Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Ofeliet    15/01/2015    2 recensioni
Alla fondazione del complesso del collegio, i professori avevano in mente grandi progetti per esso. Doveva essere una dimostrazione di eccellenza e perfezione. I suoi iscritti, comunque, vantano ben poco simili qualità.
D'altronde, cosa puoi fare con un folto gruppo di adolescenti impegnati a rivaleggiare e sgominare team malvagi da quando hanno iniziato a viaggiare? Niente. Puoi solo insegnargli ad essere studenti modello, e fallire nel tentativo. D'altronde, si ha a che fare con campioni non più in erba ed esperti del mestiere, tutti focalizzati sul diploma e sulla gloria che deriva da esso.
Qui tutti hanno più di un asso da giocare, e soprattutto hanno voglia di vincere.
| Airplane Bikini Contest DualRival FerrisWheel Ikari Pokè Ranger | ed altre...
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Il mondo della scuola. ~'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo Undici: Le sorprese non vengono mai da sole, come le disgrazie.


Capitolo Undici: Le sorprese non vengono mai da sole, come le disgrazie.


La seconda giornata era sempre quella più impegnativa, dovendo i vincitori affrontare ben due lotte invece di una e quella mattina non si era rivelata non particolarmente fortunata per Magdalena, che vedeva il proprio nome scritto per primo sulla lista degli scontri.
« Mi dispiace. » le sussurra Jasmine, non appena finito di affissare l’elenco che Lunick le aveva affidato. Lena sorride, un po’ sconsolata.
« Mi duole di più il pensiero che il mio sfidante sia Komor. » commenta.
La ragazza più grande le sorride, per poi guardandosi intorno. La giornata che l’attendeva si prospettava impegnativa. « Ti auguro buona fortuna! » le dice, prima di allontanarsi per la sua strada e Magdalena la saluta, prima di concentrarsi sulle Pokéball che contenevano la sua squadra.
« Bene. Adesso devono entrare in campo Evans Magdalena e Komor Towards, Grisperle Mei e Mirage Tel, White Nicolas e Harixgoon Lucas, White Touko e Domadraghi Lance. »
Tutti erano determinati a vincere.

« Sono già stati chiamati? » Aria sbuffa subito dopo aver compreso la propria domanda retorica. Voleva parlare con Touko, ma la loro discussione sembrava sempre essere rimandata a favore di eventi superiori.
« Sembra di sì. » commenta Vera sospirando, non le era stato assegnato nessun incarico per quella mattina. Alla fine, scegliere di non partecipare era stata la scelta migliore, visto che poteva rilassarsi e godersi appieno il torneo.
« Va bene, andiamo. » parla delusa Aria. Il prossimo turno era il suo e doveva iniziare a prepararsi una buona strategia. Non si sentiva tranquilla nemmeno un po', visto che il suo avversario era Edogawa.
« Io vado, ok? » le dice Vera, capendo che l'amica sarebbe presto sprofondata in un coma meditativo. Dopo aver ricevuto un vago suono come risposta, Vera si dirige verso gli spalti del terzo campo di lotta, curiosa di sapere come se la stesse cavando Touko.
Probabilmente però non sarebbe riuscita a vedere la lotta come avrebbe voluto, visto che dalla direzione opposta alla sua stava arrivando Drew. La ragazza si mette subito sulla difensiva, sapendo che con tutta probabilità Drew non avrebbe rinunciato a qualche frecciatina alla sua persona.
« Redrose. » sibila, prendendo un grosso respiro. Lui sembra sorpreso di vederla, ma maschera presto la sua emozione.
« Taylor? Come mai sei qui? » la castana sembra leggermente interdetta dal suo tono così tranquillo, tanto da deglutire nervosamente.
« E tu? Non dovresti essere da qualche parte a bearti di aver passato le eliminatorie? » il suo tono acido non sembra smuovere il ragazzo di fronte a lei.
« Sono stato fortunato. » le risponde, cogliendola di sorpresa. Un Drew che non rispondeva alle sue frecciatine, cosa che solitamente avrebbe fatto, era troppo strano.
« Sei sicuro di stare bene? » chiede allora, cominciando decisamente a preoccuparsi, non ottenendo però nessuna reazione. Drew dal canto suo stava vivendo un forte conflitto interiore. Non sapeva come comportarsi dopo aver letto il diario della ragazza che aveva di fronte, e sinceramente non gli veniva in mente niente di valido per risponderle. Si sentiva tremendamente dalla parte del torto tanto che sentiva fisicamente il disagio. Non era stato facile scoprire che, ai tempi del primo anno, Vera aveva una cotta per lui era stato fatale. Soprattutto perché, al tempo, anche lui lo era di lei.
Si sentiva stupido, ricordando i comportamenti di Vera nei suoi confronti. Erano così evidenti! Era stato sciocco, e avrebbe potuto evitare tutto ciò che era successo. Non voleva usare la scusa che fosse incosciente, a quattordici anni.
« Redrose....? » finalmente reagisce al richiamo di Vera, che si era avvicinata e gli sembrava parecchio preoccupata. Drew deglutisce, prendendo il coraggio a due mani. Doveva dimostrare di essere un uomo, anche situazioni come quelle lo richiedevano.
« Vera. » la castana sussulta. Era parecchio tempo che Drew non la chiamava più per nome.
« S-sì? » stava seriamente cominciando a pensare che il compagno di classe fosse malato. Gravemente. Di testa.
« Io... ti voglio dire una cosa, quando il torneo sarà finito. Se vincerò o perderò non importa, ma voglio dirtelo. » Vera sgrana gli occhi, arrossendo fino alla punta dei capelli e rimane in stato di shock per un po', anche quando Drew prese la sua strada.
Se lui le avesse rivolto quelle parole quando erano ancora amici queste l'avrebbero fatta andare su di giri, ma in quel momento si sentiva in dovere di provare sospetto. Peccato che non fosse così, anzi, il suo cuore batteva violentemente nella cassa toracica facendole quasi male.
« Oh no... » sussurra, mettendosi una mano al petto e cercando di calmare i battiti violenti che sentiva. Aveva paura di tornare a provare gli stessi sentimenti di due anni fa.


Natsumi non si sentiva tranquilla. Avrebbe dovuto affrontare Gary Oak, e conosceva soltanto un Pokémon della squadra che il ragazzo avrebbe utilizzato. Il giorno precedente aveva ammirato la potenza di Blastoise, ma ora le toccava arrovellarsi su una possibile strategia di attacco. Come tipo avvantaggiato aveva solo Snivy, ma il Pokémon non aveva ancora molta esperienza di lotta con lei.
I ragazzi del primo turno rientrano nella grande stanza d'attesa, e con loro arriva anche Camilla.
« Bene. I vincitori sono Komor Towards, Mei Grisperle, Nicolas White e Lance Domadraghi. » legge, con un certo entusiasmo. Tutti avevano dato un grande spettacolo, il pubblico era rimasto elettrizzato.
« Ora si preparino Freezerock Paul e Domadraghi Sandra, Evans Julia e Falkner Valerio, Oak Gary e Suzuki Natsumi, Edogawa Yukiko e Mirror Aria. » otto ragazzi escono dalla stanza, dirigendosi verso i campi.
« Ho perso. » commenta Touko. Per lei perdere o vincere non aveva importanza quella volta, da tempo aveva deciso di prendere la lotta come un mezzo per conoscere gli altri e divertirsi, invece di concentrarsi sulla vittoria. « E tu, Anis? » la castana seduta accanto prende un grosso respiro, la sua lotta era l'ultima del turno.
« Devo ancora lottare. » commenta a bassa voce, la sua sfidante sarebbe stata una compagna di classe. Touko le dà una pacca sulla spalla.
« Hai una squadra dalla forza discreta, contando che certi tuoi Pokémon non sono pienamente evoluti. »
« Quale complimento, dalla Campionessa in persona. » commenta sarcastica Anis, ricevendo un sorriso da Touko. La ragazza ormai ci aveva fatto l'abitudine al carattere della ragazza più grande.
« Ok, ora ti lascio al tuo silenzio meditativo. » scherza, ricevendo un mezzo sorriso come risposta. Certe volte proprio non capiva quale fosse la cosa più giusta da dire. Touko scuote la testa, cercando di non pensarci, e all’uscio della stanza d'attesa la ragazza incontra Komor, che stava silenziosamente passeggiando per il corridoio e si avvicina, sapendo bene che non avrebbe mai colto l'amico di sorpresa.
« Ciao. » la saluta lui, vedendola arrivare.
« Complimenti per la vittoria. » replica Touko, mettendo le mani dietro la schiena.
« Grazie. Anche se non posso ancora rilassarmi, devo battere tua cugina. » Touko ride.
« Ti faccio i miei auguri, battere Kyurem non è così semplice. » il ragazzo si acciglia un po'.
« Ho già una strategia per battere quel Pokémon. » dice piano, provocando a Touko un po’ di perplessità.
« Verrò a vedere come te la cavi, allora. » sorride, cercando di essere incoraggiante. Il ragazzo fa per sistemarsi gli occhiali sul naso, salvo per poi ricordarsi che non li portava più.
« ...Grazie. » le risponde semplicemente, cercando di mascherare un lieve rossore.

« I vincitori sono Paul Freezerock, Julia Evans, Gary Oak e Edogawa Yukiko. » la voce di Camilla risuona tramite gli altoparlanti, facendosi sentire anche fuori dal perimetro dell'arena. « Ora mancano solo due coppie; Redrose Drew e Watson Nicky, Costaluna Anis e Asuka Shiromiya. »
« Già il primo giro sta già per finire? » commenta Solana sottovoce mentre Belle rimane in silenzio, piena di pensieri.
« Io devo andare, mi hanno assegnato diversi compiti che devo finire. » la Ranger non sembra tanto convinta, ma si alza in piedi e la saluta con un sorriso, guardandola allontanarsi preoccupata.
« Ehi, Sol! » al richiamo del fidanzato la ragazza si volta. Lunick le stava venendo incontro con un gran sorriso.
« Lunick! » esclama lei, mettendo le mani sui fianchi. « Non dovresti essere a... » non fa in tempo a finire che il ranger la afferra per un braccio.
« Ho delegato le responsabilità a Serenity, e credo che lei e Jasmine se la caveranno a meraviglia. » Solana alza un sopracciglio, perplessa. Quando voleva il suo ragazzo sapeva essere un gran lavativo.
« E tutto ciò per cosa? » chiede, inchiodandolo con lo sguardo. Lui si gira nella sua direzione, stringendola a sé.
« Per questo, ovvio. » sorride, vedendo il viso di Solana cambiare rapidamente colore.


« Ash, sono ben due settimane che tu e Gary non parlate. » commenta Misty. Avevano deciso di andare a vedere la lotta tra Anis e Asuka, ma avevano finito ben presto a parlare di un diverso argomento.
« Non mi sembra di essere dalla parte del torto. » le risponde lui, corrucciando le labbra e Misty sospira sconsolata. Quanto a testardaggine Ash poteva battere chiunque.
« Però, insomma... » cerca di dire.
« Misty. » la interrompe Ash, con tono fermo. « Io non chiarirò niente con Gary finché lui non farà pace con Julia. Punto. »
« Questo lo capisco. » commenta la ragazza, sistemandosi meglio. « Speriamo che risolvano presto. » Ash non sembra tanto convinto.
« E' troppo orgoglioso, non ammetterà mai qualcosa se ha sbagliato o se ha torto. » Misty lo guarda, lei non conosceva Gary bene quanto Ash.
« Se lo dici tu... » mormora, guardando il campo di lotta per la prima volta da quando si era seduta. Sul campo Anis aveva appena fatto rientrare il suo Altaria, sconfitto dall'Unfezant di Asuka. Con un sospiro, la ragazza prende la sua ultima Pokéball e manda in campo Luxray, che guarda seriamente l'avversario, improvvisamente rigido. Antagonismo aveva fatto il suo effetto. Ormai entrambe le sfidanti avevano mandato il loro ultimo Pokémon in campo.
« Possiamo cominciare. » dice Asuka, determinata a vincere. « Kaze, usa Bullo! » ordina. Il Pokémon uccello plana verso Luxray, con aria di sfida e un’espressione da schiaffi. Il Pokémon Occhiluce sembra interdetto per qualche istante, ma si infervora subito dopo aumentando di conseguenza il suo attacco. Poi, come mossa richiedeva, il Pokémon entra in stato di confusione.
Anis prende un grosso respiro. « Luxray, usa Bullo anche tu! » ben presto anche il Pokémon Orgoglio subisce gli stessi sintomi di Luxray. Il Pokémon uccello si alza di quota, con qualche difficoltà a rimanere in aria.
« Ora, Kaze, usa Ventagliente! » seppur con qualche difficoltà, Unfezant riesce ad iniziare a caricare il colpo. Asuka lo guarda seriamente, sperando che la confusione non facesse il suo effetto nel turno successivo.
« Luxray, Sottocarica. » ordina Anis, ma ben presto l'elettricità che Luxray stava iniziando ad accumulare si rivolta contro il Pokémon stesso.
« Kaze, adesso! » aprendo le ali con qualche esitazione, Unfezant fa partire diverse lame di vento che colpiscono in pieno Luxray. Anis stringe nervosamente la mano a pugno, Ventagliente era riuscita a fare un danno maggiore a quanto si aspettava.
« Luxray, ancora Sottocarica. » ordina, e questa volta la mossa sembra andare a buon fine facendo caricare il pelo di Luxray di elettricità.
« Adesso, Kaze, una Volo! » il Pokémon obbedisce, per quanto gli effetti di Bullo fossero ancora attivi.
« Luxray, usa Sottocarica! » ordina nuovamente Anis, e con sollievo constata che Luxray era finalmente riuscito a liberarsi dagli effetti di Bullo.
« Vai, Kaze! » urla la corvina, ma ben presto il Pokémon precipita al suolo ferendo se stesso, per poi rialzarsi di quota ondeggiando. La sua ripresa non dura a lungo, visto che cade nuovamente al suolo.
« Questa è l'occasione! Luxray, usa Scintilla! » quasi urla Anis, e il Pokémon si affretta a caricare il colpo e precipitarsi verso Unfezant ancora sul terreno. L'impatto per il Pokémon uccello è fatale.
« Kaze! » esclama Asuka nel tentativo di richiamarlo, ma sapeva bene che il suo Pokémon era stato sconfitto. Lo fa rientrare nella sfera prima che si schianti al suolo, stringendo la sfera e sperando che Kaze riuscisse a resistere ancora per un po', giusto il tempo di portarlo a curare. Dall'altro lato del campo Luxray sembra sfinito, e si reggeva in piedi a malapena anche per via degli effetti di Bullo.
« Bene, la vittoria va ad Anis Costaluna! » la vincitrice sembrava davvero esausta, la lotta aveva sfinito anche lei. Anis fa rientrare Luxray nella sua sfera, sceglierlo come ultimo Pokémon le aveva portato buoni vantaggi.

Nella stanza d'aspetto si erano riuniti i vincitori dei precedenti turni.
« Adesso hanno vinto Nicky Watson e Anis Costaluna. » annuncia Camilla. Le due ragazze annuiscono, visibilmente stanche. Nessuna delle due aveva affrontato un avversario facile da sconfiggere. Drew aveva dato parecchi problemi a Nicky con il suo stile di lotta, mentre tra Anis e Asuka era stata una battaglia all'ultima mossa visto che entrambe conoscevano i Pokémon dell'altra, oltre che allo stile di lotta e alle strategie.
« Bene. Adesso faremo una pausa di un'ora, poi riprenderemo con il secondo giro della giornata. »


« Congratulazioni. » Nicky sobbalza, e il panino che stava mangiando quasi le va di traverso. Fortuna che c'era Riolu con lei, che dopo qualche pacca sulla spalla la fa riprendere. Finalmente nella sua visuale entra Kyohei.
« Oh... G-grazie. » risponde, tossicchiando ancora, tanto da preoccupare il ragazzo.
« Ti ho spaventata? » le chiede, sedendosi accanto a lei, ma questa nega con la testa.
« No, tranquillo. Sono solo un po'... sorpresa, ecco. » dice con un sorriso e Kyohei sembra sollevato per la sua risposta. « Come va? » chiede poi, cercando di calmarsi.
« Mi annoio, ma almeno non sono costretto a studiare. » commenta con un sorriso, guardando finalmente il Riolu della ragazza. Il Pokémon si aggiusta la bandana rossa che porta al collo e lo guarda dritto negli occhi. « Wow, hai un Riolu. » commenta poi, facendo annuire Nicky.
« Sì, lui è il mio Pokémon migliore. In effetti, conosci solo Gengar della mia squadra. » commenta sovrappensiero, memore del loro primo incontro. « Un giorno dovrò presentarteli. »
Kyohei annuisce. « Lo stesso vale per la mia squadra. »
« Ma che piccioncini. » il ragazzo sussulta riconoscendo al volo la voce, mentre Nicky deve girarsi per vedere chi fosse il misterioso terzo partecipante al loro discorso.
« Ciao. » le sorride Mei, con una sfumatura inquietante.
« C-ciao. » mormora Nicky, cominciando seriamente a preoccuparsi. Non aveva idea chi fosse quella ragazza, che presto si volta nella direzione di un Kyohei sinceramente spaventato.
« Allora, fratellino, non mi presenti? » chiede lei, continuando a sorridere. Kyohei sospira, deciso ad affrontare la sorella.
« Nicky, questa è mia sorella Mei. Mei, lei è Nicky. » la ragazza più piccola assottiglia lo sguardo.
« Solo Nicky? » chiede. La corvina piega leggermente la testa di lato, inizialmente non capente.
« Sono Nicky Watson, piacere di conoscerti. » decide di optare per una presentazione ufficiale. Mei la scruta con attenzione e Nicky si sente all’improvviso sotto esame.
« Capisco. » rispose, facendo una pausa. « Io ora devo andare. E' stato un piacere, Nicky. Ci vediamo presto. » la ragazza più piccola si congeda così come era arrivata, facendo rimanere perplessa Nicky.
« Non farci caso, Mei è fatta così. » Kyohei comprende che per Nicky il comportamento della sorella era incomprensibile.
« Tua sorella è proprio singolare. » commenta lei con un sorriso, facendo sospirare Kyohei.
« Dì pure quel che vuoi, ma è meglio che tu non le stia così vicina. »
« Perché? » alla sua domanda Kyohei sussulta, indeciso sulla risposta da dare. Se Nicky avesse saputo da sua sorella che gli piaceva sarebbe stata la fine. Non sarebbe più riuscito a parlarle.
« Beh... è perché... sì, insomma... » cerca di articolare, ma non trova una buona risposta da darle. Davanti al suo disagio, Nicky sorride.
«Stai pure tranquillo, se cercherà di raccontare dettagli imbarazzanti su di te non ci crederò. » Kyohei sbianca di colpo.
« O-ok. » Nicky si alza in piedi, ripulendosi dalle briciole sulla gonna mentre Riolu saltava sulla sua spalla.
« E’ piuttosto tardi, devo preparare una strategia per la mia prossima lotta. » Kyohei annuisce.
« Verrò a fare il tifo per te. » le sorride. Nicky ricambia, salutandolo con la mano ed allontanandosi.
« Ehi, cugino! » non passa molto che al ragazzo si unisce Touya. « La tua bella è andata? » alle sue parole Kyohei avvampa.
« Non lo è! » esclama, alzandosi in piedi. Dopo essersi accorto che aveva attirato l'attenzione si risiede, mentre Touya cercava di smettere di ridere.
« Avanti, non reagire così. » dice, ma Kyohei lo fulmina con un'occhiataccia sospirando.
« Certo che sei molto d'aiuto. »


« Vedo che vi siete riposati. » i partecipanti erano rimasti solo in dieci, tutti determinati a vincere. Camilla osserva gli studenti, molti di loro si stavano impegnando seriamente.
« Ora entreranno in campo Towards Komor e Grisperle Mei, White Nicolas e Domadraghi Lance, Freezerock Paul e Julia Evans. Le altre due coppie combatteranno successivamente. » Julia deglutisce nervosamente, battere un avversario come Paul non sarebbe stato semplice, ma non le rimane altro che sospirare dirigendosi verso il campo prestabilito, verso la sua battaglia.
« E tu, Costaluna? » Gary stava cominciando a godersi le sue vittorie, e quale bonus aggiuntivo migliore quale irritare Anis? La castana lo ignora platealmente.
« Nicky? » dice, rivolgendosi alla compagna di classe, che si volta nella sua direzione.
« Sì? »
« Puoi dire a questo essere che io non ho intenzione di parlare con lui, né adesso né mai? » gli occhi blu di Nicky si spostano a Gary, che le fa segno che poteva risparmiarsi di parlare.
« Ho sentito chiaramente ciò che dici, Costaluna. » la ragazza alza lo sguardo su di lui con aria di sfida.
« Bene bene, allora non aprire più bocca. » commenta, iniziando ad irritarlo.
« Anche se non mi parli sopravvivo comunque. » le dice, facendo sorridere Anis.
« Meraviglioso. » davanti a quello scambio di battute poco piacevoli Nicky si fa piccola, allontanandosi. Nell'altro capo della stanza si era rifugiata Yukiko che sussurrava strani mantra mentre Jolteon se la rideva allegramente.
« Edogawa? » la castana sembra notare solo dopo la sua presenza, visto che si volta lentamente nella sua direzione.
« Ah, sei tu... » sussurra. La corvina si preoccupa, anche se conosceva Yukiko da pochi mesi ancora non l'aveva vista in quello stato.
« C'è qualcosa che non va? » chiede, sedendosi accanto a lei. La ragazza più piccola non risponde, ritirandosi ancora di più nel suo silenzio.
« Se vuoi posso spiegartelo io. » dice il Jolteon della ragazza. Nicky sussulta, non si sarebbe mai abituata al pensiero che quel Pokémon potesse parlare, ma annuisce nella speranza di ricevere delle spiegazioni.
« Il suo sfidante è Gary Oak.» Nicky lo osserva perplessa.
« E quindi? » chiede, non capendo affatto.
« Sai che la tizia ha una cotta per lui, no? » Nicky annuisce per risposta. « Perciò sa già che andrà in tilt non appena sarà sul campo di lotta e io so già che perderemo clamorosamente. » borbotta Jolteon, deluso da quella debolezza della sua Allenatrice.
« Capisco... » sussurra Nicky.
Tutti avevano il loro punto debole, e non avrebbero mai potuto farci niente.


« Sono troppo carini! » da quando Leona aveva presentato i suoi cuccioli, non passava giorno che non venisse qualcuno alla biblioteca per coccolarli. Lucinda accarezza il muso di un Growlithe piuttosto vivace che non aveva esitato a sistemarsi sulle sue ginocchia. Aveva fatto rientrare Piplup nella sua sfera, non voleva certo che il Pokémon Pinguino le facesse una scenata di gelosia.
« Già. » Kenny aveva deciso di accompagnarla, e il ragazzo stava continuando a cercare il coraggio di parlare con Lucinda senza riuscire davvero a trovarlo. « P-posso dirti una cosa? »
Lucinda cerca di fermare Growlithe, che si era sporto per leccarle la faccia.
« Sì, dimmi pure. » sorride incoraggiante. Kenny deglutisce, sentendosi improvvisamente pesante.
« Insomma... Ecco, vorrei dirti... So che il luogo non è perfetto ma... » Lucinda lo guarda stranita, non capendo niente in quel groviglio di parole.
« Kenny, se hai qualcosa da dirmi fallo e basta. » dice, seria, mentre Kenny cerca di darsi una calmata.
« So che non è proprio il momento adatto per dirtelo, e non c'è l'atmosfera, ma voglio dirti che mi piaci. » Lucinda sgrana gli occhi, non si aspettava che l'amico d'infanzia le facesse una confessione simile.
« C-cosa? » balbetta, incredula. Poteva anche aver sentito male.
« Hai sentito. Ho detto che mi piaci. » quelle parole fanno arrossire la ragazza, incapace di replicare.
« M-ma... » balbetta questa, non sapendo cosa rispondere. Quella situazione la prendeva in contropiede. « Ecco... Insomma... » Kenny, vedendo la sua reazione, sospira.
« Non sei obbligata a rispondermi adesso. » le sue parole mettono ancora più in agitazione Lucinda. Lei sapeva bene che non provava quel tipo di amore per Kenny, ma far passare del tempo avrebbe solo fatto aumentare le illusioni dell'amico. Avrebbe tanto voluto mettere le cose in chiaro, non deludere Kenny, ma le parole le rimanevano in gola, incastrate da chissà quale blocco.
« Ah... » è l'unico suono che esce dalla sua bocca, facendo sorridere Kenny con tristezza.
« Io adesso vado, Lucinda, ma tu per favore pensaci. » dice, alzandosi in piedi e andandosene. La ragazza china il capo, le lacrime sulle ciglia. Voleva piangere, ma il suo orgoglio glielo impediva. Sapeva che doveva mettere le cose in chiaro con l'amico ma un grosso peso le impediva di alzarsi in piedi e inseguirlo.
Come una delle poche volte in vita sua, Lucinda non aveva la più pallida idea di cosa fare. Non sa dire quanto rimase lì, ma quando una mano gentile si posa sulla sua spalla si costringe a reagire.
« Lucinda, tutto bene? » con sollievo la ragazza constata che era Vera.
« Credo di ...sì. » Vera inarca un sopracciglio.
« "Credi"? » Lucinda annuisce.
« Insomma, oggi è successa una cosa che mi ha ...scossa un po'. » dice, cercando di mantenere la calma. Non poteva permettersi di scoppiare così facilmente.
« Ti va di parlarmene? » le chiede l’altra ragazza, sedendosi davanti a lei. Dopo un lungo silenzio, Lucinda annuisce.
« Kenny si è dichiarato. » spiega, decidendo di togliersi quel peso poche parole. Vera sgrana gli occhi.
« Davvero? » con aria grave Lucinda conferma, mentre Vera le prendeva le mani. « Ma è una notizia grandiosa. » Lucinda però non sembrava tanto convinta dalle sue parole.
« Sì, so che può sembrare meraviglioso, Vera, ma Kenny è un mio amico d'infanzia! Non mi potrebbe mai piacere in quel senso! » dice, stringendo le labbra.
« Questo sì che è un problema. Cosa hai intenzione di fare? » la sua domanda impensierisce ancora di più Lucinda, che abbassa il capo.
« Voglio chiarire che non sono innamorata di lui. Ma sono anche terrorizzata a perderlo come amico. Non so cosa fare. » Vera la avvicina a sé, abbracciandola.
« La scelta che devi fare è crudele. E nessuno potrà mai dirti qual è la decisione giusta da prendere. »


« Fi-nal-men-te. » se solo avesse potuto, Julia si sarebbe volentieri spalmata sul pavimento. Aveva seriamente temuto di perdere la lotta contro Paul. Non sapeva quale divinità ringraziare per la sua vittoria, perché le era sembrata quasi miracolosa.
« Congratulazioni. Komor, Lance e Julia. Ormai siete ammessi ai quarti di finale. » i tre ragazzi prendono un grosso respiro di sollievo, per quel giorno i loro dolori erano finiti. E il giorno successivo probabilmente sarebbero peggiorati.
« Ora tocca a Oak Gary e Edogawa Yukiko, e a Watson Nicky e Costaluna Anis. » i quattro ragazzi si alzano in piedi, ormai mancavano solo loro. Yukiko imprecava contro chissà cosa e chissà chi per averle permesso di battersi contro Gary, mentre Anis imprecava per il fatto che doveva combattere contro un'altra compagna di classe.
« Vedo che saranno due lotte impegnative. » commenta Lance, con un sorriso, prima di andarsene. Komor e Julia lo vedono allontanarsi, consapevoli che probabilmente avrebbero dovuto affrontarlo il giorno successivo.
« Vado anch'io, devo ancora studiare una buona strategia. » dice Komor, facendo rimanere Julia da sola nella sala d'aspetto.


Serenity si irrigidisce. Daniel era seduto sul bordo della finestra aperta e sembrava aspettare solo lei. Non era sorpresa della sua presenza in quel luogo. Quel ragazzo andava e veniva a suo piacimento, senza alcuna spiegazione o avviso, e appariva quando qualcuno meno lo desiderava. Come in quel momento. Era stanca, e invece si trovava a fronteggiarlo.
« Quale ...onore averti qui, Daniel. »
« Immagino volessi dire "disgrazia". » commenta lui, cogliendola di sorpresa. Non era capace di mentirgli, questo ormai lo aveva imparato.
« Immagini male. » risponde con tono lieve. « Come mai sei qui? » lui piega la testa di lato, ancora sul cornicione della finestra.
« Non so, mi crederesti se ti dicessi che sono qui per avvertirti? » la rossa sgrana leggermente gli occhi, non sapendo se credergli.
« Non voglio credere che ciò che mi hai detto è vero. » Daniel non le sembra impressionato.
« Puoi non credermi, ma ciò che sto facendo adesso lo faccio per te, di certo non perché mi importi. » entrambi rimangono in silenzio, guardandosi. « Non ho la pazienza necessaria, Serenity. » commenta laconico lui, prendendo un grosso respiro. Serenity rimane in silenzio, non sapendo cosa dire. « Hai intenzione di ascoltarmi? » chiede a quel punto Daniel, rivolgendole l'attenzione e lei alza leggermente lo sguardo, abbassandolo subito dopo, finendo con l’annuire mesta.
« Sai, Serenity... » iniziò Daniel dopo una breve pausa, piegando nuovamente la testa di lato. « ...se parlare con me ti da così tanto fastidio potresti anche dirmelo. » la ragazza alza la testa, stupita.
« N-non è così. » replica incerta, mentre le lacrime stavano già cominciando a premere agli angoli degli occhi.
« No? » le chiede lui. « Sai, sembra il contrario. Anzi, sembra che tu mi detesti proprio. » Serenity stringe le mani, cercando di non mantenere la calma. Apre la bocca, pronta a replicare, ma Daniel la zittisce con un gesto. « Ti prego, risparmiami le tue patetiche scuse. Mi annoiano. Mi irrita tanto il tuo atteggiamento da brava bambina. Sempre sorridente e carina, mai una parola malevola. Sei davvero debole. » lei cerca di raccogliere tutte le sue forze, Daniel era perfettamente capace di ferirla. Avevano passato così tanto insieme che sapeva di non avere alcun segreto per lui.
« T-tu… »
« "Io" cosa, Serenity? Dì semplicemente la verità. Dì che mi odi, perché è così. Dì che hai paura che io prenda il tuo posto. Dì anche che in realtà tu sai di essere debole e ti aggrappi agli altri per non farlo sembrare.» le lacrime di Serenity cominciano a correre libere lungo le guance.
« Sei... crudele. Lo sei sempre stato. » gli risponde Serenity, riuscendo a racimolare un minimo di voce senza singhiozzare.
« Io sono semplicemente me stesso. » replica, con aria fiera. « Ma stai pure tranquilla, non ho intenzione di usurpare il tuo trono. Puoi sederti su di esso con calma e fingere che vada tutto bene, almeno per un po'. »
Serenity si asciuga le lacrime, cercando di riottenere un minimo contegno mentre il suo Lucario usciva dalla sfera per mettersi tra i due ragazzi.
« ...Yang, scommetto che vuoi sapere come sta la tua sorellina. » ride, ricevendo un ringhio come risposta. « Ti dico solo che sta bene. » dice, estraendo una Pokéball. Lucario fa per lanciarsi contro il ragazzo, ma la mano di Serenity sulla schiena gli impedisce di fare gesti avventati.
« Ah, un'ultima cosa. » dice Daniel, un attimo prima di voltarsi. « Domani ci sarà un grande botto. Faresti meglio ad avvisare qualcuno, visto che finora non l’hai fatto. »
« Daniel, è una follia. » lui le sorride come al solito.
« Te l'ho detto, quale migliore modo per ottenere il mio scopo se non offrire i miei servigi ai Team malvagi, raggirandoli come desidero con le mie informazioni? » la ragazza sbianca, mentre Lucario emette un altro ringhio.
« E' inutile che tu faccia così. La tua Allenatrice potrà solo stare a guardare. » con queste parole il ragazzo salta giù, scomparendo tra i rami degli alberi.
Dopo essersi assicurata che Daniel non fosse nelle vicinanze Serenity cade sulle ginocchia, mentre nuove lacrime prendevano a solcarle le guance.
Lei non aveva potuto fare niente, e nemmeno in futuro sarebbe riuscita a contrastare Daniel.


« Questo giro è stato vinto da Gary e Anis. » i due ragazzi si guardano in cagnesco, quando avevano scoperto che l'altro aveva vinto non si erano risparmiati commenti pungenti. I cinque vincitori di quel giorno erano stati costretti a riunirsi.
« Per oggi ormai abbiamo finito. Visto che siete tutti studenti della scuola da anni mi risparmierò a spiegarvi le regole della lotta di domani. »
« Veramente... » Julia alza timidamente la mano. « ...io non sono mai arrivata a questo livello e l'ho sempre osservato da spettatrice. Non ne ho la più pallida idea. » sorride nervosa. Anis annuisce.
« Più o meno ciò che dice lei contatelo anche per me. » commenta.
« Giusto, le tue vittorie di oggi sono state un miracolo della prima categoria. » commenta sarcastico Gary, ricevendo un'occhiataccia da Anis.
« Le mie vittorie oggi sono tutte per un solo fine; prenderti a calci nel c... » Julia si premura a zittire Anis, ridendo nervosa.
« An, sei così esilarante. » ridacchia, cercando di evadere la lunga occhiata indagatoria di Camilla.
« Posso cominciare a spiegare? » chiede loro Camilla, ricevendo l'assenso di tutti. « Bene. Domani scenderete tutti in campo, e sarà una lotta di tutti contro tutti. » le due ragazze annuiscono.
« Non sono ammesse alleanze, anche se si potrà scegliere un "bersaglio". » a quelle parole Anis cerca di nascondere un ghigno mentre Gary sentiva un brivido lungo la spina dorsale. « Potrete usare un solo Pokémon, e si continuerà fino a che non rimarrà un solo Pokémon in campo. Il vincitore di questa sfida entrerà direttamente in finale, mentre gli altri quattro dovranno sostenere due lotte per poterci arrivare. Se volete, in questa lotta potrete usare un Pokémon qualsiasi della vostra squadra, non necessariamente uno di quelli registrati. Gli strumenti sono proibiti, e anche le mosse che causano K.O con un colpo. »
Lance e Gary avevano smesso di ascoltare, visto che le regole le avevano già sentite più di una volta, mentre Komor si dimostrava interessato nonostante anche lui le avesse già sentite. Julia ascoltava diligentemente le regole, e anche Anis si imponeva di ascoltare nonostante si annoiasse.
« C'è qualcosa che non capite? » la sua domanda riceve negazioni, tranquillizzandola.
« Allora a domani, ragazzi. »


« Allora sei davvero deciso. » commenta Archer, osservando Silver, facendogli assottigliare lo sguardo.
« Mi avete dato una scelta? » chiede, trattenendo a malapena un ringhio. L'ex Comandante del Team Rocket sorride compiaciuto. L'unico figlio di Giovanni aveva accettato di prendere il comando e di guidarli verso i loro obiettivi.
L'uomo si concede di essere sospettoso, fino a qualche tempo fa Silver aveva rifiutato categoricamente di unirsi al Team. Era curioso di sapere cosa gli aveva fatto cambiare idea.
« Sì. Tu hai scelto liberamente di schierarti dalla nostra parte. » la lunga occhiata che il ragazzo gli riserva lo fa ammutolire. Gli occhi del ragazzo erano diventati più maturi, ma non per questo l'argento tardava a infiammarsi. La moglie di Giovanni doveva essere una donna affascinante se Silver era il risultato del loro matrimonio.
« Ora lasciami da solo. » gli ringhia il ragazzo. Archer alza le mani in segno di resa, non voleva di certo irritare il loro novello Capo, ed esce dalla stanza, trovando Atena ad attenderlo.
« Hai finito di parlare con il Capo? » Archer trattiene una risata.
« Non lo chiami più "moccioso". » la donna lo guarda stizzita.
« Ormai sta diventando un adulto. » si aspettava una risposta simile. Atena era sempre una donna attenta all'estetica altrui.
« Hai ordinato a Milas di tenersi pronti? » non potevano permettersi di perdere tempo.
« Ho anche mandato Maxus e le sue unità per essere più certi della riuscita del nostro attacco. »
« Bene. Domani ci sarà uno spettacolo grandioso. »


« Brutte notizie. » il professor Oak non avrebbe mai convocato i restanti quattro professori se non fosse stata un'emergenza. La professoressa Aralia si stringe nella sua vestaglia. Le parole del professore più anziano, senza nemmeno un "benvenuti", la preoccupavano.
Dentro si trovavano già Elm, Rowan e Birch. Con grande sorpresa, Aralia ve anche la giovane alunna del quarto anno che aveva l'aria grave.
« Serenity? » dice, aggrottando le sopracciglia. La ragazza fa un debole sorriso, salutando la donna.
« Mi scusi per il disturbo che do a quest'ora. » mormora, con un sospiro. Il professor Oak le mette una mano sulla spalla.
« Non dai nessun disturbo. Ciò che mi hai raccontato è importante. Adesso sarai stanca, forse è meglio che tu vada a dormire. » comprendendo che i cinque professori volevano parlare della situazione tra di loro Serenity annuisce, dando la buonanotte e uscendo dalla stanza.
« Cos'è successo? » chiede Aralia, guardando i colleghi con aria preoccupata.
« Tutti noi conosciamo il nome Synthoria, nonostante fino a due decenni fa questo nome aveva una fama positiva. » la donna annuisce.
« Cosa c’entra Daniel Synthoria? » i restanti rimangono in silenzio.
« Oggi si è introdotto a scuola, parlando con Serenity. »
« Perché? » era la domanda fondamentale.
« Non lo sappiamo, ma non è quello che ci interessa adesso. Il particolare preoccupante è ciò che le ha riferito. I cinque Team malvagi domani faranno irruzione a scuola. »
« Cosa? I-insomma, siamo sicuri che non sia solo una... mal interpretazione o uno scherzo? » Rowan, rimasto in silenzio per tutto quel tempo, fa un passo avanti.
« Secondo i rapporti di Koga e Silvestro i Team Rocket e Plasma si stanno muovendo, e sono ormai arrivati a Kanto. Ciò che dice è perfettamente attendibile, visto che entrambi i Team hanno dato disposizioni per l'attacco alla scuola. Non ci hanno specificato la data, ma credo che domani sarebbe in effetti il giorno ideale. »
I restanti professori si ritrovano d'accordo con quella riflessione.
« Cosa dobbiamo fare? Mettere la scuola in allerta? » chiede Elm, visibilmente nervoso.
« Così manderemo gli studenti in panico, e i Team non faranno la loro apparizione. Dovremo fare il loro gioco, o continueranno a nascondersi e non dichiareranno chiaramente i loro piani. »
« Infatti faremo finta di niente. Durante questo evento tutti i nostri studenti hanno a portata di mano tutta o quasi la loro squadra, e anche gli spettatori di solito portano Pokémon con sé. Se dovremo fare i conti con i Team, non saremo di certo impreparati. »
« D'accordo. »



Spiegazioni senza random:
- Ho il headcanon che Silver d'aspetto abbia preso tutta dalla madre, e non assomiglia per niente a Giovanni manco per sbaglil.
- Aralia sa che parlano di Daniel perché lui è l'ultimo Synthoria rimasto in circolazione.



Il Giardino Disastrato:

Né!
Ed eccoci qui stranamente puntuali! Dubitavate di me, ammettetelo!
Invece, sono qui. Puntuale come un orologio svizzero.

Commenti sul capitolo:

Sì, la situazione sta iniziando a smuoversi. Vera e Drew (forse) inizieranno ad appianare le loro divergenze e incomprensioni.
Per chi se lo stia chiedendo, no, a Komor la cotta per Touko è passata.
E stappiamo pure la bottiglia di champagne per il primo bacio nella ff! Mi imponevo che doveva essere la Ranger, a darselo. Ci sono fieramente riuscita.
L'ostilità del quarto anno irrimediabilmente continua!
La scena tra Daniel e Serenity, poi, la progettavo da una vita. Sul serio. Io avrei tanto da dire su loro due, sui loro caratteri e sul loro rapporto. E' una singolarità che ho voluto creare, ma che temo sempre di non riuscire a gestire come devo.

Ringraziamenti:

Qui vorrei ringraziare particolarmente Juls_, Gwen Kurosawa e Flareon24. E con "ringraziamento particolare" intanto che ho tratteggiato le loro OC; perciò ecco Julia, Marina e Paige (che comparirà dal capitolo tredici in poi). Spero che apprezziate, ragazze!
Inoltre, ringrazio infinitamente coloro che leggono silenziosamente e anche chi passa qui per puro caso.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Ofeliet