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Autore: jortinionelove    11/01/2015    3 recensioni
Martina è sempre stata una ragazza allegra e spensierata, fino a quando un giorno le accade un brutto, anzi bruttissimo, fatto che cambierà la sua adolescenza per sempre. Da quel giorno in poi è decisa a non avere più a che fare con l'amore.
L'estate, i genitori decidono di mandarla in un campeggio per farla stare un po' senza pensieri e con i suoi coetanei. Peccato che, però, proprio lì ritroverà l'amore in un ragazzo di nome Jorge. Ma asseconderà questo amore e lotterà per questo o il suo orgoglio avrà la meglio?
leggete e scoprirete. Fan-fiction Jortini
questa è la mia prima fiction. Spero vi piaccia. Un bacio.
P.S. lasciate tante recinsioni :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco. Ora cosa le rispondo? Non posso dirle la verità, la conosco da troppo poco tempo e non posso fidarmi così facilmente. Però adesso cosa mi invento? –allora tini? Mi stai facendo preoccupare- -i-io…- di colpo vedo entrare Cande seguita dalle altre e mentalmente la ringrazio per avermi salvato da questo pasticcio. –Ragazze è tardi dobbiamo andare a cenare.- ci dice Mechi. –si un minuto. Cominciate ad andare che io e tini vi raggiungiamo.- risponde Lodovica, ma io subito contraddico. –no, non importa Lodo, andiamo con loro.- -ma mi stavi per dire una cosa importante- -no, davvero, tranquilla non era niente di che alla fine.- cerco di essere il più convincente possibile e credo di riuscirci, dato la sua faccia. –Va bene, allora andiamo.-
Dopo essermi lavata il viso e sistemata i capelli in uno chignon, ci incamminiamo verso la mensa. Appena entrate, vedo una sala enorme piena di tavoli di tutte le lunghezze, da 4 posti, da 6 posti e così via…Decidiamo di andare a prendere da mangiare e poi scegliere un tavolo libero. –tu cosa prendi? Pasta al sugo o al salmone?- chiedo a mechi indicando i due vassoi di fronte a noi contenenti la pasta. –io pasta al sugo! Il salmone è orribile!- risponde ovvia. –io invece prendo la pasta al salmone.- le dico aspettando una sua reazione schifata che non tarda ad arrivare. –che schifo! Non vengo più con te a prendere da mangiare- -perché?- faccio la finta offesa per farla sentire in colpa. –no dai non fare il broncio che mi fai sentire in colpa- -e questo il mio intento!- le rispondo per farla arrabbiare ancora di più. –Stoessel ti sei appena messa in cattiva luce con me!- mi guarda con gli occhi quasi chiusi come per scovarmi dentro l’anima e devo dire che mi sta mettendo in soggezione. –ragazze la finite di fare le cretine così ci andiamo a sedere?!- ad interromperci è Lodovica. L’ultima volta che ci ho parlato mi ha fatto ricordare di quel giorno, il giorno che ha cambiato la mia vita per sempre.
-si andiamo.- le risponde mechi, visto che io sto in un altro pianeta in questo momento. Giriamo in cerca di un tavolo libero con i nostri vassoi. Io alla fine ho preso la pasta al salmone e ho un po’ di prosciutto crudo con la mozzarella. Quando finalmente ne troviamo uno libero, Diego attira la nostra attenzione e ci fa segno di andare a sederci con il loro gruppo. Mechi, ovviamente, accetta senza pensarci un secondo. L’idea di rivedere Jorge non mi va molto a genio, ma decido di andare con loro altrimenti sembrerei un’asociale.
Appena arriviamo al tavolo dei ragazzi, ci fanno accomodare e ci salutano. Io mi siedo vicino a Cande e Lodo e, purtroppo, mi ritrovo di fronte Jorge. Cominciamo a mangiare e cala il silenzio. Tengo sempre lo sguardo sul cibo, che in questo momento sembra la cosa più interessante di questo tavolo, finché Cande non inizia a parlare con Ruggero. –è strano che non ti abbia mai visto in giro. È da 3 anni che vengo a Miami plage- -già è molto strano, quindi adesso dobbiamo recuperare il tempo perso. Che ne dici se domani mattina prima di colazione ci andiamo a fare un giro?- wow. Nemmeno 24 ore e le ragazze stanno già facendo colpo. Ovvio. Tutte, tranne io. –si certo. Mi farebbe piacere. Allora dammi il tuo numero così ci mettiamo d’accordo.- si scambiano i numeri e per un secondo incontro lo sguardo di Jorge. Cavolo, perché mi fa questo effetto? Distolgo lo sguardo il prima che posso e torno a guardare il mio vassoio. La parola questa volta la prende mechi. –allora ragazzi stasera che si fa? Discoteca?- -Si per me va bene. Voi ragazze?- ci chiede Diego. –si certo! Un  po’ di svago prima delle attività ci vuole!!- risponde Lodovica e alba annuisce. –Tu cande vieni? Se preferisci possiamo andare a farci una passeggiata.- gli chiede Ruggero toccandosi la nuca. È in imbarazzo. Magari qualcun lo fosse per me. Invece no. Da me vogliono solo una cosa. –sì per me va bene anche la passeggiata. Magari andiamo al lago.- -si si certo va bene.- -tu Tini vieni con noi?- mi chiede Facu –no, io torno in camera a leggere un libro.- -ma come? La prima sera la passi a leggere?- -scusate se interrompo. Tini posso parlarti un secondo?- mi domanda Lodo indicandomi la porta. –si andiamo.- salutiamo gli altri per un secondo e usciamo fuori dalla mensa. –mi dici perché non vuoi venire? Per Jorge?- -no ma che dici. È solo che non mi piacciono le discoteche e ho un po’ di mal di testa, quindi per oggi preferisco rimanere in camera. Tu tranquilla, vai- mi guarda un po’ incerta ma alla fine mi sorride e annuisce.
Quando stiamo per rientrare, esce fuori Jorge e mi ferma. –Martina posso parlarti un minuto?- -io me ne vado.- dice lodo prima di svignarsela. Siamo rimasti soli. Decido di ascoltarlo. –ok. Che vuoi?- -volevo semplicemente chiederti scusa per come mi sono comportato pomeriggio e dirti che se non vai in discoteca per me fai male, perché non puoi rovinarti la serata per colpa mia.- mi guarda negli occhi e capisco che è sincero. –accetto le tue scuse ma in discoteca non ci vado. Non per colpa tua, ma perché mi sento stanca e mi fa male la testa. Comunque mi fa piacere che abbia riconosciuto i tuoi errori. Ora vado dentro.- faccio per avviarmi ma lui mi prende un polso e mi fa girare verso lui. Ci ritroviamo petto a petto. Sento il suo respiro caldo che si infrange sulla mia bocca. Abbasso lo sguardo sulle sue labbra e improvvisamente mi viene voglia di assaporarne il sapore. ODDIO. Ma cosa mi prende? –So che tra di noi non è andata per niente bene all’inizio, ma che ne dici di ricominciare da zero?- mi chiede con voce roca. –s-si va bene.- mi sorride e mi porge la mano. Gliela stringo.
Dopo esser rientrati dentro e finito di mangiare usciamo dalla mensa. Ruggero e Cande ci salutano andandosene verso il lago. In lontananza vedo che si guardano e si sorridono. Domani dovrò farci due chiacchere. Nel frattempo gli altri mi salutano e si dirigono verso la discoteca. Prima di tornare in camera mia, però, Lodovica mi ferma. –sicura che non vuoi venire? Ci divertiremo- -no tranquilla. Andate, ci vediamo domani.- le schiocco un bacio sulla guancia rassicurandola e me ne torno in casetta.
Dopo essere arrivata, entro e mi sistemo. Mi metto il pigiama e mi sdraio sul letto con la luce accesa per poter leggere. Sto leggendo un libro che si chiama “Colpa delle stelle” di John Green, il mio autore preferito. La storia parla di due ragazzi malati di cancro che si innamorano. L’amore. Che bella parola. Chissà se anche io un giorno incontrerò un ragazzo che mi ami davvero… Leggo due capitoli e poi decido di dormire dopo aver mandato un messaggio della buonanotte ai miei genitori e a fran.  
La mattina seguente ritrovo le ragazze sdraiate sui propri letti con i vestiti della sera prima, quindi presumo siano tornate tardi ieri sera, se non stamattina. Comincio a svegliare Lodo, Alba e poi le altre. Ci sistemiamo e poi andiamo insieme a fare colazione. Nella mensa incontriamo i ragazzi e ci sediamo nuovamente con loro. Mentre mangiamo, raccontano della serata di ieri. –è stato uno sballo ieri!- dice Diego. –si hai ragione. Stasera ci torniamo?- gli chiede Mechi. –certo tesoro!- Tesoro? mi sono persa qualcosa? –Tini ieri dovevi venire!- mi dice Alba. –si ti saresti divertita!- aggiunge facundo. – Non importa. Sarà per la prossima volta.- Mento. –oggi io ci torno, forse. Possiamo andarci insieme se ti va.- mi informa Jorge. No. Non è un appuntamento vero? Io non voglio ragazzi. –grazie, ma se vado, ci vado con le ragazze.- -ok- sembra dispiaciuto. Ci guardiamo per qualche altro secondo e poi decido di distogliere lo sguardo e parlare con gli altri. –cande dopo dobbiamo parlare ok?- gli chiedo con un sorriso malizioso guardando prima lei e poi Ruggero. –ceerto- .
Finiamo colazione e poi ci dividiamo. Ognuno per fare le proprie attività. Io oggi mi sono iscritta per fare, la mattina, piano forte e il pomeriggio ballo. Così mi dirigo verso la sala degli strumenti che mi hanno fatto vedere ieri i ragazzi quando mi hanno mostrato il campeggio. Per fortuna con me c’è Lodo che anche lei ha scelto questa attività per la mattina. Entriamo in sala e vediamo due pianoforti vicini liberi, così prendiamo posto lì. Dopo qualche minuto entra un signore sulla quarantina. –salve ragazzi! Benvenuti a tutti. Io mi chiamo Roberto.- -salve- diciamo tutti all’unisono. –bene. Adesso inizieremo con qualche cosa di base e poi avanzeremo con il livello.- E così passiamo un’ora e mezza in quella sala a suonare il piano e scrivere note sul pentagramma.
Quando finisce la lezione, io e Lodo salutiamo il professore e poi usciamo dall’aula. Appena fuori incontriamo Cande con Ruggero che parlano allegramente. Decido di rubarmi Cande per qualche secondo. Devo parlare urgentemente. –allora. Mi dici cosa c’è tra te e Rugg?- -non c’è niente tra di noi, per ora, penso. Ci stiamo iniziando a conoscere. Niente di più- alza le mani in segno di innocenza (?). –mhh… va bene ma tienimi aggiornata su tutto eh.- -certo tinita!- -Tinita?- -si, non ti piace?- -si certo che mi piace!- le sorrido e poi l’abbraccio forte. È bellissimo quando qualcuno ti vuole bene e ti considera. –ok. Tini. Così mi strozzi.- -scusa- le dico separandomi da lei. –tranquilla!- qualche minuto di silenzio e poi mi viene in mente una cosa da fare. -Lodo che ne dici se ci andiamo a fare una passeggiata vicino al fiume visto che ora abbiamo un’ora libera e così conosco meglio questo posto- le domando. Voglio conoscere meglio il campeggio. –si certo! Andiamo!- -ciao ragazzi- li salutiamo e poi ci avviamo verso il lago. –Allora. Raccontami un po’ di te.- dico rompendo il silenzio che si era creato qualche secondo prima. –beh, che dire. Sono Lodovica Comello, come sai. Ho 24 anni e vivo in Italia. Il primo anno che sono venuta qui non conoscevo nessuno e pensavo che non mi sarei divertita, invece quell’estate è stata una delle migliori della mia vita.- spero sarà lo stesso per me, lo spero con tutto il cuore. -quindi sei italiana? Che bello, un amica italiana!- -hahah già. Ora dimmi di te. Come mai sei venuta qui?- devo inventarmi qualcosa. –io sono venuta perché… i miei dovevano partire per un viaggio e mio fratello sta al college, così hanno deciso di mandarmi qui.- -e a te andava bene questa cosa o saresti voluta rimanere a casa tua.- -io ero contentissima e speravo davvero di trovare degli amici meravigliosi, come te!- mi guarda con un sorriso a 32 denti e poi si fionda tra le mie braccia! –ti voglio bene Tini!- e lei non ha idea di quanto mi facciano bene le sue parole. –anche io Lodo, tantissimo. Ti conosco da poco ma so che la nostra amicizia sarà incredibile!- -si! Lo spero davvero tanto.- si stacca da me e continuiamo a passeggiare e a chiacchierare. Io le racconto della mia città, Buenos Aires, le parlo della mia famiglia e della mia vita e lei fa lo stesso con me.
Improvvisamente ci sentiamo chiamare da dietro. Ci giriamo e vediamo Jorge. –Ragazze!- -ciao!- risponde Lodovica. Io resto in silenzio e abbasso il capo. È vero, abbiamo ricominciato da zero ma io ancora non mi fido di lui e non so se mai riuscirò ad avere fiducia nei tipi come lui. –ciao Tini!- quando mi sento chiamare decido di alzare il viso e incontro i suoi bellissimi occhi verde smeraldo che mi fanno perdere la condizione del tempo. –C-ciao Jorge.- -senti Tini volevo chiederti se stasera vieni con me in discoteca- prima che io possa aprire bocca però sento una voce femminile che chiama Jorge. –Jorge! Amore mio! Sono tornata!.- corre verso di lui e lo bacia. E in quel momento sento una pugnalata nello stomaco.

*angolo autrice*
Eccomi qui come state? Ho deciso che aggiornerò in settimana visto che ho autogestione questa settimana a scuola *fa i salti di gioia*. Voi come avete passato il fine settimana?
Raccontatemi e ditemi se vi è piaciuto il capitolo con una recensione, ne sarei molto contenta. Un bacione. Alla prossima  :*

  
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