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Autore: sacca    13/01/2015    0 recensioni
Dal "Canto della Rivolta" (spoiler!)
Gale emette un suono esasperato. Ciononostante, dopo aver consegnato gli uccelli ed esserci offerti volontari per tornare nei boschi a raccogliere legna minuta per il falò serale, mi ritrovo stretta tra le sue braccia. Le sue labbra sfiorano i lividi ormai sbiaditi che ho sul collo, aprendosi la strada verso la
mia bocca. Malgrado ciò che provo per Peeta, è quello il momento in cui, nel profondo del mio essere, mi rassegno al fatto che non tornerà mai da me. O che io non tornerò mai da lui. Che rimarrò nel Distretto 2 fino alla sua resa, andrò a Capitol City a uccidere Snow, poi morirò per il disturbo che mi sono presa. Mentre Peeta morirà pazzo, odiandomi. Così, nella luce calante, chiudo gli occhi e bacio Gale per farmi perdonare di tutti i baci che gli ho negato, e perché non ha più importanza, e perché non sopporto la disperazione e la solitudine che mi sento dentro.
E se Katniss, allora, avesse scelto Gale? Se invece di rispondere non lo so avesse risposto "Succede che ci sei tu?" Se il ragazzo del pane fosse stato troppo lontano, ormai, da lei?
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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KATNISS POV

Sapevo cosa stava per succedere e mi scoprii piacevolmente sorpresa nel desiderarlo così tanto. Sarei morta da li a poco, probabilmente, ma prima lo volevo. Sopratutto ora che ero consapevole di amarlo. Gale si avvicinò per baciarmi e mi strinsi a lui, bisognosa, le sue labbra indugiarono sulle mie, lievi, tracciandone il contorno e ci perdemmo in un bacio tanto dolce quanto passionale. Eravamo calmi, facevamo le cose con lentezza, senza fretta: il mondo poteva aspettarci per una volta, in fondo dopo tutto il male che ci aveva fatto, ce lo doveva. Mi fece sdraiare sull'erba spingendomi giù dolcemente, si appoggiò a me attento a non pesarmi e tornò a sfiorarmi le labbra: prima ne delimitò il contorno con le labbra e poi, quando il mio desiderio era troppo e non riuscii più ad aspettare, le nostre lingue si incontrarono in una danza erotica che fece vibrare entrambi. Ah, com'era bello! Se la mia mente non fosse stata così impegnata a godersi quelle sensazioni, probabilmente mi sarei pentita di essere stata così insicura da non capire che appartenevo a Gale. Ora però non c'era tempo di pensare a quello, non con lui che faceva scorrere le sue mani sul mio corpo, riempiendolo di brividi di eccitazione: si vedeva chiaramente che stava adorando ogni mio curva, ogni lembo delle mia pelle che sembrava bruciare, ogni punto che le sue mani accarezzavano. Io non riuscivo a trattenere i gemiti e sapevo che avrei dovuto vergognarmene ma in fondo non mi importava di nulla che non fosse la sua bocca su di me, le sue mani calde e grandi che mi toccavano. Lo volevo così tanto e sentivo come se tutto il calore del mio corpo si fosse concentrato da qualche parte in mezzo alle mie gambe. Provavo inoltre una strana sensazione di umido che aumentò notevolmente quando Gale mi tolse la maglietta e il reggiseno e si fermò a osservarmi per un eterno minuto. Io provai a coprirmi ma lui mi disse di non farlo, che così ero bellissima. Quelle furono le ultime parole che ci scambiammo. Le sue labbra tornarono sul mio collo e scesero tracciando un percorso immaginario fino al mio ombelico, poi risalirono sui seni tondi e sodi. Quando mi prese un capezzolo in bocca e cominciò a giocarci sentii un verso roco e profondo uscire dalla mia bocca e lo strinsi ancora di più a me. Continuammo a svestirci lenti e quando fummo entrambi nudi non provai più vergogna, ma solo desiderio: lo volevo. Era bello Gale, aveva il viso in adorazione, gli occhi che catturavano ogni l'immagine del mio corpo, la mascella con un accenno di barba era rilassata e i suoi occhi trasmettevano amore, le spalle erano larghe e forti, sembravano volerti promettere sicurezza, un rifugio in cui stare, i muscoli del petto erano ben sviluppati così come quelli delle gambe. Al centro di quel corpo perfetto si erigeva il suo membro che sembrava quasi chiamarmi a se, e io, spinta da non so che tipo di istinto primordiale, lo presi fra le mie mani e cominciai ad accarezzarlo. Lui sospirò, un sospiro di piacere e io continuai fino a quando non mi fece smettere. Misi il broncio e lui rise, divertito. La risata di Gale era qualcosa di meraviglioso, non mi sarei stancata mai di ascoltarla. Baciò tutto il mio corpo e i suoi baci lenti mi lasciarono una scia di fuoco sulla pelle, non faceva male, anzi, era piacevole: quei baci pieni di tenerezza e voglia e amore mi entrarono sotto la pelle arrivandomi fino alle ossa. Gale stava guarendo tutto il mio dolore con quei baci. Le sue mani si chiusero sui miei seni e dopo averli massaggiati per un po' scesero dove ero più calda. Mi sentivo bagnata e quando le sue dita entrarono in me sentii delle scosse di godimento percorrermi l'intero corpo.

GALE POV

Katniss fremeva sotto le mie carezze, la sentivo stretta e calda sotto alle mie dita e rischiavo seriamente di perdere il controllo. Avrei voluto farla mia subito ma dovevo avere pazienza e essere dolce con lei: era un po' nevosa, impacciata e timida nei movimenti ma allo stesso tempo faceva tutto con una forte passione e un'estrema dolcezza. La amavo ogni secondo di più. Mi chinai di nuovo su di lei per prendermi un bacio da quelle labbra meravigliose e la sentii respirare sempre più forte, stava per venire. Volevo farle provare tutto, volevo che stesse bene e si sentisse al sicuro, volevo che, ripensandoci fra 20, 40 anni, ricordasse soltanto l'amore che avevo per lei e il piacere che le avevo fatto provare. L'avrei condotta al piacere estremo e poi l'avrei fatta mia, non sarei riuscito ad aspettare un secondo di più.

KATNISS POV

Sentii una strana sensazione crescermi dentro, era piacevole, qualcosa che non avevo mai provato e poi ci fu come un'esplosione dentro di me: partì da dove si stavano muovendo le sue dita e si diffuse nello stomaco, nelle braccia, nelle gambe, sul viso, mi fece inarcare la schiena e tremare. Wow. Ero tutta sudata e delle strane scosse mi percorrevano ancora il corpo, avevo il respiro irregolare e mi fischiava la testa, non avevo mai provato sensazioni simili prima: mi era piaciuto tantissimo. Non c'erano parole per descrivere come mi sentivo. Era questo che mi stavo perdendo? Aprii gli occhi e vidi Gale che mi fissava, sorridendo. Era bello da togliere il fiato e io volevo di più così lo tirai a me, lui, dopo aver indossato un profilattico (sì, sapevo cos'era, non ero completamente rincoglionita), puntò la sua asta contro il mio centro caldo ed mi entrò dentro. All'inizio provai una forte sensazione di fastidio e un lieve dolore, lui rimase fermo per darmi il tempo di abituarmi alla sua presenza e poi iniziò a muoversi lentamente dentro di me.

GALE POV

L'amai lentamente stando attento a non farle male. Katniss era meravigliosa, si muoveva lentamente contro di me rispondendo ai miei movimenti, i suoi fianchi morbidi incontravano i miei donandoci un piacere enorme che aumentò quando allacciò le sue gambe dietro alla mia schiena. Lei venne ancora e io la seguii poco dopo. Mi accascia contro il suo petto caldo, non mi interessava che fosse sudata, mi piaceva di più: quelle goccioline testimoniavano l'amore che ci eravamo donati. Eravamo entrambi stanchi ma soddisfatti e io non potevo essere più felice: ero stato la sua prima volta ed ero intenzionato a rimanere l'ultima. Lei era mia e nessuno me l'avrebbe portata via, nessuno. Né il ragazzo del pane, né Capitol, né la guerra e nemmeno lei e lo stupido piano che stava architettando. La amavo e l'avrei protetta sempre da tutti, anche da sé stessa.

KATNISS POV

Lo amavo. Non c'era certezza più grande di questa ormai per me, io ero sua e lui era mio. Lo era sempre stato e per sempre lo sarebbe rimasto. Da una parte questa nuova consapevolezza rendeva più difficile affrontare il mio imminente futuro ma dall'altra mi faceva sentire più forte: aver condiviso quel tipo di esperienza con l'uomo che amava mi faceva sentire pronta a morire, quando sarebbe stato il mio momento non avrei avuto rimpianti. Per ora, però, mi godevo l'uomo meraviglioso che era sdraiato nudo al mio fianco.

   
 
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