Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Neon5    15/01/2015    1 recensioni
La vita ad Annabel non aveva fatto altro che mostrarle prove insormontabili, che avevano inciso profondamente e danneggiato la sua psiche e la sua salute; tuttavia il suo passato non era nient'altro che l'inizio di una serie di sfortunati eventi.
E tuttavia si ricordava ancora di due fratelli, che aveva conosciuto in un remoto passato e che in qualche modo avevano influenzato la donna che era diventata oggi.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corazòn, Donquijote Doflamingo, Donquijote Family, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sanatorium


 

Avevo finalmente raggiunto l'altra sponda, era davvero buio, riuscivo a stento a vedere dove mettere i piedi. Niente luna piena, niente insegne luminose, ma proprio niente di niente! Non sapevo se settare il mio visore sulla modalità infrarossi o se attivare il rilevatore termico per localizzare le mine, beh sì, forse la seconda opzione era quella più sensata, insomma andare a sbattere contro un albero era sempre meglio che andare a finire sopra una mina! Alla fine optai per la torcia, quel diavolo di visore non lo sopportavo, e comunque le mine dovevano trovarsi più avanti.
Mi addentrai in quella fitta boscaglia, così talmente fitta che per poterci passare in mezzo dovevo tagliare con la mia katana una quantità indecifrabile di arbusti e sterpaglie, una fatica immensa. Dopo un po' miracolosamente le sterpaglie erano finite, e mi ritrovai davanti un sentiero; dovevo prendere il secondo sentiero a sinistra d'accordo, ma come diavolo facevo a sapere se il sentiero che mi trovavo davanti era quello giusto? Beh sì, se era in salita avevo indovinato, in caso contrario sarei tornata indietro, non avevo poi così tante opzioni.
Mentre camminavo continuavo a pensare a quel marine, era davvero raro trovarne uno disposto ad aiutare un pirata; l'unico che avevo conosciuto capace di fare una cosa simile era quel folle del Viceammiraglio Garp, ma se lui lo faceva era solo per la stima che aveva nei confronti di mio padre. Però non era solo questo, c'era qualcos'altro in quel giovane marine, io avevo esitato a colpirlo e ancora non riuscivo a spiegarmi perché.

All'improvviso un urlo agghiacciante mi distrasse dai miei pensieri, proveniva da dietro di me. Vidi in lontananza un tizio che correva a gran velocità, nella mia direzione! E quello chi diavolo era?!

« Aaah! Aiiiuuuto! Lucertole, lucertole giganti! »
« Eh? Ma che diavolo... Hey tu! Non avvicinarti o ti affetto con la mia katana, fermati! Fermati ho detto!!! »
Il tizio non dava segno di volersi fermare! Continuava a correre, lasciandosi dietro un polverone enorme, e continuava a farneticare cose assurde... Che dovevo fare?! Mano a mano che si avvicinava iniziai a distinguere dietro di lui parecchie ombre inquietanti, che sfrecciavano velocemente da un punto all'altro, lo stavano inseguendo! E la cosa peggiore era che venivano nella mia direzione!

Ormai il tizio mi aveva quasi raggiunta, e non ebbi altra scelta se non quella di mettermi a scappare insieme a lui.
« Hey, ma t- tu tu sei Annab... ehm volevo dire White! Che ci fai da queste parti?! »
« E tu chi diavolo saresti, come fai a sapere chi sono? »
« White, sono io, Jeff! »
« Jeff chi? Chi cazzo sei? »
« White! Ci siamo incontrati l'anno scorso al villaggio Foosha, davvero non ti ricordi di me?! »
Correvo così talmente veloce che avevo il fiatone, non riuscivo neanche a girarmi per guardarlo in faccia quel tipo, ma adesso avevo capito chi era. Si trattava di uno svitato dal ciuffo viola, appassionato di botanica e diavolerie varie, lo avevo conosciuto tempo fa, durante una delle mie visite al villaggio Foosha. Questo tipo aveva una cotta atroce per Isabel ormai da tempo, però non avevo idea se lei lo ricambiasse o meno. Sì, ma che diavolo ci faceva lì?! Forse al momento non m'interessava saperlo, non era quello il problema principale.
« White! Io sono qui perch... »
« Senti, non me ne frega un accidenti del perché tu sia qui, dimmi piuttosto cosa diavolo sono quelle cose che ci inseguono!!! »
« Sono delle lucertole giganti! »
« Che?! Senti non scherzare e dimm... »
Non ebbi neanche il tempo di finire la mia frase che improvvisamente una di quelle ombre mi aveva assalita alle spalle, buttandomi a terra. Quella cosa, qualunque cosa fosse, aveva degli artigli lunghissimi, mi avevano arpionato la giacca. Con un rapido gesto me la sfilai, lasciandola fra le sue grinfie, mi girai ed iniziai ad osservarlo: era un lucertolone lungo almeno tre metri, dalla testa piatta e allungata, il corpo ricoperto da squame nere e lucide e una robusta coda, con una strana struttura ossea esterna. Che diavolo era quello?!
« Annabel! Ne arrivano altri, ci hanno circondati! »
« Hey damerino, cerca di starmi accanto e non muoverti, ok? Adesso ci penso io! »

Ma quel rimbambito di Jeff non mi diede ascolto, si era messo a correre a destra e sinistra, agitando la sua sciabola come un idiota, e uno di quei cosi gli era saltato addosso, buttandolo a terra. Io arrivai subito in suo soccorso, presi a calci e pugni quella creatura, e dopo vari tentativi riuscii finalmente a staccargliela di dosso; estrassi la mia katana e con un colpo netto gli tranciai la coda. La creatura provò a rimettersi in piedi, ma cadeva a terra subito dopo, e forse avevo capito perché...
« Jeff, va tutto bene? Ti ha morso? »
« Sì sto bene, grazie! Fortunatamente sei arrivata in tempo! »
« Non ringraziarmi, guarda un po'... ce ne sono tantissimi! Jeff ascoltami, devi tagliargli la coda, ce la fai? »
« La coda? »
« Sì Jeff! È il loro punto debole, perdono l'equilibrio se sono senza coda! »
Dovevo muovermi, non riuscivo a crederci che adesso dovevo vedermela anche con quei lucertoloni disgustosi! Jeff non se la cavava niente male con la sua sciabola, riusciva ad affettare parecchie code, e anch'io mi davo da fare, ma nonostante i nostri sforzi quei mostri spuntavano da tutte le parti. Dovevamo seminarli, e per poterci riuscire dovevo fare quella cosa che odiavo tanto fare, soprattutto se ero stanca e nervosa.
« Jeff, allontanati da me adesso! »
« Cos'hai in mente? »
Mi concentrai, liberando la mente da ogni pensiero, e dopo qualche istante rilasciai le mie onde celebrali. Quei mostriciattoli caddero tutti al suolo, esanimi e innocui come delle brave lucertoline.
« Eeeh.... non mi sento mooolto ben... »
« Jeff, dai cazzo! Non svenire anche tu! »

Ma mentre cercavo di rianimare quel babbeo, ironia della sorte, ebbi un capogiro, vidi tutto nero e caddi in ginocchio.

                                                                                                   ***

Ripresi conoscenza dopo qualche minuto, ero a terra e Jeff mi stava osservando.
Provai ad alzarmi, mi girava ancora la testa, usare l'Haki del Re due volte nello stesso giorno era una follia, ma anche usarlo solo una volta per me era uno stress tremendo, mi faceva consumare parecchie energie e quasi ogni volta arrivavo sul punto di svenire. Dovevo allenarmi di più su quella tecnica.


« Annabel, stai bene? »
« S- sì, adesso ci vedo... ho solo avuto un abbassamento di pressione... »
« Annabel! I- il tuo naso! »
Mi strofinai il naso, e quando guardai la mia mano era coperta di sangue. L'epistassi era un problema sul quale dovevo ancora lavorarci, mi veniva quasi ogni volta dopo aver usato quella tecnica, ma in quel momento non era il problema principale. Mi rialzai in piedi, estrassi la mia katana e la puntai verso il tizio.
« Ehhh? White, che fai! P- perché mi punti la tua spada! »
« Senti brutto stronzo, ho sentito cos'hai detto prima, sai? Tu mi hai chiamata Annabel! Come diavolo fai a sapere il mio nome?! Parla! »
« Ok! Ti dirò tutto, p- però toglimi quella spada dalla gola! »
« Sputa il rospo, non ho molto tempo da perdere... »
« Annabel, anche se noi ci siamo conosciuti nel Mare Orientale, io sono originario del Mare Settentrionale, e lì la tua vera identità non è più un segreto, soprattutto tra i pirati... »
« Chi, quali pirati?! Dimmi, chi! »
« Sto parlando di... Donquixote Doflamingo, quel pirata ha smosso mari e monti per scoprire la tua vera identità... »

No, non potevo credere alle mie orecchie, quando udii quel nome il mio cuore perse un battito.
Per anni avevo cercato di camuffare la mia vera identità, avevo addirittura accettato quel soprannome che tanto mi faceva male, “White”, e in nessuno tra i documenti della Marina figurava il mio vero nome. La Marina aveva cancellato ogni traccia della mia reale esistenza, dell'enorme contributo che aveva dato mio padre al loro sistema, io per loro ero solo una ragazza deviata, un'assassina che al momento della fuga indossava un abito bianco. Ma io l'avevo accettato, avevo accettato tutto pur di non farmi ritrovare da lui, e proprio in quel momento avevo scoperto che i miei tentativi non erano serviti a nulla.

Puntai di nuovo la katana verso Jeff, adesso doveva dirmi tutto ciò che sapeva, per filo e per segno.

« Ahhh! Dai, ti prego, mettila giù! Posso parlare anche senza quella cosa puntata addosso! »
« Ti ha mandato lui? Ti ha mandato per spiarmi?! »
« No no! Hai frainteso tutto! Io non lavorerei mai per uno come lui! Annabel, quel tizio e la sua Family sono dei mostri! »
« Perché mi hai seguita allora? Parla! »
« I- io... voglio sposare Isabel! Sono innamorato di lei, vi ho seguite usando la vivre card che lei stessa mi ha consegnato! »
« Che cooosa? T- tu stai cercando di portare via un membro del mio equipaggio! Come osa quella stupida a dare la sua vivre card al primo pollo che conosce! Questa me la paga... »
« Se l'ha fatto è solo perché mi ama anche lei! Ti prego, non punirla per questo! Pensavo che te ne avesse già parlato... »

Isabel ultimamente era strana, parlava poco e stava sempre chiusa nella sua cabina a telefonare, ecco con chi parlava... Oh beh, se lei era consenziente non l'avrei mica bloccata io. Ma quel tipo faceva sul serio?
« Ok, parleremo con lei di questa situazione, piuttosto... perché vuoi sposarla? Dammi una valida motivazione... »
« Io la amo! Lei è bellissima! »
« Senti smidollato, ci sono tante donne bellissime a questo mondo, d'accordo? Sì, la tua dama dai grandi occhi verdi e i lunghi capelli castani è una bellissima ragazza, disordinata, accumulatrice e dormigliona, ma bella, però non venirmi a dire che vuoi sposarla solo perché è bella! Se tu non fai sul serio e la fai soffrire guarda che io ti inseguo fino in capo al mondo! »
« Io senza di lei potrei anche morire! Non m'interessano altre donne, voglio solo lei! La sogno ogni notte, lei è come l'ossigeno per me! Io voglio stare con lei per semp... »
« Ok ok basta, mi stai facendo salire il diabete! »
« E poi c'è anche un altro motivo... Io voglio portarla via da te al più presto, lei con te non è più al sicuro! »

Ecco, quella motivazione secondaria che mi aveva appena dato mi aveva fatto salire il sangue al cervello; impugnai la katana di nuovo e stavolta gliela puntai al petto.
« Senti un po'... ti dispiacerebbe essere leggermente più chiaro quando parli? Sai, c'è il rischio che io oggi commetta un omicidio, e che lo commetta proprio adesso... Indovina, chi sarà mai la vittima? »
« Ah! No no, aspetta! I- io volevo dire che... lo so che tu non faresti mai del male alle tue compagne, Isabel non fa altro che lodarti! Mi ha raccontato di quella volta nel bosco, quando tu salvasti la vita a lei, Miriam ed Ines! Lei ti stima moltissimo! L'unico motivo per il quale io penso che lei non sia più al sicuro con te è Doflamingo! La mia paura è che Doflamingo ti ritrovi, quel folle sarebbe disposto anche ad uccidere tutto il tuo equipaggio pur di farti ritornare nella sua organizzazione! »
« Eh, che cosa?! Senti un po', tu non sai un bel niente del rapporto che ho avuto con lui in passato, cosa ti fa pensare che lui farebbe tanto pur di riavermi?! »
« Io so tutto, Isabel mi ha raccontato tutto ciò che è successo nel periodo in cui tu hai vissuto nel Mare Settentrionale, quando fosti rapita, all'età di sette anni! Tu eri lì, hai visto l'organizzazione ai suoi albori, hai conosciuto quelli che oggi sono Joker e i suoi quattro Ufficiali! Tu eri un membro della Family! »

Non riuscivo a crederci, Isabel aveva davvero spifferato tutto a quel tizio! Tutti i miei segreti, i miei timori, tutto! Mi sentivo tradita, delusa.
« Senti, che diavolo vuoi da me?! È vero, ok? Sì, è tutto vero! E tu non dovresti esserne a conoscenza! Non mi sarei mai aspettata da Isabel una cosa simile, sono stupita, davvero, non so che dirti... »
« Non sentirti tradita da lei, mi ha raccontato tutto piangendo, e se l'ha fatto è stato solo perché era seriamente preoccupata per te! Io le avevo raccontato che lui aveva scoperto la tua vera identità e che ti stava cercando, lei mi ha solo spiegato il motivo! »
« Ad ogni modo, cosa ti fa pensare che lui sarebbe disposto a tanto per me? Insomma, io non sono l'unico membro della Family che manca all'appello, anche il suo amato fratellino ormai è scomparso da almeno tredici anni e nessuno ne sa più niente... E poi credo che abbia già abbastanza sgualdrine ai suoi piedi, una donna in più o una in meno non gli cambierebbe nulla ».
« Tu gli salvasti la vita quella volta, quando neanche il suo amato fratellino c'era riuscito, si vede che lui non l'ha mai dimenticato... Sei davvero importante per lui, il problema è questo... »
« Quindi Isabel ti ha raccontato anche questo? Tsk, accidenti a lei... Ah vero, lei l'ha fatto solo perché “mi vuole bene”, quindi non mi posso neanche incazzare... »
« Annabel, l'obiettivo di Doflamingo è raggiungere il Nuovo Mondo, e anche se adesso lui si trova nel Mare Settentrionale sappi che arriverà al suo scopo.... La sua organizzazione è sempre più grande, sono sempre più forti e di questo passo lui ti raggiungerà a breve; cosa farai in quel momento? E se tu dovessi scegliere tra andare con lui o restare con le tue compagne? Cosa farai? E se lui non te la desse questa possibilità di poter scegliere? Io non posso correre questo rischio, Isabel starà con me, non voglio perderla! »

Quel ragazzo poteva anche essere uno svitato, però aveva ragione; la situazione era critica, e forse io ero stata egoista, perché fino a quel momento quel pensiero non mi aveva mai sfiorato la mente. Io ero costantemente preoccupata è vero, ma la mia unica preoccupazione era quella di poter diventare un giorno un mostro come Doffy, temevo che prima o poi avrei perso il controllo. Ma non avevo calcolato l'ipotesi che lui potesse privarmi del mio equipaggio per raggiungere il suo scopo, ovvero tornare con me e farmi diventare come lui.
Se Doffy era ancora vivo, se aveva ucciso suo padre e moltissime altre persone era solo colpa mia, perché io quel giorno, spinta dall'affetto che provavo per lui, uccisi quell'uomo, salvandogli così la vita. All'età di soli sette anni io avevo commesso il mio primo omicidio, e l'avevo fatto solo per lui. Rocinante non c'era riuscito, continuava a tremare, impaurito, così presi la pistola e lo feci io al suo posto. Solo oggi però mi rendevo conto dell'enorme errore che avevo fatto, e i rimorsi mi assalivano ogni volta che prendevo il giornale e leggevo in prima pagina quante atrocità commetteva Doffy.

Era un dolore che mi portavo dietro ogni maledetto giorno, sapevo che prima o poi avrei dovuto affrontare quel problema, ma per adesso ne avevo un altro problema da risolvere.

« Senti Jeff, grazie per avermi avvertita, vedrò cosa fare... Adesso però tu devi andartene! Se stai cercando Isabel, sappi che qui sei totalmente fuori strada! Continua a seguire la vivre card, ma fallo bene! Raggiungi Isabel, d'accordo? E sappi che se mi hai mentito su tutta questa storia ti faccio fuori! Adesso io devo trovare un sentiero in salita e... »
« Annabel! Il sentiero che ci siamo fatti correndo era in salita! »
« Ah, dici sul serio? Ero così talmente persa nei miei pensieri che non me n'ero accorta... »
« Hey, guarda laggiù... cos'è quello? »

In lontananza, tra la nebbia, si scorgeva un enorme edificio a forma di parallelepipedo grigio, a quattro piani e dal tetto a spiovente. Presi il binocolo ed iniziai ad osservarlo meglio; era una struttura gigantesca, i muri esterni erano parzialmente distrutti, le finestre erano piccole e con delle sbarre metalliche. Trovai l'ingresso principale, un grande portone arrugginito, al di sopra del quale c'erano dei caratteri in pietra che formavano la scritta “SANATORIUM”.
« Hey! Quello è il sanatorio! M- ma allora... sono già arrivata a destinazione! »
« Che? Un sanatorio? Che c'è, stai male, hai bisogno di curarti da qualche part... »
« Idiota! È disabitato ormai da tempo! Resta qui, non muoverti! »

Tornai a mettere il visore, lo impostai sulla modalità rilevazione termica, guardai il suolo nei dintorni del sanatorio e, con mia grande sorpresa, non rilevai nulla. Ma non dovevano esserci delle mine lì, dove diavolo erano? Mi bastò fare qualche passo in avanti per capire qual'era il problema. Fango. Fango ovunque, quella era... una palude! Ecco perché il visore non rilevava nulla, il fango faceva da termoisolante!

Fantastico, quindi avrei dovuto attraversare quel tratto di strada fino al sanatorio affidandomi solo alla sorte, gran bella idea.

« Hey Jeff, tieni, tanto a me ormai non serve più! »
« Ma questo è... il tuo visore! P- perché me lo stai dando? »
« Ti servirà per riuscire ad andartene via da qui sano e salvo, senza incappare in quelle bestiacce... Sai come si usa, vero? Se vedi delle sagome rosso- arancio scappa via a gambe levate! Riportalo ad Isabel, e portale anche questo biglietto! Ah gusto, se vuoi fare colpo su di lei comprale una scatola di quei buonissimi cioccolatini che producono in questo posto! E se posso darti un altro consiglio... togliti quel cazzo di papillon a pois, non c'entra un accidenti con quella camicia a righe che indossi, sembri un clown! »
« A- Annabel... grazie di tutto... Ma perché non vieni via con me adesso? »
« Ho da fare, mi capisci o no! Va via adesso, se non vuoi che io ti prenda a calci in culo! »
« Ok ok! Me ne vado, basta che non ti arrabbi! »

Jeff non se lo fece ripetere due volte, e in pochi secondi si dileguò in mezzo alla fitta e scura boscaglia. Raccolsi un bel po' di sassi che trovai nei dintorni e li ficcai dentro il mio zaino, avevo un piano per “fregare”le mine, speravo solo che colui che “presumibilmente” mi stava aspettando in quel luogo avesse pazienza.
Era fin troppo chiaro che quella era una trappola, ma come ho già più volte ripetuto io ero pronta a tutto pur di salvaguardare l'incolumità del mio equipaggio, anche finire in una trappola.

 


Tadaan... niente disegno sta volta!( sorry, ma ho davvero troppe cose da finire XD)
In questo capito appare un personaggio inaspettato, ma è solo grazie a lui che finalmente riusciamo a scoprire parte del drammatico passato di Annabel, e diventa anche più chiaro il suo legame con i fratelli Donquixote. Annabel parla infatti di un sentimento di “profondo affetto” verso Doffy, sentimento che sembra essere mutato tredici anni dopo, quando ormai ai suoi occhi lui è solamente un “mostro”; d'altro canto però ci è ancora sconosciuto cosa pensa Annabel di Rocinante.
A turbare Annabel adesso non ci sono solo i suoi ricordi legati al passato, c'è anche la concreta possibilità che Doflamingo la rivoglia nella sua organizzazione; cosa farà Annabel?
Che casino... che poi Annabel che ci faceva nel Mare Settentrionale all'età di 7 anni, chi l'aveva rapita e perché? Chi era davvero il padre di Annabel? Era amico di Garp? Quante domande, ma prima dobbiamo vedere chi è il misterioso tizio con la maschera di ferro, chissà cosa vorrà da lei...

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Neon5