Serie TV > Sam & Cat
Segui la storia  |       
Autore: KingOfGold    11/01/2015    6 recensioni
Ad un tratto qualcuno suonò il campanello. Sam rimase sul divano e accese la televisione. Cat la guardò sbalordita, abbandonò l'angolo cottura e si apprestò ad aprire la porta.
- Perché in fondo quella più vicina ero io - borbottò.
Quando aprì la porta vide che c'era Dice alla porta. - Entra pure - disse gentilmente.
Aveva un cappello nero che sovrastava i suoi capelli riccioluti, una maglia d'altrettanto colore, dei jeans scuri e delle comode scarpe color blu notte.
- Salve ragazze! - esclamò allegro il ragazzino.
- Che mi dici di nuovo? - conversò Sam, col telecomando in mano intenta a cambiare canale.
- Ehm, non molto. Ho preso 8 al compito di inglese, ho un nuovo cliente per voi e per finire, - riprese fiato - Freddie viene qui a Los Angeles!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
2.

Sam era entusiasta nel risentire quelle braccia muscolose stringere il suo più esile corpo fortemente, per un'ennesima volta. Non voleva ammetterlo, ma il ragazzo le era mancato più di qualsiasi cosa al mondo e la sua scura voce da ormai un uomo altrettanto.
Freddie era incantato dagli occhi di lei: blu e profondi come il fondo dell'oceano, gli riportavano alla memoria le volte che si baciavano e si guardavano intensamente negli occhi, come se stessero comunicando attraverso il loro uso. 
Sam si tolse di faccia quei fili di spaghetti che le erano rimasti attaccati dopo la battaglia con il, testuali parole, rompiscatole.
Dice si avvicinò a Cat e le sussurrò in un orecchio: - Ma che stanno facendo? 
Cat non si voltò verso di lui. - Si guardano! - se urlare un sussurro è una cosa sensata allora lei l'aveva appena fatto.

- Cat! - esclamò Freddie, abbracciando anche lei. Erano diventati buoni amici quella volta che lui era venuto a Los Angeles, tempo prima.
- Ehi! - ricambiò la ragazza. - O meglio, ahi - rise.
- Scusa - le disse imbarazzato - Sono così felice di vedervi! -
- Anch'io - affermò Sam, poi notò i due amici dietro Freddie e si corresse con un anche noi.
Per un momento ci fu silenzio. Fu sempre la bionda a rompere il ghiaccio.
- Perciò... - iniziò, spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio - Mi hanno detto che hai vinto un concorso. Perché hai scelto Los Angeles? - domandò, tenendo lo sguardo fisso su Dice e spostandolo su Freddie solo alla fine.
Lui la guardò aggrottando la frotte: una domanda a cui la risposta era talmente ovvia se la sarebbe aspettata da una come Cat, non da Sam. - Magari perché ci sei tu qui? - Lei sorrise. - E Dice e Cat... - aggiunse dopo un attimo di silenzio.

- Mi state annoiando! - esclamò una voce che fece voltare tutti. - Ah già, tu. Freddie, - disse Sam voltandosi verso di lui - questo è Norman - concluse, pronunciando quel nome piuttosto seccata.
- Non sembra un bambino vivace - affermò Freddie. 
Sam, Cat e Dice lo guardarono con la bocca spalancata. Cosa pensava, che avessero sugo e spaghetti ovunque solo per moda?

///

Freddie prese un tovagliolo bianco e si pulì il viso. Anche lui era stata una vittima della battaglia di cibo. Per la manche numero due in realtà era stato proprio il primo ad essere preso di mira.
Quando arrivò il padre del ragazzino e se ne andarono, tutti tirarono un respiro di sollievo.
- E voi...fate questo tutti i giorni? - domandò Freddie massaggiandosi con due dita la fronte.
- Non sempre è così. In alcuni giorni ce ne sono capitati di peggiori, di bambini e...bambine - spiegò Sam, prendendo fiato all'ultima parola.
- Inutile che fai così, anche tu eri un bamb... ehm, una bambina vivace - si corregge.
- Ah, ah - finse. Freddie sorrise.
Dice si alzò in piedi. - Bene! Adesso che ci siamo liberati di quel nanetto, pronti per girare?! - esclamò uscendo la piccola videocamera dalla tasca della felpa. 
No!Ma ci hai visto? e Perché? volarono nell'aria. 
- Una e due, andatevi a cambiare - ordinò a Sam e Cat. - E tu Freddie, devi sapere che ho procurato uno spazio pubblicitario per le mie amiche in TV. Perciò gireremo un video che tra qualche giorno andrà in onda, praticamente - spiegò.
- Ma sono quasi le undici! Devo andare a letto perché domani mattina ho scuola - si lamentò Cat. 
- Che pizza - borbottò Sam.
- Quindi vado a dormire. Buonanotte - detto ciò se ne andò in stanza.

Dice se ne andò una decina di minuti dopo. Anche a lui toccava andare a scuola, per quanto gli fosse "antipatica".
Freddie rimase con Sam per un po' di più. Parlarono di tutto e di più in quei pochi minuti. Sam faticava ad ascoltarlo e soprattutto a rimanere sveglia. Aveva un sonno incredibile.

- Sì, e poi mia madre mi ha perquisito peggio di quanto succede negli aeroporti, non puoi immagi... - non finì la frase: la bionda si era addormentata e aveva poggiato la testa sulla spalla del ragazzo. Freddie sorrise, una volta era ricapitato, e per un caso del destino era proprio su quel divano, quando era venuto la prima volta. 
Passarono un paio di minuti di silenzio, lui la fissava: sembrava piuttosto dolce, rispetto alla rude persona che la gente che non la conosceva avrebbe potuto considerarla.

Freddie fece attenzione a non svegliarla e la sdraiò sul divano. Poi la prese e se la mise delicatamente in braccio, a mo' di sposa. Si diresse verso la stanza dove dormiva e aprì con altrettanta cautezza la porta. Cat era girata dall'altra parte, le coperte le coprivano tutto tranne la testa e probabilmente già era nel mondo dei sogni. Freddie si avvicinò all'altro letto e rimosse le lenzuola. Poi sdraiò Sam sul letto e la coprì con dolcezza. Le sistemò il cuscino e poi si allontanò, andandosi a mettere all'angolo della porta; la guardò per un'ultima volta e se ne andò dalla stanza e dalla casa.

///

Sam si svegliò tra le coperte beatamente. Erano le dieci del mattino, Cat era a scuola da un'ora e mezza e Dice lo stesso. A lei invece toccava andare a trovare sua zia in carcere. C'era stata troppe volte in quel posto, e non solo da visitatrice.
Si levò la maglietta sporca della sera prima e realizzò che per trovarsi a letto e avere gli stessi indumenti, Freddie l'ha dovuta mettere lì da sé.
Si tolse poi i jeans blu, i calzini e la biancheria intima. Si fece una doccia veloce, si allacciò il reggiseno e infilò le mutande, e si mise questa volta una felpa rossa con scritto LMFAO in blu, dei jeans neri e le stesse converse del giorno prima.
Si asciugò e pettinò i capelli, prese la sua calza ripiena di burro in caso di attacchi di pazzi in prigione, se la infilò nella tasca della felpa ed uscì di casa.

///

- Vado a casa di Sam e Cat per chiedere una cosa a Sam. Torno tra poco, ok? - domandò Freddie a Dice, che era appena tornato da scuola. Freddie si era sistemato a casa dell'amico e Dice non poteva dire di non esserne felice.
- Ok, a dopo - rispose il piccoletto.
Freddie prese la giacca e si apprestò ad uscire. Si diresse all'appartamento che si trovava a pochi metri di distanza, forse una decina; suonò il campanello e ad aprire fu Cat.
- Ehi, Cat. C'è Sam per caso?
- No, è in prigione.
- Cosa?! È stata di nuovo arrestata? - domandò Freddie incredulo.
- Ah? No, no! Per sua zia.
Freddie annuì e si guardò attorno. - Va bene. Dovevo dirle una cosa ma passerò dopo.
- Anche a me serviva mi desse una mano. Non si accende la videocamera.
- Ti posso aiutare io. Non deve essere tanto difficile.

Cat sorrise e si avvicinò al tavolino. Freddie entrò e chiuse la porta.
- Ecco. Guarda, non si accende - gli disse, schiacciando il tasto sul lato.
Freddie le lanciò uno sguardo confuso. - Sì, dovresti...schiacciare il tasto con "On".
Cat lo premette e si accese. - ...Ah. 
- Mettila sul mobile, così non sarà né troppo lontana né troppo vicina per riprendervi.
Fece quanto detto. Mise la videocamera sul mobile accanto alla TV e, dato che si era aperta quando aveva schiacciato ON, cercò di spegnere l'aggeggio schiacciando tutti i tasti che trovava.
- Senti, adesso come si spe...

La ragazza non riuscì a finire la frase che inciampò distrattamente nella gamba del tavolino. Con le mani fece per aggrapparsi alle spalle di Freddie che fu preso alla sprovvista, poi chiuse gli occhi con la paura di cadere e questa volta inciampò in un bacio.

Ad un tratto la porta si spalancò e venne rivelata la figura di Dice, che non fece in tempo ad aprire la bocca per proferire parola in quanto assistì al momento di dolcezza non previsto da nemmeno il più bravo dei veggenti.
Fece un passo indietro e chiuse la porta senza creare rumore, poi si appoggiò al muro con bocca spalancata per quanto aveva visto. - Devo dirlo a Sam - sussurrò.
Cat e Freddie si staccarono ed entrambi avevano gli occhi sgranati. 

- È meglio che io vada - disse velocemente lui, allontandosi da Cat e aprendo la porta. Dice scappò via in un batter d'occhio.
- Aspetta, non volevo...
Non finì la frase che Freddie aveva già sbattuto la porta. Ma doveva sapere, che Cat non voleva succedesse tutto quello.
Prese quella (per lei) complicatissima videocamera e la sbatté sul divano. L'unica cosa positiva della faccenda era che almeno facendo così riuscì a spegnere la causa di tutto.

Cat l'osservò richiudersi e si sedette. - Cavolo! - esclamò lei, nascondendosi il volto tra le mani.

#SPAZIOAUTORE

Eeeeccomi qui! Scusate per l'attesa. Ma come ho già detto rispondendo alle recensioni, la scuola mi prende tanto, troppo tempo.
Ecco il secondo capitolo. Kiss. Tra le due più inimmaginabili persone del crossover.
riCAPITOLando per chi si annoiava a leggere il capitolo: c'è Cat che bacia Freddie non volendo, Freddie non si sa cosa vuole, Dice sa tutto di loro due anche se in maniera sbagliata e ora lo vuole dire a Sam.
Grazie per le recensioni dello scorso capitolo! Sono felice che l'inizio della storia vi sia piaciuto e ora spero anche il continuo!

Ciao!
 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sam & Cat / Vai alla pagina dell'autore: KingOfGold