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Autore: The_Lock    12/01/2015    1 recensioni
Tyler, Sydney, Kyle, Lydia e Skylar sono i nuovi prescelti per difendere Kandrakar e l'equilibrio dell'universo. Nove sono le missioni che dovranno affrontare, e nove saranno i temibili nemici che minacceranno la Pace e le loro vite; sì perché questi nuovi nemici sono più sanguinari di qualsiasi altro nemico mai affrontato e, per cominciare in bellezza, i ragazzi saranno costretti ad andare alla ricerca del Cuore di Kandrakar
Genere: Avventura, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Hay Lin, Wilhelmina (Will) Vandom
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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1.13

 

Un colpo secco, uno schiaffo al muro ed un volantino incollato sulla colonna vicino agli armadietti. Tyler sobbalzò, preso alla sprovvista da quel forte rumore che l'aveva colto impreparato. Rivolse i suoi occhi castani sul pezzo di carta e lesse con scarsa curiosità, per poi volgere gli occhi altrove, esasperato.

“Ma quanti balli organizzano in questa scuola?” domandò il rosso raggiungendo Kyle e Skylar che prendevano un caffè alle macchinette in fondo al corridoio.

“Tre. Uno ad inizio anno, uno per Natale ed uno a fine anno.” spiegò Skylar, e Tyler lo guardò con aria truce. “Ah, era una domanda retorica...” constatò subito dopo Skylar annuendo.

“Sembra quasi ci vogliano spingere ad accoppiarci!” si lamentò il rosso.

“Oh, avanti... è solo un ballo.” mormorò Kyle, non capendo tutto quell'allarmismo dilagante. “E poi nessuno ti obbliga ad andare.” aggiunse, finendo il caffè nel suo bicchiere e accartocciandolo.

“Per te è facile parlare! Sei un figo, sei vicecapitano ed ogni ragazzina del primo e secondo anno ti sbava dietro come un dobermann!” si lamentò, picchiando il petto di Kyle con l'indice.

“Non è una bella immagine.” mormorò Kyle, e Skylar annuì di conseguenza.

“Appunto. Pensa agli sfigati come me e Sky che non hanno nessuno da invitare!”
“Ehi, frena! Io invito Alissa.” lo interruppe, guardandolo truce per la nomea di sfigato.

“Quindi alla fine il tuo problema si riduce a non avere il coraggio di invitare nessuna al ballo!” rise Kyle, dandogli una pacca sulla schiena così forte che per poco Tyler non urlò di dolore.

“Questo è sminuire il problema!” rispose, incrociando le braccia.

“Dai, ti aiuteremo noi a trovare qualcuno per la festa!” propose Skylar, e Kyle annuì, facendo spallucce.

 

“Ehi, principessa!” disse Doug, allacciando le braccia alla vita di Lydia e baciandola sulla guancia, facendola sorridere.

“Buon giorno! Siamo allegri, oggi?” domandò Lydia, chiudendo l'armadietto e Doug annuì. “Come mai?”
“Nessun motivo in particolare.” spiegò il ragazzo, facendo spallucce con le larghe spalle da giocatore. “Di che colore hai scelto il vestito?” domandò Doug, accarezzandole una ciocca di capelli.

“Vuoi vestirti coordinato a me?” rispose Lydia di rimando, guardandolo con gli occhi stracolmi di gioia per essere riuscita finalmente a convincere Doug a vestirsi in tono. “Lavanda! Verrò vestita color lavanda!” spiegò, baciandolo e sporcandolo con il suo lucidalabbra al lampone.

“Ah, e che colore è?” chiese lui, sorridendo.

“È un viola...” rise lei, per poi notare i volantini che Lilian Pop stava distribuendo in uno stand vicino all'entrata; su quei fogli si sarebbero raccolti i voti per il re e la reginetta del ballo invernale. Dopo aver salutato Doug con un altro bacio, Lydia si diresse verso lo stand, accettando il volantino che Lilian le porse con un volto inespressivo.

Gli occhi verdi di Lydia scorsero velocemente la lista, cercando di capire chi fossero i candidati. Per le ragazze c'erano la stessa Lilian, Lydia- la quale vantava due titoli di reginetta d'inverno ed uno di reginetta di fine anno -e due ragazze pon-pon: Vanessa e Josephine. I candidati per il re d'inverno erano altri quattro ragazzi: Doug, Kyle, Frank- un ragazzo che Lydia non conosceva -e Sydney.

“Che fai, voti per te stessa?” domandò Lilian, squadrandola con faccia arcigna.

“Non ne ho bisogno.” sorrise Lydia, facendo una croce sul nome di Lilian.

“Cosa ci fa il mio nome qui?” si lamentò Sydney, sbattendo un volantino sul bancone, facendo sussultare sia Lydia che Lilian.

“Il comitato del ballo ha deciso che...”
“Il comitato del ballo? Qui c'è il tuo zampino!” ruggì Sydney, guardandola inferocito.

“Siamo fatti per essere re e regina, Syd.” ridacchiò Lilian.

“Sei... sei malata!” protestò Sydney.

“A proposito, hai già una dama per il ballo?” domandò Lilian ed il biondo si arrestò di colpo, come colpito sul tallone d'Achille.

“Sì che ce l'ha.” intervenne Lydia, offrendo un'ancora di salvataggio all'amico.

“E chi sarebbe?” domandò Lilian mal celando la sua gelosia.

“Sarà una sorpresa. Ora scusa, dobbiamo andare.” disse, prendendo Sydney sottobraccio ed allontanandosi con lui, voltandosi poco dopo per vedere il volto di Lilian contorto dalla gelosia e il dito medio che la ragazza riservò a Lydia.

 

“Allora, Kyle ti ha invitato?” domandò la rossa ed il biondo fece di no con il capo. “Allora invitalo tu...”
“Non accetterebbe. Non vuole che si sappia.” protestò, mordendosi le labbra. Quella situazione sul tacere la loro relazione- Sydney era anche insicuro di potersi definire impegnato, fidanzato o “occasionalmente libero” -iniziava davvero a stare stretta al biondo. Nessuno dei due aveva fatto coming out a scuola, ma magari farlo insieme avrebbe aiutato entrambi a superare a testa alta i vari problemi che si sarebbero presentati.

“Però posso domandarglielo.” mormorò il biondo, riflettendoci sopra.

“Sì! Tocca sempre alle persone con più palle invitare gli altri, per questo sono quasi sempre le donne a farlo!” spiegò Lydia, facendo spallucce.

“Mi stai dando della donna?” rise Sydney, dando una lieve spinta alla rossa.

“Dovresti prenderlo come un complimento.”

 

Durante l'intera lezione di letteratura tenuta dalla professoressa Vox, Skylar e Tyler erano con la testa dispersa fra le nuvole. Mentre uno si arrovellava il cervello per inventare dal nulla un invito per Alissa, l'altro si guardava intorno disperato, cercando di captare qualche segnale di ragazze a cui sarebbe potuto piacere.

Tyler si voltò, guardandosi sul riflesso della finestra e si osservò attentamente. Forse non era altissimo o muscoloso, ma non si vedeva neanche brutto. Forse i suoi capelli tendenti al rosso, o le sue lentiggini che aveva sempre cercato di mascherare, o gli occhi grandi da cucciolo non piacevano alle ragazze. Forse doveva puntare più sull'aspetto da cattivo ragazzo come Kyle, o sull'aspetto da bravo ragazzo come Sydney, o sull'aspetto da artista come Skylar.

“Signor Powerth, la lezione dovrebbe essere incentrata sulla contemplazione di Ovidio e non sulla contemplazione del paesaggio.” lo rimproverò la Vox, costringendo Tyler a girarsi dall'altra parte e fare finta di prendere appunti.

“Amico, che ne dici di quella ragazza nuova?” domandò Skylar, sottovoce. Tyler aggrottò la fronte e si guardò in giro, ma tutti i volti che vedeva nell'aula erano volti conosciuti.

“Quella che non parla la nostra lingua?” rispose, guardandolo aggrottando la fronte.

“Ok, forse meglio di no.” constatò Skylar.

“Di cosa parlate?” si intromise Lydia.

“Nient...”
“Tyler cerca una dama per la festa d'inverno!” disse Skylar, interrompendo il rosso che gli riservò uno dei suoi sguardi più eloquenti.

“Perché non hai chiesto a me?” domandò Lydia, “Ci sono un paio di ragazzine che vogliono essere mie amiche e farebbero di tutto per entrare nelle mie grazie.” sorrise, scrivendo i loro nomi su un pezzo di carta.

“Non capirò mai da dove deriva il potere che hai su questa scuola.” sbuffò Skylar.

“Sono la fidanzata del capitano della squadra di football. È un po' come essere la first-lady degli Stati Uniti.” spiegò, sorridendo e porgendo il biglietto a Tyler. “E poi sono bella.” aggiunse con un tono di falsa modestia.

 

Quando fu ora di pranzo, i cinque ragazzi si incontrarono al loro solito tavolo della mensa, ma questa volta vi si aggiunsero anche Alissa, Doug e Banquo. Il pranzo trascorse in modo piacevole per tutti, sebbene i tre ragazzi potevano quasi avvertire l'atmosfera impenetrabile che rendeva gli altri cinque così uniti ed inavvicinabili da parte degli altri.

“Oh no, guarda chi arriva!” mormorò Lydia, vedendo che Lilian si avvicinava con il vassoio verso il tavolo dei ragazzi con la sua solita aria da invasata e il passo da minotauro.

“Sei troppo cattiva con lei!” sorrise Doug, sbucciando la mela e poi porgendola alla sua ragazza.

“Ciao, ragazzi. Posso sedermi?” domandò Lilian, sorridendo in modo grottesco.

“Non credo ci sia posto, Lily!” rispose Lydia ricambiando il sorriso, ma Lilian la spinse e praticamente la costrinse a farle spazio, sedendosi in mezzo a lei e Doug.

“Avete tutti trovato una dama o un cavaliere per la festa di sabato?” domandò Lilian, guardandosi attorno. Skylar, Alissa, Banquo, Doug e Lydia annuirono. “Tu no, Sydney?” aggiunse, voltandosi di scatto verso il biondo che si irrigidì, e fece finta di bere.

“Non verrò con te.” sbottò, continuando a bere.

“Ah, ma io non volevo chiederlo a te.” lo rassicurò Lilian, puntando i suoi occhi verdi su Kyle. “Volevo chiederlo a Kyle!” spiegò, facendo andare l'acqua di traverso a Sydney.

Il moro rimase bloccato con la forchetta a metà del percorso, ed alzò lo sguardo per vedere se Lilian stesse parlando veramente o stesse solo scherzando. La situazione al tavolo si era completamente congelata. Tutti aspettavano una risposta che tardava ad arrivare, allora Lilian decise di aiutare Kyle.

“Allora, verresti al ballo con me?” domandò ancora.

“Io... ehm... o-ok!” mormorò.

 

L'acqua nelle mani di Sydney si congelò all'istante, mentre i suoi occhi azzurri si accesero del blu vivo del mare in tempesta. Lilian sorrise, divertita dalla reazione di Sydney, sicuro di averlo fatto ingelosire, mentre Skylar e Lydia piantarono i loro occhi sul biondo, preoccupati della sua reazione.

“Kyle, pensavo che avresti voluto portare un'altra persona.” rise Lydia, spalancando gli occhi.

“Non ti intromettere, ormai ha detto di sì!” la ammonì Lilian, piantando la forchetta nella pasta.

“Non vi pare faccia più freddo, all'improvviso?” domandò Banquo, massaggiandosi le spalle, ed in effetti la temperatura calò di parecchio poiché il gelo che emanava Sydney iniziava ad espandersi come una nebbia. Lungo il bancone della mensa, il distributore dell'acqua iniziò a gorgheggiare per poi spaccarsi e versare tutta l'acqua sul pavimento, mentre un contenitore pieno di brodaglia esplose come un geyser, macchiando una decina di persone.

“Guarda che ore sono! Sydney, dobbiamo andare a fare quella cosa, ricordi?” intervenne Skylar, praticamente prendendo il biondo di peso e portandolo via, subito seguito da Lydia.

“Sto bene! Lasciatemi in pace!” sbottò il biondo, svincolandosi dalla presa dei due amici in male e dirigendosi in bagno dove, prima che se ne rendesse conto, si ritrovò a trattenere sempre più lacrime che Sydney proprio non voleva versare.

“Syd...” disse Kyle, rimanendo sulla soglia della porta. Il solo sentire la voce di Kyle fece scattare nel biondo altra rabbia, e tutti i rubinetti del bagno si aprirono all'unisono. Kyle sospirò e provò a prendergli la mano, cercando di stabilire un minimo di contatto, ma Sydney ritrasse la mano come l'avesse poggiata su un ferro bollente.

“Non toccarmi.” sbottò.

“Senti, mi dispiace per aver accettato quell'invito, ma mi ha colto di sorpresa e...”
“E allora hai accettato! È la cosa più logica che avresti potuto fare, in effetti!” ringhiò. Sydney inspirò profondamente e si calmò, così come i rubinetti interruppero il loro flusso d'acqua.

“Mi dispiace, lasciami riparare.” annuì Kyle, “Ti prego.” disse, prendendogli il volto fra le mani. Il biondo si morse le labbra e guardò altrove, sapendo che se avesse piantato i suoi occhi blu in quelli neri di Kyle, si sarebbe sciolto in poco tempo e avrebbe ceduto.

“Dai, Syd...” mormorò Kyle, baciandolo sulla guancia.

“Non sarebbe giusto nei confronti di Lilian darle buca.” sospirò Sydney, sentendo il calore prodotto da Kyle pervadergli il cervello.

“Lo dici solo perché vuoi punirmi...” sorrise, facendo ridere anche Sydney.

“Sì, infatti!” ammise, guardandolo negli occhi.

 

Anche se le due amiche di Lydia si erano appena presentate, Tyler già non riusciva a ricordarne i nomi. La bionda era estremamente stupida, rideva come una papera ad ogni battuta di Lydia che si sforzava di farne di peggiori solo per sbandierare quanto la ragazza fosse patetica. La mora, invece, era leggermente meno carina della bionda, ma almeno pareva portatrice sana del dono del decoro, ridendo alle battute che facevano ridere o dicendo cose pertinenti alle conversazioni che venivano affrontate.

Dal canto suo, Tyler rimaneva muto e osservava lo spettacolo di Lydia versione regina e delle due scagnozze affamate di popolarità e di fama.

“Lydia, posso parlarti in privato?” domandò Tyler, e la rossa annuì, tirando un sospiro di sollievo perché si stava davvero annoiando quel pomeriggio.

“Allora? Chi preferisci?” domandò Lydia, guardando l'orologio.

“Non so se “preferire” sia il verbo più adatto...” mormorò Tyler, mordendosi le labbra.

“Tesoro, questo è tutto ciò che ho da offrirti!” sospirò la rossa, e Tyler annuì. Il tempo stringeva, così come la paura di non trovare la dama per il ballo d'inverno gli creava un cerchio alla testa sempre più stretto.

“La mora!” disse, indicandola in modo svogliato.

“Grace, ehi! Puoi raggiungerci un attimo?” disse Lydia, e con grande invidia della bionda, la mora si alzò, zampettando fino ai due.

“Ehi, mi chiedevo se ti andrebbe di andare al ballo con Tyler...” sorrise Lydia, arrivando a rubare a Tyler persino la proposta.

“Oh, mi piacerebbe tanto. Ma ho già un cavaliere.” mormorò, mordendosi le labbra.

“Che peccato!” sibilò Lydia, per niente sorpresa da quella risposta. “Già, perché io, Doug e Tyler volevamo andare in limo. Ti avrei fatto conoscere tutti gli amici di Doug e, chissà, magari saremmo potute diventare amiche!” sospirò, falsamente dispiaciuta.

“In realtà non è stata un vero e proprio invito, quindi non sono sicura di essere occupata. Però visto che l'invito di Tyler è stato il più chiaro, verrò al ballo con lui!” sorrise, per poi congedarsi e sgambettare via.

“Sei... crudele!” mormorò Tyler.

“Sì, ma solo quando c'è da aiutare un mio amico.” disse Lydia, facendogli l'occhiolino.

  
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