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Autore: fedetojen    13/01/2015    3 recensioni
[Healer]
Killian, una ragazza dalle mille passioni: ama la corea, la lingua, le usanze e da quando è entrata nel mondo dei k-drama, quelli sono diventati quasi la sua droga. Ma quando un incontro inaspettato viene a presentarsi, cosa cambierà nella vita della giovane Killian?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Angolo Scrittrice: buona seraaa, spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento (e anche le foto hihihi) aspetto vostre recensioni :D Buona Lettura!


IV: Esci dalla mia testa!
 
E dopo aver sognato Hyun-Shik, mi alzo e mentre faccio colazione, preparo il materiale da portare all’esame, che consisteva in un quaderno, matita, penna e gomma. Mi vestii e appena scesi nel garage e vidi la mia macchina, feci un gran respiro e levai l’allarme e aprii la portella.

Quella macchina mi aveva portato fino in Corea, la mia BMV serie 3, papà me l’ha regalata al mio 23esimo compleanno.
Così dopo aver sentito il rombo della mia BMV appena si accende, parto per andare a fare l’esame.
Fortunatamente la neve non si è fatta vedere, e tra un passo e l’altro entro nell’aula e mi siedo come al solito al primo banco.

Appena il professore entrò, uscii il mio quaderno e il resto e aspettai con impazienza la consegna del compito.
Appena mi si posò il foglio sul banco, iniziai a dare un’occhiata alle domande.
Non c’era cosa di più semplice, che rispondere a quelle domande.
Appena iniziò l’esame, non passò molto, quasi mezz’ora e posai il foglio sulla cattedra.

Il professore, alzò il capo e mi sorrise, contento come al solito, che io ero una delle sue studentesse eccellenti, così direbbe lui.
Salutai con il capo e mi diressi verso la mia BMV.
Appena arrivo a casa, mi cambio perché come ogni mattina, faccio la mia mezz’ora di jogging, così metto il mio pinocchietto, la maglia a giro e scendo. Mi metto le cuffie e infreddolita inizio a correre.

Mi capita come canzone mentre ascolto la musica dal telefono, un’Ost del drama Healer: Eternal love.
Questa canzone mi ha colpito, mi fa pensare e ciò che mi chiedo quando la sento è: un amore eterno esiste?
È così forte il potere dell'amore da contrastare qualsiasi cosa?

Non so perché ma appena ho sentito la canzone nel drama, i miei occhi erano lucidi ed ero quasi sul punto di piangere.
Non succede quasi mai con le Ost, ma questa mi ha proprio colpito.
Così mentre mi faccio tutte queste domande e sento la musica con le cuffie, continuo a correre, in quella mattinata gelida.
Forse ci saranno sì e no, 0 gradi forse anche meno. Ma non mi potrà fermare un pò di freddo.

Mentre corro a ritmo leggero, mi sento sempre gli occhi addosso.
Mi guardo intorno ma nessuno presta attenzione a me.
Così mi lascio solo una cuffia e l'altra a penzoloni, e mentre corro entro in una piccola via, e appena diminuisco i passi, ne sento altri.

"Non credevo che facessi jogging" appena mi volto vedo una sagoma con un cappello nero. Alza piano il cappello e lo riconosco.

"Wook-ssi, non credevo ti mettessi ad inseguire giovani ragazze" dico ridendo avvicinandomi a lui.

"Ogni tanto Healer prende il sopravvento" dice sorridendomi.

"Come vanno le riprese?" chiedo mentre usciamo dalla via.

"Bene molto bene, stiamo facendo progressi. E tu come mai con questo freddo a fare jogging?" chiede curioso.

“Ho appena finito l’esame, e come ogni mattina faccio la mia mezz’ora di jogging” dico mentre camminiamo.

“Io stavo appena facendo finta di fare jogging, come vedi” dice indicando i suoi indumenti.

“Vediamo se hai la stoffa?” chiedo sorridendogli.

“Perché no” mi dice aggiustandosi il cappello e aspettando una mia mossa.

“Ok allora al mio via, il primo che arriva a quell’albero li in fondo, vince” l’albero era lontano quasi un chilometro.
Ci mettiamo in posizione e ci guardiamo.

“Via!” dico mentre partiamo.

Non avrei mai pensato che fosse così divertente correre contro qualcuno, il distacco era minimo, ma io ero in vantaggio, così appena lo guardo mi sorride, siamo quasi vicini all’albero, e con il mio ultimo scatto arrivo per prima.

“Wooow, sei davvero veloce” dice mettendosi le mani sulle ginocchia e abbassando il busto. Respiro affannosamente mentre sorrido, contenta della vittoria.

“Anche tu…ma di più io” dico ridendo. Ride anche lui e il suo sorriso fa illuminare ancora di più la giornata.

“E dimmi, che esame avevi oggi?” mi chiede mentre camminiamo e riportiamo i nostri respiri regolari.

“Letteratura coreana” dico in un soffio.

“Mmh interessante” dice guardandomi.

“Non prendermi in giro” dico mettendo il broncio e incrociando le braccia.

“Non ti prendo in giro, sono serio” dice prima ridendo e poi facendosi serio.

“Va bene ti credo” si siede in prossimità di una panchina e mi fa segno di raggiungerlo.

“Oltre alle riprese cosa farai per tutto il giorno?” chiedo curioso.

“Non so, forse vado a farmi una nuotata. Tu?”

“Non so davvero” dico guardando il cielo.

“Ti va di venire? È una piscina al chiuso, ci sono anche delle sedie, dove sdraiarsi” mi dice in attesa di una risposta.

“Mmh…e va bene, sarà la volta buona che mi rilasso e leggo un bel libro” dico sorridendogli.

“Ok, allora ci vediamo verso le 17” dice alzandosi e salutandomi con un cenno della mano, mentre si allontana.

Stranamente felice, mi dirigo a casa, con molta calma. Una doccia calda e via sul letto.
Mi sveglio che il campanello della porta urla a squarciagola. Mi alzo traballante, e apro la porta.

“Stavi dormendo?” chiede entrando qualcuno.

Quando metto a fuoco, mi rendo conto che Wook-ssi mi sta guardando, mentre ride sotto i baffi.
Ha una maglia nera con una cerniera vicino al collo, occhiali da sole e un pantalone grigio. Ma dico, non senti freddo andando in giro così??

“Non ridere, mi ero solo appisolata” dico toccandomi i capelli. Dopo essermi resa conto che sono un disastro, mi giro verso di lui e lo guardo.

“Perché sei qui?” chiedo curiosa.

“Già ti sei dimenticata? Vatti a mettere un costume, vestiti e prendi un libro” mi dice spingendomi dalle spalle nella mia camera.
Sparisce chiudendomi la porta in faccia e rimanendo in camera da sola.

“E’ vero, la piscina” dico mettendomi le mani in faccia.
Iniziai subito a tirar fuori tutti i costumi come una pazza.
Dopo un’accurata scelta, prendo un costume semplice, color azzurro a due pezzi.
Appena mi cambio, prendo un paio di occhiali da sole, un libro e via in cucina.

“Pronta?” mi chiede sorridendomi.

“Si. Però usiamo la mia macchina?” chiedo prendendo le chiavi e facendole vedere con la mano.

“Perché la mia non ti piace?” chiede curioso.

“Si ma sarebbe più corretto andare con la mia macchina. Non fare storie si fa come dico io, puoi guidarla tu se vuoi” dico sorridendo.

“Vedremo” dice mettendosi gli occhiali e uscendo. Appena siamo in garage, levo l’allarme alla macchina e guardo Wook-ssi.

“Sei in grado di guidarla?” dico giocando con le chiavi.

“E’ un giocattolo” mi dice prendendo le chiavi dalle mie mani.

“Bene, però guai a come la tratti. È la mia bambina” dico passando una mano sulla carrozzeria. Lo guardo e mi sta fissando divertito.

“Entra dai” mi dice mentre apre la sua portella ed entra. Mi metto la cintura e aspetto che accenda la macchina.

“Ha un bel motore la tua bambina” dice appena sente il rombo all’accensione.

“Lo so” dico soddisfatta.

“Il viaggio durerà più o meno due ore, ma ne vale la pena” mi dice. Allora abbasso di poco il sedile e mi adagio, pronta a dormire di nuovo.

“Ti conviene dormire” dice ridendo. Chiudo gli occhi e non so come, mi addormento subito.

“Killian” un voce dolce dice il mio nome.

“Kill!” mi scuote e mi sveglia di soprassalto.

“Dio! Sei troppo brusco!” dico levandomi la cintura.

“Ahaha scusa, è che non ti stavi svegliando” mi dice ridendo.

Esco dalla macchina e ci avviamo dentro il grande edificio.
Porto delle infradito, e appena entriamo, della sabbia tutta a terra ci da il benvenuto.
Dopo aver sorpassato varie porte, ci ritroviamo in piscina, che non sembra poi tanto una piscina ma un’isola.
Alle pareti ci sono dei disegni di palme, mare e qualche persona.

A terra c’è sabbia e alcune persone sono sedute sulle sdraio e altre sono in piscina.
La luce non sembra nemmeno vera, perché sembra così tanto la luce del sole in piena estate.

“Bello eh?” mi chiede mentre continuo a guardarmi intorno.

“Vieni dai” mi dice prendendomi dal braccio.

“Qui stiamo noi” mi indica le due sdraio vicino a noi con la scritta VIP sopra.

“Una vip, bello” dico mentre mi siedo e mi tolgo il vestitino.

Perdo di vista Wook-ssi e dopo qualche secondo che lo cerco nella sala, lo vedo che si è appena buttato in acqua e sta usando la scaletta per venire verso di me.

Ho gli occhiali da sole sul naso e non posso fare a meno di non guardarlo: l’acqua gli scivola su tutto il corpo, ha gli addominali contratti e tutti i muscoli ben in vista, col suo bel costume marrone chiaro.
Tutte le ragazze lo stavano guardando e io cercavo di non guardarlo facendo finta di prendere il libro e leggere.
Stendo le gambe sulla sdraio e apro ad una pagina a caso il libro.

“Vieni bellezza?” mi dice in tono molto sexy.
Abbasso gli occhiali con il dito e lo guardo: si sta mordendo un labbro e ha gli addominali contratti, i capelli completamente bagnati e l’acqua che gli cade sul petto.

Sto per avere un infarto, me lo sento giovane, giovane.

“Forse più tardi” dico riportando il mio sguardo sul libro.
Ma in pochi secondi me lo ritrovo davanti, con le gambe ai lati della sdraio e il suo volto di fronte al mio.

“E dai” mi dice guardandomi.

“Mi stai bagnando” dico irritata, almeno cerco di esserlo, perché se resta così per qualche altro secondo, giuro che non riuscirò a controllarmi.

“E va bene, però te la farò pagare” mi dice spostandosi e facendomi l’occhiolino prima di ributtarsi in acqua.

Faccio un gran respiro mentre vedo che si diverte con le altre.
Sono rimasta così per quasi una mezzora, poi dopo essermi accorta che praticamente la piscina era deserta, ho buttato il libro sulla sabbia e mi sono alzata.

“Quindi vieni?” mi spavento e mi giro a guardare Wook-ssi.

“Si” ma nemmeno pochi passi che mi prende in braccio e mi butta in acqua.
Il contatto con l’acqua tiepida della piscina, mi fa sussultare, per poi risalire a galla e trovare con lo sguardo davanti a me Wook-ssi, che se la rideva.

“Ah è questo che vuoi?” inizio a schizzargli l’acqua addosso, non curante di dove vada.
Continuo a schizzarla, vedendolo per qualche secondo che fa la stessa cosa e dopo sparisce.
Così mi fermo e non lo vedo di fronte a me.
Appena mi giro di 180° gradi me lo ritrovo vicinissimo a me, che mi guarda con i suoi capelli davanti alla fronte.
Cala il silenzio, mentre dal sorriso che avevo sul volto, passo ad un’espressione seria.
Lui mi guarda negli occhi quasi ci si volesse buttare dentro.

“Chi è Hyun-Shik?” mi chiede a voce bassa.

“Come?” chiedo non capendo.

“Hyun-Shik” dice con sguardo serio, troppo.

“Nessuno” dico girandomi, ma mi ferma con la sua presa sul mio polso.

“E’ una persona importante? Sembravi molto agitata in macchina, mentre dormivi” mi chiede preoccupato.

“Non è una cosa che t’interessa” dico fredda, perché le lacrime stavano già scendendo sul mio volto.
Come fa un solo nome a farmi essere così fragile?

“Killian”

“Non dire con quel tono il mio nome, sembra così…deprimente” dico scuotendo il braccio e liberandomi dalla sua presa.

Esco dall’acqua e mi dirigo nel bagno.
Mi chiudo a chiave e mi guardo allo specchio: sono completamente bagnata e le lacrime continuano a scendere.

“Maledetto!” dico battendo un pugno sul lavandino in plastica.

“Killian, tutto bene?”

“Si ora esco” dico asciugandomi le lacrime e aprendo la porta. Me lo ritrovo davanti alla porta con sguardo preoccupato.
Cerco di passare, ma mette la sua mano sul muro, impedendomi di passare.

“Senti non è proprio momento, quind-” non finisco la frase che mi tira a sé abbracciandomi, con la mano sui miei capelli, mi trattiene e l’altra intorno alla mia vita.

“Se non vuoi parlarne, lo capisco” mi dice stringendo la presa.

“Grazie” gli dico sottovoce, mentre allenta la presa e mi permette di guardarlo in faccia.

Passa la mano sulla mia guancia, con uno sguardo dolce.
In pochi secondi me lo ritrovo con le sue labbra sulle mie.
Sgrano gli occhi per il gesto inaspettato, così lo spingo via e lui mi guarda contrariato.
Uno schiaffo gli arriva dritto sulla guancia destra.

“Non farlo mai più” dico approfittando per andare via, prendere le mie cose e dirigermi verso la macchina.


Ed ecco le foto:

Questa è la macchina di Killian regalata dal padre:

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Queso è Wook-ssi appena arriva a casa di Killian alle 17:
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E questo è lui quando sono in piscina *___* :
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