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Autore: babiswan    15/01/2015    1 recensioni
"Lo sapevo che prima o poi Atena avrebbe trovato un modo per tenermi d'occhio. Tu, sorta di diario, sarai mio intimo confidente, come se avere un gemello e una doppia personalità non fosse già abbastanza".
Riportati in vita i Gold Saint, la dea li obbliga a scrivere un diario. In contemporanea e incastrato con i fatti narrati ne "Il diario di Death Mask" di Tsukuyomi, anche Saga di Gemini si ritrova a dover adempiere ai suoi doveri di cavaliere, che siano combattere un parente di Atena o una penna stilografica.
Abbonda di parolacce, vi avviso, qualora possa essere intaccato il vostro equilibrio psicofisico.
TEMPORANEAMENTE SOSPESA, tornerò
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gemini Saga, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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12 Giugno
 
Sono stato tutto il giorno a cercare pensare alla mia vita prima di diventare cavaliere, e mi sono infine reso conto che non sono sempre stato pazzo. Ho ripercorso tutta la mattina la mia infanzia, sciancato sul divano dove due giorni fa Kanon sedeva a fottersi le mie patatine al curry.

Prima che mi dimentico, hanno messo la luce al Santuario. Non ricordo quando, comunque ora è un posto diverso, la cucina ad esempio sembra più sporca e le mensole hanno strati di polvere che non avevo mai notato. Li devo pulire, devo ricordarmi anche di questo.

Comunque, effettivamente la mia vita prima di avere l'armatura dei Gemelli non interessa ad alcuno, nemmeno io riesco a ricordarmi come ho fatto a ritrovarmi al Santuario, e nemmeno mi ricordo perchè Kanon non è rimasto tra le braccia della mammina che mi ha ripudiato perchè anche lei vedeva questo demone in me (nemmeno poi tanto ipotetico, dettagli). No, mi ha seguito anche al Grande Tempio, e mentre io giocavo tutto contento con Aiolos, lui faceva la mia ombra. Nessuno sapeva della sua esistenza, ed è forse per questo motivo che ha iniziato a provare rancore nei miei confronti. Perchè sì, insomma, io ero un ragazzo splendido, narciso fino al mignolino del piede, ma comunque un ragazzo splendido, d'oro, così d'oro che mi hanno investito dell'armatura dei Gemelli a undici anni. Io e Aiolos siamo stati molto amici in questo particolare frangente, avevamo la stessa età, più o meno, e andavo molto d'accordo. Mi stava simpatico, e anche quel suo fratellino che si credeva il nuovo Achille. Ed effettivamente erano tutti dei mocciosi coraggiosi, ma tra tutti spiccavo io e la mia purezza. Mentre tutti i bimbi si allenavano nell'Arena per diventare cavalieri, c'eravamo io e il Sagittario fianco a fianco, amici del cuore, abbastanza da raccontarci tutto. Un pò come le teenager, in fondo eravamo due piccoli minchioni in piena fase adolescenziale. Ma il migliore sono stato io, ovviamente, facendo il coming out con la doppia personalità. E' stata tutta colpa di Kanon in realtà, se no il mio lato malvagio sarebbe ancora assopito (spero) e io non sarei morto suicida. Ricordo benissimo tutta la discussione, sono parole impresse nella mia mente, insieme a tutte quelle azioncine traboccanti d'infamia che ho compiuto.
"Pensano tutti qui che il tuo animo sia colmo di umana pietà e nobile, oltre che generoso. Ah, ma non è così, e io lo so bene! Dentro di te covano il rancore e l'ambizione, assopiti come demoni. E' forte in te il desiderio di potere! Prevarrà sul lato buono, anche se ora tenti di cacciarlo! E' così, io ti conosco bene. Tanti anni abbiamo trascorso insieme e tutti li ho passati a guardarti nell'animo"
"E cosa hai visto"
"L'angelo sul volto, il demone nel cuore"
Se volete ricamare questa frase fatta su qualche cuscino o scrivervela su un foglio come citazione, fate pure, quella frase merdosa ha risvegliato in me il demone.
Però Kanon a Capo Sounion si è sciacquato la bocca. (Che frase brillante, scrivetevi anche questa).
Da lì, tutta la mia salita/discesa di stile, come io che uccido Sion che, vuoi provato dagli anni, o vuoi perchè sono superiore a lui (più probabile questa) contro di me non ha potuto nulla. Presi il suo posto e, senza rendermene conto, ero pronto con tanto di nera chioma e occhi rossi per la conquista. Sono stati tredici anni bellissimi. Più o meno. Se solo io fossi stato in me, mi sarei ucciso di sensi di colpa (mettiamo la 'v' di fatto) per aver ordinato l'uccisione del mio unico vero amico, per aver quasi commesso un attentato e per tutte quelle cose ho già scritto e mi pesa il culo riscrivere. Avevo anche delle collane pacchianissime che nemmeno Saori le avrebbe comprate e, in più, a detta di Seiya, avevo anche la voce da donna. Ha avuto anche la simpatia di raccontarmi che, secondo lui, ero davvero una fanciulla dai lunghi biondi capelli e, se non fosse che è il fidanzato della Dea, l'avrei scaraventato seduta stante dell'Another Dimension. Spero per lui che non mi abbia sputtanato in giro, o questa volta la freccia di Betelgeuse gliela faccio lanciare in faccia, tra quelle due sopracciglia da gorillone, in modo che muoia tra atroci sofferenze. Bah.
Uh, sento avvicinarsi un cosmo, chissà di chi è.

-

Oh, scrivo di lui ed eccolo che arriva in tutta la sua splendente forma di sbrilluccichìo dorato. Sagittarius Aiolos, l'uomo che troppo brillava.
Se magari Shura non l'avesse ammazzato, sarebbe diventato il cocco di Atena. Secondo lontani racconti che Dohko propina nei momenti di noia fatale, il cavaliere del sagittario della sua epoca era molto devoto ad Atena, e secondo me, che devo sempre fare il bastardone, se la faceva anche. Non capisco perchè Seiya può e quel povero giovine no. Peccato che è morto. Ora che ci penso, se c'è un'altra cosa che non capisco è perchè tutte vanno dietro a quel cavallino deficiente. Marin (che in realtà nei momenti liberi s'ingroppa Aiolia che è una meraviglia), Shaina la perenne mestruata, una tizia in una scuola (o orfanotrofio, boh non ricordo) e addirittura la divina Saori. Pure Shun, da quanto sono riuscito a scoprire, aveva intrallazzi con una sacerdotessa guerriero che, ups, viveva nell'isola che ho ordinato di radere al suolo da Milo e Aphrodite. Solo io sono il cretino che non può avere le concubine. Quando comandavo io non succedevano queste cose, ed ero felice e
NO LA DEVO SMETTERE DI PENSARE A QUEI GIORNI D'INFAMIA.
Stavo parlando della visita di Aiolos. Allora, dicevo: è venuto tutto figo e brillante alla terza casa, chiedendo permesso per entrare e io, da bravo uomo di casetta, l'ho accolto. Era sorridente, mi ha fatto ricordare i felici giorni in cui eravamo giovani virgulti con l'armatura nuova di pacca. L'ho accolto sul divano blu, e mi sono guardato intorno nel caso in cui la causa dei miei problemi (leggasi: Kanon) ci fosse. C'era, ed era nella sua camera a farsi una sega o a scrivere sul diario, in ogni caso non mi interessa, l'importante era starsene in castigo. Quindi, abbiamo parlato un sacco su cose scollegate tra di loro, rimembrando antichi ricordi di bambini e quelli più recenti, discutendo poi di cazzate varie come le mie concubine o il fatto che è ancora vergine. Sì, nel caso in cui non lo sapevate, Aiolos è un verginello quasi quanto Shaka e Shun messi insieme. Non sono sicuro di Shaka, ma di sicuro di Shun sì, visto che faceva da corpo puro di Hades. Che carino.
Abbiamo discusso anche di suo fratello e di come abbia fatto il fantastico contro i Titani, tingendosi i capelli di rosso per non farsi riconoscere. Aiolos ha riso. Non so quanto abbia riso Aiolia a suo tempo per colpa di suo fratello maggiore, ma ho riso anche io, ricordandomi come si chiedevano tutti dove fosse finito Saga dei Gemelli, andando dal Grande Sacerdote a chiedere spiegazioni e ricevere risposte vaghe da Saga stesso, senza sapere che Saga stesse parlando di Saga anche se Saga era scomparso senza scomparire. Ha un senso, rileggi bene e capirai.
La nostra discussione si è conclusa con una vigorosa pacca su una spalla che mi ha fatto sentire bene, ero finalmente in pace con me stesso e, per un attimo, ho sentito la purezza di Aiolos pervadere anche me. Quasi quando Atena espande il suo cosmo, ma molto meno. Però ero tranquillo, e ancora adesso sembro davvero calmo. Certo che la pacca poteva darla ad Arles aka me stesso, in modo che mi sarei pentito subito e non sarebbe accaduto tutto quel casino con i cinque bronze. E' stata una guerra senza senso a pensarci bene, cavalieri di Atena vs cavalieri di Atena. Quanto potere che avevo, mettere tutti contro. Se non mi fossi redento a quest'ora avrei già incoccato una freccia decente, o un coltello più affilato. Però sono fedele alla Dea, anche Aiolos, con il suo cosmo rassicurante, mi ha perdonato.
E sì, sono diventato un sentimentale minchione. Lo sapevo che era un male avere lo psicologo. Merda.







Angolino inutile dell'autrice
Ringrazio falcediluna per aver recensito lo scorso capitolo, Calhin  per averla messa tra i preferiti, Devileyes, nightfox, Radha_wyvern e per averla messa tra i seguiti e tutti gli altri che continuano a leggere restando delle bellissime anime volanti. *manda bacini*
Non so quanto possa interessarvi, però sono andata a vedere il film di Saint Seiya al cinema e, dopo essere rimasta sbigottita dalla grafica alla Final Fantasy, sono rimasta altrettando scioccata da Saga e dal suo eterocromismo, e me lo sono immaginata scrivere questo diario. OVVIAMENTE. Vabbè.

Scusate il ritardo con la quale ho postato, purtroppo la scuola è una cosa brutta bruttissima, motivo per cui il povero Saga ne sta risentendo, facendo introspezione dopo la visita di Aiolos. Ma non temete, ritornerà come prima nelle prossime pagine di diario. Sì.
Alla prossima!
Gold_

 
  
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