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Autore: 24maggio2011    15/01/2015    2 recensioni
"La storia di un amore" nasce da un video e da due menti. La mia e quella di Tallutina. L'idea è sua ed è nata dopo aver visto un video su youtube. Lei è la mente ed io il braccio (O meglio, la scrittrice). I personaggi saranno stravolti. Completamente OOC (fuori personaggio). I protagonisti principali saranno Stiles e Scott e una strega di nome Marnie, sconvolgerà per sempre le loro vite.
(Pietà per questa terribile introduzione) Spero di avervi incuriosita e 24maggio2011 assieme a Tallutina vi attengono numerosi! Buona lettura.
*Ho messo crossover solo per la strega! E' la stessa presente il True Blood. Per il resto, la storia è a parte.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: Mpreg
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- L'idraulico.
 
Sono i primi di Gennaio in casa McCall-Stilinski e il silenzio, regna sovrano. E' mattina presto e Stiles è già a lavoro! Ormai ha smesso di dirglielo ma odia quando se ne va. Dopo aver dato da mangiare ai bimbi e aver giocato un po' con loro, quando Ben e Syd si addormentano, Scott si ritrova a fare le pulizie in tempi record e stare seduto sul divano a sbuffare con fare seccato dalle nove e dieci del mattino fino a mezzogiorno e un quarto, quando suo marito fa ritorno a casa per la sua immensa felicità. Oggi però, approfitta di quella pace momentanea che si è venuta a creare e si gode una bella doccia calda.

Con i sensi bene in allerta per sentire i respiri regolari dei suoi bambini, si toglie la maglietta che aveva indosso e rabbrividendo per il freddo apre l'acqua calda quanto prima, ma questi, non arriva. Tra poco Ben e Syd si sveglieranno e dovrà lavarli e non può di certo farli con l'acqua fredda. Certo, potrebbe anche andare dai genitori nella casa a fianco ma sono tutti e due a lavoro e comunque non gli sembra il caso. Ormai è un uomo adulto ed è un padre di famiglia e deve sbrogliarsi da solo. Non può sempre contare sulla genialità di suo marito.

Si veste velocemente mentre quasi sbatte i denti dal freddo, controlla i cuccioli e una volta assicuratosi che ancora dormano profondamente, scende le scale, apre la porta e va in garage dove c'era la caldaia. E' probabile che si sia scaricata. Dopo aver fatto sali e scendi per circa una ventina di volte tra il bagno e il garage ed aver mastruzzato un po' di tutto tra attrezzi vari e bottoni che nemmeno sapeva cosa fossero, sbuffa con fare seccato e tenaglie alla mano, prova a stringere tutti i bulloni di tutti i rubinetti della casa ottenendo solo un gran casino. 

Stava stringendo quelli della vasca, quando ad un certo punto le tubature esplodono e una grande quantità d'acqua gelata gli finisce in pieno viso. D'istinto, chiude gli occhi e allunga le mani per fare da tappo. E' completamente inzuppato d'acqua e non sa cosa fare. Il panico lo investe e come se non bastasse, Ben e Syd si stanno svegliando. 

"No no, non adesso. Forza Scott, pensa! Pensa. Pensa come Stiles."

Dopo circa dieci minuti, le mani gli fanno male per quanto sta stringendo su quei rubinetti e non ha ancora trovato un idea. Con i suoi sensi, sente Jonh entrare nel vialetto di casa e si mette ad urlare il suo nome prima che entri nella sua dimora e non lo possa più sentire. Si congratula da solo con se stesso per aver lasciato la porta di casa aperta e tira un sospiro di sollievo quando sente suo suocero salire le scale e raggiungerlo in bagno.
- Scott ma che cavolo stai facendo? - Chiede divertito, Jonh.
- Prova ad indovinare, sceriffo. - Dice Scott. Ha le labbra viola per il freddo e il suo lupo non riesce a scaldarlo per chissà quale motivo. I capelli fradici e i vestiti zuppi.
- Ti si sono rotte le tubature?
- No! Figurati. Mi sto solo divertendo a giocare con l'acqua! I bambini si stanno svegliando, potresti solo venire a tenere le mani qui che io mi cambio velocemente e penso a loro? 
- E non hai pensato di mettere uno straccio?
- Jonh, mi chiamo Scott. Non mi chiamo Stiles! E' lui quello più intelligente tra i due. Che ci fa uno straccio, li?
- Fa da tappo come stanno facendo adesso le tue mani, forse?
- Oh!
- Vatti a cambiare scemo, che qui ci penso io.
- Sei il migliore, sceriffo! Lascio?
- Si lascia. 

Cinque minuti dopo, Scott è congelato. Ha tre maglioni e il paio di pantaloni più pesanti che aveva in casa e può occuparsi di Ben e Syd che si sono appena svegliati. 
- Jonh, ti prego dimmi che hai fatto. Devo lavarli!
- Mi dispiace Scott, ma qui c'è bisogno di un idraulico. Le chiavi le hai, va a lavarli a casa nostra! I vestiti e i pannol..
- Si si lo so dove sono i vestiti e i pannolini. In camera di Stiles! 
- Bravo! Va che io chiamo l'idraulico.

Quando Scott rientra a casa sua, Ben e Syd sono affamati e sono già le dieci del mattino.
- Shh! Lo so amori miei che avete fame, lo so! Adesso papà vi fa la pappa.
- Scott, ho chiamato. Arriva subito! Ho staccato l'acqua come mi hanno suggerito e io adesso vado a casa che sono esausto. Hai bisogno di aiuto? 
- No no, ho fatto! Va pure e grazie. 
- Come fai a dare da mangiare a tutti e due? Ci penso io. Vieni dal nonno, amore! - Dice Jonh prendendo in braccio a Ben e dandogli il latte.
- Jonh, non era necessario! Riesco a dare da mangiare a tutti e due. Lo faccio da quando Stiles se n'è andato a lavorare. - Dice affranto, Scott.
- Ti manca molto, quando non c'è?
- Mi manca tantissimo.
- Sai Scott, Claudia, la mamma di Stiles era un ingegniera. Passava la metà del suo tempo a lavoro e non la vedovo quasi mai, ma ogni sera, a casa, eravamo solo io, lei e il nostro amore. Poco dopo è arrivato anche Stiles e ci ha cambiato la vita. Ci siamo amati tanto, ma solo perchè lei viveva chiusa nel suo ufficio a studiare e a creare, ed io in giro per la città a salvare il mondo, e ti sto citando esattamente quello che diceva Stiles di noi, non significava che ci amavamo di meno. Capisci cosa intendo?
- Si Jonh, ti ringrazio.
- Oh! Ben non ha più fame.
- Cosa? Come mai, amore? Che hai? - Gli chiede, Scott.
- Non andare in panico. Ha mangiato! - Dice divertito Jonh, mettendo il suo splendido nipotino nel seggiolino. Lo lega per bene onde evitare che cada, lo riempe di baci, bacia la sua principessa e prossimo ad addormentarsi in piedi, saluta Scott, si scusa e va a casa sua. Ha talmente tanto sonno che non ha nemmeno la forza di salire le scale. Si sdraia sul divano e crolla in un sonno profondo.

Proprio nell'esatto momento in cui Jonh si addormenta, qualcuno bussa alla porta di casa McCall-Stilinski. E' un ragazzo che lascia Scott a bocca aperta. Avrà al massimo vent'anni. Alto, muscoli ben definiti, capelli castano chiaro e tirati indietro con un po' di gel e due grandi occhi verdi. Praticamente è la copia di Stefan Salvatore.* E su questo, Scott è pronto a metterci la mano sul fuoco. Dire che è bello, è dire poco. Certo, suo marito è molto meglio ma anche lui non scherza.

Indossa una maglietta aderente bianca e la classica tuta blu da idraulico con bretelle. Ha un buon profumo ed è la prima cosa che sentono le narici di Scott. Ma sente anche il suo cuore che gli scalpita forte nel petto e scariche di adrenalina pura gli attraversano il corpo.
- Salve. - Borbotta con il cuore a mille e imbarazzato, l'idraulico porgendo la mano al suo cliente.
- Salve! Benvenuto. Grazie per essere venuto subito, credo di aver combinato un casino.
- Oh, non si preoccupi. Io sono qui per risolverglielo! Molto piacere. Sono Daniel e sono al suo servizio!
- Piacere, Daniel! Io sono Scott e questi che piangono sono i miei figli. - Dice Scott. Ha sentito che il tipo, è pronto flirtare con lui e quindi pensa di levarselo dalle scatole dicendogli semplicemente di essere padre di due figli.
- Oh! E' padre. Così giovane! Avrai al massimo vent'anni.
- Non ancora, ma quasi.
- E la tua ragazza è giovane come te? - Prova il tipo. Ha capito che giocano nella stessa squadra!
- Amico marchi male. Sono sposato e con un uomo! - Ridacchia Scott mostrandogli la fede.
- Ah, ma allora giochiamo nella stessa squadra.
- E' già. Mi aiuti con l'impianto idraulico o cosa?
- Si si, certo! Scusa. Mostrami pure dov'è il problema.
- Ovunque praticamente. Non c'è più acqua calda ma il problema principale sta nel bagno di sopra. E' esplosa la tubatura della vasca e ho dovuto rimediare come potevo.
- Mi indichi il bagno?
- Si, si certo seguimi! Ok cuccioli. Venite da papà.
- Ah, gemelli!
- Si.
- Come si chiamano?
- Benjamin e Sydney.
- Bellissimi nomi, complimenti. 
- Sono belli loro, non i nomi. - Si vanta Scott.
- Il maschio assomiglia molto a te. - Lo elogia, Daniel. Scott, gli mostra un sorriso timido e gli indica con un dito, il bagno.

L'idraulico, mentre lavora gli sta facendo l'interrogatorio sulla sua vita personale e spesso e volentieri, con banalissime scuse, lo sfiora o addirittura gli mette una mano sulla spalla come se fossero amici da tutta la vita. Ben, che evidentemente deve aver capito che qualcuno di estraneo è entrato nel suo territorio, incapace di ringhiare scoppia a piangere e Syd con lui.
- Shh! Lo so amore, lo so. Avete capito tutto e avete ragione ma state calmi! - Gli sussurra, Scott.
- Qualche problema? - Chiede Daniel.
- No. Non si preoccupi! Solo un discorso padre e figli. 
- Oh! Ti prego. Ti ho già detto di darmi del tu. Comunque qui in bagno, ho finito. Altri rubinetti? 
- Si, c'è l'altro bagno, quello comunicante con la camera da letto. - Risponde calcando sulle ultime parole, Scott. Non si sa mai.
- Seguimi pure.
- Certo! E sei sposato da tanto, con tuo marito?
- Quasi un anno e a Settembre facciamo due anni che stiamo insieme.
- Non ti sei pentito di esserti sposato così giovane?
- Proprio per niente. Mio marito è la cosa più importante per me, dopo i miei figli e sempre dopo i miei figli, è l'unica persona che amo da impazzire.
- E dov'è adesso?
- E' a lavoro.
- Tuo marito lavora e tu fai il papà a tempo pieno?
- Anche lui lo fa il papà a tempo pieno, non ti stare a preoccupare. Quanto a me, sto cercando lavoro! Non volevo nemmeno che lui andasse a lavorare.
- Perchè? Sei un tipo geloso?
- Si, tanto!
- Sbagli secondo me.
- Non mi importa.
- E sopratutto non deve interessare a te, ti starai dicendo. - Prosegue Daniel.
- Ma no, figurati. - Dice fintamente, Scott.

"Cavolo, si. Non ti deve interessare un accidente."

- Bene! Anche qui ho finito. Resta la cucina, se non sbaglio!
- Si. Vieni, andiamo!

"Grazie a Dio! Almeno poi te ne vai."


- Sai, fare l'idraulico spesso stanca! Non è che potresti darmi un bicchiere d'acqua, per favore? - Chiede con un sorriso che Stiles definirebbe disgustoso, Daniel.
- Si certo! Scusami se non te l'ho chiesto prima. Ecco qui! Desideri altro?
- No, sono apposto così, ti ringrazio. Gentilissimo oltre che bellissimo! Di questi tempi è raro trovare persone come te.

'Amore.'
'Amore mio, ciao. Che fai, non si lavora?
'Si certo, ma oggi non c'è nessuno e mi mancavi.'
'Anche tu, tantissimo. Come stai?'
'Bene e tu?'
'Bene, bene.'
'Sai mica se è arrivato mio padre?' 
'Si, l'ho sentito prima. Come ha messo piede in casa, si è buttato sul divano e si addormentato.'
'Piccolo il mio papì. Ad ogni modo, cosa più importante: le uniche ragioni della mia vita?'
'Si sono svegliati poco fa, hanno mangiato, Syd tutto, Ben ne ha lasciato un po' e adesso sono qui tranquilli con me.'
'E tu che fai?'
'Sono sul divano che ti aspetto, come sempre.'
'Poltronaro. Renditi utile una volta tanto, no?'
'Sentiamo, signor McCall, che dovrei fare? I lavori li ho finiti, loro li ho lavati, cambiati e gli ho dato da mangiare e adesso ci sto giocando.'
'Hihi. Dai che scherzavo! Sei un padre meraviglioso.'
'Si, lo so. Grazie! Me lo dice sempre anche mio marito.'
'Il lavoro chiama! A dopo.'
'Ciao amore. Torna presto!'


Scott era convinto che suo marito davvero fosse a lavoro e che quindi non avrebbe mai scoperto di tutte quelle bugie ma quello che Scott non sapeva, è che Stiles era appena arrivato a casa, si era nascosto dietro un albero e aveva controllato la situazione. Sicuro che quell'idraulico da strapazzo ci stesse provando con suo marito, decide di collegarsi con lui per vedere se gli avrebbe detto tutta la verità. Non solo non gli e l'ha detta, ma questo qui, si è appena tolto la maglietta perchè senza volerlo aveva fatto scoppiare un tubo, - senza volerlo, certo. - e non contento, quando Scott gli stava passando uno straccio per asciugarsi, l'ha preso per i fianchi e l'ha baciato sulla bocca. 

Quella, fu semplicemente la goccia che fece traboccare il vaso.

Scott era schifato, disgustato e chi più ne ha, più ne metta. Ha istintivamente chiuso gli occhi e quindi non ha visto che suo marito, adesso era faccia a lui, in giardino e aspettava pazientemente che i due si dividessero. Quando Scott gli riapre e spinge via a Daniel lontano da se, si pulisce il muso e rialza il viso, incontra gli occhi rossi, pericolosamente rossi di suo marito. Deglutisce a vuoto e spaventato come mai prima d'ora, indietreggia ma inciampa con una sedia messa male e cade a terra. Si rialza immediatamente e gli occhi rossi di suo marito sono ancora li.

Il viso, non gli lascia trapelare alcuna emozione e Scott sa che non è mai un buon segno.

Il tipo si sta scusando con mille paroloni ma Scott non lo sente. L'unica cosa che sente è il battito frenetico del suo cuore che batte così forte per la paura e sente la rabbia di suo marito. Più di tutto, vede i suoi occhi.

'E' arrivata tua madre! Porta i bambini da loro. Di a quello di andarsene e ti voglio nel bosco tra dieci minuti. Ne un minuto di più, ne un minuto di meno!'

Scott non ha nemmeno la forza di rispondergli. 

L'unica cosa che può fare adesso è guardare Stiles allontanarsi con i pugni chiusi, deglutire a vuoto e terrorizzato a mille, seguire parola per parola ogni suo ordine.

 
Piccolo spazio autrice:
 
Salve a tutti! Non pubblico da un po' questa storia e volevo tornare con un colpo di scena.
Spero di esserci riuscita e di avervi lasciato la curiosità per il prossimo. 

ATTENZIONE: ULTIMI CAPITOLI PRIMA DELLA FINE. :'(

Ringrazio chiunque sia arrivato fin qui e vi mando un bacione enorme.

*Stefan Salvatore è uno dei protagonisti principali di The Vampir Diaries ed è interpretato da Paul Wesley.
  
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