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Autore: hazoverdos    14/01/2015    0 recensioni
Eri solo da incontrare, Harry.
Genere: Dark, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Wil dove sei? io sono dentro. Wil è tutto stupendo" Mi staccai il telefono dall'orecchio per le urla che mi stordirono.
Ridacchiai appena.
"Sono sulle scale.. ah eccoti."
Mi corse contro con delle linee sottili di lacrime color nero che trascinavano via le poche tracce di trucco che le erano rimaste. 
Lo stadio era piuttosto gigante, ospitava piú o meno cinquantamila ragazzine.   
Mi accomodai al mio posto, non troppo distante dal palco, iniziando a guardarmi intorno disorientato. 
Mi resi conto che stavano per esibirsi quando iniziarono a fare il conto alla rovescia, le luci si abbassarono in una tonalitá tra il rosso e il bianco. 
               
Straight off of the plane to a new hotel

Quella voce mi sembrava cosi maledettamente familiare.
E ancora.. 

Just touched down, you could never tell         

Ma certo. Come avevo fatto a dimenticarmene? Quella voce cosi dura che pompava nelle casse della camera accanto alla mia.
Quei falsetti che mi facevano risalire i brividi. Quella voce che mi aveva accompagnato il fuoco per spegnere l'acqua. 
Era Harry.          
Lo stesso ragazzo che mia sorella aveva amato fino adesso e che continua a farlo incodizionatamente.
Le verrebbe un colpo sapere che sono stato lui un paio d'ora prima che iniziasse il concerto. 
Ah e lei era cosi maledettamente perfetta. Alzava le mani al cielo. 
Si portava la mano al cuore e la portava in avanti come se volesse dire, con tenerezza: 
"Questo cuore ha aspettato questo momento per tutto questo tempo, lo lascio qui e se vi va: prendetelo"   
Ero cosi tremendamente felice vederla cosi sorridente! 
Ma una cosa non la capisco. 
Perchè Harry mi ha nascosto di essere un cantante? Eppure abbiamo parlato a lungo di tutto, di quanta fosse bella Londra, di quanto fosse bello lui.
Non avevamo smesso un attimo di guardarci negli occhi e ho capito una cosa.
Gli occhi verdi e quelli azzurri, insieme, si sposano davvero bene.
Ma cosa sto dicendo? Non posso prendermi una cotta per un cantante.
Io non posso.
Non posso tradire mia sorella! Anche se dopo un po si sarebbe scocciato di me. La fama ha sempre dato al cervello qualsiasi cantante, attore o altro.
Ma Harry sembrava diverso..
La spettacolare voce di Harry mi faceva rabbrividire ogni volta che avvicinava la sua bocca al microfono. 
Mi faceva perdere i sensi quando si esibiva sulle note piú basse. 
Mi faceva perdere i sensi quando rideva.
Era la sua bellezza a farmi perdere i sensi.
Durante una pausa durata circa cinque minuti rovistai tra le mie tasche per trovare le sigarette che il principe dagli occhi verdi smeraldo mi aveva affidato. 
Cadde un pezzo di carta bianco e sopra con caratteri cubitali disegnavano il nome di Harry seguito da dei numeri.
Mi fece mancare il cuore di un battito!
Capí dopo un po che quello era il suo numero!
Digitai il numero e scrissi velocemente.

"Oh, sei davvero furbo tu.
-William"


Sorrisi distrattamente mentre la sua voce mi colpi violentamente come un fulmine in un intensa tempesta.
E a me piaceva la tempesta.
Capí che tutto era finito quando le luci si accesero e quello stadio cadde in un silenzio tombale. 
Sentivo sighiozzare.
Urlare.
Disperarsi.
Ma era rimasto un vuoto incolmabile per chiunque fosse li.

 "Casa dolce casa" annunciai sereno. 
"La mia casa era li" ribattè Daisy  mettendo il broncio. 
Mi avvicinai e le schioccai un bacio sulla guancia teneramente. 
Sorrise mentre con una mano si asciugava la lacrima che era colata sulla guancia.                     
Feci presto a farmi una doccia fredda, per scollarmi di dosso tutto il sudore.
Daisy era stanca morta ma era comunque felice da morire. 
Le rimboccai le coperte e mi chiusi la porta alle spalle.
Presi il computer dalla scrivania e lo riportai sul letto incrociando le gambe.
L'orologia segnava le quattro del mattino ma il sonno non regnava su di me. 
Ho sofferto di insonnia sin da piccolo e ormai ne avevo fatto l'abitudine.
Il telefono tra le mie gambe suonò.
Lo presi lentamente e lessi ciò che era elencato:

"Piaciuto il concerto, piccolo?
-Harry."


Sorrisi distrattamente.
"Da quando chiami "piccolo" ad un puro estraneo?
-William"


Digitai cosi lentamente che pensavo fossero passate ore.
Il telefono continuò a tremare.

"Ehi, sii fiero che Harry Styles ti abbia chiamato cosi"

Ridacchiai appena.                   
Non avevo mai pensavo che un giorno avrei parlato con un cantante e in piú il sogno proibito di mia sorella.
Eppure era un cantate di una fama mondiale incredibile.
Rimanemmo a parlare fino a tardi.
E..
"Quando possiamo vederci, signorino William."

"Quando ha voglia il signorino Styles."

"Era il mio ultimo concerto quello a Londra, passo a prenderti domani."

"Oh! Come fai a sapere dove abito?"

"Sono pur sempre Harry Styles.
Buonanotte."


Sorrisi di scatto e mi lasciai abbandonare nel buio della notte. O quasi. 
Il sole gia iniziava a sorgere e, finalmente, chiusi gli occhi e mi lasciai cullare dal silenzio.


   
 
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