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Autore: naley3gwain46    11/01/2015    1 recensioni
la storia è una Newtmas ovvero slash ovvero gay newt e thomas sono i protagonisti principali.. segue le vicende de la rivelazione quindi il terzo libro quindi è spoiler per chiunque non l'abbia letto, vengono rivelati eventi importanti della trama già qui quindi non continuate a leggere...
inizia con un salto temporale dopo le vicende di denver ovvero la tragica morte di newt... è un sequel potremmo definirlo che cerca di dare un finale migliore al terzo libro.. amo questi due personaggi e ho voluto dare una degna conclusione al diavolo james [non ho apprezzato molto la rivelazione mi aspettavo molto di più] che altro dire è una mia visione moffattiana personale e può non essere condivisa..
I suoi occhi.Gli occhi più gentili e più dolci che avesse mai visto, folli, persi, vuoti.
Gli stessi occhi che ora lo stavano fissando, con i capelli biondi e sparati a incorniciare uno sguardo assonnato e apprensivo.- Lo hai sognato di nuovo vero?-gli disse- Non mi sorprende, probabilmente la tua mente ti sta dicendo di lasciar perdere.-
-Credimi più faccio questo sogno più sono determinato ad andare avanti- rispose.
All’improvviso lo tirò a sé e lo strinse contro il suo petto con
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Minho, Newt, Thomas
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Due mesi dopo gli avvenimenti di Denver…
Newt era immobile stretto in quell'abbraccio fuori dal tempo.
Davvero quell'uomo era Tommy
Il suo Tommy cosi si era definito prima.
Che voleva significare?
Come poteva quell'uomo avere quarantanni e essere Thomas.
L’ultima volta che lui l’aveva visto Tommy aveva diciassette anni.
E lui il vecchio Thomas gli aveva detto che erano passati solo pochi mesi da Denver.
-Scusami se non ti ho detto subito chi ero, avevo bisogno che lo capissi da solo o non mi avresti mai creduto, in effetti  non credo che tu mi creda molto neanche ora-disse e si sciolse dall'abbraccio.
-Perdonami anche per l’abbraccio non ti vedo da due mesi sai mi manchi..-aggiunse con una nota di tristezza.
-Ma sono stato qui con te giusto? Ti sei preso tu cura di me per tutto questo tempo giusto?-chiese Newt sempre più confuso.
Thomas sorrise una punta di amarezza nella sua voce.
-E’ vero tu eri qui con me ma allo stesso tempo non c’eri. E’ difficile da spiegare, vieni ti dirò quello che posso spiegarti,  provando a non creare buchi neri  o dimensioni alternative..-
Newt credeva che quella fosse una battuta ma non era poi cosi sicuro.
Nel frattempo si era fatto notte e Thomas aveva acceso un fuoco, intorno al quale ora, lui e Newt si erano seduti.
-Mi sembrano secoli fa che ci sedemmo affianco al fuoco nella radura per la prima volta..ovviamente per te non è passato così tanto tempo..-si schiarì la voce e continuò.
-Scusami sto divagando, vediamo da dove posso iniziare, te la faccio breve, venti anni fa eri morto Newt, io ..ti avevo ucciso..-
Newt capì che gli costava ricordare quegli avvenimenti e all'improvviso provò la voglia di abbracciare quell'uomo, di toccarlo per rassicurarlo, all'improvviso odiava se stesso per quello che gli aveva chiesto di fare.
Perché lui era Thomas, era Tommy, che fosse il suo Tommy o meno non poteva permettere che soffrisse per qualcosa che lui gli aveva chiesto.
-Thomas..mi dispiace- disse in un soffio e allungo la mano per poggiarla sulla sua spalla,  un gesto che avrebbe fatto con il suo amico Tommy per rassicurarlo, ma quello prese la sua mano e se la strinse al petto  tra le sue.
Un gesto molto più intimo e profondo.
Newt rimase sorpreso ma non protestò
Si ricordo all'improvviso le sue parole “tu sei gay e mi ami”
Thomas  sapeva, forse aveva sempre saputo.
La cosa lo turbò non poco, ma al momento non c’era tempo il racconto di Thomas era l’unica cosa che contasse.
-Tranquillo Newt avremo tempo per quello- disse senza guardarlo negli occhi e fissando un punto impreciso nel fuoco.
Cercò di tornare indietro da quei giorni che lo tormentavano e continuò:
-.. tu eri morto e anche io lo ero, non fisicamente, ma piano piano intorno a me tutto si stava spegnendo, niente mi toccava più, ero sempre più apatico e soffrivo Newt, soffrivo molto, non potevo far parte di un mondo in cui tu non esistevi, non tolleravo l’idea di vivere una vita intera senza di te, perché per me non sarebbe mai stata più intera, sarebbe stata una vita a metà, non ti dico tutto questo per farti sentire in colpa, ma solo per spiegarti che quando mi troverai dovrai avere pazienza con me, non mi sarà tutto chiaro da subito, ma sei sempre stato più bravo di me a capire l’ovvio..- sorrise, un sorriso sincero e aperto e per un attimo la malinconia nella sua voce scomparve- poi continuò- è questo che troverai quando tornerai indietro o avanti nel tuo caso, scusami non sono molto bravo in queste cose, un uomo spezzato, che renderai di nuovo intero, ed è per questo che ho scelto te, è per questo che dovevi essere tu ad essere salvato, perché tu tornando indietro da me mi salverai e insieme troveremo una cura per l’eruzione se mi avessi lasciato solo, sarei morto, perciò per il tuo bene, il mio e di tutte le persone che verranno curate e aiutate da te in futuro ti prego, credimi e fai quello che ti dico..è già successo e non possiamo cambiarlo..è così che deve andare per il bene di tutti..-concluse.
Newt lo fissava sbalordito Thomas era tornato dal futuro per salvarlo e per salvare se stesso.
Aveva viaggiato nel tempo ma come era possibile.
-Ti stai chiedendo come abbiamo fatto vero? Come faccio ad essere qui? Hai mai sentito parlare di Pass Verticale?  Certo che si, che stupido, scusami, è vero, a volte dimentico chi sei, è così surreale che tu sia qui accanto a me, che tu sia lui, eppure allo stesso tempo non lo sia… - si rabbuiò ma continuò a parlare mentre Newt lo ascoltava attentamente.
-Abbiamo sfruttato la tecnologia del pass verticale, del resto se potevamo spostarci nello spazio dovevamo anche poter spostarci nel tempo, eravamo le menti più intelligenti selezionate apposta dalla cattivo no? Quindi siamo partiti da questo assunto dal teletrasporto, detto così sembra semplice, ma ti assicuro che non lo è stato, ci abbiamo lavorato tantissimo insieme, non posso dirti come abbiamo fatto, dovrete arrivarci da soli, come abbiamo fatto noi, tutto quello che devi sapere è che è possibile, non posso dirti troppo perché potrebbe compromettere il futuro e egoisticamente non voglio cambiare un singolo giorno dei nostri venti anni insieme.-concluse sorridendo.
Newt si sentì la testa girare tutte quelle informazioni insieme erano moltissimo da mandare giù, sembrava tutto così assurdo eppure era reale, era li, era immune era vivo, ed era con un Thomas di quarantanni, eppure ogni fibra del suo essere gli gridava che quello era Thomas.
Thomas lo stava fissando.
-Mi credi vero?- il suo sguardo implorante fissò nei suoi occhi le mani ancora strette tra le sue.
-Ti credo Tommy.. - disse ed era vero, credeva a tutto, ciò che lo lasciava un po’ perplesso era l’importanza che lui poteva avere per Thomas, d’accordo erano buoni amici ma insomma piegare il tempo e addirittura voler morire, non credeva di essere così importante per nessuno, tanto meno per Thomas.
-Potresti chiederti perché non siamo tornati più indietro perché non siamo tornati a prima delle eruzioni o prima del virus, c’è voluta tantissima energia e più si va indietro e più energia ci vuole e le risorse del pianeta sono limitate ormai, ma anche potendo farlo non credo lo avrei fatto, quando si tratta di te divento irrazionale e egoista, lo scoprirai presto, cambiare qualcosa potrebbe voler dire non incontrarsi mai, e riaffronterei tutto l’inferno che ho passato pur di averti con me.-
Thomas distolse lo sguardo da Newt imbarazzato e continuò il suo racconto.
-in effetti sarei potuto tornare a prima dello sparò ma le variabili erano troppe avresti potuto uccidermi non eri tanto simpatico da spaccato e che sarebbe accaduto se avessi incontrato me stesso? Per questo abbiamo preferito non rischiare, tu non volevi rischiare di farmi del male, e io non volevo rischiare di creare qualche paradosso temporale, il viaggio nel tempo è agli albori, è una scienza totalmente nuova e sperimentale, ci stiamo muovendo alla cieca in effetti potrebbe esplodere tutto da un momento all'altro. Comunque eravamo abbastanza sicuri di non causare troppi danni del resto tu tutto questo l’avevi già vissuto no?- sorrise.
-Nel mio tempo il virus muta in continuazione e le persone impazziscono sempre più lentamente e sempre più lentamente muoiono,sono rimasti in pochissimi a parte gli immuni, per molto tempo siamo stati bloccati nel paradiso che la cattivo aveva creato per noi, ma dopo qualche anno siamo dovuti tornare indietro, ci servivano le attrezzature e gli strumenti, una tecnologia che non avevamo, quindi abbiamo iniziato a fare avanti e indietro stando molto attenti a non farci scoprire, Brenda..-
-La tua fidanzata? Andavate molto d’accordo da quello che ricordo. – chiese Newt tra l’infastidito e il curioso interrompendo il discorso di Thomas.
Thomas rise fino alle lacrime.
-Sul ..serio pive?..la mia.. fidanzata? –ripete tra una risata  e l’altra
-Ma quanto sei scemo pive? Si ..certo certo ..la mia fidanzata - concluse prendendolo in giro.
Newt non era altrettanto divertito.
-Che stavo dicendo? Ah si Brenda, la mia fidanzata, –rise di nuovo e continuò- aveva rotto ogni possibilità di ritorno ma tu sei arrivato con questo- tirò fuori un dispositivo elettronico delle dimensioni di un vecchio telecomando, abbiamo azionato il pulsante e si è materializzato un pass verticale che abbiamo usato per fare avanti e indietro per tutti questi anni. Un pass verticale che ovviamente tu ancora non possiedi, perché te lo sto dando adesso.- allungo la mano e tese il dispositivo verso Newt che lo prese con due dita come se fosse sul punto di esplodere da un momento all'altro.
-Tranquillo Newt è sicuro, usatelo tra qualche anno però, ora è ancora troppo rischioso, e io beh.. ho bisogno di riprendermi ..di staccare un po’ ..sono ancora un po sfasato..-disse giustificandosi per qualcosa che probabilmente non aveva ancora fatto.
-Credo di averti detto tutto Newt. Domani mattina tornerai da me, dal mio vecchio me, attraverso un altro Pass verticale.. quindi non dimenticare Newt, la rigenerazione cellulare, il Pass verticale per tornare indietro nel tempo , quello per uscire dalla zona di quarantena e quello per entrarci. – Concluse come se fosse una semplice lista per la spesa.
-Sono informazioni di vitale importanza..-continuò-che mi permetteranno di tornare qui a salvarti tra venti anni. Ed è di vitale importanza che io torni a salvarti tra venti anni. –
Il suo sguardo si fece all'improvviso serio duro.
-Qualsiasi cosa accada, qualsiasi siano le conseguenze, io devo venire a salvarti, non puoi tornare tu, non sappiamo cosa comporti incontrare se stesso, perciò devo essere io Newt, promettimi che mi farai tornare promettimelo!-
Lo afferrò per le spalle e lo costrinse a fissarlo negli occhi.
Il suo sguardo non ammetteva repliche.
Newt non capiva certo che lo avrebbe lasciato tornare indietro se era così importante.
-Lo prometto Tommy!Lo prometto!-rispose.
Thomas si rilasso e lo lascio andare.
Adesso dormiamo domani sarà una lunga giornata.
-Thomas tu che farai quando io andrò via tornerai nel futuro?-
Newt non sapeva perché aveva fatto quella domanda, ma quell'uomo era Thomas il suo Tommy ed era normale che si preoccupasse di lui.
E c’era qualcosa nei suoi occhi che lo rendeva inquieto.
Doveva sapere ma aveva paura di conoscere la risposta.
-Potrei mentirti sai? Potrei dirti che andrà tutto bene.. che tornerò da te non appena varcherai quel pass verticale..ma saresti tutta la vita ad aspettarmi.. so che lo faresti..perciò non posso mentirti..-
I suoi occhi si velarono di lacrime.
-Questa potrebbe essere l’ultima notte che passiamo insieme!
Perché non lo so Newt!
Non sono sicuro!
 Non lo so se riuscirò a tornare da te!-
                                              
  
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