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Autore: Louissessual    12/01/2015    1 recensioni
Harry non sapeva che una corsa al supermarket potesse cambiargli la vita.
Certo, per Harry Styles, diciottenne sfigato della scuola con come più grande ambizione trovare una bottiglia del suo latte al cacao preferito in piena notte, una svolta non avrebbe fatto altro che bene.
Solo, non si aspettava quel tipo ti svolta. Assolutamente no.
Larry|AU. Louis!Angel. Harry!Human. Ziam!AU.
Disclaimer: i personaggi contenuti all'interno della fanfiction NON mi appartengono e non sono stati utilizzati a scopo di lucro o altro. Tutti i fatti narrati sono frutto della mia fantasia e/o pazzia-come volete chiamarla- il genere è larry allo stato puro, se non apprezzate siete pregati di non entrare.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Harry era in stanza da più di due ore, ma ancora nessuna traccia di Louis.
Era già il ventisette dicembre, due giorni dal Natale, due giorni da quando aveva conosciuto Lizzie. Sbuffò disteso sul letto mentre le parole del suo Angelo gli riaffioravano in mente.

<< E’ una persona fragile, ma non impulsiva, Harry. Da quando, anni fa, vide che eri diventato il mio nuovo Protetto non ha smesso nemmeno per un giorno di assicurarsi che tu stessi bene. Dio, eri un bambino Harry, eppure lui già ti amav--voleva tanto bene >>.
<< Ma.. perché? >> non poté fare a meno di chiedere il riccio << io non sono nessuno >>.
<< Esiste davvero un perché, Harry? Non può semplicemente.. essere così? Voglio dire, all’amore non c’è spiegazione >>
<< Ma lui non mi ama >> ribatté Harry perché ne era più che convinto, Louis poteva provare affetto per lui, ma non amore .. O forse si?
<< Perché, tu si? >> disse divertita la rossa che riuscì a far arrossire il riccio.
<< Questo cosa c’entra con le mie foto mentre dormo? >> chiese il riccio cercando di cambiare discorso e non rispondendo alla domanda della ragazza.
Lizzie gli sorrise benevola e << adorava il modo in cui dormivi, gli piaceva fantasticare su cosa tu stessi sognando, su quali fossero le tue pene. Dio, era così dispiaciuto che a scuola ti trattassero in quel modo. Tante volte ha cercato di intervenire, ma- fortunatamente- Zayn ha sempre saputo frenare ogni sua mossa >>.
<< Perché dici “fortunatamente”? >> chiese interrogativo e un po’ aspro il riccio. Avrebbe potuto vivere senza quegli stronzi dei suoi compagni che lo maltrattavano e Zayn glielo aveva- per così dire- impedito?
Harry sospirò, non era molto convinto della veridicità delle parole del moro quando questi aveva ammesso di non odiarlo.
<< Harry, hai idea di quanti guai Louis avrebbe potuto passare se fosse intervenuto? Il Comitato non tollera tali comportamenti. Harry, noi per te, non dovremmo esistere, lo sai questo vero? >> disse la ragazza con un tono di voce più duro questa volta. Harry annuì, ma un’altra domanda sorse nella mente del più piccolo.
<< Ma allora perché sono qui? >>
Lizzie sorrise, prese una delle guance del riccio e la strinse tra le dita, come una madre avrebbe fatto con il suo bambino più piccolo.
<< Perché Louis ti ama, Harry >>

E qui Harry aveva avvertito un senso di nausea attanagliargli le viscere. Era possibile che Louis si fosse innamorato di lui? Ai suoi occhi sembrava così strano e impossibile, però al tempo stesso rispondeva a molti quesiti, tra i quali il motivo della sua permanenza ancora in quel posto.
Harry sorrise istantaneamente, perché seppure il fatto che Louis lo amasse gli sembrava fottutamente impossibile, lui un po’ ci sperava.
Il sorriso gli morì sulle labbra quando ricordò la vigilia di Natale, a come era stata una serata bellissima e a come poi aveva rovinato tutto con le sue inutili lacrime.
Louis lo aveva rifiutato. Anche se Harry sapeva che era stata anche colpa sua, non poté fare a meno di pensare che il castano si era fermato anche perché forse non lo voleva davvero.
E sì, Harry credeva che parlare d’amore fosse decisamente troppo presto, ma, davvero, era sicuro di provare qualcosa per l’angelo che andasse ben oltre la semplice attrazione fisica. Di certo il riccio non negava di essere inesorabilmente attratto dal castano, che aveva quegli occhi che lo avevano fatto cadere, e quel sorriso che Harry avrebbe voluto rivedere ancora e ancora come se fosse il suo film preferito, quello che rivedeva il più spesso possibile nonostante le proteste della sorella Gemma.
Altro tasto dolente: la sua famiglia.
Ad Harry mancava da morire la sua piccola Gems e la sua adorabile madre, ma non era ancora pronto a rinunciare a Louis- quindi, nonostante l’affetto che provava per la sua famiglia, Harry non intendeva rendere l’angelo partecipe dei suoi conflitti mentali, inducendolo magari a riportarlo a casa.
Un rumore distolse il riccio dai suoi pensieri e lo riportò alla realtà.
Abbassò lo sguardo che aveva fin ora dedicato al soffitto e vide Louis di fronte a sé varcare la porta della sua stanza- che da più di un mese è diventata la loro.
<< Hey >> lo richiamò il castano con un sorriso sul viso. Lo stomaco di Harry fece una capriola.
<< Hey >> rispose il riccio sottovoce senza muoversi di un millimetro.
Vide Louis avvicinarsi e il riccio non poté fare a meno di guardare il suo corpo muoversi in modo sinuoso, lento, quasi studiato e- okay, Harry davvero desiderava Louis più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Portava un semplice maglioncino beige con uno scollo a V che gli lasciava intravedere le clavicole, i pantaloni –stretti a tal punto che Harry si chiese se fossero davvero cuciti sulla pelle- erano di una tonalità più scura dello stesso colore.
<< Che ci fai qui da solo? >> chiese vagamente divertito l’angelo << credevo fossi con Niall o Lizzie, il che è praticamente la stessa cosa dal momento che quei due stanno perennemente insieme ormai >> concluse lo stesso con uno sbuffo che Harry non riusciva a identificare se fosse divertito o infastidito.
Molto probabilmente un po’ entrambe le cose.
Harry rispose con un’alzata di spalle e si limitò a restare in quella che era la sua posizione da almeno un’ora e mezza. Quando Louis si chinò verso di lui steso sul letto, un sorriso nacque sul volto del riccio che però morì quasi subito, quando Louis deviò la sua direzione rilasciandogli un bacio sulla guancia anziché sulle labbra, dove Harry credeva si stesse dirigendo.
Sbuffò e si spostò, mettendosi seduto sul letto e lasciando Louis allontanarsi con un cipiglio confuso in viso.
<< Harry ma- >>.
<< Perché non mi baci più? >> chiese il riccio con tono accusatorio. L’angelo, infatti, non sfiorava le sue labbra con quelle del riccio dalla notte di Natale ed Harry non reggeva più quel clima di ansia e tensione che si era instaurato tra loro ogni qualvolta fossero vicini.
<< Se è per quello che è successo la scorsa notte io- >> continuò il riccio ma fu quasi subito interrotto dal più grande che gli poggio delicatamente l’indice della mano destra sulle labbra appena schiuse del ragazzo seduto, il quale rabbrividì sotto il suo tocco.
L’espressione di Louis divenne seria mentre si sedeva accanto al riccio, il quale si era spostato affinché l’altro avesse lo spazio necessario per pararsi proprio di fronte a lui.
<< Harry.. >> iniziò Louis con un tono di voce vago, quasi assente; se non fosse che Harry sentiva i battiti del suo cuore accelerare, avrebbe potuto dire di stare sognando e che l’angelo davanti a lui fosse un’effimera illusione causata da Nyx* che si divertiva con la mente confusa del povero Harry.
<< Non è stata colpa tua.. I-io non dovevo perdere il controllo. Mi dispiace, non avrei dovuto e se adesso sei in imbarazzo con me è solo colpa mia >> concluse Louis abbassando lo sguardo.
Harry raccolse quel poco di sfacciataggine che aveva in corpo e alzò il mento del ragazzo con due dita, facendo collidere i loro sguardi. Blu nel verde. Verde nel blu. Se Harry avesse dovuto definire il colore più bello sulla faccia della Terra- anzi, dell’Universo-, egli avrebbe senza alcun dubbio risposto che era quello dei suoi occhi e di Louis mescolati insieme: con le loro tonalità, le loro sfaccettature e i loro difetti, i loro occhi sembravano essere stati creati per ricercarsi sempre.
Non appena il viso dell’angelo fu nella sua visuale, Harry poté constatare il dispiacere che vi si leggeva addosso.
<< Louis, io sto bene con te. Probabilmente- anzi sicuramente- non sono abbastanza per te e capirei se tu volessi iniziare a distaccarti da me, ma se credi che questo sia il meglio per me, ti sbagli >> disse sicuro di sé il riccio, applaudendosi mentalmente per aver appena compiuto un discorso con Louis senza balbettare e mettersi in imbarazzo.
Quest’ultimo- che fino a due minuti prima sembrava smarrito come il riccio non aveva mai avuto occasione di vederlo- riacquistò la sua solita sicurezza e con un sorriso sulle labbra, le mani appoggiate sulle guance dell’altro, si avvicinò e posò un delicato bacio su quelle rosse e carnose dell’altro.
Il cuore di Harry perse un battito.
 
*Nyx: dea della notte per i Greci.


Angolino autrice:
Scusatemi ma sono dannatamente di fretta, vi prometto che appena posso modifico questo anngolo autrice parlando del capitolo..
Scusatemi..intanto, godedevi il capitolo!

 
  
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