercitata poco con le armi variando fra coltelli, bastoni o spade. Non era brava in nessuna delle tre. Un’unica arma si sposava perfettamente con lei facendole provare un brivido gratificante e di piacere lungo la schiena: l’Arco. Quell’arma le era da sempre piaciuta e durante i cinque anni aveva passato parecchio tempo ad utilizzarla, arrivando alla conclusione di una discreta tiratrice. Quella sarebbe potuta essere una perfetta arma da usare nell’arena. Poteva salire su un albero insieme ad Hiccup e aspettare che qualcuno passasse, sia tributo, sia animale, per scagliargli contro una freccia. Poteva essere una bella strategia. 
Trovata l’arma da perfezionare e una strategia abbastanza buona si alzò dal letto per prepararsi alla fermata ormai vicina. Indossato il suo abito blu verdognolo uscì dalla stanza per incontrarsi con il resto dai suoi amici. Erano già tutti lì ad attendere che il treno si fermasse facendoli scendere.
Non ci volle molto ad entrare nel piccolo palazzo dove si sarebbe tenuta la riunione fra i tributi e la presidente. La città del distretto 13 in cinque anni si era riformata in tutto lo splendore di un tempo, ed ora la vita si era trasferita all’esterno. Purtroppo non andarono nel centro della città vennero scortati in un piccolo palazzo vicino la periferia dove avrebbero avuto l’incontro. La stanza in cui entrarono era enorme molto larga e lunga con un rialzo dove sedevano la Coin, circondata da una ventina di ribelli con le armi e stranamente, cosa che Merida non si aspettava, anche i vincitori sopravvissuti dalle scorse edizioni dei giochi quando i tributi provenivano dai distretti. Diede un’occhiata veloce a tutti. C’era Enobaria dal distretto 2, Beetee dal 3, Annie del 4, Johanna del distretto 7, Haymitch, Peeta e anche la Ghiandaia Imitatrice, Katniss dal 12. Merida rimase il suo sguardo sulla ragazza del 12, Katniss Everdeen, il suo idolo, la ragazza che più stimava al mondo adesso era davanti ai suoi occhi. La seduta iniziò, Merida lanciò un’altra occhiata veloce a tutti i tributi di tutti i dipartimenti di Capitol, riconoscendo le poche persone che aveva notato, come Elsa, Flynn, Gambedipesce, poi portò la sua attenzione solo e unicamente alla presidentessa lanciandole uno sguardo di puro odio.
-    Benvenuti tributi di Capitol City! - , disse la donna cercando di guardare tutti e muovendo il capo da una parte all’altra come per catturare lo sguardo di tutti i presenti. Gale era seduto al fianco di Hiccup che prestava totale attenzione alle presidente. Rapunzel aveva uno sguardo tremante mentre Jack le teneva dolcemente la mano. Merida guardò Katniss, dal suo sguardo poteva capire che era stata scortata lì a forza, che non avrebbe voluto essere lì in quel momento.
-    Quest’anno ci sarà la prima edizione dei Capitol Games - , sentirlo pronunciare da lei aumentò il forte odio che Merida provava per tutta questa situazione, un profondo odio interiore. 
-    Inizialmente avevamo annunciato che questa sarebbe stata la prima e ultima edizione dei giochi, votata da tutti i vincitori in vita. Vi è stato invece un cambio di programma. I Capitol Games verranno trasmessi in TV in tutta Panem a tempo indeterminato con varie e svariate edizioni e mai cancellati! - , tutti rimasero di stucco, Merida si sentì bruciare dentro. Voleva fare qualcosa, DOVEVA fare qualcosa, ma non poteva. Prima di essere scortata fuori a forza insieme a tutti gli altri tributi riuscì solo a vedere Katniss Everdeen divincolarsi contro alcune guardie ribelli mentre gridava frasi come “non erano questi i patti!” e “vuoi ripetere tutto l’orrore che vi è stato in tutti quegli anni?!”.
Tutti i tributi vennero scortati in un’altra stanza altrettanto grande quanto quella precedente senza però una zona sollevata.
Vi era un grosso monitor sul muro come quello messo durante la miniatura per mostrare le scene della rivolta. Ogni singolo tributo e mentore venne fatto accomodare su delle sedie portate lì velocemente come una cosa non prevista. 
Un grosso proiettore nero sul soffitto iniziò a cigolare creando una forte e bianca luce che colpì il monitor trasmettendo delle immagini.
-    Salve tributi, ci scusiamo per l’inconveniente! - , era la Coin che trasmetteva in diretta da qualche altra stanza come timorosa che qualcuno come Katniss potesse attaccarla.
-    Finirò così di spiegarvi le regole dei Capitol Games! - , tutti si misero in ascolto prestando la massima attenzione e un silenzio tombale si creò in tutta la sala.
-    Questi nuovi giochi non saranno tanto diversi dai vecchi. Vi sarà la sfilata, i tre giorni di addestramento, le sessioni private e l’intervista finale prima dell’arena. Vi saranno sponsor del distretto 13 da impressionare per avere aiuti nell’arena. Domani mattina all’ora stabilita che vi comunicheranno i vostri mentori, vi sarà il primo evento fra quelli elencati: la sfilata. Parliamo di come sarete vestiti durante questa: dopo questo video avrete mezz’ora di studio per sapere qualcosa di più sui 12 distretti, dopodiché dovrete tornare in questa sala dove dovrete scegliere il distretto che più preferite, chi arriva o sceglie per ultimo prende quelli restanti. La scelta del distretto è importante, il distretto che sceglierete sarà uno dei vostri sponsor principali! Una volta scelto il distretto potrete dedicarvi al vestito. Porteremo nei vostri piani di soggiorna mento per una notte vari tipi di vestiti su cui voi lavorerete per fare il vestito che più vi piace senza stilisti o aiuti. Tutto chiaro? Un’ultima cosa prima di andare. Scegliete bene il distretto perché questo potrà, una volta che sarete nell’arena, donarvi qualcosa che vi serve con qualche dono. Ora potete dedicarvi allo studio - , concluse con un sorriso maligno e con lo spegnersi del video. 
Quindi Merida avrebbe dovuto scegliere un distretto che più le piaceva e che avrebbe dovuto rappresentare alla sfilata e in tutta la durata dell’arena.
Vennero presi nuovamente e scortati in varie stanze a seconda del dipartimento. Perciò Merida finì in stanza con Hiccup, Rapunzel e Jack, amici perfetti per studiare.
-    Bene ragazzi sapete già quale distretto scegliere? - , domandò Hiccup ricevendo scosse di testa come risposta. – Allora studiamo! - .
Sul tavolo trovarono quattro fogli di carta con 12 punti da studiare, i 12 distretti. Ognuno prese un foglio e Hiccup silenziosamente si propose per leggere il foglio a tutti e loro accettarono con un segno col capo.
-    Distretto 1 fabbrica articoli di lusso, una volta erano spediti a Capitol City. I tributi di questo distretto erano dei favoriti aiutati spesso nell’arena. - ,
-    Distretto 2 fabbrica armamenti e come il distretto 1 faceva parte del gruppo dei favoriti. Una volta questo distretto addestrava i pacificatori di Capitol City. Al centro di questo distretto si trova l’Osso, una montagna in cui vi è una basa militare e armamenti - , continuò il moro passando subito al distretto seguente,
-    Distretto 3 produce componenti elettronici, televisori, automobili e anche esplosivi. La maggior parte degli abitanti lavora nelle fabbriche e se ne intende di ingegneria. Anche loro facevano parte dei favoriti e sono abili costruttori elettronici - , si fermò un attimo a pensare. Quel distretto era fatto a posta per lui. Hiccup fin da piccolo costruiva oggetti da solo e provava una grande passione per l’elettricità e i congegni meccanici. Merida non si sarebbe di certo sorpresa a vederlo scegliere quel distretto.
-    Distretto 4 si trova sulla costa e si occupa della pesca. È un altro dei distretti che una volta si univa al gruppo dei favoriti - .
-    Distretto 5 il distretto dell’energia ma anche il più freddo di tutti. Distretto dove la popolazione si occupa delle centrali elettriche - .
-    Distretto 6 il distretto dei trasporti. - , vi fu un momento di pausa, poi Hiccup commentò - Strano si conclude così! - . il moro continuò a leggere sapendo che non avrebbe scelto quel distretto.
-    Distretto 7 produce carta e legname. Quasi tutti i boschi di questo distretto sono disseminati di alberi di Pino. - .
-    Distretto 8 si occupa dell’industria tessile. Produce le divise delle guardie ribelli e indumenti vari. - .
-    Distretto 9 produce cereali. E anche questo non dice molto - .
-    Distretto 10 si occupa dell’allevamento. Qui vi è l’allevamento di varie specie animali e la vita in campagna è quella praticata - .
-    Distretto 11 si occupa di agricoltura e vi si coltivano svariate quantità di cibo vegetale - .
-    Distretto 12 produzione di carbonio. Vi sono molte miniere dove è possibile ricavarvi questo materiale. FINE - , concluse poggiando il foglio sul tavolo. Così fecero anche gli altri tre nella stanza fissandosi poi dritti negli occhi.
-    Sapete già a quale distretto volete scegliere? - , domandò poi Rapunzel, da suo sguardo Merida capì che anche lei non sapeva quale scegliere. La rossa sapeva già quale distretto scegliere. Si alzò di scatto dalla stanza e ne uscì sicura più che mai. Entrò di nuovo nella stanza dove avevano visto il filmato della Coin si avviò al lungo tavolo portato da poco nella stanza. Sopra vi erano 12 piccole conche di vetro con dentro dei piccoli oggettini che rappresentavano il distretto scelto dai tributi. Merida era l’unica nella stanza perciò si avviò con tutta la calma del mondo verso la conca del distretto che lei aveva scelto. Ci mise una mano dentro e con leggiadra cautela afferrò l’oggetto simbolo del distretto. Sedendosi sulle sedie della stanza aspettava l’arrivo di altri tributi studiando il pezzo di carbone che aveva in mano.

 

N.A.: Salve a tutti! Come va? Il mio ritorno a scuola è stato DEVASTANTE e STRESSANTE. Sono andato quattro giorni e in tutti e quattro ho avuto verifiche e interrogazioni T.T. Voglia di altre vacanze!! Voglia di andare ad Hogwarts o al Campo Mezzosangue.
Vabbè veniamo al capitolo, come avevo già detto, dal terzo in poi si inizia a capire meglio le regole dei Capitol Games. Ogni tributo deve scegliere il distretto che più desidera e poi deve rappresentarlo nell'arena, mentre il distretto stesso diventa come uno sponsor e quindi può aiutarti a sopravvivere attraverso doni. Come avete capito, Merida, cui questo capitolo era il POV, ha scelto il pezzetto di carbone, perciò come dovreste sapere ha scelto il distretto della RAGAZZA DI FUOCO. Quindi credo che di spiegazioni in questo capitolo ne ho date abbastanza.
Siccome il computer va in crisi sono costretto a pubblicare dal cellulare, non sapete che stress! Sono quattro volte che cerco di pubblicare questo capitolo. Perciò se trovate errori ditemeli e abbiate pietà  di me xD.
Aspetto recensioni  per sapere se la storia vi piace e/o procede bene :)
In più voglio RINGRAZIARE tutti coloro che hanno recensito gli scorsi capitoli GRAZIE MILLE!
Vabbè smetto di rompervi con le note d'autore ... Ci sentiamo al prossimo capitolo (POV di Rapunzel)
DMP

  
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