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Autore: Perla Bane    12/01/2015    4 recensioni
Hazel Grace innamoratissima e sana da sempre, dovrà affrontare il cancro che rischia di uccidere il suo amato fidanzato Gus.
Una storia d'amore e di coraggio.
Buona lettura.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Augustus 'Gus' Waters, Hazel Grace Lancaster, Isaac, Sorpresa, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Mrs WATERS

 

Avevo detto ai ragazzi che sarei arrivata a mezzogiorno con la pizza, ma ho preferito arrivare prima e cucinare qualcosa io.

Entro dalla porta di casa con le borse della spesa sotto braccio e la corrispondenza infilata in bocca.

“Sono arrivata!” dico a fatica per annunciarmi ai ragazzi di sotto. Dubito mi abbiano sentita, il volume dei videogames è talmente alto! Sento chiaramente la musica di sottofondo fino qui.

Chiudo la porta d'entrata con il piede e mi dirigo in cucina.

Appoggio i sacchetti sul tavolo in legno di pino e curioso la posta.

Pubblicità, pubblicità, coupon.

Oh... una è della Columbus Global. L'assicurazione sanitaria di Gus.

Straccio la busta e apro subito la lettera studiando minuziosamente le percentuali di rimborso.

Stringo le labbra.

Mi hanno allegato la lista degli antiemetici a carico dell'assicurazione, ma non contiene quello consigliato dalla dottoressa Maria.

Lo Zofran è un farmaco molto costoso, speravo fosse incluso.

Pomeriggio porterò l'elenco all'oncologa. Vedrò quale ci consiglia.

Continuo a leggere.

Dell'Herceptin coprono solo l'ottanta percento del costo totale, se ci saranno risultati, la cura ci costerà seimila dollari.

Ricorreremo al fondo pensionistico se sarà necessario.

Proseguo.

Assistenza infermieristica gratuita.

Bombole ossigeno gratuite.

Letto ospedaliero elettrico con sponde per terapia intensiva comodato d'uso gratuito.

La bocca dello stomaco mi si stringe, spero non arriveremo mai a questo punto.

Mio figlio deve guarire. Se lo merita.

Kit pronto soccorso gratuito.

Ambu gratuito.

Traverse gratuite.

Che tristezza, i farmaci lo ridurranno uno straccio. Si urinerà addosso, vomiterà l'anima... Dio, ti prego, aiutalo a guarire.

Maledetto cancro.

Piego la lettera e la nascondo, non voglio che Gus la veda, non deve stare in pensiero anche per questo.

Tiro fuori il prosciutto dalla busta della spesa ed inizio a preparare il pranzo.

Gus deve stare leggero, pomeriggio avrà la biopsia...

Dopo l'intervento dovrà stare a letto per quattro ore e non potrà mangiare per sei. Deve mangiare per tenersi in forze.

Affetto del pane, dei tramezzini andranno benissimo.

Afferro dal frigorifero la sua sua salsa preferita, qualche foglia d'insalata. Mmm... Tutto delizioso per il mio bambino. Per Hazel non ci sono problemi, mangia di tutto.

Sistemo il pranzo in un piatto da portata in metallo e mi dirigo verso la stanza di Gus. Ha del succo d'arancia nel frigo in camera sua, gli farò una bella sorpresa portandogli il pranzo di sotto.

La musica del videogioco è molto altra, si staranno sicuramente divertendo.

Scendo le scale in silenzio, non mi aspettano così presto. Saranno sicuramente affamati.

Appena metto piede sulla moquette beige della sua camera, noto che le poltrone davanti al televisore sono vuote. Il gioco è in pausa.

Ma dove sono?

Faccio altri due passi verso il centro della stanza e mi pietrifico.

I ragazzi non stanno giocando ai videogiochi, sono a letto.

Stanno facendo sesso!

Oddio.

Hazel è stesa sul letto, indossa ancora la gonna alla marinara rossa e nera, ma ora è tutta affagottata in vita e la camicetta bianca è completamente sbottonata, ha il torace nudo e Gus è sopra di lei, senza maglietta con i pantaloncini calati sulle cosce.

Oddio, non riesco a muovere un passo. È come se le mie gambe pesassero cento chilogrammi.

“Okay?” sussurra Gus sulle labbra mugolanti della ragazza.

“Okay.” risponde lei con un gemito intenso.

Si baciano con passione, in questo momento non c'è il cancro, ci sono solo due ragazzi innamorati. Una coppia deliziata dal loro incontro amoroso. Sono spensierati e felici, quello che sogno da sempre per lui.

Vedo perfettamente i muscoli contratti sulla schiena di mio figlio, si muove ritmicamente sopra la ragazza avanti ed indietro.

Hazel pianta le unghie nelle spalle del ragazzo e inarca il collo all'indietro “Gus” geme forte e gli stringe le gambe attorno ai fianchi.

Oddio, cosa faccio? Me ne vado? Li interrompo? Li lascio finire?

Di questo non ne parlano ai gruppi d'ascolto.

Lui si scosta dalle labbra della ragazza e si abbassa afferrandole il seno con la mano e succhiandole il capezzolo.

I vocalizzi di Hazel si intensificano superando di gran lunga il volume della televisione.

Ha raggiunto un orgasmo intenso.

Oddio.

“Ti amo...” bisbiglia ancora percorsa dagli spasmi del piacere. Porta le mani nei capelli di mio figlio e cerca disperatamente le sue labbra.

Gus unisce la lingua alla sua e inizia a muoversi più velocemente, con una voracità primordiale stringe con forza il fianco di Hazel.

Dio, quello è il mio bambino!? No, quello è un uomo...

Il piatto con i tramezzini mi scivola dalle mani finendo sul pavimento.

Il rumore improvviso mette in allerta gli adolescenti davanti a me. Si irrigidiscono all'istante stoppando i movimenti.

“Mamma!” ansima Augustus mentre la ragazza cerca di coprire le sue nudità.

Mi volto senza raccogliere il disastro sul pavimento e cerco di recuperare le idee “Vestitevi immediatamente.” dico seria. Afferro il telecomando dalla mensola e spengo la televisione.

“Dio!” mormora Hazel con il fiatone “Hai le mie mutandine Gus.” bisbiglia a bassa voce, ma la sento comunque.

Cosa se ne farà delle sue mutandine?

Okay, okay, uno, due, tre... cerco di regolare il respiro e svuotare la mente da quello a cui ho appena assistito.

É una cosa naturale, tutti fanno l'amore, ma non mi sarei mai aspettata di assistere ad un incontro amoroso di mio figlio.

Cosa faccio? Cosa devo dire?

“Hai dimenticato la gamba,” borbotta Hazel “aspetta, ti aiuto.”

“Ce la faccio.” risponde lui seccato.

La ragazza sbuffa “Lo so.”

“Finito?” li interrompo alzando la voce.

“Sì.” la voce di mio figlio arriva chiara fino a me.

Mi volto e li osservo severa, restano pur sempre degli adolescenti.

Hazel è seduta sulla poltrona. Ha le gambe accavallate e si copre il viso con le mani, è terribilmente imbarazzata.

Almeno è vestita.

Gus invece è seduto sul letto, mi guarda negli occhi e accenna un dolce sorriso.

In questo momento è solo un ragazzo.

Mi avvicino prendendo posto alla sedia della scrivania esattamente davanti a loro.

Mi aggiusto la gonna e penso a cosa dire. Ho appena pizzicato mio figlio a fare l'amore con la sua fidanzatina, devo dire qualcosa.

Sono così stanca.

Alzo gli occhi su entrambi, Gus ha estratto una sigaretta dal pacchetto e se l'è infilata tra i denti. Hazel è rossa come un pomodoro e si osserva nervosa le mani.

Guardo mio figlio, io sono sua madre “Non pensavo che facevate...” mi blocco ed alzo la mano indicando il letto sventolandola per aria. Che termine devo usare? Sesso, amore?!

Gus ridacchia mentre Hazel sprofonda nella poltrona. Preferirebbe sparire in questo momento.

“Sì mamma, facciamo anche quello.” dice Augustus facendo spallucce come se fosse la cosa più normale del mondo.

Emetto un lungo sospiro. Sì, è naturale, ma sono due ragazzi troppo giovani.

Spalanco gli occhi preoccupata “State insieme da quasi un anno, ma non ho trovato mai nulla mi assicuri che prendiate le giuste precauzioni. Sistemo i tuoi abiti, il tuo bagno e la tua camera ogni giorno, eppure non ho trovato neanche un preservativo.”

Ecco, l'ho detto. Fa sesso come un adulto, ma ogni azione ha una conseguenza, manca solo che rimanga incinta!

Gus annuisce serio e guarda Hazel, lei gli restituisce lo sguardo per poi spostarlo su di me “Mia madre preferisce avvelenarmi ogni mese con un'iniezione ormonale. Ha una copertura assicurata del cento percento.” dice tutto d'un fiato.

Annuisco e sospiro, almeno non sono degli sconsiderati.

“Signora Waters, mi... oddio, le chiedo scusa.” Hazel intreccia le mani sulle gambe guardandomi mortificata “Non mi cacci via.” bisbiglia preoccupata.

Pensa davvero che farei una cosa del genere? Gus la ama con tutto sé stesso e noi le vogliamo bene come se fosse una della famiglia.

Stringo le labbra, non lo farei mai. Mi ha scioccata vedere mio figlio intento a fare sesso, solo questo. Credevo fosse ancora solo il mio bambino, invece è anche un uomo.

“Non lo farà.” Gus si alza a fatica dal letto e si avvicina alla sua ragazza zoppicando. Si siede sulla poltrona accanto a lei e si toglie la sigaretta dalla bocca tenendola tra le dita. Accarezza lentamente la schiena di Hazel. Un contatto delicato che riesce ad infonderle una sicurezza infinita.

Poi posa lo sguardo su di me e sorride ancora “Non ti abbiamo sentita arrivare mamma, scusa.”

Mi passo la mano sugli occhi, sospettavo non rimanessero con le mani in mano a guardarsi negli occhi, ma non ho mai approfondito.

Emetto un lungo sospiro e guardo mio figlio, è leggermente pallido e si appoggia malamente sul bracciolo sinistro della poltrona “Come ti senti?” gli chiedo.

“Sto bene mamma, non preoccuparti. L'hai visto con i tuoi occhi, no?” sorride teneramente inclinando la testa, cerca di sdrammatizzare la situazione, ma io sono sua madre.

Lo conosco. Cerca solo di non darmi ulteriori preoccupazioni.

“Voglio la verità Augusus, sono tua madre. Rimani sempre il mio bambino anche se in alcuni momenti sei già un uomo. Sei e sarai sempre il mio Gus.” gli rispondo seria.

Ripone la sigaretta nel pacchetto e sorride alla sua fidanzatina “Il dolore è aumentato. Ora è più acuto quando sono seduto.”

Stringo gli occhi, il cancro sta progredendo “Quindi l'antidolorifico non sta facendo effetto, chiamo subito la dottoressa, ti farò cambiare la terapia.”

Mi alzo in piedi e guardo Gus “Alle 17 avrai la biopsia, potresti chiedere ad Hazel di accompagnarti. Alla dottoressa Maria farebbe piacere conoscerla.”

Mio figlio si alza e zoppica fino a me, apre le braccia e mi avviluppo a lui con affetto “Sei sempre il mio bambino, sarai sempre il mio bambino. Anche quando sarai adulto e avrai dei figli tuoi, sarai sempre il mio bambino.” sussurro con un nodo alla gola.

Mi bacia la testa “Sì mamma”.

Strofina le mani sulle mie spalle e mi sposto “Ne abbiamo già parlato. La scuola è finita, il viaggio in California è stato posticipato. Hazel ha deciso di restare con me, non posso escluderla da nulla.”

Sorrido alla ragazza in piedi davanti a noi e le sorrido “Grazie.” le dico con il cuore in mano.

Ha deciso di restare. Questo è molto importante per Gus.

Lei scuote la testa “Non ha nulla di cui ringraziarmi Mrs Waters. Non vorrei essere in nessun altro posto se non qui con lui.”

Faccio una smorfia divertita, non ho dubbi visto il modo in cui li ho trovati.

Gus ride ad alta voce “Lo so, lo so. Non esiste oblio per me, sono troppo amato.” si avvicina alla ragazza stringendola tra le braccia “Hai visto? Non ti ha cacciata” gli sussurra all'orecchio.

“Non ancora.” risponde lei guardandomi in sottecchi.

Sorrido sistemandomi la gonna “Non ti caccerò Hazel, non per questo. Ma ora salite. Devo assolutamente bere una camomilla.”

Gus mi rivolge uno sguardo dolcissimo pieno di gratitudine e amore.

Mi vuole bene , io gliene voglio davvero tanto. È una parte di me, la parte migliore della mia vita.

Non può morire. Non sarei più la sua mamma...

Caccio indietro le lacrime e guardo i due innamorati davanti a me.

Gus indossa una canottiera bianca, i muscoli si vedono perfettamente, è un bellissimo ragazzo, ma con il passare del tempo dimagrirà e il suo corpo ne risentirà.

I muscoli andranno a sparire e le ossa affioreranno. Il viso risulterà scavato e sarà molto debole.

Come reagirà Hazel? Così carina, attiva e solare. Se vorrà rimanere con Gus passerà il tempo chiusa in strutture tristi e maleodoranti. O in casa, sempre seduta nei pressi di un bagno perchè Gus inizierà a vomitare di continuo a causa della chemioterapia...

Un incubo.

Gus stringe la ragazza e la bacia teneramente sulle labbra “Okay?”

Lei si avviluppa stringendolo forte “Okay” gli risponde.

Una parola che ne racchiude un numero infinito.

La bocca dello stomaco si stringe fino a farmi male, una lacrima sfugge al mio controllo e mi riga il viso.

Che futuro avranno i ragazzi davanti a me?

 

 
   
 
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