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Autore: _Teartheheart    12/01/2015    1 recensioni
«Sì libera Satine, lasciati andare» era facile per lui, non doveva far altro che sorridere che il mondo era totalmente suo «Satine, innamorati ... fai nuove amicizie non pensare solamente a me, alla nostra amicizia» il mio cuore si spezzò, in quello stesso istante che quelle parole fuoriuscirono dalle sue labbra come lame mirate al mio stomaco, sono innamorata di te, idiota, ma tu non lo hai mai capito, e adesso sei qui dinanzi ai miei occhi che mi guardi quasi disgustato, e mi chiedo: Perché sono ancora tua amica?
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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1° Capitolo 
''Ambition''

Il suono di quella maledetta campanella, ringrazio il cielo che questo sia l'ultimo anno di liceo, dopo di che, sarò pronta ad avviarmi per il futuro che mi attende. 
Le mie ambizioni sono ben diverse da quelle che speravano i miei genitori, ambisco ad un mondo che per loro è fatto solo di corruzioni, infami, sesso e droga, si parlo del mondo dello spettacolo, fin da piccola ho sempre amato interpretare i personaggi che leggevo nei tanti libri che leggevo, o improvvisare scene viste e riviste nei miei film preferiti. 

Amavo essere qualcun'altro, fingere di non essere una ragazza qualunque, una ragazza che doveva essere dedita solo allo studio, una che avrebbe vissuto la solita vita che la società ci proponeva. Io volevo e voglio essere qualcosa di più, voglio esprimere ciò che ho dentro attraverso la recitazione, immedesimarmi in ruoli che raccontano qualcosa di diverso dalla vita che conduciamo. 
In questi miei piani avevo sempre messo in contro Louis, il mio migliore amico, lo avrei fatto diventare il mio ''manager'', scherzavamo sempre su questa cosa, lui avrebbe ammaliato ogni regista, sia uomo che donna con quei suoi occhi cielo, ed avrei sfilato sui più grande red carpet con lui che mi accompagnava, avremmo smentito ogni voce sul nostro ''fidanzamento'' - cosa voluta solo da lui - ma comunque saremmo stati insieme, e la cosa mi bastava. 
Non ricordo il momento in cui il mio cuore abbia deciso di amarlo, di provare qualcosa di più della semplice amicizia, ma è successo e vorrei tanto non fosse così perché il mio cuore non reggerà a lungo questo sentimento, che ahimè devo celare, non posso perderlo per uno stupido sentimento, non posso farlo uscire, sono certa che lui non ricambi, me lo fa notare ogni volta che guarda le altre, non lo fa come guarda me, con loro usa occhi diversi, occhi pieni di desiderio, di curiosità, con me usa occhi normali, quegli occhi con cui guarda sua madre, e i suoi amici.
Di certo a dieci anni non mi sarei mai immaginata che a diciannove anni mi sarei ritrovata con questo peso sul cuore, una volta da bambina mio padre si azzardò a chiedermi:
«Louis è il tuo fidanzatino?» a quella domanda fui disgustata, e la risposta fu più un lamento che una vera e propria risposta. Potrei ridere ricordando quell'episodio, ma mi limito a camminare tra i corridoi, ancora assonnata, così lascio che la risata si facci spazio nella mia mente. 
«Indovina, indovina, indovina» mi urla Emma, la mia migliore amica - no, di lei non sono innamorata - la guarda sbadigliando «Siamo in guerra?» chiedo io, sbuffa spingendomi e poi continua rimostrando quel suo sorriso che tiene sempre in mostra per tutti « Ashtag #nonseiaffattodivertente. Comunque, hanno scelto il libro che interpreteremo quest'anno» dice euforica, ma io ancora ero rimasta al suo voler mostrare quando fosse asservita ai social network «Ashtag '#sputailrospo'» rispondo io prendendola in giro 
«- Rullo di tamburi - SCRIVIMI ANCORA, il libro che proponesti tu, e la professoressa ti ha già candidata come possibile Rosie» 
Fantastico, sono stata così stupida da proporre un libro che parla del mio problema, dove sono finiti i professori di un tempo, quei professori che buttavano le tue idee via, invece di incitarti. 

Ashtag #vogliomorire «Come? Ma non aveva espressamente detto che non sarebbe stato possibile? Che riprodurre quel libro sarebbe stato praticamente impossibile?» Emma mi guarda dispiaciuta dalla mia reazione «Pensavo che saresti stata entusiasta come mesi fa»
«Già quando ancora non sapevo di essere innamorata di Louis nella maniera in cui lo sono in questo momento, la mia vita non è un libro, non sono Rosie Dune, e Louis non è Alex, e la cosa mi sconcerta molto» Emma era l'unica a sapere dei miei sentimenti, sapevo ciò che provavo, e non mi criticava per la mia scelta, ero felice di avere qualcuno che non mi giudicasse. 
«Satine, ti senti? Quel libro lo avrei letto miliardi di volte, sei la Rosie uscita dal libro praticamente, non pensare a Louis per un istante, pensa a te stessa, e pensa che sia una buona opportunità per far partire il tuo grande sogno di diventare Meryl Streep, non pensare a niente se non a questa opportunità, ci saranno i giornalisti, la professoressa Crawley sta facendo di tutto per far si che questa recita, sia vista da molti» 
La guardo sospirando, forse è vero non devo pensare a  Louis, insomma io e Rosie siamo una cosa sola, lei mi capisce come nessun altro, oddio per fortuna non sono andata a letto con il primo sfigato per poi rimanere incinta, ma tra me e lei c'è un intesa, lei capisce ciò che provo, il fatto di non voler dire niente a Louis per non rovinare tutto, si ... sono felice, devo esserlo, interpreterò un ruolo che mi calza a pennello. 
«Hai ragione Emma ... io» 
«Moulin Rouge» eccolo li, Louis Tomlinson, mio migliore amico, ragazzo che amo ... persona che mi fa saltare i nervi in un modo che nessuno sa fare. ''Moulin Rouge'' dal momento in cui all'età di quattordici anni vedemmo appunto il film qui citato, lui mi chiama in quel modo, scoprendo che la protagonista nonché meretrice del bordello della Francia, si chiamasse come me. 
Ancora oggi non capisco cosa ci trovi di così divertente nel darmi della prostituta, mi urta. 
«Smettila Louis, non sei divertente» dico io, in quel momento il mio livello di sdegno verso di lui era alto, lo odiavo, con tutta me stessa per avermi rovinata, con quei suoi occhi, e quel suo sorriso che ... - Oh Satine, andiamo, hai diciannove anni ... sii matura - mi guardò «Sai che scherzo, perché sei così scontrosa?» 
Faccio cenno con la test a Emma di lasciarci soli, avremmo discusso da li a poco e avevo bisogno di restare concentrata. 
Da due settimane ormai, mi salutava solamente, senza dire altro o cercarmi, nemmeno dalla finestra della sua camera che affacciava alla mia, come faceva ogni giorno da nove anni, lo guardi stringendo le mani a petto «Hai anche il coraggio di chiederlo Louis?»  domando io, mi guarda «Cosa ho fatto stavolta?» domanda, stufo «Sono due settimane che non ti fai vedere, né sentire, lo capisci? Mi saluti a stento quando ci incontriamo tra i corridoi, non so niente di ciò che ti accade, e mi chiedi anche cosa tu abbia fatto? Come se fossi innocente?» 
Sospirò «Okay, okay hai ragione ... ma c'è un motivo se non l'ho fatto, un motivo davvero valido» lo incito a continuare con il capo «Sto compilando dei moduli, ho intenzione di entrare nell'esercito e così sto studiando per farlo» 
Che cosa? Vuole arruolarsi? Perché non mi ha mai detto niente, perché lo ha fatto? 
«E me lo dici così? Come se niente fosse?» domando arrabbiata «Satine, insomma non sei la mia ragazza, non devo dirti tutto ciò che mi accade okay?» risponde con tono brutale, a quelle parole lo guardo, sorridendo sarcastica «Già, non sono la tua ragazza, sono solo il nulla per te» gli passo accanto sbattendo contro la sua spalla, avviandomi verso l'aula di recitazione, cercando di distrarmi da quella frase che come una lama mi aveva appena trafitto. 

''Non sei la mia ragazza'' esatto, non lo sono e questa cosa mi uccide, e in un modo nell'altro devo combattere per cercare di cacciare questo desiderio di morte del cuore, devo combattere per sopravvivere all'amore che nutro nei tuoi confronti.
Entro nell'aula dieci trovando la Crawley seduta al banco, mi avvicino a lei guardando i suoi ricci contornati da ciocche grigio perla, la sua bellezza m'intimidiva, era una donna grande con accenni di rughe, e capelli grigi che spuntavano sul capo non ancora colorato da tinte che li avrebbero cacciati, i suoi occhi grandi color miele mi guardarono accennato un sorriso «Satine, hai saputo la notizia? Sono certa che Emma sia subito a venire a raccontartelo anche se avevo espressamente detto di non farlo» dice sorridendo. 
Mi avvicino alla cattedra sorridendo, sperando che le lacrime siano sparite «Tesoro, è successo qualcosa?» 
Merda, sono ancora li e lei le ha viste. «No, sono solo felice della notizia, è una cosa meravigliosa» cerco di sviare io, mostrando un sorriso. 
Per un momento sembra tentennare ma poi sorride anche «Sono felice, ovviamente ti ho già candidata, le audizioni saranno venerdì alle ore 10:30 ... potrete saltare le lezioni ovviamente, siete giustificati, mi raccomando dai del tuo meglio, verranno in tanti e potranno ammirare la tua bravura» 
Ovviamente aveva funzionato, d'altronde voglio diventare un attrice da Oscar, e sono certa che ne vincerò uno prima di Di Caprio, succederà, io lo so. 
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Capitolo di transizione. Si, perché devo capire se a voi incuriosisce ancora di più. 
Avete dei dubbi? Chiedete pure. 
Bene, allora io voglio che questa storia sia sia ''IRONICA, DIVERTENTE'' sia, malinconica, sentimentale, insomma voglio un miscuglio di tutto. 
Spero che l'idea vi piaccia. 
P.s; Sono una fan sfegatata della star citate, quindi se c'è qualche battuta verso di loro, e solo in tono scherzoso, niente di più. 
AMO DI CAPRIO, INTENDIAMOCI. 

   
 
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