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Autore: s1mo94    16/01/2015    1 recensioni
Gli occhi fragili di un bambino sono costretti ad osservare ciò che nessuno di noi vorrebbe mai vedere. Ma non tutto è perduto, la speranza c'è sempre, in qualsiasi situazione, perché la speranza vive finché noi viviamo.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno successivo Alessio tornò a casa, accompagnato da Federico.
La giornata non era delle migliori, infatti quando uscirono dall’ospedale pioveva e c’era un’aria molto fredda.
In casa c’era solo Cristina, visto che i ragazzi erano andati a scuola.
Alessio non vedeva l’ora di parlare con Mirco, doveva scusarsi per averlo seguito e per come l’aveva trattato la sera prima. Anche se lui si era allontanato un po’, questo non giustificava affatto il suo comportamento. Pensò che era una cosa normale innamorarsi, e forse aveva esagerato credendo che Mirco fosse stato per sempre tutto per sé.
Pranzarono senza parlare troppo, dopodiché, mentre i ragazzi erano diretti nelle loro stanze per fare i compiti, Alessio prese Mirco per un braccio e gli fece capire con un cenno che voleva parlargli. Mirco lo seguì in camera sua e si sedettero, Alessio sul suo letto, Mirco sulla sedia.
- Allora - cominciò il più grande - cosa mi vuoi dire?
- Sono uno scemo - rispose Alessio a testa bassa - ho sbagliato, pensavo che non ti importava più niente di me.
Mirco era sorpreso: - Come fai a pensare questo? Certo che mi importa di te. Mi dispiace se il mio comportamento ti ha portato a pensare queste cose.
- Sei innamorato? - Nella voce del bambino c’era una percepibile gelosia.
- Credo di sì - rispose balbettando un po’ - ma questo non vuol dire che io non ti voglia più bene.
Alessio annuì, Mirco si alzò dalla sedia e andò a sedersi vicino a lui.
- Ieri ho avuto il terrore di perderti, e se ti fosse successo qualcosa non me lo sarei mai perdonato, per me sei come… - Mirco non era sicuro di voler dirgli quelle parole, ma Alessio continuò al suo posto: - Un fratello?
Il ragazzo sorrise: - Esatto, un fratello.
- Da quando Kevin è morto - riprese il bambino - sei stato l’unico che mi ha capito subito e l’unico che è riuscito a farmi parlare. Forse per questo mi sono arrabbiato quando ti sei allontanato, ma ti prometto che non succederà più. - Ebbe un attimo di esitazione, poi continuò - lui sarebbe contento di sapere che ci sei tu adesso
- Lui è contento - lo corresse - è con te in ogni momento anche se non lo vedi - gli accarezzò i capelli - E ti prometto che cercherò di non allontanarmi più.
I due si abbracciarono:
- Ti voglio bene - disse Alessio.
- Anch’io ti voglio bene - rispose l’altro.
 
Da quel giorno il loro rapporto si modificò ulteriormente, diventando ancora più forte di prima.
Come sarebbero andate le cose non importava, loro ci sarebbero stati sempre l’uno per l’altro, e anche se forse prima o poi si sarebbero dovuti separare, quel legame non poteva spezzarsi.




E così siamo arrivati alla fine di questa storia...
Spero solo che vi sia piaciuta...so di non essere un genio nella scrittura e se reputate che la mia storia fa schifo lo capirei...
Ci terrei a ringraziare in particolar modo alessandroago_94...ha recensito regolarmente la mia storia e senza di lui non credo che avrei pubblicato tutti i capitoli...quindi grazie :)
Ringrazio Fiore Blu e Mark_Derek...anche se hanno recensito una sola volta, immagino che abbiano continuato a seguire la mia storia...
Naturalmente dico grazie anche a tutti coloro che hanno semplicemente letto senza lasciare alcuna recensione...
Bene...vi saluto e alla prossima :)
  
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